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Autore: MiaBlack    15/08/2014    6 recensioni
Teniamoci compagnia tutto agosto!
E' tempo di vacanza per i nostri eroi! Mare, sabbia e sole. un trio perfetto associato a Oliver e Felicity. la nostra coppia preferita ha deciso di andare in vacanza ma ci sarà qualcuno che ci mette lo zampino che accadrà!!!
mmhh Va beh leggete e commentate!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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BUON FERRAGOSTO!!
 
Capitolo 3
 
Il mattino seguente Felicity si svegliò, il sole filtrava nella stanza attraverso le tende bianche che si muovevano a causa della leggera brezza. Aprì un occhio e vide qualcosa che la fece sorridere: Oliver dormiva pacificamente accanto a lei, sembrava tranquillo e rilassato, non l’aveva mai visto così sereno, solitamente aveva sempre quell’espressione seria e cupa, era così strano vederlo senza. Si alzò stando attenta a non svegliarlo e se ne andò a farsi una doccia veloce.
 
Uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle così da non disturbare il ragazzo che ancora dormiva, uscì sul terrazzo, il sole era alto, il cielo era limpido non c’era nemmeno una nuvola e una leggera brezza le solleticava il volto.
-Buongiorno. – era talmente presa dallo spettacolo davanti a lei che non si era accorta di non essere sola, si voltò nella direzione della voce, sulla terrazza accanto alla sua c’era un ragazzo, gli occhi percorsero tutta la figura del giovane: pelle abbronzata, fisico muscoloso, capelli biondi e occhi di un azzurro intenso.
-Un angelo…- bisbigliò lei, il ragazzo le fece un sorriso bellissimo, ma non commentò.
-Sono Gabriel. – si presentò lui, il nome da angelo ce l’aveva.
Gabriel era fuori a osservare il mare e pensava a come procedere con la ragazza accanto quando lei era uscita, era stata una visione: i capelli sciolti si muovevano con la leggera brezza, gli occhi fissavano il mare davanti a lei, le labbra piene erano piegate in un sorriso, scese osservando il collo lasciato scoperto dai capelli, indossava una camicia bianca di lino che le lasciava scoperte le gambe lunghe e toniche.
-Ciao, sono Felicity.- rispose lei. La ragazza allungò la mano per stringere quella che il giovane le porgeva, ma invece di stringerla Gabriel la portò alle labbra baciandole il dorso.
-Oh… - commentò lei sorpresa da quel gesto così inusuale.
-Il piacere è tutto mio milady. Posso invitarti a colazione? – chiese lui sfoderando un magnifico sorriso.
-Ecco, veramente… - balbettò impacciata Felicity.
-Ehy Felicity?- sentendosi chiamare la bionda si voltò trovandosi faccia a faccia con Oliver ancora mezzo addormentato.
-Buongiorno. – lo salutò lei sorridente perdendosi a contemplare Oliver, il ragazzo indossava solo il paio di pantaloni con cui aveva dormito e aveva l'espressione più adorabile che potesse esistere, le ricordava vagamente un bambino.
-Buongiorno a te. E lui chi è? – chiese notando il ragazzo che continuava a guardare le gambe scoperte di Felicity, Oliver roteò gli occhi scocciato serrando la mascella infastidito dalla situazione, che problema aveva quella ragazza, perché non poteva coprirsi. Represse l'imprecazione che stava per uscire dalle sue labbra e decise di non fissarle le gambe nude non sarebbe stato una mossa intelligente se non voleva che i suoi istinti avessero la meglio sulla ragione.
-GABRIEL? Che fine hai fatto?! – la voce di una ragazza fece voltare il gruppetto, dalla porta fece capolino una ragazza che guardò i due come un predatore fissa la sua preda.
-Oh, vedo che hai fatto conoscenza. – gli occhi neri brillarono divertiti mentre scivolavano sul torace nudo di Oliver. Il ragazzo alzò un sopracciglio scrutando con interesse la nuova arrivata, la pelle leggermente abbronzata, i capelli erano lunghi e scuri, indossava un paio di pantaloncini e il pezzo superiore del costume.
-Lei è Natasha! – la presentò Gabriel passando lo sguardo da Oliver e Natasha.
-Fratellone io vado a farmi la doccia tu devi preparare la colazione. Ci vediamo in giro. – fece rivolta a Oliver lanciando un occhiata di superiorità a Felicity che la guardava infastidita.
-Si si ci penso io alla colazione… Povero disgraziato chi ti sposa! – urlò Gabriel per farsi sentire dalla ragazza che era ormai rientrata in casa, la risata di quest’ultima arrivò fino a loro.
-Beh credo che sia il caso di andare, dobbiamo fare colazione. – Oliver passò un braccio attorno alle spalle di Felicity spingendo quest’ultima in casa lontana dagli occhi maliziosi del ragazzo, il quale continuava a guardarle le gambe.
-Ci vediamo Felicity. –
-Ciao Gabriel. – rispose lei scomparendo in casa spinta da Oliver.
Oliver chiuse la porta della terrazza e guardo male Felicity.
-Mi spieghi che ti è passato per la testa? – chiese lui arrabbiato.
-Perché? Che ho fatto? Sono solo uscita in terrazza.- Felicity era sorpresa dalla reazione di Oliver, quando l’aveva visto uscire si era accorta di qualcosa di strano, ma non ci aveva dato peso, ora invece era furioso con lei per un motivo che lei non comprendeva.
-Conciata così? – chiese cercando di trattenere la rabbia, Oliver guardò la giovane guardarsi e arrossire paurosamente.
-Oddio, non ci avevo pensato! – nella fretta di farsi la doccia si era completamente dimenticata di prendere qualcosa da mettere così aveva afferrato la camicia di Oliver ed era uscita, la camicia chiara lasciava intravedere le mutande nere ed era tanto corta da coprirle a malapena il sedere, non poteva credere di essere rimasta a parlare con Gabriel praticamente nuda.
-Okay, vai a vestirti. – Oliver sospirò rassegnato dal comportamento di Felicity, la vide entrare in camera e chiudersi la porta alle spalle, quando era uscito e l’aveva vista parlare con quel ragazzo vestita in quel modo il sangue gli era andato alla testa, per un attimo l’idea di conficcargli una freccia nel torace di quel tipo gli era salita alla mente, poi doveva ammettere che l’arrivo della sorella l’aveva distratto, non era niente male, ma il pensiero di Felicity mezza nuda accanto a lui era difficile da allontanare.
 
