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Autore: Aliak    15/08/2014    1 recensioni
250 anni sono passati dalla distruzione della sfera degli Shikion e l'eleminazione di Naraku, pian piano era tornata la pace in quelle terre, e tutto sembrava aver preso una buona piega, si eran creati accordi tra umani e alcuni demoni portando così una convivenza serena, anche se rimanevano alcuni focolai accesi fra le tante fila di entrambi. Qualcosa sta per cambiare, chi riporterà ora la pace, quando ormai i nostri vecchi eroi non ci sono più, e chi è rimasto sembra essersi estraniato dal mondo...
NB:Il personaggio principale di questa Fanfiction, sarà il figlio di Sesshomaru e Rin, saranno presenti anche altri personaggi presenti nel manga, anche se visto il periodo in cui si presenta la storia tutti i personaggi umani, saranno morti. Principalmente quindi saranno presenti quasi unicamente personaggi nuovi, o comunque secondari della storia, spero che piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Jaken, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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Camminava con disinvoltura per i corridoi del castello, avrebbe dovuto incontrare al villaggio Isonka e Mikio, ormai passava la maggior parte delle ore con loro, stare in quel castello a non far nulla non era di certo il suo passatempo preferito, erano passati 5 giorni dal loro arrivo al castello ormai conosceva ogni affratto dello stesso, si muoveva con disinvoltura tra le varie guardie e servitori, le prime finalmente si erano rese conto che non gli dovevano stare con il fiato sul collo per quanto il loro compito era proteggere la famiglia reale, sapeva cavarsela da solo e glielo aveva fatto vedere, tre giorni prima stanco di quella persecuzione, si era scontrato con le guardie dimostrando le sue abilità spazzandole via, e lasciandoli vivi abbastanza da rendersi conto che non gli servivano, e alla fine anche suo padre aveva parlato al consiglio in modo che lo lasciassero più libero a meno che volevano dimezzare di colpo il loro esercito. Arrivò fino alla capanna trovandoli davanti alla stessa ad aspettarlo, Mikio letteralmente gli saltò addosso ormai si era abituato al modo di fare della ragazza così espansiva e vivace, da una parte lo apprezzava ma certe volte non lo sopportava ma si rendeva conto che alla fine erano i due più giovani del palazzo, non aveva altri contatti con inu della sua età quasi tutti ormai adulti o comunque con almeno 150 anni di differenza rispetto a loro. Quel giorno Isonka decise di allenarli all'esterno il loro compito era quello di sfruttare tutte le loro capacità, per combattere in un luogo angusto con un terreno fragile, ma non gli era permesso di volare dovevano imparare a combattere anche senza usare i loro poteri, in caso di necessità. Lo scontro era vivace, stavano dimostrando una tenacia e bravura degna, di Inu più grandi di loro, la figura di Aki andò a affiancare quella di Isonka, guardava in silenzio i due ragazzi combattere -già sei tornata dalla missione?- fu isonka a spezzare quel silenzio -non era niente di doveroso- disse lei -come procede..- sospirò per poi guardarlo negli occhi -non procede, sono tanti a ambire a quel posto, tutti molto capaci è raro che qualcuno che entra nella squadra dei dodici voglia poi uscirne, di solito è più facile che si muoia in battaglia, ma sempre si crea il solito scompiglio- isonka riprese infine la parola -prima o poi arriva il momento per una donna di scegliere di mettere su famiglia, e lasciare il campo di battaglia, mi dispiace per Hikari, perdete un'ottimo guerriero- in quel momento non lo guardava più in faccia, aki e sapeva anche il perchè sospirò lievemente si era pentito di quanto aveva appena detto. -scusami- ; -tranquillo- rispose quasi subito con tono atono, fissava i due che ormai avevano preso confidenza con quel terreno, e combattevano senza esclusioni di colpi, se fosse stato un vero combattimento con altre lame probabilmente sarebbero già ricoperti di ferite, e lividi. -Mikio è migliorata tantissimo- lo vide annuire -con l'aiuto del principe, da quando è arrivato e si sta allenando con noi, ha preso gli allenamenti sul serio ancor più di prima, e si impegna per cercare di arrivare al suo stesso livello- si se n'era accorto che lui si limitava negli attacchi, e nell'usare la sua forza, ancora si stupiva che lei non se ne fosse accorta, o