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Autore: LaylaParamour    17/08/2014    2 recensioni
"...sarebbe stato impossibile vivere in un mondo come quello, per una ragazza di 13 anni ed Hayley lo sapeva benissimo. Per questo se ne stavano andando, per trovare un futuro"
Niente Paramore. Solo Hayley, Jeremy, Taylor e un mondo apocalittico davanti a loro. L'azione e le morti saranno il pane quotidiano dei nostri protagonisti. Hayley soprattutto, vivrà in una bolla di sapone, nessuno potrà avvicinarla, nessuno DOVRA' avvicinarla, dopo quello che è successo.
"Non c'è spazio per l'amicizia e l'amore in questo mondo, se credi ancora nei sogni, nei sentimenti, non vivrai a lungo"
Però, la rossa troverà chi non accetterà che lei sia il capo e non si farà mettere i piedi in testa, o peggio, UCCIDERE.
Troverà persone molto più vicine a lei di quanto pensi.
I nostri ragazzi saranno capaci di trovare un futuro e saranno capaci di ritrovare sentimenti ed emozioni, ormai perdutii?
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Nuovo Personaggio, Taylor York
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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6. Tell me your story

"Come va il polpaccio?" chiese Scarlett all'amica.
"Meglio. La tua schiena invece?"
"Tutto ok"
Per evitare che Hayley si lamentasse della lentezza di Dianna, Scarlett aveva deciso di caricarsela in spalla.
"Voglio proprio vedere come farai a combattere, quando arriverá il momento" disse Hayley.
"Troveró il modo"
"E poi ci siamo noi che possiamo proteggerle" sorrise Taylor.
"Io non alzerò un dito per una ferita e una... " Hayley non continuó la frase, perchè in realtà non sapeva come definire Scarlett. Era altruista, avrebbe messo in gioco la sua stessa vita per gli altri, forse anche per Hayley nonostante la trattasse male.
Nel frattempo Jeremy ed Electra approfondivano la loro "amicizia".
"E quindi ti piace mangiare"
"Sì, e dormire. Diciamo che questo 'nuovo mondo' non è fatto per me"
Jeremy rise "Capisco, devi stare sempre all'erta, non puoi distrarti e a stento puoi mangiare e dormire"
"Giá" ribattè Electra. Ci fu un lungo silenzio tra i due.
"Io... " cominciò Electra.
"Io... " allo stesso modo stava per proferire parola Jeremy che rise "Prima le ragazze"
Electra sorrise "Io... Mi chiedevo se eri dello stesso parere di Hayley"
"Riguardo cosa?" 
"Che non c'è spazio per i sentimenti o per le emozioni. Cioè io... " Electra  fu interrotta da Jeremy che la prese per il mento e la baciò.
"Ti basta come risposta?" chiese il ragazzo, sorridente.
Le guance della bruna si imporporarono "I-io credo di si" rispose con un sorriso ebete, stampato sul viso.
"Ehi! C'è qualcosa che non sappiamo??" disse Taylor mettendo un braccio attorno alle spalle dell'amico, accompagnato da Scarlett e Dianna.
"Hai fatto breccia nel cuore di questo ragazzone!" esclamó Scarlett dandole una pacca sulla spalla."Io avevo capito tutto" disse Dianna, con aria di superiorità.
Scarlett notò che Hayley li osservava da lontano e, appena la rossa si accorse che l'aveva beccata, distolse lo sguardo. Scarlett era sicura che Hayley avesse solo bisogno di qualcuno che le facesse riscoprire cosa significasse amare, in modo da poter tornare a vivere veramente.
"Ragazzi, invece di festeggiare, abbiamo dei problemi più grossi. Non sto parlando di semplici contagiati. Credo siano peggio"Il resto del gruppo guardò nella direzione di Hayley e videro degli infetti diversi da quelli che erano soliti incontrare, e potevano facilmente metterli a confronto, visto che c'erano anche i contaminati tra i 'nuovi arrivati'.
"Ma che cazzo sono?" chiese Hayley. Erano piú grossi e robusti rispetto agli infetti normali, si muovevano più lentamente ma sembravano decisamente piú forti.
"Come farai a combattere?" chiese Dianna.
"Ok facciamo così, ti mettò giù. Prendi la mia pistola" gliela porse "E se succede qualcosa urla"
"E tu come farai senza pistola?"
"Ho queste" mostró le mani "E questo" mostró un coltello.
"D'accordo" si convinse Dianna.
Scarlett partì all'attacco e subito saltò su un contaminato, perforandogli la spalla con il coltello più e più volte. Si ritrovò davanti uno degli infetti più grossi che era praticamente il doppio di lei e lo guardò quasi spaventata, ma non si perse d'animo e cominciò a colpirlo utilizzando dei calci e il suo coltello. Ma tutto ciò non sembrava scalfirlo minimamente.
"Ma di che cazzo sei fatto?!" chiese Scarlett, credendo quasi che il mostro le potesse rispondere. Quello che prima era un uomo la colpì con un calcio in pieno stomaco, facendola balzare indietro.
"Merda!" Scarlett tossì.
"Tutto ok?" chiese Taylor avvicinandosi e porgendole la mano per aiutarla ad alzare.
"Sì" afferró il braccio di Taylor e si rialzó.
"Non riusciremo mai a batterli tutti! Dobbiamo ritirarci!" urló Hayley, cominciando a correre seguita da tutti gli altri. Scarlett riprese in spalla Dianna e seguì l'esempio del gruppo.
"I contaminati ci sono alla calcagna!" esclamò Electra.
