Serie TV > Pretty Little Liars
Segui la storia  |       
Autore: fers94    17/08/2014    9 recensioni
Hanna e Caleb, due anni dopo essersi visti l'ultima volta a Ravenswood ed essersi lasciati andare pur consapevoli di amarsi ancora, si rincontrano per uno scherzo del destino alla NYU. Molte cose sono cambiate da allora, ma i sentimenti sembrano essere sempre gli stessi per entrambi. Quali saranno le loro reazioni quando si ritroveranno?
«No, non è troppo tardi, Hanna. Vivi di me e lascia che io viva di te. So che non è facile, ed io non pretendo tutto e subito, ma... Ma vale la pena tentare. Per noi, vale la pena. Dopo tutto quello che abbiamo passato...»
[Si ringrazia Gloria Bennet per il banner]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Marin, Caleb Rivers, Hanna Marin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A/N:
Siamo arrivati alla fine.
Scrivo questa nota per ringraziare tutti, dal primo all'ultimo. Chiunque abbia letto anche solo una riga di questa storia, le persone che l'hanno seguita, quelle che l'hanno messa tra le preferite, quelle che l'hanno invece messa tra le ricordate, tutti coloro che hanno recensito, chi c'è stato dal primo all'ultimo capitolo, chi c'è stato e poi ha lasciato, chi ha letto "in silenzio", chi è passato di qui per caso, quelli a cui non è invece piaciuta, insomma...tutti.
Ringrazio la parte di #HalebFamily che ho avuto l'enorme piacere di conoscere in questi mesi dentro e fuori da EFP, tutte persone squisite, e ringrazio anche Ashley&Tyler perché, con il loro immenso talento, sono la mia più grande fonte d'ispirazione (pur non sapendo della mia esistenza).
Un grazie speciale va però a Gloria, perché c'è stata sempre, dalla primissima scartoffia Haleb che ho scritto più di un anno fa, ed oggi è ancora qui a leggere l'epilogo di questa storia. Non posso fare altro che ringraziarti nuovamente di cuore per il sostegno che mi hai sempre mostrato e per le bellissime parole che hai sempre speso per quello che scrivo, ed ovviamente anche per aver realizzato la copertina della storia.
Sono affezionatissima ad Hanna&Caleb (...nel caso non si fosse capito!) ed ovviamente anche a questa mia storia, perciò mi dispiace che siamo giunti all'epilogo, ma è giusto così. Bisogna capire quando è il momento di scrivere la parola "fine",  e non ostinarsi a portare avanti la storia per le lunghe finendo con il rovinarla, perché è davvero l'ultima cosa che vorrei. Io credo di avervi raccontato tutto quello che avevo da raccontare, quindi mi fermo qui sperando di non essere mai scivolata nel banale, nello sdolcinato, nel volgare o nell'assurdo durante il racconto, ma anche con la timida speranza che "Never Let Me Go" vi abbia lasciato qualcosa dentro.
Mai come con questa storia mi sono resa conto di quanto scrivere mi aiuti, e sapere che c'è qualcuno che apprezza quello che scrivo, per me è davvero meraviglioso. Per questo sono davvero molto felice che con questa storia la risposta ricevuta sia stata positiva. Non avrei mai immaginato che si superassero i 10 preferiti e le 50 recensioni, perciò sarò ripetitiva ma, davvero, GRAZIE a voi lettori per l'affetto mostratomi in questi mesi ma soprattutto per aver fatto sì che la mia piccola idea potesse diventare una storia a tutti gli effetti.
Bene, ho finito di annoiarvi e vi lascio liberi di leggere questo epilogo e scoprire come le cose sono andate a finire, sperando di non deludere le vostre aspettative.
Un bacione ad ognuno di voi, sperando sia solo un arrivederci!
(E, ovviamente, ogni vostra recensione sarà più che apprezzata!)
- Marta.

 
 



34. All I ever wanted
 
 
"This is all I ever wanted, but life got in my way. You're all I ever wanted, I didn't see how it could change, that something was missing until today."
[All I Ever Wanted - Brian Melo]
 