Oliver si fece una doccia cercando di non pensare alla ragazza con addosso solo la sua camicia bianca.
Uscì dalla camera pronto per andare a fare colazione con Felicity.
-Pronto? – chiese lei sentendo la porta aprirsi.
-Si, andiamo? – Felicity uscì dalla cucina lasciando Oliver a bocca aperta, quella ragazza non avrebbe mai smesso di sorprenderlo. Felicity si era messa il costume e sopra aveva usato un pareo come un vestito legandolo dietro al collo, lasciò scivolare il suo sguardo sul suo corpo, da quando quella ragazza era diventata tanto carina, sentì la bocca asciugarsi e una fitta nelle parti basse, doveva smettere di squadrarle le gambe e anche il seno, doveva rimanere concentrato sul suo viso, ma anche li trovava difficile resistere alle sue labbra.
Nel frattempo anche Felicity squadrò Oliver, approvando mentalmente la scelta degli abiti, portava un paio di pantaloni al ginocchio marroni, maglietta e mezze maniche bianca e gli immancabili occhiali da sole, decisamente sexy, anche se avrebbe preferito vederlo come dire, meno vestito.
I due uscirono silenziosamente dal bungalow ognuno preso a gestire i sentimenti che l'altro aveva suscitato. Si incamminarono verso il bar vicino alla spiaggia, il bar aveva le pareti in vetro e si affacciava sul mare, i due si sedettero ad un tavolo che aveva una magnifica vista sulla sabbia e sul mare cristallino. Una cameriera lasciò loro il menù e si allontanò per lasciargli il tempo di decidere cosa ordinare.
-Okay, tutto questo è assurdo.- disse Felicity ad un tratto chiudendo il menù e guardando Oliver dritto negli occhi.
-Fare colazione è assurdo? – chiese lui alzando un sopracciglio.
-No, il fatto che non riusciamo a parlare. – rispose lei irritata cosa c’era di sbagliato in loro due, perché non potevano parlare tranquillamente del più o del meno come due persone qualsiasi.
-Noi parliamo. –
-No, tu solitamente parli e la maggior parte delle volte mi parli per dirmi cosa devo fare sia a lavoro che al covo. – ribatte lei. La cameriera arrivò e prende le loro ordinazioni interrompendo quella imbarazzante conversazione.
-Per me un caffè e dei pancake.. – ordinò Oliver tranquillamente.
-Per me solo un caffè. – chiese invece Felicity, la fame le era passata, ogni volta che si arrabbiava le passava l’appetito.
-Devi mangiare qualcosa. –
-Non ho fame Oliver. –
-Felicity… - disse usando il suo nome come un avvertimento, cosa che scocciò la ragazza.
-Oliver. – rispose con lo stesso tono, non doveva cedere, i due si guardarono un attimo dritti negli occhi, mentre la cameriera si allontanava per preparare il loro ordine.
-Non ti fa bene saltare la colazione. –
-Vuoi parlare delle mie abitudini alimentari? – chiese sorpresa, per poi aggiungere.
–Perché se è così staremmo avendo la nostra prima conversazione al di fuori del lavoro. – lo vide sbuffare.
-Anche ieri sera abbiamo parlato. – le fece notare lui, non gli piaceva quell’accusa.
-Ah già è vero, mi ero dimenticata, allora è la nostra seconda conversazione. –
