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Autore: lametta    14/09/2008    3 recensioni
Hanae , "sente i ciliegi cantare " come gli diceva sempre Eichi prima di andarsene. La ragazza odia la propria famiglia troppo opprimente legata alle tradizioni e molto severa, così stanca di questa vita troppo rigida per lei deciderà di trasferirsi a Tokyo , ospite in una una famiglia davvero molto particolare dove farà tanti uovi incontri! Spero che vi piaccia anche perchè è un esperimento, quindi sappiate che se mi volete lasciare un commento sulle vostre impressioni sarà sempre molto bene accetto!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kayou no Sakura

Kayou no Sakura

“Sono così insignificante che continuo a commettere sempre gli stessi errori
Quanta forza dovrei avere per smettere di ferire gli altri?

Vivo credendo senza dubitare in questo amore
Stringendo forte anche le ferite che non si rimarginano
Noi due continuiamo a camminare perché non possiamo tornare indietro
Ma tuttora nel nostro cuore un peccato incancellabile continua a far male
darling”

Ibi.

Avevo un nome nel cuore, fin da quando ero bambina, che mi spaventa.

Un suono di cui continuavo ad avere paura ma che non potevo fare a meno di amare, un ricordo che toccava le corde del mio cuore, come un tagliente arco di violino.

Un ricordo che mi era tornato in mente anche se apparentemente non ne avrebbe avuto motivo, ma i ciliegi lo chiamano a gran voce, nel loro canto senza fine mentre il loro cuore batteva veloce scandendo i battiti del tempo.

Una sola volta , da quando avevo memoria avevano sentito quei battiti così dolci .

Successe quando ero ancora piccola, io e Ara eravamo andati a giocare lungo il corso del fiume Ibi che in quel periodo era totalmente ghiacciato.

Io, e Ara ci stavamo rincorrendo, quando improvvisamente cedette il ghiaccio sotto i miei piedi e io caddi dentro l’acqua.

Ghiaccio.

Ricordo ancora le urla di Ara che tentava di farmi uscire inutilmente, confuse tra le mie lacrime che quasi si ghiacciavano a contatto con l’acqua.

“Hana!ti prego tieni duro io non ti lascerò ”mi aveva detto Ara ad un certo punto stringendomi il polso di una mano per costringermi a stare a galla, mentre i vestiti bagnati mi trascinavano verso il basso e il cuore dei ciliegi batteva veloce nel mio cervello, sempre più forte, sempre più forte.

TUTUM- TUTUM- TUTUM

 

Il loro battito fu l’ultima cosa che sentii mentre il mio corpo si stava lentamente ghiacciando e qualcosa mi sollevava e mi portava via con sé.

 

TUTUM –TUTUM-TUTUM

Quando riaprii gli occhi mi ritrovai all’ospedale, la nonna era lì vicino a me con un viso felice:

“Nonna!”urlai abbracciandola come se fosse un secolo che non la vedevo

“Ti stavo aspettando Piccola Hana! ”rispose lei stringendomi a sé

“davvero?”chiesi stupita

“Sì piccolina”rispose lei “ero sicura che saresti tornata da me perché ricordati sempre che un fiore blu anche se tira il vento , forse si piegherà ma non si lascerà mai portare via da esso”

“Quindi io non sarò mai un bel fiore rosa?”chiesi un po’ delusa alla nonna

Suzue sorrise.

“No, nipotina sarai molto di più”

In quello stesso istante entrò mio padre nella stanza

“Hanae!”urlò avvicinandosi a me.

Io tentai di abbracciarlo, ma lui si ritrasse.

“Hanae, non fare mai più una cosa tanto sciocca!Devi ringraziare il figlio dei signori

Utagawa se sei ancora viva!”mi  rimproverò mio padre.

“v-va bene, scusa”dissi abbassando la testa

“Suvvià Hydetoshi, non essere così severo!Hana è una brava bambina non lo farà mai più”mi difese la nonna.

“Lo so mamma ma non voglio rischiare”rispose mio padre “a proposito dov’è Eichi?Non doveva essere qui con te?” chiese guardandosi intorno.

