Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: sakura_87    14/09/2008    12 recensioni
E se al settimo anno fossero di nuovo tutti a scuola e non in giro a cercare horcrux? E se per alleggerire la tensione del periodo la McGranitt volesse organizzare una festa di puro divertimento? Cosa accadrebbe a Herm e Draco costretti a lavorare insieme??
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Ma tu guarda, la Mezzosangue Zannuta se ne va in giro per i corridoi sola soletta.
Biondo, alto, occhi di ghiaccio, stronzo e soprattutto Slytherin, Draco Lucius Malfoy era appoggiato al muro accanto ad una finestra di quel corridoi del terzo piano.
- E tu, Malferret, sei consapevole di trovarti in una zona vietata? Cosa direbbe Piton se sapesse che il suo amato pupillo ha appena fatto perdere 50 punti alla sua casa?
Il ragazzo si staccò dal muro e si avvicinò alla riccia Gryffindor con fare minaccioso.
- Non oseresti.
- Eccome se oso! Sono caposcuola, non lo dimenticare. E di grazia, cosa fai qui?
- Questi non sono affari tuoi. E per tua informazione, anche io sono caposcuola. 50 punti in meno ai rosso-oro perché la loro caposcuola si trova in un corridoio interdetto.
Le guance di Hermione Jane Granger divennero rosse di rabbia. Quel tizio era capace di farla infuriare con poche semplici parole. No anzi. Solo respirando. Non gli rispose. Girò i tacchi e tornò verso la sua sala comune, ribollendo come una pozione in un calderone.
- Herm, che hai?
- Oh, Ginny, ciao. Ho appena incontrato Malfoy e abbiamo discusso. Mi manda fuori dai gangheri quella serpe malefica! Era al terzo piano. Temo stia architettando qualcosa.
Le due ragazze rimasero pensierose.
- Herm, scusa, ma tu invece cosa ci facevi al terzo piano?
La rossa la guardava con cipiglio severo. Ok che Hermione, insieme a Harry e Ron spesso e volentieri infrangeva molte regole, ma non le risultava che al momento ci fosse qualcosa in ballo che implicasse l’arrivare in quel preciso corridoio.
- Oh, nulla. Le scale si sono spostate mentre salivo e sono finita lì. Stavo pensando a che giro fare per tornare indietro quando mi sono trovata davanti quel furetto odioso!
In quel momento il ritratto della Signora Grassa si aprì, lasciando entrare la professoressa McGranitt, che si diresse con passo deciso verso la caposcuola della sua casa.
- Signorina Granger, ho bisogno di parlarle nel mio ufficio. Mi segua per favore.
Stupita dalla richiesta, Hermione la seguì, lanciando un’occhiata all’amica che significava “Ti racconto appena torno”.
Percorsero i vari corridoi fino ad arrivare al gargoyle di pietra e la McGranitt disse la parola d’ordine.
- Zucchero filato.
Dopo la morte di Silente non era stata persa l’abitudine ad utilizzare parole d’ordine legate ai dolci. Probabilmente proprio in memoria di quel grande mago.
Arrivate nell’ufficio, la preside prese posto dietro la scrivania, facendo accomodare la ragazza sulla poltrona di fronte.
- Signorina Granger, come ben sa quest’anno sarà molto duro. E non parlo solo dal punto di vista dello studio. Lei-sa-chi è arrivato quasi al massimo della sua potenza. Tra pochi mesi potrebbe esserci lo scontro finale. Il signor Potter avrà bisogno di tutto il suo aiuto e di tutta la serenità possibile per essere pronto. E per questo motivo, abbiamo deciso di alleggerire l’atmosfera che si respira in questo periodo organizzando una spettacolare festa di Halloween. Non il solito banchetto. Perciò affidiamo a voi caposcuola il compito di rendere quella serata il più divertente possibile. Convochi gli altri capiscuola e insieme decidete come programmare la cosa.
Si interruppe guardando gli occhi spalancati della riccia, che non si attendeva una proposta simile.
- Un’ultima cosa. – riprese. – Per consentire una migliore cooperazione tra le case dovrete lavorare a coppie. Lei lavorerà con il caposcuola di Slytherin, mentre il signor McMillan sarà in coppia con la signorina Chang. Tutto chiaro? Se ha dei dubbi non esiti a porli.
Era uno scherzo. Un terribile scherzo. Oppure un incubo. Sì, era un tremendo incubo da cui si sarebbe svegliata molto presto. Doveva lavorare in coppia con Malfoy! La preside era impazzita.
- Professoressa, è sicura dell’assegnazione delle coppie? Cioè, non vorrei mettere in dubbio la sua autorità, ma non credo sia una buona idea.
- Nessun errore. Ho pensato che lei è l’unica che potrebbe tener testa al signor Malfoy. Perciò, se ora non ha altre domande la pregherei di raggiungere subito i suoi amici in Sala Grande per il pranzo e avvertire gli altri tre caposcuola. Avete tre settimane di tempo per organizzare tutto.