forse faceva finta di non saperlo -da domani cominciano le piccole missioni, per coloro che vogliono provare a entrare, starà poi al consiglio e a noi capi scegliere secondo le stesse chi sarà all'altezza di quel compito- ; -non sarà facile temo- scosse la testa lei - affatto sono tutti agguerriti, e pronti a tutto- vide isonka battere le mani di colpo, i due si fermarono a mezz'aria Mikio aveva il respiro affannato mentre lui, sembrava che non avesse combattuto nemmeno per un istante -direi che per oggi basta meglio tornare a casa- Iriumaru sembrava contrariato ma alla fine accettò, donando un'ultimo saluto ai due che tornarono nella loro abitazione, Aki e Iriumaru si mossero verso il castello -cos'è sta cosa allora?- lo guardò perplessa almeno fece finta di non aver capito la domanda, ma sapeva benissimo cosa voleva domandargli, era da giorni che cercava di girarci intorno per non parlarne in sua presenza, invece sembrava aver ascoltato benissimo il discorso intrapreso dai due -niente che ti riguardi- ; -e per quale motivo? anche mio padre un tempo faceva parte dei dodici- ne era sicuro, ogni tanto la Kami gli raccontava com'era allora quando c'era suo nonno la vita al villaggio -si questo è vero ma attualmente sei troppo giovane, e impreparato- sentì un ringhio fuoriuscire dalle labbra di lui, lei sospirò -ne sono all'altezza, forse anche più di molti che anno fatto richiesta- gli donò un occhiata fredda, non che avesse del tutto torto ma.. -tuo padre attualmente non te lo permetterebbe mai- ; -perchè?- ; -le nostre missioni non sono semplici, sono rischiose per questo ti ho detto che sei ancora troppo giovane e impreparato, sarebbe meglio che aspettassi la prossima occasione- sentiva la rabbia di lui, a quelle parole la poteva sentire contro la sua pelle, gli faceva rizzare i peli  sul collo -potrebbe anche accadere fra 200 anni- sorrise a quelle parole per poi aggiungere -che cambiano 200 anni quando hai una vita lunghissima da percorrere?- gli domandò ma lui rimase in silenzio, varcarono l'entrata del palazzo le guardie li accolsero calorosamente al loro ritorno, aveva l'impressione che iriumaru stesse rimurginando su qualcosa in quel silenzio che si era creato tra i due, alla fine lo vide allontanarsi verso la propria stanza mentre lei si dirigeva verso la sala del trono, e li trovò Sesshomaru, da solo a rimurginare su scartoffie, lo vide sollevare lo sguardo da quelle quando entò nella sala, per poi richiudersi la porta alle proprie spallee. -come sono andati gli allenamenti- lo vide sollevarsi dalla posizione di prima e raggiungerla -entrambi hanno ottime capacità, diventeranno dei grandi guerrieri fra qualche anno- sentì le labbra di lui sfiorare le sue, gli occhi si chiusero mentre si lasciava trasportare da quel bacio che non era un semplice bacio -ci sarai anche tu alla prima prova di domani?- ; -se riesco si ma ho qualche dubbio, ti vedo preoccupata che c'è?- gli chiese -temo che Iriumaru possa fare una stupidata- ; -vi è concesso di scegliere chi e non può partecipare alle prove- ; -è vero però- lo vedeva troppo determinato quel ragazzo non si sarebbe fermato davanti a nulla -vedremo domani cosa succederà-

****
Era già arrivato il giorno dopo, si guardò allo specchio fissando quella immagine riflessa, i capelli argentei erano diventati ebano, la pelliccia uguale mentre solamente gli occhi non erano cambiati di colore, mostrandosi sempre ambrati, qualche giorno prima si era allontanato insieme a ah-un per incontrare un vecchio mago, gli aveva chiesto delle pozioni, per cambiare il suo aspetto solo per un certo periodo di tempo, e l'aveva pagato profumatamente, era soddisfatto da quello che vedeva aveva ottenuto quello che si aspettava, aveva anche camuffato il suo odore, si aggiustò per un ultima volta quel kimono rosso, e legò saldamente la katana, alla cinta gialla in modo tale che allo stesso tempo potesse sfilarla in tutta tranquillità se gli fosse servita. Uscì dalla stanza e dal palazzo cercando di non farsi assolutamente notare, riuscendoci, raggiungendo il luogo della prova camminando tra i tanti pretendenti a quel posto con assoluta disinvoltura, notò alcuni sguardi puntati su di lui, sembrava essere tra i più giovani forse il più giovane visto che l'unico altro gruppetto che si poteva definire in quel modo, i partecipanti che stavano riuniti in quel piccolo gruppetto dovevano aver circa il doppio dei suoi anni. -ehi tu ragazzino, che ci fai qua?