“Sì”rispose Suzue”ma è andato a ringraziare Kazuhiro, per aver salvato la piccola”rispose lei con calma.

Mio padre annuì.

Ad un tratto Suzue si alzò:“…Vado a prendere una boccata di aria fresca…Hana ricorda sempre le mie parole”mi ripetè prima di lasciare la stanza.

 

Nonna quindi anche tu lo sapevi che ero un fiore blu?

Però deve proprio fare così male essere diversa dagli altri, eh Eichi?

Perché?

“Stringendo forte anche le ferite che non si rimarginano
Noi due continuiamo a camminare perché non possiamo tornare indietro”

Il funerale era appena finito e mio padre non mi aveva lasciato nemmeno il tempo di avvicinarmi ad Ara.

Mi aveva portata via con sé, mentre i ciliegi cantavano ancora il nome del fiume…

 

“Hanae, non mi è piaciuto affatto il tuo comportamento…”la voce severa di mio padre come una crudele sferzata  mi riportò alla realtà, mentre tornavamo a casa, dopo il funerale, sotto il lungo viale alberato.

Ancora una punta di irritazione in quel tono impassibile, ancora odio verso Eichi.

“…Non voglio che tu mi disobbedisca mai più!Sono stato chiaro?” continuò irato voltandosi verso di me mentre i fiori di ciliegio cadevano velocemente a terra trasportati dal vento.

“Papà, tu non mi puoi chiedere di…-”provai a rispondere ma non riuscii a finire la frase perché ben presto fui interrotta.

“Non ti posso chiedere cosa Hanae?!Di portare il dovuto rispetto a tuo padre??”urlò Hydetoshi cambiando rapidamente colore in volto, proprio come aveva fatto quando aveva visto Eichi.

Proprio come aveva fatto quando lo aveva odiato con tutto il suo cuore.

“Sono così insignificante che continuo a commettere sempre gli stessi errori…”

“No” risposi, guardando il suo volto severo un'altra volta, nella speranza che capisse, ma la sua faccia non mutò, così come le sue idee.

“Quanta forza dovrei avere per smettere di ferire gli altri?”
“Allora che cosa?Dimmi che cosa!!” urlò mentre attraversavamo lentamente il viale.

“Nulla” tagliai corto.

Sorrisi.

Non avrebbe mai capito , lo sapevo… e come avrebbe potuto?  in effetti per lui stavo veramente  parlando del nulla.

Per me invece di tutto, per me di  Eichi.…

Anche se dovessi andare controcorrente insieme a te contro le onde del mondo...”

“Non voglio nemmeno più che tu veda quell’Arata”la voce di mio padre sentenziò ancora qualcosa che mi fece male,  impassibile come sempre, come se mi stesse raccontando un articolo letto su un giornale di scarsa importanza, mentre invece quella che stava distruggendo era la mia vita.

Sentii le lacrime bruciarmi negli occhi, come fuoco, lacrime di rabbia,e odio che chiedevano disperatamente di uscire

“Vivo credendo senza dubitare in questo amore , Stringendo forte anche le ferite che non si rimarginano
Noi due continuiamo a camminare perché non possiamo tornare indietro ,ma tuttora nel nostro cuore un peccato incancellabile continua a far male darling….”
Mi aveva già tolto Eichi non gli bastava?

Ora voleva anche Ara….mi voleva portare via l’ultima persona a cui volevo bene.

“No papà…lui non c’entra è solo un amico, te lo assicuro”ribattei veloce

“Non mi importa Hanae, tu sei mia figlia e non voglio che quel tipo ti giri intorno!”rispose Hydetoshi irremovibile “non voglio che il buon nome della nostra famiglia venga messo in discussione per un bonzo”.

Proferii la parola “bonzo”con un tale disgusto che mi fece star male mentre una forte ira mi crebbe dentro.

Come poteva distruggere in quel modo la mia esistenza?

Lo odiavo, non poteva trattarmi così!

Ma forse dopo tutto questo era il mio destino…il destino di un piccolo fiore blu...

Una lacrima mi corse veloce lungo la faccia, mentre attraversavamo il giardino di casa .

Ibi

I ciliegi continuavano a ripetere quel nome mentre i loro cuori battevano all’impazzata..