E con un gran sorriso, che di certo non aveva contagiato Hermione, la congedò.
La ragazza si diresse in Sala Grande ma non riuscì a toccare cibo. Raccontò a Harry, Ron e Ginny quello che le aveva detto la McGranitt e inviò tre bigliettini agli altri tre tavoli con su scritto lo stesso messaggio: Riunione dei capiscuola tra mezz’ora.
- Ma si è fumata il cervello? – esclamò Ginny appena ebbe sentito del lavoro a coppie.
Hermione la guardò sconsolata.
- Se qualcosa va storto con quel furetto avvertici subito Herm. – le disse Ron, traumatizzato.
Poi lei, puntuale come un orologio svizzero, si recò nell’auletta che era riservata a loro capiscuola. Dopo pochi minuti arrivarono anche gli altri tre.
- Hermione, cosa succede? Come mai questa riunione?
- Entrare e vi spiego Ernie.
E fu così che in pochi minuti li aggiornò. Ernie McMillan e Cho Chang non ebbero nulla da obiettare sul dover lavorare in coppia. Quello che invece iniziò ad urlare fu Malfoy, esattamente come si era aspettata anche Hermione.
- Io con te non ci lavoro, Mezzosangue, sia ben chiaro.
- Fa meno piacere a me che a te, furetto della malora! Ma questi sono gli ordini. E tu li accetterai come ognuno di noi. La preside ha minacciato che altrimenti ci farà calare i voti di condotta. E non voglio assolutamente rovinarmi la media per colpa tua!
Una bugia a fin di bene in fondo era consentita! Non era stato fatto nessun accenno a questa eventualità, ma Hermione era troppo furba per permettere a quel biondino da strapazzo di farla lavorare da sola.
Intimorito dalla minaccia, Draco si passò una mano nei capelli.
- E sia. Ma sia anche ben chiaro che questo dover lavorare a coppia non implica il doverti trattare bene. E ora vado a farmi una doccia. – poi non riuscì a rinunciare a stuzziacarla ancora un po’. – Vuoi far coppia con me anche lì, Granger?
- Nei tuoi sogni.
E alzando il dito medio lo salutò.
I giorni passavano. Ernie e Cho si erano incaricati di pensare al banchetto e alla messaggeria, come in una festa babbana, Hermione e Draco dovevano invece occuparsi della musica e delle decorazioni.
Una mattina, la riccia e il biondo erano in auletta, durante un’ora buca di entrambi. Hermione era impeganta a disegnare qualche idea per gli addobbi, mentre Draco, assolutamente disinteressato, leggeva la Gazzetta.
Finchè non avvenne il disastro. Lui posò il giornale e, per una volta nella sua vita non intenzionalmente, fece cadere la boccetta di inchiostro sui disegni di lei che scattò subito su a molla, rossa per la rabbia.
- Malfoy! E che diamine! Hai rovinato per l’ennesima volta i disegni!
- Ennesima? Ma guarda che è la prima volta! E poi non l’ho fatto apposta! Sei tu che lasci in giro l’inchiostro. Non lamentarti!
- La prima volta? Ma ti senti le cazzate che spari? E allora l’altro giorno quando hai inavvertitamente fatto muovere da sole le forbici sui fogli? O quando hai bruciato i bozzetti già pronti? Sei un disastro! Non riusciremo mai a combinare qualcosa così! Addio media perfetta.
Era una ragazza, sapeva giocare sui tasti giusti. Anche il biondo aveva una media perfetta. E non poteva permettersi di rovinarla per una stupida festa.
- E va bene, mezzosangue. Facciamo una tregua. Lavoriamo per la riuscita di questa pagliacciata e poi torniamo a rovinarci la vita a vicenda.
Hermione esultò dentro di sé. Ce l’aveva fatta.
I giorni seguenti riuscirono a parlarsi civilmente e ad aiutarsi nei compiti di preparazione. Sfruttando le sue conoscenze Draco aveva chiesto ad alcuni gruppi di suonare dal vivo alla serata ed Hermione aveva sistemato delle splendide decorazioni. Capitava anche, seppure in rarissimi momenti, che riuscissero a ridere insieme, come quando Hermione, disegnando si era schizzata un po’ di inchiostro sulla punta del naso. Draco guardandola non aveva potuto trattenere la risata spontanea che gli era salita ed Hermione non poté trattenersi dal pensare quanto fosse carino quando si lasciava andare. Pensiero subito accantonato. In fondo era a Malofy che si riferiva. Ma aveva comunque iniziato a ridere anche lei.
E finalmente arrivò la tanto attesa sera del 31 ottobre. Era tutto perfetto. Zucche e pipistrelli addobbavano la Sala Grande insieme a festoni e candele. Da un lato un enorme cartellone con una piuma che galleggiava al lato era decorato ai bordi con piccoli disegni, di sicuro opera di Cho e una grande scritta in alto: Lasciate il vostro messaggio per chi volete!