- non si voltò nemmeno a guardare inu che gli camminava alle spalle e gli aveva rivolto quelle parole, ignorandolo -non credi di essere un pò troppo piccolo per partecipare- sentì delle risate propagarsi in quel gruppo -torna dalla mamma che potrebbe essere troppo rischioso per te- beffarde erano uscite quelle parole dalle labbra dell'imponente inu, ma aveva sbagliato a pronunciarle fece scrocchiare le dita, mentre gli artigli avvelenati fremevano. Si mosse così rapido da coglierlo alla sprovvista, e un colpo ben assestato alla bocca dello stomaco lo fece crollare a terra privo di sensi, lo stupore si propagò frai vari partecipanti che ora guardavano il giovane in modo diverso. -qualcun'altro a qualcosa da ridire?- rimasero in silenzio senza commentare vide arrivare aki, insieme a un gruppo di consiglieri -che è successo?- disse, mentre fissava il giovane inu e l'inu steso a terra- a quanto pare a deciso di ritirarsi dalle prove, segno che erano troppo dure per lui- beffarde le parole uscirono dalle sue labbra, ma aki sembrava rimanere impassibile, ferma nei suoi comportamenti come un vero capo -chi sei?- gli domandò -scusatemi se all'ultimo ho deciso di cimentarmi in queste prove, sono Ikui- si presentò -non importa se siamo pronti tutti possiamo cominciare- non l'aveva riconosciuto aveva chiesto al mago anche che quella pozione gli permettesse di non far riconoscere il suo odore, sembrava funzionare perfettamente tenne a mente che sarebbe stato molto utile. La giornata passò in un battibaleno, molti che si erano candidati si ritirarono per quanto le stesse prove apparentemente potevano sembrare facili, non era propriamente così, erano state studiate appositamente per metterli in difficoltà, cominciò ad apprezzare i duri allenamenti che gli fece seguire fin da bambino la kami, si ricordò che allora gli disse che li avrebbe apprezzati in futuro, allora non credeva a quelle parole, ora apprezzava la durezza e la fermezza di lei, che non si era mai piegata ai suoi capricci infantili. In un momento di pausa, si era appollaiato su un ramo alto di una quercia e guardava da quella posizione chi era rimasto, fissava il piccolo gruppetto dei più giovani che aveva incontrato quella mattina, erano rimasti saldi li aveva sottovalutati due o tre di loro, un sorriso soddisfatto increspò le labbra sarebbe stata dura se ne rendeva conto, ma sarebbe stato un modo per capire i suoi limiti. Socchiuse appena per qualche istante gli occhi cercando di riposarsi quel poco che bastava, per poter riprendere le forze sentì la Aki pronunciare diversi nomi, elencandoli ma lì ignorò, non sapeva esattamente da quanto avesse chiuso gli occhi, sta di fatto che a un certo punto gli sembrò che qualcuno lo chiamava, la prima volta lo ignorò la seconda incominciò lentamente ad aprire gli occhi, alla terza, era sceso dal ramo atterrando di fronte a lei -finalmente, te stai con il gruppo D- indicò il gruppo dei più giovani -la prossima missione sarà concentrata su un lavoro di squadra, vedremo come vi comporterete in questa occasione- annuì semplicemente, notava le occhiate che gli altri gli mandavano era chiaro che non sarebbe stato accettato da loro così facilmente era già un gruppo ben unito, lo avrebbe capito chiunque da lontano -proprio loro mi dovevano capitare- borbotto fra se e se -qualcosa da ridire?- gli chiese un Inu quello che sembrava quasi il capo di quel piccolo gruppo, aveva i capelli castani quasi rossicci -no anzi- gli donò un occhiata di sfida -chiariamo subito la situazione, sei capitato nel gruppo sbagliato, se non ti mostrerai all'atezza e in qualche modo il gruppo nostro ne risentirà giuro che  ti ammazzerò alla fine di queste prove, se non muori prima- ribatte semplicemente con -capito- rimase impassibile a quella minaccia per niente velata, vide Aki guardare nella loro direzione notò una leggera preoccupazione, ma la guardò come per tranquillizzarla, mentre l'altro ancora ciancicava parole senza senso in sua direzione, le ascoltava senza dargli più di tanto spessore. Dovevano seguire e scovare un piccolo gruppo di demoni, ma non erano tanto loro il problema ma quello che sembrava il loro capo, sembrava una normale combriccola di demoni inferiori, ma aveva abbastanza creato problemi il capo di essa sembrava essere un tipo tosto cominciavano a sorgere dubbi che non fosse un demone inferiore, ma perchè allora si portava dietro quella combriccola?  