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Autore: Kyasarin    14/08/2014    3 recensioni
La vita di ran era monotona: La scuola andava bene, le sue giornate erano costellate da casi di omicidi e di Shinichi nemmeno l'ombra. Era ormai convinta che non avrebbe mai trovato l'anima gemella, quando in un giorno qualsiasi, un nuovo compagno di classe scombussola completamente il suo cuore. Ben presto il ragazzo si innamora della giovane. Lui è così diverso da Shinichi: farebbe qualsiasi cosa per Ran. La giovane si trovava i fronte a un grande dilemma: Aspettare ancora o rinunciare?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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CHI SCEGLERà?

Shinichi era appena arrivato a casa del dottor Agasa, ancora diciassettenne.

-Ciao Shinichi. Allora? Com'è andata?

-Non diventeremo amici, questo è sicuro Dopo che Ashton se ne andato, Ran non ha voluto neanche parlarmi. Non l'ho mai vista così arrabbiata.

-E lui? Che ti ha detto?

-Ha detto che ogni volta che la farò soffrire ancor lui me la farà pagare.

-E cosa ti spettavi?

Disse Ai.

-come scusa?

-Se quel giorno non ti saresti impicciato degli affari di Vodka, ora le saresti accanto e non si sarebbe innamorata di Ash.

Continuò Haibara, avvicinandosi al giovane.

-Be, è andata così. Punto.

-Ora devi accettare le conseguenze della tua azione.

-Quanto dovrebbe durare ancora l'effetto dell'antidoto?

-È uno dei primi che ho creato dovrebbe durare ancora dieci minuti.

Intanto, Ran era a casa sua, sperando che Ash la chiamasse. Aveva sentito il litigio tra lui e Shinichi e voleva sentire la sua voce. Dopo l'interruzione della loro passeggiata e il litigio tra i due ragazzi lei era un po' preoccupata. Suo padre la guardava, seduto sulla sua scrivania.

-Ran? Tutto bene?

-Si papà. Sto solo aspettando una chiamata importante.

-Ok. Dopo devo andare a incontrare un cliente. Vuoi venire con me?

-No papà. Devo preparare la cena e devo chiamare Conan per sapere cosa intende fare.

-Va bene.

Poi il cellulare di Ran iniziò a squillare. Era Ash.

-Pronto? Ash?

-Ran ti prego perdonami se ti ho lasciato sola!

-Calmati e raccontami tutto. Che cosa ti ha detto Shinichi? Che cosa gli hai detto tu? Avete fatto amicizia?

Chiese, facendo finta di non sapere nulla del litigio.

-Io gli ho detto che se ti avrebbe fatta soffrire ancora ti avrei difeso io. Non credo che diventeremo amici.

-È molto dolce quello che hai detto ma Shinichi è un mio problema. Me la caverò. Ascolta...

La ragazza si alzò e uscì dall'ufficio per non farsi sentire dal padre.

-Per dimenticare la brutta passeggiata di prima ti andrebbe di venire a casa mia, così ne parlamo bene a quattr'occhi?

-Va bene. Alle cinque?

-Perfetto, a dopo.

-A dopo.

La ragazza spense la chiamata e rientrò nell'ufficio del padre, che si stava preparando per andare dal suo cliente.

-Ascolta Ran, Non aspettarmi per cena tornerò tardi.

-Ok.

Suo padre se ne andò, lasciando la figlia sola ad aspettare. Il quel momento iniziò a pensare. Pensava a Shinichi e ad Ash, pensava a tutto quello che lei e shinichi avevano passato, ma pensava anche ad Ash: Pensava a quanto era dolce con lei, pensava al rossore sul suo viso ogni volta che lo guardava. Shinichi o Ash? Ash o Shinichi? Sapeva che qualsiasi decisione avrebbe spreso, non sareppe più tornata indietro. Cadde nell'indecisione totale. Altre domande arrivarono in seguito: E se shinichi sarebbe sparito di nuovo? E se Ash sarebbe tornato a Sapporo e non sarebbe più tornato? Ora era in preda al panico. Il campanello interruppe i suoi pensieri.

-Deve essere Ash...

La ragazza si alzò e andò ad aprire.

-Ciao Ash.

-Ciao Ran. Perdomani ancora per prima.

-Tranquillo. Vieni, accomodati. Ti va un po' di caffè?

-Volentieri.