Stavano ancora mangiando quando la McGranitt richiamò l’attenzione.
- Bene ragazzi. Tra un attimo inizieranno le danze. Prego i quattro capiscuola di venire qui davanti a me. E tutti gli altri studenti invece di alzarsi dai loro tavoli.
Con un battito di mani fece sparire le tavolate delle quattro case e fece un cenno ai musicisti di iniziare a suonare. Tutti gli studenti si aprirono, lasciando al centro della Sala lo spazio per due coppie che si avviarono ad aprire le danze. Ultima novità inserita dalla McGranitt: le due coppie di capiscuola avrebbero dovuto dare il via alla serata danzante.
Draco prese la mano destra di Hermione, mentre con la sinistra le cinse la vita, non potendosi impedire di pensare quanto lei fosse bella in quell’abito nero che le lasciava scoperte le gambe lunghe e snelle. Nonostante fosse una mezzosangue, in quei sette anni era diventata decisamente una bella ragazza. E in quegli ultimi giorni, con la deposizione dell’ascia di guerra, aveva anche scoperto che poteva essere simpatica quando toglieva la maschera da saccente ragazzine.
Nello stesso momento Hermione osserva quanto il ragazzo fosse diventato sexy.
“Un attimo. Sto sul serio pensando che Draco Malfoy è sexy? Ok, devo essere oggettiva, è un bel ragazzo. Peccato per il suo caratteraccio. Anche se ultimamente non è stato poi così male.”
Dopo pochi minuti il caldo nella sala era diventato opprimente.
- Esco a prendere una boccata d’aria. Il nostro lavoro è finito Granger. Ci si vede.
Senza sapersi spiegare il motivo, Hermione sentì una stretta al cuore. Sarebbero tornati ad odiarsi da quel momento in poi. Non poteva essere vero. Dopo aver condiviso civilmente quel periodo non poteva tornare tutto come prima.
L’atmosfera della festa la stava schiacciano. Uscì dalla Sala Grande. Sapeva che l’avrebbe trovato in riva al lago. Era lì che lo doveva andare a chiamare ogni volta che dovevano vedersi per organizzare quella serata.
Gli si avvicinò da dietro. Lui si voltò e la vide. Era bellissima alla luce della luna, questo non poté negarlo a sé stesso. Come non poteva negare che volentieri avrebbe provato a baciarla. Ma non solo per soddisfazione personale di averla umiliata. Temeva che ci fosse dell’altro dietro.
Ciò che non sapeva era che lei stava facendo un ragionamento in tutto e per tutto simile al suo.
Si avvicinarono guardandosi negli occhi. Quelli dorati di lei erano lucidi.
- Stai per piangere mezzosangue. - ma non c’era disprezzo in quelle parole, solo una semplice constatazione.
- Non voglio tornare ad odiarti.
Poche parole. Lui sentì il cuore fare una capriola nel petto. Si avvicinò di più a lei. Le cinse la vita con il braccio sinistro, mentre la mano destra andava a carezzarle il viso.
- Neanche io.
Dicendolo annullò le distanze tra loro, unendo le loro labbra in un bacio dolcissimo, ma allo stesso tempo carico di passione.
Si staccarono dopo un attimo ed entrambi guardavano il viso dell’altro alla luce delle stelle pensando che ormai nulla li avrebbe più divisi. I nemici di sempre avevano definitivamente deposto la loro rivalità, e il futuro, per il momento, non importava a nessuno dei due.




SPAZIO AUTORE:

Eccomi qui. Cosa ne pensate? So che in genere le one-shot vengono poco commentate. Si preferisce leggerle e poi lasciarle lì. Sono la prima a farlo. Ma se non vi costa troppa fatica un commentino lasciatelo! =D
Mi farebbe piacere, e poi per noi scrittori è importante sapere cosa pensano i lettori, per poterci migliorare.

Edito e aggiungo un commentino. Ragazzi in poche ore già ho superato le 100 letture!!! Grazie!! E i ringraziamenti particolari vanno alla mia betty che mi adora e mi supporta (anzi sopporta XD ) a debb12: tesorina, come ti ho detto, sono stata vincolata per la lunghezza e quindi mi è venuta un po' banale, però mi rifarò!!! a Debora93: grazie!!! sono felice che ti sia piaciuta, però non l'ho continuata perchè era stata scritta per un forum dove abbiamo il limite di 3 pagine word e quindi non sono potuta andare avanti. Ma giuro solennemente che ne scriverò altre più lunghe!!! Anzi c'è già qualcosa in cantiere a 4 mani!!!! Vedremo cosa tiriamo fuori!!! e a prischina: grazie dei complimenti e grazie mille di avermi aggiunta tra i preferiti!!! E GRAZIE anche a tutti quelli che hanno letto senza recensire!! Mi sto gasando! Me orgogliosa!!!!

  
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: sakura_87