Ricordava l’inverno, e molto sole.
Ricordava la volta in cui i suoi occhi si posarono per la prima volta su quelle strade, quei palazzi, quelle luci. Le sembrava tutto così grande, lì.
Più di tutto, però, riusciva a ricordare chiaramente lo sguardo di tutte quelle persone, anche loro all’apparenza così piccole e perdute, che le brulicavano attorno e si dirigevano spaesate verso l’una o l’altra direzione, parlando di cose di cui fingevano di essere già perfettamente a conoscenza.
Ricordava lui, che andava e tornava, ma non smetteva mai di esserci.