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Autore: Jump14    15/08/2014    0 recensioni
Questa è semplicemente una storia che frullava in mente da un pò di tempo a un giovane quattordicenne apapssioanto di scrittura
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aveva degli occhi azzurri, questo aveva colpito il giovane Giampaolo di una ragazza sconosciuta vista per la prima volta sull’autobus preso pochi minuti prima per tornare a casa dopo uno stenuante allenamento di pallavolo; era coricato sul letto: cuffie alle orecchie, volume al massimo e Jesus of Surbia dei Green Day accompagnavano quei suoi turbanti e profondi pensieri su una sconosciuta della quale non sapeva, né nome, né cognome, aveva solamente un volto. Lei era una ragazza che dimostrava la quindicennale età di Giampaolo, capelli di un biondo acceso, leggermente più bassa del ragazzo, occhiali, lentiggini sparse sotto il naso e soprattutto quei fantastici occhi azzurri ... più li guardavano e più riusciva a immaginare un ipotetico futuro insieme a quella ragazza immergendosi in una realtà completamente diversa dove gli basta lei per essere perfetto.
Dopo un pomeriggio passato e una serata trascorsa a riflettere su ciò Giampaolo la mattina seguente prese lo stesso autobus senza una direzione prestabilita: stava seduto ad aspettare che lei sarebbe risalita, era quello il suo sogno, la speranza di rivederla e chissà poterla conoscere meglio; le ore passavano ma non succedette niente finché alla fermata quattordici di fronte all'ospedale della sua piccola città lei salì . gli occhi del ragazzo emanavano uno strano bagliore invisibile al resto del mondo ma percepibile dalla ragazza che si sedette accanto a lui. Il silenzio regnava e nessuno dei due sapeva cosa dire finché il giovane ruppe quel silenzio imbarazzante: disse < Mi chiamo Giampaolo> pausa, non sapeva se la sua bocca si era frenata sul colpo per l'imbarazzo o altro a fatto sta che lei risposeaveva la voce di una Dea, ti rassicurava ma allo stesso tempo t’invitava a mostrare il lato più dolce di te, quel lato che la società cercava di negare e che soprattutto reprimeva perché ritenuto inferiore. Passano altri cinque minuti i due si guardavano intensamente e il giovane si chiedeva se anche la ragazza trovava qualcosa di poetico e magnifico in un paio di occhi castani simili alla massa, ma non si poteva far affliggere dai dubbi e allora disse: < Hai gli occhi più belli che abbia mai visto >, la sua risposta fu un lungo silenzio terminatosi con una semplice parola: < Grazie >, a voi potrà sembrare un semplice componimento di lettere ma in realtà era solamente la chiave per l'accesso in una spirale di dubbi: aveva apprezzato o le era sembrato del tutto inusuale, chissà che pensava , tutto ciò duro per un altro quarto d'ora e nonostante ciò entrambi continuavano a guardarsi continuamente attratti da chissà quale bagliore l'uno negli occhi nell'altro, il silenzio fu rotto dal ragazzo che incomincio a parlare dei propri hobby con la ragazza la quale condivideva maggior parte dei suoi interessi : l'amore per le letture fantasy, la musica rock e rap , la pallavolo e il video giocare e fu in quel momento che al giovane tornò in mente la partita che avrebbe deciso se la sua squadra sarebbe andata alle regionali e chiese a Margherita: < Oggi la mia squadra ha una partita importante , non è che ti andrebbe di venire?> stavolta il lasso di tempo passato in silenzio fu minore e lei dopo qualche secondo rispose prontamente di si e dopo averle dato le varie informazione sul luogo e l'ora arrivò la la fermata della ragazza e i due si dovettero separare lasciando a Giampaolo la speranza che Margherita venga alla partita . La squadra entrò in campo e il ragazzo giocò per la prima volta da capitano e nonostante scrutava imperterrito gli splati dello stadio non vide la ragazza e per questo il ragazzo non riuscì a dimostrare tutte le sue capacità perdendo il primo set, ma durante la pausa le porte si spalancarano e vide lei illuminata dal sole che non faceva altro che manifestare sempre più la sua perfezione ....sorrise, Giampaolo sentì una scarica di adrenalina nel corpo e riuscì a vincere la partita e dopo i vari festeggiamenti ignorò amici e parenti e andò in corso alla ragazza alla qualche diede tempo per parlare che subito l'abbracciò e Giampaolo si sentì sfiorare l'orecchio dalle labbra della ragazza che gli sussurrò : < Era ciò di cui avevo bisogno> dopo qualche secondo di incertezze concluse la frase con un sincero : poi una folla di ragazzi andò incontro al giovane per festeggiare e Margherita si dileguò .
La sera a letto ripensò alla giornata vissuta , alla perfezione che aveva raggiunto e che era riuscito a toccare ; andava tutto bene e niente poteva distruggere quella cupola benefica che avvolgeva il ragazzo neanche le urla dei genitori verso il fratello minore....dopo qualche ora si addormento ma una frase continuava imperterrita a passargli in mente : aveva degli occhi azzurri.
  
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