Il ragazzo entrò e si accomodò sul divano dell'ufficio. La ragazza portò due tazze di caffè, insieme a dello zucchero e del latte.

-Allora, cosa vi siete detti tu e shin?

-Abbiamo litigato. Pensa di fare quello che vuole e gli ho spiegato a cosa va in contro.

-Shinichi è un problema mio, Ash. Lo so come è fatto e le ha sentite anche da me quando te ne sei andato. È sempre stato un ragazzo pieno di se.

-Ran, che cos'hai?

Dai suoi occhi, Ash capì che in qualche modo stava soffrendo.

-Cosa? No, sono solo stanca...

Ash si alzò e si accomodò accanto a lei, che si era seduta sul divano di fronte. Ash si avvicinò ancora, guardandola negli occhi. Ran arrossì, guardando i suoi occhi verdi.

-Forse ho capito che cosa ti turba. Lo so che questa situazione è molto... molto stressante ma ricorda che quasiasi scelta farai io sarò dalla tua parte. Ma le scelta giusta è quella che ti dirà il cuore. Se seguirai quello senti non te ne pentirai. Ok?

-Ok, hai ragione.

Disse Ran, sorridendo. La ragazza mise la mano su quella di Ash e la stinse. Anche il ragazzo sorrise, stringendo la mano. La ragazza si avvicinò al suo viso, mettendo la mano sulla sua guancia. Aveva le guance morbide e lisce. Poi sentì la sua mano che le prese il fianco arrossì ancora di più e decise di provare. Si avvicinò al suo viso, ascoltando il respiro del ragazzo, fino a sfiorargli la fronte con la sua. Gli lasciò andare la mano e gli toccò la nuca, stringendogli i capelli. Ash postò l'altra mano sul fianco di Ran e la strinse forte. Ran, infine si avvicinò ancora, ma appena sentì il labbro superiore di Ash sfiorarle lievemente il labbro inferiore il cellulare del ragazzo iniziò a squillare. Ran allontanò il viso da quello del ragazzo e Ash prese il cellulare dalla tasca. La sua mano destra era rimasta sul fianco della ragazza e una mano di Ran era arrivata sul suo petto, mentre l'altra era ancora tra i suoi capelli.

-È mia sorella Kochiyo.

-Tu hai una sorella?

-Due sorelle e un fratellino. Pronto? Kochiyo?Calmati, cosa succede? Cosa?!?

Ash si alzò. Sembrava preoccupato.

-Ma lo guariranno?

Continuò, con la voce un po' tremante.

-Va bene. Allora domani mattina sarò lì. Ciao.

Spense il cellulare e sospirò.

-Cosa è successo?

-Il mio fratellino Kozue è in ospedale e devo andare da lui. Io devo andare.

-Ma cosa gli è successo?

-Lui ha sempre sofferto di una malattia al cuore. Io e lui abbiamo ereditato la malattia da nostro nonno paterno mentre mio padre è un portatore sano. Devo andare da lui e subito.

-Allora ti lascio andare. Quando tornerai?

-Tra due giorni. Io vado allora.

Ran lo acompagnò fino alla porta.

-Ciao Ran.

-Ciao Ash.

Questa volta fu Ran a baciare Ash sulla guancia e il ragazzo arrossì, sorpreso da quel gesto.

-Grazie per quello che i hai detto. Mi ha aiutato molto.

-Di nulla. Ti chiamo quando sarò arrivato.

-Va bene.

Ash se ne andò a bordo della sua moto. Ran chiuse la porta e andò a sedersi sul divano, stringendo tra le braccia il cuscino su cui aveva appoggiato la schiena Ash.

-Ash, ti voglio bene.

Sussurrò, ricordando il momento in cui assaporava ad occhi chiusi il suo profumo e ascoltava il suo respiro. Riassaporò quel momento in cui aveva la mano tra i suoi capelli, il momento in cui sfiorò la sua fronte e quell'istante, quel breve istante che senti il suo respiro diventare lieve e il labbro del giovane vicinissimo al suo.

 

 

Nota autrice:

Qui parla Kya! Per chi in questa ff “tifa” pa coppia shin x ran: Non uccidentemi! Non si sono baciati! C'erano vicini ma non si sono baciati!

Comunque nel prossimo capitolo la storia prenderà una brutta piega, diciamo. Mi raccomando – come dico sempre – Recensite!

Con affetto ^.^

Kya<3

   
 
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