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Autore: kwrites    14/08/2014    6 recensioni
Ashton aveva tutte le risposte alle domande di Bridgette, ma doveva rimanere in silenzio per il suo bene.
[ATTENZIONE: La storia non è mia, io la traduco solamente.]
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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12 || Cattivo con le parole

 
Luke era nella sua stanza quando io e Michael ci facemmo vivi. Mi servì una settimana prima di riuscire ad entrare nella stanza di Luke dopo quello che ci era successo dentro. Era sdraiato sul letto e giocava con un palloncino. Non ci guardò nemmeno quando entrammo.
« Michael, » ci salutò, finalmente. « Bridgette. »
Michael sembrava leggermente disgustato. « Mi fa strano sentire il suo vero nome. »
Luke si alzò finalmente a sedere e ci guardò. « Bene, » sospirò. « Cooper. »
« Ma a nessuno piacciono i copioni. » disse Michael, sfoggiando un sorriso.
Luke mi guardò e scosse la testa. « Deficiente, » disse. Fece scivolare le sue lunghe gambe gi’ dal letto e cambiò espressione, sembrando più curioso. « Come mai sei uscita da scuola così presto? »
« Venderanno casa di Ashton, » spiegai. « Ma poi Calum ha detto qualcosa a proposito di demolirla... »
Luke si alzò in piedi e spalancò gli occhi. « Demolirla? Nel senso che... non ci sarà più? Merda, Ashton deve essere distrutto. »
« Stava per dare di matto, » spiegò Michael, appoggiandosi al muro. « Hood da dovuto farmela portare via. »
Luke fece un sospiro. « Sì, diventa cattivo quando si arrabbia. »
« Ma almeno l’ha sentito parlare per la prima volta, » sogghignò Michael. Da quando Michael si sforzava di vedere il lato positivo della cose?
Luke ridacchiò e mi guardò. « Così Brid– Cooper ha avuto la prova che Ashton non è muto. Cos’ha detto? »
« Ha urlato qualcosa a proposito della sua famiglia che sarebbe scomparsa, » sospirò Michael. « Niente che avrebbe potuto influenzarla. »
« Cosa potrebbe dire per influenzarmi? » chiesi.
« Una volta, » iniziò Luke, con un sorriso inquietante sul volto. « C’era questa ragazza che gli piaceva e stavano parlando della vacanza che lei avrebbe fatto a Disney World o qualcosa del genere, lui le disse di divertirsi, ma alla fine lei si ammalò, giusto? Ma Ashton le aveva detto di divertirsi, allora lei uscì comunque per andare in piscina e andò su tutte le giostre anche se le scoppiava la testa e stava per vomitare. »
« Poi, » cominciò Michael, quando finì di ridere. « Hanno parlato per tutta la notte, e lui le aveva detto di quanto desiderasse essere lì con lei, allora lei rubò la carta di credito dei suoi genitori per comprargli un biglietto aereo. »
La mia bocca si spalancò. « Sul serio? »
I due ragazzi annuirono e poi scoppiarono di nuovo a ridere. Luke si mise seduto a terra, appoggiato al letto e Michael scivolò giù per il muro, stringendosi la pancia con entrambe le mani. Non avevo mai pensato che le parole di Ashton potessero avere tutta quell’influenza su qualcuno.
« E Calum? » chiesi, preoccupata. « Starà bene? »
« Lui è il cretino che gli ha dato il dono, » disse Michael dopo essersi ripreso. Era seduto sul pavimento con le ginocchia piegate. « È immune. »
« In realtà, è immune a tutto ciò che ha a che fare con la magia nera. » aggiunse Luke.
« Non hai notato che Hood non indossa mai gli occhiali qui dentro, o quando fa buio? » chiese Michael. « Luke non può entrare nella sua testa. »
Aggrottai le sopracciglia. Erano passate settimane da quando mi avevano detto tutto e io stavo ancora imparando delle cose su di loro.
« Hey, hai pranzato? » mi chiese Michael, guardandomi.
« Mezzo panino. » sospirai.
« Vado a prenderti qualcosa a casa tua. » disse, alzandosi. Non era la prima volta che Michael entrava in casa mia. Cioè, non è che ci entrava veramente. Era un fantasma – povera semplicemente apparirci dentro.
« Seriamente, la tua famiglia dovrebbe controllare le serrature, » scherzò Luke. Michael si girò e lo guardo. « Che c’è? Faceva ridere! »
« Pensavo avessimo finito di fare le battute da fantasmi. » sospirò Michael, sparendo dalla stanza.