Gli altri non se ne erano resi conto ma un piccolo gruppo di soldati seguiva, in caso di eventuali difficoltà probabilmente sotto ordine di Aki e dei consiglieri avrebbero aiutato i vari gruppi, non lì avvertì si stupiva che non se ne fossero accorti da soli, stava per calare la sera, quando scorsero da lontano, quel gruppetto ma con loro non c'era il capo, anzi sembrava che mancasse lui, e altri due demoni la cosa non sembrava aver senso, sembrava di più una trappola qualcosa di premeditato, ma a quanto pare l'aveva capito anche quella testa calda. Li seguirono da lontano il gruppo sembrava pian piano sgretolarsi, cominciavano a risentirne di quella giornata la maggiorparte, la resistenza sembrava non essere il loro forte, ma lui faceva finta di niente sembrava pensare solo a se stesso, non era certo il comportamento adatto a un lider, ne tanto meno di chi era a capo di un gruppo quei demoni si muovevano lenti anche se si fossero fermati per un po' non ci sarebbero stati enormi problemi a ritrovare le loro tracce e a raggiungerli di nuovo, ma non voleva ascoltare ragioni -statti zitto chi ti credi di essere- era nato un battibecco fra i due, dopo che aveva notato che metà del gruppo non ce la faceva più, e anche gli altri rimasti cominciavano a risentirne ma non osavano parlarne sapendo dell'ira dell'altro -guardati intorno aprì i tuoi occhi, non ce la fanno più, non possiamo continuare così, se ci attaccassero ci spazzerebbero con poco- un pugno colpì il suo viso, ma non aveva fatto nulla per schivarlo, ma nemmeno dopo quello aveva abbassato la testa -siete inutili e deboli, non mi serve questo gruppo sconfiggerò quei maledetti senza di voi, e tornerò con le loro teste da Aki- lo vide scomparire, e rimasero solo loro da soli. Ora che se n'era andato sembrava tutto più semplice, si erano accampati in una parte di quella foresta, e stavano facendo i turni a vicenda per riposarsi in modo tale, che se fossero stati attaccati in qualche modo non sarebbero stati impreparati, ormai faceva parte del gruppo si era integrato loro l'avevano accettato, e seguivano ogni suo ordine fidandosi delle sue scelte in poco il giorno dopo, erano già di nuovo alle calcagna di quel gruppo, non vedeva però quello stupido, dove si era andato a cacciare incominciava a preoccuparsi per quanto se la sapeva alla fine cavare, ma.. a un certo punto lo vide attaccare il gruppo, almeno quello era stato l'intento, ma a quanto pare erano stati furbi e si erano preparati a quella evenienza, stavano per sovraffarlo quando senza che quelli se lo aspettassero li attaccarono, sconfiggendoli mentre lui all'improvviso si allontanò aveva sentito la traccia la scia che del loro capo, non era molto lontano con incertezza alla fine lo seguirono ed ecco che li davanti a loro si parò di fronte un demone falena, che lì attaccò con il suo potente veleno, fece in tempo a non inalarlo che poi gli sferrò un attacco e distruggerlo. Erano riusciti nell'intento ma loro erano indeboliti dal veleno, ci sarebbe voluto un giorno prima che si riprendessero del tutto, insieme alla parte di quelli ancora che si reggevano in piedi e stavano abbastanza bene, si incamminò aiutando i suoi compagni a tornare al campo base. -perchè mi hai aiutato- sentì la voce roca di lui, ancora non del tutto aveva preso i sensi ma era abbastanza cosciente da rendersi contodi chi lo portava in spalla -perchè sei un mio compagno di gruppo, e non avrei mai lasciato indietro, la missione non richiedeva proprio questo?- gli domandò all'altro -sono stato uno stupido, se non c'eravate voi sarei morto- sussurrò infine qualcosa che gli suonò come un "grazie" ma non era del tutto sicuro, arrivarono fino all'accampamento a quanto pare, erano stati gli ultimi a tornare, non era di certo un buon segno, Aki e il consiglio sollevò lo sguardo nella loro direzione, infine li aiutarono notandola. Fece il resoconto di quello che era successo, assicurando anche che i dubbi che erano sorti sul capo di quel gruppo erano veri -ottimo lavoro Ikui- sentì le sue labbra incresparsi, la vide rivolgersi a tutti -per ora abbiamo finito per due giorni sarete liberi, domani saprete chi ha passato la prova, e chi no intanto riposatevi e preparatevi- detto questo congedò tutti. 


Note autore: Finalmente un po' di sano movimento direte, eh si vediamo come andrà avanti
   
 
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