Fanfic su attori > Leonardo DiCaprio
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Autore: Elisa_Pintusiana_Snape    15/08/2014    1 recensioni
Questa storia parla di un' attrice, Cecilia (chiamata così perché l' ho dedicata a una mia amica) sposata con il grande attore Ben Stiller. Dopo una semplice, e apparentemente innocua cena a dimora DiCaprio si accorgerà che anche le cose avvenute molti anni fa possono tornare a bussare alla tua porta.
Dal testo
"Il punto è che quello che successe in quei pochi mesi io non l’ ho mai dimenticato, mai."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kate Winslet, Leonardo DiCaprio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 La cena La fatidica sera era arrivata, la festa non era niente popò di meno che una cena intima fra pochi amici: Leonardo, io e Ben e Kate. Io andavo in giro per la casa preparandomi con un ansia che mi invadeva “Oh cazzo dov’è finito l’ altro orecchino” borbottai fra me e me cercando l’ altro pendente che i intonava perfettamente con la cintola di brillanti argentati sul vestito rosso e lungo “Calma” disse Ben prendendomi le mani e costringendomi a guardare i suoi occhi blu “Sì hai ragione in fondo è solo una cena… E poi saremo in quattro. Non è altro che una rimpatriata” Cercavo conferme nello sguardo di mio marito. “Sì, quindi non agitarti” Poi si chinò sul tappetto e raccolse l’ orecchino mancante infilandomelo con infinita delicatezza. “Grazie” sussurrai “Di niente” rispose lui baciandomi Io sistemai gli ultimi dettagli del trucco mentre Ben si allacciava la camicia e si faceva il nodo della cravatta. Lui aveva un’ aria molto serena e tranquilla. Come diavolo faceva?! Pensai un attimo che per lui era una cena con un paio di amici di vecchia data, ma per me no.. Leonardo DiCaprio non era che un mio storico ex. E perché se era storico non lo avevo ancora dimenticato?! Con questi quesiti nella testa mi accorsi che Ben era pronto e mi stava chiamando “Arrivo” mi affrettai a rispondere. Salimmo in macchina e dopo poco arrivammo davanti alla villa di Leonardo. Non era molto diversa da altre ville in cui ero stata per varie feste e non era nemmeno tanto diversa dalla nostra se ci pensavo bene, forse era un po’ più grande anche se ero talmente tesa che non mi soffermai molto mentre mio marito sì “Guarda che bella vista che ha da qui Leonardo” disse più a se che a me. Io, che ero più tesa di una corda di violino a causa dell’ agitazione me ne fregavo altamente della vista. Ero indecisa se inventare un malore e andarmene oppure entrare subito e levarmi il peso. Fatto sta che restare lì a guardare il panorama non mi interessava e mi rendeva ancora più agitata. “Amore entriamo?” chiesi “Certo” rispose lui sorridendo. Non appena entrammo fummo colti dal calore e dall’ buon odorino di cibo che, nonostante ci trovassimo in un salone enorme, si sentiva chiaramente come fossimo stati in cucina. “Buonasera” non mi voltai, sapevo che la voce dietro di me ad aver pronunciato quella parola era la sua. E di chi altri poteva essere? “Buonasera Leonardo” rispose Ben stringendogli la mano Mi girai e mi ritrovai davanti lui. “Buonasera Leonardo” risposi io a ruota “Grazie per l’ invito” “E di cosa?” rispose lui sorridendo “E’ stato un onore, grazie a voi per aver accettato” “Ma.. Kate dov’è?” “E’ in sala da pranzo che ci attende” rispose con tono pacato Leonardo Il suo sorriso, la sua voce.. Mi confondevano come la prima volta che lo vidi parecchi anni fa. Lui ci fece strada verso una luminosa e lussuosa sala da pranzo. Il tavolo era grande, ma era apparecchiato solo ai primi posti mentre il resto rimaneva coperto da una candida tovaglia bianca vuota. Quei posti vuoti mi mettevano ansia (come se non ne avessi anche troppa addosso). “Oh buonasera ragazzi” disse Kate non appena ci vide e dopo diversi convenevoli ci mettemmo sa sedere. Leonardo capotavola, Ben alla sua sinistra, Kate alla sua destra e io accanto a Ben. Cominciammo a chiacchierare della cosa più ovvia di cui quattro attori riuniti potrebbero