***

Luke mi portò al piano di sotto, così lui avrebbe potuto giocare a FIFA mentre io, come al solito, lo guardavo giocare. Avevo provato a giocare un paio di volte, ma era più facile vincere per i ragazzi. Mi piaceva quando Ashton era con me a casa di Luke perché così potevo parlare con lui – non gli piaceva giocare a FIFA.
« Sì! » Luke sorrise, alzando le braccia quando segnò il goal vincente. Posò il controller e osservò la stanza prima di posare gli occhi su di me.
« Dove sono tutti? »
Lo guardai con un’espressione che probabilmente mi fece sembrare una scema. « Michael è andato a- »
« Lo so, » disse. « Ma non dovrebbe essere tornato? Anche Calum e Ashton. »
Scrollai le spalle. Ero d’accordo sul fatto che Michael sarebbe già dovuto tornare da casa mia, ma non ero sicura su Ashton e Luke. Non mi aspettavo che sarebbero tornati presto, dato che i ragazzi mi avevano praticamente fatto capire che quando Ashton si arrabbiava si trasformava in Hulk 2.0
Luke si alzò, ma poi si fermò e ricadde sul divano. Era bloccato lì. Mi fece un po’ pena. Luke continuava a dimenticare che non poteva lasciare la casa dopo tutto quel tempo. Era un prigioniero costretto a vivere nella casa dove la sua intera famiglia era morta e dove lui aveva ucciso sua madre e poi si era suicidato. La casa sempre lì a ricordarglielo. Come una specie di Inferno personale.
« Non ci credo, » disse Luke, rispondendo ai miei pensieri. « Sì, fa schifo stare qui, ma non credo in questa stronzata. Una volta che quella casa sarà demolita, penso che la sua famiglia sarà perduta in qualche spazio vuoto dove vanno le persone quando muoiono. Si siederanno in cerchio in mezzo al nulla per sempre. »
« Non- »
« No, » scosse la testa. « Dopo essere morto e aver vissuto in questa casa ho imparato a pensare realisticamente. Ci devi provare. E a proposito di questo, io non sono sempre arrabbiato, okay? »
Provai a smettere di pensare a quello che stavo per dire, ma non ci riuscii. Perché doveva essere così ostile? Pensarlo l’avrebbe solo fatto arrabbiare di più con me, ma non era qualcosa voluto o sentita. Mi piaceva Luke e non volevo che pensasse che io non pensassi a lui.
Si lasciò sfuggire un lamento. « Non lo penso, Bridgette. Io- »
« Panini! » esclamò Michael, mettendo un piatto pieno di cibo sul tavolino di fronte me e Luke. Entrambi lo guardammo guardo andò a sedersi sulla poltrona. Si girò così da guardare noi anziché la TV. « Quindi, nessuna notizia di Irwin o Hood, eh? »
Scrollai le spalle e scossi la testa, prendendo uno dei panini che aveva fatto Michael.  « Nessuno di loro due mi ha chiamato o scritto un messaggio, » Feci per morsicare il mio panino finché non mi ricordai che Michael era stato via più tempo di quanto avrebbe dovuto farlo. « Dove sei stato? »
Fece un grande respiro e si passò una mano tra i capelli. « Li ho trovati. »
Posai il mio panino sul tavolo. « E non ci hai detto niente? »
« Non ho detto niente a te. » mi corresse.
I miei occhi si spostarono sull’altro lato del vivano, così da vedere che Luke era scomparso. Dovevo vedere se Ashton stava bene, se volevo chiedere a Michael della scomparsa di Luke.
« Michael. » sbottai.
« Calmati, Cooper, » disse, sorridendo del mio fastidio. « Immagino che tu debba mangiare prima. »
« Perché? »
« Perché sono i panini migliori che io abbia mai fatto. »
Lo guardai. « Mettili in frigo e andiamo. »
Lui sospirò, ma si alzò e fece come gli avevo detto. Lo aspettai sulla porta, con il mio telefono in mano. Non sapevo se mandare un messaggio ad Ashton fosse l’idea migliore – avrebbe potuto sapere che lo stavamo cercando. Immaginai che Calum non mi avrebbe mai detto niente, così era meglio se lasciavo condurre tutto a Michael.
« Allora, dov’è che l’hai visto? » gli chiesi quando fummo sul vialetto.
Michael allungò il braccio per bloccarmi quando fummo sul marciapiede. Guardò entrambi i lati della strada prima di attraversare. « A casa tua. »
 

 
 

Salve! Mi scuso se non ho aggiornato questa mattina, ma ho finito di tradurre dato che ieri sono stata poco a casa :)
Alloraaa, Michael ha visto Ashton a casa di Bridgette mentre lei era da Luke. Che stava a fare lì? Sarà tutto nel prossimo capitolo che, mi scuso già in anticipo, non potrò postare prima di mercoledì o giovedì prossimo :( dunque, domani parto e torno martedì mattina/pomeriggio a casa. Ho anche due long da portare avanti sul mio profilo da autrice e non so se in questi giorni riuscirò a scrivere. Spero mi perdonerete questa settimana di assenza. Inoltre, so che i capitoli sono piuttosto corti e mi dispiace, ma purtroppo non sono io a scriverli, e a tal proposito, dato che passerà una settimana fino al prossimo aggiornamento, vorrei dirvi i prossimi due capitoli sono due metà.
Nel senso, il capitolo 13 e 14 si chiamano rispettivamente "Meet the family" parte 1 e 2. Volete che li scriva in un unico capitolo o che li tenga separati? Se li unisco il capitolo sarà più lungo e magari la settimana di attesa sarà valsa la pena e io ci metterò uno o due giorni in più a tradurre. Poi ditemi voi ovviamente, sceglierò in base alla maggioranza :) Vi prego rispondete, altrimenti non so cosa fare ahahaha
Detto questo, ringrazio chi ha recensito lo scorso capitiolo: Ashueppes, Letizia25, nadya, mammifero e KleineJAlien :3 ♥
Un bacione e alla prossima! ♥
Marianne



 
   
 
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