-Felicity sei impossibile! –
-Impossibile è il mio secondo nome. – ribatté lei con un sorriso sarcastico.
-No quello è Megan. – Felicity lo guardò sorpresa, non si aspettava che lui lo sapesse.
-Come… - balbettò.
-L’hai detto una volta…- i due si studiarono in silenzio. La cameriera portò le loro ordinazioni e poi se ne andò lasciandoli soli a contemplarsi.
-Quindi mi ascolti quando parlo.-
-Si, so anche che: non sei bionda naturale… - iniziò lui sorridendole divertito mentre lei lo fulminava con lo sguardo.
–Ti intendi di vini. Ti sei laureata al MIT. Sei ebrea. Sai contare le carte. Soffri di vertigini. Sei allergica alle noci e odi gli aghi. – elencò lui cercando di ricordare tutte le cosa assurde che diceva nei momenti meno opportuni.
-Okay, sai qualcosa su di me, tutte cose molto profonde.- ribetté non si aspettava di aver parlato così tanto di se stessa, ma soprattutto non si aspettava che lui la stesse realmente ad ascoltare mentre parlava a vanvera.
-Perché non puoi semplicemente accettare il fatto che io ti conosca? –
-Perché sai tutte queste cose per io dico le cose mentre tu stai zitto e non racconti nulla di te.- sibilò lei sospirando.
-Senti finiamola qui è chiaro come il sole che ti sei pentito di avermi proposto questa vacanza.- sibilò lei.
-Okay, si va bene hai ragione, quando ti ho proposto di venire qui ho aperto bocca senza riflettere. – ammise lui, inutile continuare a mentire non sarebbe servito a niente.
-Ecco, ora possiamo fare colazione e tornare a casa, non voglio costringerti a passare le vacanze con me.-
-Non sei tu il problema. – ammise sospirando, al diavolo ormai erano li tanto valeva vuotare il sacco.
-E quale sarebbe il problema se non sono io?-
-Io… Non voglio tornare a casa. –
-Come vuoi… Io vado in spiaggia, quando ti sarai chiarito le idee sai dove trovarmi. – scocciata e molto dispiaciuta da quella situazione Felicity raccolse la borsa e fece per lasciare i soldi per pagare.
-Lascia stare.-
-Oliver non voglio che tu paghi per me. – non si sarebbe fatta pagare quella vacanza, era più che determinata a ripagarlo, ogni mese gli avrebbe dato qualcosa fino a che non avesse pagato la sua parte, non gli aveva detto di Bora bora per approfittarsi di lui.
-La spesa verrà messa sul nostro conto… -
-Come vuoi.- si allontanò senza guardarsi indietro, era stanca di quella situazione, stanca di Oliver che non le dicesse le cose, stanca soprattutto di se stessa e delle sue stupide aspettative nei suoi confronti, lui le aveva detto che erano amici, partner, poi l’aveva definita come la sua ragazza, anche se non nel senso letterale del termine, eppure non si comportava nemmeno come suo amico, si okay, se era in pericolo lui correva ad aiutarla, ma solo perché si sentiva responsabile nei suoi confronti, perché era stato lui a trascinarla in mezzo ai pericoli.
Felicity scese in spiaggia e prese una sdraio, si stese a prendere il sole ascoltando la musica, cercò di liberare la mente da Oliver e da tutti i problemi che a lui legati.
 