parlare: lavoro. L’ argomento film e lavoro infatti fu quello principale quasi per tutta la cena con qualche sfumatura di altri argomenti. Finito di cenare ci alzammo e Leonardo ci portò fuori nel suo ampio giardino tagliato con cura per fare quattro passi e noi tre acconsentimmo . Leonardo era molto diverso da quindici anni fa e non solo perché, come tutti noi, era invecchiato, ma perché aveva un modo di comportarsi totalmente diverso molti anni fa. Beh era un ragazzo poco più che adulto quando lo avevo frequentato, ma c’ era qualcosa in quest’aria da lord inglese che non mi convinceva. Non era lui, di sicuro voleva tenere una specie di personaggio, in fondo è un attore. Ma perché fingere? Perché fingere con noi tre, specie con Kate? Ma magari non era una finzione, lui col passare degli anni si era un po’ trasformato e la sua fresca giovinezza aveva lasciato spazio a un uomo di quarant’ anni com’è giusto che sia. In fondo Ben è una rara eccezione di bambino perenne, il genere di uomo che non si vanta dei suoi successi e resta sempre se stesso. Comunque il nuovo Leonardo mi intrigava e mi piaceva, oltretutto nascondeva la stessa ombra di quel ventenne che conobbi anni fa. Gli occhi avevano la loro stessa luce magnetica e il sorriso.. Come viene detto in uno dei suoi film, il Grande Gatsby “uno di quei sorrisi che ti capita di vedere quattro o cinque volte nella vita” “Vi lascio soli a parlare dei vecchi tempi, vi va?” chiese Ben allontanandosi con Kate senza lasciami tempo di replicare. Non ero preoccupata per mio marito che si allontanava con un’ altra donna perché sapevo che non avrebbe alzato nemmeno un dito su una donna felicemente sposata come Kate. Non potevo però sapere se questo valeva anche per Leonardo perché una delle sue qualità era l’ essere un vero play boy, ma evidentemente era cambiato. O almeno lo speravo. Camminavamo fianco a fianco nel suo splendido giardino sovrastato da un cielo stellato e lui cominciò a rivangare i vecchi tempi con un episodio buffissimo di quel corso. “Ti ricordi quante risate?” concluse lui con lo sguardo perso verso l’ orizzonte “Sì” risposi sorridendo Continuammo a parlare di quel corso, di quei mesi con naturalezza e tranquillità. Lui teneva le mani nelle tasche dei pantaloni e se ne stava a debita distanza probabilmente ricordando che ero sposata. Era diventato un vero signore. Volevo chiederglielo se si ricordava ancora della nostra relazione anche se al solo pensiero tremavo. Cosa si ricordava lui? Era ancora coinvolto emotivamente come me o aveva già dimenticato e avrebbe solo sorriso? Mi decisi e chiesi “T.. Ti ricordi quella volta che mi hai invitato a uscire?” chiesi timidamente Lui di colpo si fermò e alzò lo sguardo verso il cielo riempiendo i suoi occhi di milioni di stelle e rimase in silenzio, poi tornò a guardare me con un sorriso abbastanza teso e l’ espressione di chi non sa cosa diamine rispondere. Dopo un attimo di smarrimento il suo sorriso tornò più naturale “Sì, mi ricordo benissimo” Sorrisi. “Poi dopo tu hai conosciuto Ben” mi disse alzando nuovamente lo sguardo al cielo stellato. Quelle parole, quell’ espressione tesa dicevano tutto. Anche lui ogni tanto pensava a questa relazione che ormai non era altro che un ricordo. E la ricordava con l’ amarezza di qualcosa di perduto. “Sì è vero..” proferii “Possiamo tornare dentro.. Ho un po’ freddo” Non era una bugie, avevo davvero freddo e quelle parole mi avevano davvero gelato il sangue nelle vene. “Certo come desideri” rispose lui sorridendo Tornammo in casa “Andiamo Ben?” chiese a mio marito “Certo” disse. Salutammo tutti e io e Ben salimmo in macchina “Com’è andata?” mi chiese “Beh abbiamo ricordato assieme vecchie cose” “Divertita?” “Sì anche se ora sono molto stanca” “Dai tra poco arriviamo e andiamo a dormire” “Già” risposi io guardando fuori dal finestrino: si vedeva ancorala villa di Leonardo ed era bellissima. Angolo autrice: Spero vi sia piaciuta la storia. Recensite se vi va, un bacio.
  
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