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Autore: madewithasmile    16/08/2014    2 recensioni
Qual è la linea sottile tra amicizia e amore?
In bilico c'è Federica, innamorata del suo migliore amico.
E poi c'è Gabriele, il migliore amico, all'oscuro di tutto.
L'amicizia si può trasformare in amore? O è sempre stato amore?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sempre problemi devono affrontare i due amanti, che non sia destino? Federica è pronta per la laurea, lui non è pronto a dirle addio. Chissà magari il fato li farà tornare insieme, la vita cambierà le loro vite. Forse lei non è destinata a stare con Gabriele, forse sono troppo giovani. Il futuro è la cosa che spaventa sempre di più. L'amore con il futuro porta sempre guai, purtroppo. Se son rose fioriranno e, permettetemi di aggiungere, che se le rose hanno le spine sono cazzi.

 

 

Tra poco tocca a me, devo respirare. Va tutto bene. Faccio dei profondi respiri e cerco di sventolarmi con un quaderno. Sto sudando freddo. In questo momento vorrei che Lele comparisse e mi abbracciasse. C'è un piccolo problema: Lele, dopo essere venuto con me per la mia laurea, è scomparso. Si è chiuso in un mutismo per tutto il tempo, mia mamma provava a fargli domande, ma lui continuava a rimanere nel suo bozzo. Se provavo ad avvicinarmi si allontanava e voltava la testa dall'altro lato.

E ora dopo aver sistemato le ultime cose, lui è scomparso. Manca ancora un po' prima che tocchi a me, così decido di andarlo a cercare. 

Lo trovo seduto sulle scale esterne, coperte da un muretto, mentre si fuma una sigaretta. La cosa strana è che lui non fuma.

<< Ti ho cercato ovunque. >>. Si gira spaventato e con la faccia da cucciolo colpevole, spegne velocemente la sigaretta sperando di non essere visto.

<< Ei. >>. Mi dice con faccia triste.

<< Potevi anche non spegnarla la sigaretta, ormai ti ho visto. Mi spieghi perché fai il pazzo da stamattina? Sei pure scappato da me. >>. Mi avvicino sempre di più cercando un maggiore contatto visivo, così mi siedo sullo scalino accanto a lui.

<< Non sono scappato e non ho fatto niente di male. Volevo stare solo. >>. Solo..ora?

<< E devi stare solo giusto il giorno della mia laurea? Ho bisogno di te, dannazione. >>. Maschi ottusi.

<< Non mi pare che tra un mese tu avrai bisogno di me, te la cavi benissimo senza di me, visto le tue recenti scelte. >>. io già sono nervosa, se lui si mette a parlare anche del mio trasferimento e continua a dare la colpa a me, io piango. Respiro velocemente, mi sta venendo un attacco di panico.

<< Ti sembra il momento di portarmi rancore? Ho bisogno di te, del mio fidanzato e ne avrò sempre. Io ti amo. Tu continua a stare qui a fumarti sigarette, io vado a laurearmi. >>.

Rimane fermo, seduto sugli scalini e lo vedo accendersi un'altra sigaretta.

 

Appena entro nell'aula mi rendo conto che ci sono tutti tranne lui, che delusione.

 

Ho finito, è finalmente finita. Mi alzo e saluto tutti i professori con la classica stretta di mano e poi mi volto verso i miei genitori. C'è anche lui, che tiene la mano a mia mamma. E' una cosa dolcissima. Cercano entrambi di non piangere e io sono felice che alla fine abbia scelto di rimanermi vicino.

Mi avvicino e li abbraccio entrambi, mentre mio papà aspetta un suo abbraccio personale. Vedo le mie migliori amiche corrermi incontro e finalmente mi sento felice, dopo giorni di pianti e di tristezze. Poi guardo Lele, che è stato coinvolto nell'abbraccio e mi intristisco subito. Non voglio lasciare tutto questo.

 

Con le mie colleghe abbiamo deciso di festeggiare insieme la laurea, quindi durante la festa vedo gente a me sconosciuta. Non sono molto attiva stasera. Così io e Lele decidiamo di farci una passeggiata.

<< Mi sto annoiando Lele, non vedo nulla da festeggiare. >>. Faccio la vocina tenera, quasi da gattina e mi abbraccio a lui in cerca di coccole. 

<< Festeggiamo voi laureate e io personalmente festeggio te. A proposito, ho una cosa per te. >>. Cerca nella tasca, mentre io lo guardo stranita non capendo.

Mi porge una scatolina di gioielleria. Apro la scatola titubante e scarto lentamente il pacchetto. Dentro c'è una bellissima collana con una F piena di brillantini e un cuore. 

<< E' bellissima Lele, non dovevi. Sei pazzo. >>. E mentre parlo gli salto in braccio e lo riempo di baci. E' una cosa dolcissima.

<< Non sapevo che prenderti per la tua laurea e poi ho pensato che questo lo potevi sempre portare con te, anche quando andrai a Firenze. Ti porterai sempre il mio cuore con te. C'è un' incisione. >>. E' la cosa più tenera che qualcuno abbia mai fatto per me. " Amor vincit omnia " . Inizio a piangere senza riuscire a controllarmi, gli cado tra le braccia a peso morto stringendo forte nella mano il suo ciondolo. Mi tiene abbracciata senza dire niente, anche lui non ha più niente da dire. Dopo un po' mi allontano e mi ricompongo.

<< Mi metti la collana? >>. Chiedo a Lele.

<< La porterai sempre con te, vero? >>. La collana si adatta perfettamente al mio collo, i ciondoli li sento già parte di me.

<< Sempre. Ma adesso tu non hai niente di me. Rimedierò. >>. Domani gli compro qualcosa.

<< Non dire scemenze, a me basta sapere che lo porterai sempre. >>. 

 

 

Cocciuta come sono, sto uscendo con Francesca per comprare qualcosa che Lele possa tenere sempre con se. Avevo pensato ad una cornice con la nostra foto, ma conoscendo il soggetto la romperebbe in tre secondi. Così opto per una collana con una targhetta e faccio incidere la stessa frase che ho io nel cuore. Gli addii sono la cosa peggiore.

 

<< Tieni. >>. Gli dico mentre gli porgo il pacchetto regalo. 

<< Cocciuta! >>. Apre la scatola e so che gli piace, lo capisco perché gli brillano gli occhi. L'indossa subito e so che non la perderà mai. 

<< Amor vincit omnia. >>. Mi ripete meccanicamente nell'orecchio. Continua a ripeterlo, quasi non volesse dimenticarselo.

<< Io ci credo, l'amore vince tutto. L'amore ha sempre trionfato. >>. 

 

Ho convinto mia mamma a far salire Lele per controllare le ultime cose della casa che ho affittato. Partiamo insieme e poi lui ritornerà a casa, senza di me però. 

  
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