Rimase in spiaggia per tutta la mattinata cuocendo lentamente al sole spalmandosi spesso la crema per evitare di ustionarsi.
-Dovresti metterti all’ombra se non vuoi ustionarti…. –
Felicity sobbalzò visibilmente sentendo una voce al suo orecchio, spalancò gli occhi trovandosi seduta sulla sdraio, accanto a lei con un sorriso divertito c’era Gabriel che la guardava.
-Gabriel… mi hai spaventato. – fece togliendosi anche l’altra cuffia
-Scusa non volevo… Che ci fai qui tutta da sola? – le chiese lui continuando a guardarla con quel sorriso disarmante.
-Ecco io… prendevo il sole… -
-E il tuo ragazzo dove l’hai lasciato? – continuò lui chiedendolo con tono causale, come se non gli interessasse particolarmente quella risposta.
-Io non sono fidanzata. –
-E chi è il ragazzo con cui condividi il bungalow? –
-Un amico… - rispose, quella parola le lasciava l’amaro in bocca, amici, certo come no.
-Ah, pensavo foste fidanzati.- insistette lui, lei fece una smorfia risentita, non voleva parlare di Oliver, non voleva pensare nemmeno al ragazzo.
-Senti visto che sei single che ne pensi di fare un bagno con me? – lei sorrise era quasi pronta a declinare l’invito quando sentì in lontananza la risata di una ragazza, guardò dietro le spalle di Gabriel e vide qualcosa che la ferì profondamente: Natasha era in spiaggia e stava tirando Oliver per un braccio, le rideva e gli si strusciava addosso e lui non sembrava particolarmente scocciato dalla situazione.
-Va bene! – rispose lei prendendo la mano che Gabriel le porgeva, se Oliver poteva farsi tutte le ragazze che voleva davanti ai suoi occhi, lei poteva divertirsi con quel bel ragazzo.
Gabriel sorrise il loro piano stava andando a gonfie vele, la prese per mano e la tirò a se passandole un braccio intorno ai fianchi e iniziarono a camminare sulla spiaggia verso la parte opposta di dove erano Oliver e Natasha.
-Vieni prendiamo la mia maschera ti porto a vedere la barriera corallina. –
-Si, ho sempre voluto vederla. – esclamò lei sorridendogli raggiante.
-Fratellino dove vai di bello? – la voce da gatta morta della mora arrivò alle loro orecchie irritando Felicity, anche se aveva accettato l’invito solo per far vedere a Oliver che a lei non interessava nulla di lui, non voleva che lui la vedesse con Gabriel.
-Facciamo un tuffo, volevo mostrare a questo splendore la barriera corallina. – spiegò lui sorridendo alla sorella, lo sguardo di Gabriel era vittorioso, come se con quella mossa si fosse guadagnato la vittoria.
-Beh allora divertitevi. Noi invece andiamo a fare un giro, vero Ollie? – il ragazzo annuì sentendosi tirare in causa, ma i suoi occhi aveva studiato centimetro dopo centimetro tutto il corpo di Felicity coperto solo da un misero costume verde, alla fine però lo sguardo si era posato sulla mano ferma su i fianchi, se non la toglieva velocemente quel ragazzo si sarebbe ritrovato senza una mano,.
Felicity invece si mordeva l’interno del labbro per non commentare a quello stupido nomignolo con cui la mora aveva chiamato Oliver: Ollie, lo usavano anche le sorelle Lance e lei lo odiava, partendo dal fatto che sembrava parlassero di un bambino e non di un adulto di 29 anni, quel nome usato da Natasha gli provocava un ondata di rabbia, lo conosceva da poche ore e già si era presa la libertà di chiamarlo in quel modo, lei che invece lo conosceva da quasi due anni e che gli aveva anche salvato la vita ci mancava poco che lo chiamasse ancora Mr Queen.
-Gabriel andiamo? – chiese Felicity voltandosi verso il biondo con sguardo malizioso, al diavolo Oliver Queen e al diavolo i suoi addominali, gli avrebbe fatto vedere lei chi era e cosa si stava perdendo.
-Certo! Ciao ciao sorellina! Ti mostrerò la barriera corallina e molto altro ancora… - i due si allontanarono sotto lo sguardo di Oliver. Quella cosa non gli piaceva, il tono che il ragazzo aveva usato lasciava ben intendere le sue intenzioni.
-Andiamo, mi hai promesso che saremmo andati a fare un giro. –
 
Continua
 
Eccoci! Sono stata brava! Oggi la connessione a collaborato più dell’altra volta!! ^.^ Non sapete che gioia!
 
Gabriel e Natasha si sono già messi all’opera per rovinare le vacanze ai nostri due tesori, ma se i due avessero un po’ di intelligenza forse riusciranno a liberarsi di loro!
chi sarà più intelligente Oliver e Felicity o Natasha e Gabriel?
 
Spero che vi sia piaciuto!
Scappo a iniziare i preparativi per la festa che si tiene qua dove siamo noi!!
Baciiiiii
Mia

Ps La storia del pargolo sta proseguendo!!
   
 
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