"Non parlate! Correte!" rimproverò Hayley e, dopo aver corso per molti metri e dopo essere riusciti a seminarli, entrarono in un edificio e salirono fino all'ultimo piano.
Caddero tutti a terra stremati, a causa della corsa sfrenata.
Electra si poggiò a Jeremy "Non ho mai corso così tanto" e lui le accarezzò i capelli.
Dianna era l'unica senza fiatone "Però... " disse "Ha i suoi vantaggi avere una gamba fuori uso"
Scarlett rise "A danno di una povera e tenera ragazzina"
"Se tu sei povera e tenera io sono un prete" intervenne Taylor.
Scarlett scosse la testa ridendo e poi si avvicinò a Dianna per controllare la ferita. Tolse la benda e ci versó un leggero goccio d'acqua per poi metterci una benda pulita.
"Che dice il mio polpaccio?" chiese Dianna.
"Che é fortunato ad avere un'amica come me" disse impettita Scarlett.
"Ma sta' zitta" ribattè Dianna ridendo e dandole un buffetto sulla spalla.
Mangiarono, per cena, quel che rimaneva del cibo che avevano trovato durante il viaggio.
"Domani dovremo cercare altro cibo. Prendere dell'acqua e delle bende" osservò Hayley "Altrimenti non ce la caveremo"
"Sii un po' più ottimista peró" la rimproveró Electra ma, stranamente, Hayley non le rispose a tono. Rimase in silenzio.
Tutti crollarono in un sonno profondo e lo stesso sarebbe accaduto a Scarlett, se nel dormiveglia non avesse sentito una porta chiudersi. Si ridestò completamente e, in quella stanza, le uniche porte che c'erano portavano, una all'uscita dell'edificio e l'altra in qualche posto che loro non avevano controllato.
Scarlett notò che Hayley non c'era e comprese che, l'artefice di quel rumore era stata proprio lei.
Scarlett si alzò da terra un po' riluttante e si diresse verso quella porta che portava all'ignoto. La ragazza aprì la porta e trovò, al suo interno delle scale che lei percorse, fino a trovarsi su quello che sembrava un terrazzo.
Si guardò attorno e vide Hayley seduta per terra, con la schiena poggiata al muretto che delimitava il perimetro del terrazzo. Scarlett le si avvicinò e le si sedette accanto, sapeva che forse era un gesto troppo azzardato, ma non voleva vederla da sola."Non riesci a dormire?" chiese la bionda.
"Giá" rispose Hayley.
"Quindi vieni qui a guardare le stelle" la rossa annuì.
Seguì un lungo silenzio, abbastanza pesante. Nessuna delle due proferiva parola, poi Hayley decise di parlare."Si chiamava Erica" Scarlett la guardò, ma Hayley aveva occhi solo per le stelle "Aveva 13 anni e da sorella maggiore, credevo di poterla proteggere. Ci ho provato, ma non sono stata in grado e... Penso che non mi perdonerò mai per questo. É stata morsa perchè non sono stata attenta. Ed io l'ho uccisa con le mie stesse mani" se le guardò "Sento ancora lo sparo della mia pistola e vedo ancora il proiettile che entra nel corpo di mia sorella. Su questi vestiti c'è ancora il suo sangue, confuso con quello degli altri infetti"
"Non è colpa tua. So che è difficile da accettare, ma l'hai fatto solo per liberarla. Ti capisco"
Solo allora Hayley la guardò negli occhi "Qual è la tua storia?"
"Ah bè... " accennò un sorriso amaro "Mia... Mia madre venne morsa da un contaminato e mio padre uccise sia il contaminato che lei. Mio padre non era stato morso, nemmeno il mio fratellino di 7 anni e nemmeno io. Ma... " Scarlett fece una pausa "Ma decise di uccidere il mio fratellino e anche me, lui morì sul colpo. Per quanto riguarda me, il proiettile mi colpì la spalla ma non fu tanto efficace da non permettermi di vedere mio padre che si puntava la pistola alla tempia e premeva il grilletto" Hayley poggiò una mano sul ginocchio di Scarlett, la quale, quasi come fosse un riflesso, poggiò la sua mano su quella della rossa.
"Non lo biasimo perchè in un certo senso so che l'ha fatto per salvarci. Proprio come hai fatto tu con tua sorella" continuò Scarlett.
"Come fai andare avanti?" chiese Hayley.
"Ho trovato dei motivi per andare avanti, ho le mie amiche e per ora sono la cosa più importante per me"
"Ti rifugi nei sentimenti e nelle emozioni"
"Non è un rifugio, è giusto che ci siano questi valori secondo me. Altrimenti non avrebbe senso vivere, ecco perchè vorrei che tu non facessi discorsi privi di speranza o sensazioni o emozioni. Sono queste le cose che possono permetterti di andare avanti"
Il cuore di Hayley batteva come un martello nel suo petto, nessuno le aveva fatto dei discorsi del genere prima di allora e quello che provava  in quel momento non lo si poteva minimamente descrivere, era troppo forte.
Rimasero insieme a fissare il cielo per il resto della notte, e senza accorgersene si addormentarono.
 

ANGOLO DELL’AUTRICE!
Ciao ragazzi! Eccomi qui! Il mio telefono è andato ai pesci e ho praticamente perso tutte le mie fan fiction e anche i capitoli di questo ma fortunatamente ho trovato il modo di recuperarli. Anyway ecco un po’ del passato di Scarlett e sembra che Hayley si stia sciogliendo piano piano.
Bene, ringrazio Lonni e The son of rage and love!
Ringrazio i lettori!
Ringrazio le mie amiche!
Alla prossima!!
  
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