 

“Ah , quasi dimenticavo “mi disse mio padre ad un certo punto  prima di varcare la soglia di casa “ho intenzione di farti sposare al più presto con l’ultimo genito della famiglia Fukuji, lo sai che è molto facoltosa e sarebbe un ottimo partito per te”disse mio padre con noncuranza, quasi fosse solo un informazione che non avrebbe dovuto interessarmi più di tanto.

Una violenta ira si impadronì di me

“No papà io non voglio sposarmi !”ribattei decisa.

Anche se dovessi andare controcorrente insieme a te contro le onde del mondo...
Mio  padre , in tutta risposta si voltò verso di me furente:

“Non dire sciocchezze Hana!Ne va del tuo futuro !Tu lo sposerai eccome se lo farai, tu sei mia figlia e decido io per il tuo bene !”

 Ma chi voleva prendere in giro?

Era vero che quella famiglia era molto facoltosa, e mi avrebbe offerto una sicura fonte di denaro, ma c’erano convenienze anche per lui.

“Papà , non mi importa io non voglio sposarmi con una persona che non amo e conosco appena!”ribadì sicura “io non sono la tua bambola!”

“stringo forte le ferite anche se non si rimarginano”

A quel punto mio padre scattò come una  molla

“Cosa?!Adesso ti metti a parlare come quel deparvato?!Io  lo sto facendo solo per il tuo bene!”ruggì fuori di sé

“Ah sì e per te non ci saranno vantaggi?”sibilai

“Hanae, ti avverto!O lo sposi o te ne pentirai amaramente!”urlò Hydetoshi prima di uscire di nuovo di casa.

Senza perdere tempo mi precipitai in camera e cominciai a fare le valige, quella stessa sera me ne sarei andata anche se mio padre non voleva.

Non potevo più vivere così.

Il gelo del ghiaccio mi stava penetrando nelle ossa come quella volta quando caddi nel fiume Ibi.

Lo stesso ghiaccio che mi paralizzò.

Calde lacrime mi scivolarono lungo le guance, mentre i ciliegi continuavano a cantare.

“Anche se dovessi andare controcorrente insieme a te contro le onde del mondo..”.
Appena scese l’oscurità uscii di nascosto e con la sacca sulle spalle me ne andai.

Lo sapevo che mio padre non mi avrebbe mai più voluta vedere, ma non me ne importava nulla.

Sapevo solo che quello non era il mio posto e non lo sarebbe mai stato, come io non sarei mai stata un candido fiore rosa.

Così senza pensare corsi verso la casa di Ara, lui certamente mi avrebbe aiutato.

Ara , l’unico amico che mi rimaneva e l’unica persona a cui volevo veramente bene, lui mi avrebbe capito ne ero certa.

“Anche se dovessi andare controcorrente insieme a te contro le onde del mondo...”
Un fiore blu , non potrà mai stare bene in mezzo a  tanti fiori rosa, vero Eichi?

Forse è per questo che te ne sei andato, perché eri stanco di fare finta di essere di un altro colore.

Forse è per questo che il cuore dei ciliegi continua a ripetermi il nome del fiume di quando ero piccola.

Forse perché un fiore blu anche se tira il vento al massimo si piega, ma non si lascerà mai vincere da esso , anche se intorno a sé ha solo ghiaccio…

 

L’angolo del ciliegio

Salve !

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!XD

Ma avete capito Eichi con chi era andato a “parlare”?(sto scherzando…hanno solo parlato!)

Cmq  ora passiamo ai ringraziamenti:

BLU REI:grazie mille per il tuo commento!Sono felicixima che ti sia piaciuta questa storia e grazie anche per tutti i tuoi complimenti!(mi farai venire 1 infarto vero e propro!)ma davvero mi vuoi fare pubblicità?! Non me l’hanno mai proposto però se vuoi fa pure!Io ne sarei onorata(e mi viene l’ansia da prestazione….è_è).

Ora vi saluto e nella speranza di sempre nuove recensioni

Alla prossima.

Ciao

Lametta

P.S. "Koori" vuol dire "ghiaccio"

 

 

  
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