 
Epilogo
 
 
6 anni dopo
 
Rosewood d'estate sembra accoglierti. Gli alti alberi dalla chioma verde che circondano la cittadina sembrano enormi braccia che si spiegano verso di te, che vogliono abbracciarti, pronte a darti il bentornato a casa. Sembra che quella cittadina sappia che tu stai tornando da una grande metropoli, che sei in cerca di una tranquillità che qualche anno fa proprio Rosewood sarebbe stato l'ultimo posto dove andarla a cercare. Ma ora, Rosewood non è altro che una normale cittadina della Pennsylvania dove una famiglia californiana come tante si rifugia per le vacanze.
«Caleb, vacci piano!» grida Hanna, guardando in direzione delle altalene del parco giochi di Rosewood.
«No, papà, avanti così!» dice invece a Caleb un bambino dai boccoli castani e due grandi occhi azzurri come il mare.
«Matt, guarda che ti sento!» ribatte nuovamente Hanna, tirando fuori la lingua verso Caleb e il bambino.
Caleb ridacchia e diminuisce di poco la velocità, strizzando un occhio verso Hanna.
Hanna è seduta su una panchina poco distante dalle altalene dove Caleb e suo figlio stanno giocando. Un raggio di sole filtrato tra le foglie degli alberi punta contro l'anello d'oro saldo al suo anulare sinistro, facendolo luccicare leggermente.
Hanna sorride quando sposta lo sguardo sul carrozzino che ha davanti a sé, dove dorme la piccola Ashley, che ha appena tre mesi di vita. Prestando più attenzione al suo visino, si può già scorgere qualche piccolo ciuffo biondo; Hanna sa benissimo che quei ciuffi diventeranno parte di luminose ciocche bionde tra qualche anno. Gli occhi, invece, sono quelli del papà. Ora non si possono vedere, poiché Ashley dorme, ma sono color cioccolato come quelli di Caleb. Come quelli in cui Hanna è annegata anni e anni fa, rapita da tutto l'amore possibile. Come quelli dell'uomo che ogni giorno le ripete che è bellissima, perfettamente consapevole di quanto lei abbia bisogno di sentirselo dire. Come quelli della persona che sposerebbe ancora ogni giorno della sua vita.
Hanna accarezza il viso di sua figlia con delicatezza, facendo attenzione a non svegliarla. Solleva poi lo sguardo verso i suoi due uomini, ancora intenti a divertirsi con l'altalena ed a ridere a crepapelle.
 
 
Matthew ha cinque anni e poco più. Hanna e Caleb l'hanno tirato su, seppur con qualche difficoltà. Hanna aveva dovuto perdere un anno di college per badargli, mentre Caleb si rimboccava le maniche per continuare lo stage a New York almeno per il tempo in cui Hanna sarebbe stata impegnata con il college, così da guadagnare qualcosa senza dover stare lontano da loro. La madre di Hanna, quando non era impegnata con il lavoro, non esitava a dar loro una mano; d'altra parte, amava passare del tempo con suo nipote. La madre di Caleb, invece, aveva dato un significativo aiuto economico ai due ragazzi.
Il padre di Hanna aveva inizialmente preso male la notizia della gravidanza di sua figlia, ma alla fine anche il suo cuore si era sciolto ed era stato comprensivo. Il padre di Caleb, invece, da sempre pazzo di Hanna, non sarebbe potuto essere più felice della notizia.
Durante la gravidanza di Hanna, quando ancora frequentava le lezioni ma ormai non le era più possibile nascondere il pancione, lei e Caleb si erano dovuti abituare alle occhiatacce e ai sussurri maligni della gente che li squadrava dalla testa ai piedi quando camminavano mano nella mano per il college. La loro storia si era propagata velocemente in tutta la NYU stile "voce di corridoio", e per la gente Hanna era solo l'allieva che nel giro di un mese aveva tradito il fidanzato e si era fatta mettere incinta dal bell'assistente, appena conosciuto, del suo professore. La gente parlava, ma la gente non sapeva nulla. Giudicava Hanna, Caleb e quel pancione considerandoli semplicemente il frutto di una squallida scappatella universitaria, senza invece sapere quanto davvero fosse lunga e complicata la loro storia. Ma a loro non importava di quegli stupidi pettegolezzi. Ne avevano passate fin troppe perché le parole della gente potessero ferirli.
Alla fine, Hanna riuscì a terminare i suoi studi di moda e design, e Caleb, una volta che Hanna ebbe finito, poté tornare alla sua occupazione originaria a Montecito, dove così si trasferirono anche Hanna e Matt.
Fu lì che poterono cominciare la loro vita insieme, come una famiglia a tutti gli effetti.
Per prima cosa, Hanna e Caleb si sposarono. Caleb aveva ufficialmente chiesto ad Hanna di diventare sua moglie in un cinque novembre come tanti, durante il quale aveva preparato una serata perfetta in una tenda sotto le stelle, lasciando per qualche ora Matt da Claudia. Ed Hanna, beh, aveva detto di sì. D'altra parte, Caleb le aveva fatto la proposta con il famoso anello di Tiffany con tanto di diamante. Gli era costato parecchio, ma lo stipendio che aveva era ormai diventato più che discreto, e voleva a tutti i costi che Hanna avesse quello che aveva sempre sognato. Ed Hanna ebbe davvero tutto quello che aveva sempre sognato.
E dunque, Hanna e Caleb divennero marito e moglie più innamorati che mai, con il loro bambino di tre anni a portar loro le fedi all'altare, i fuochi d'artificio dopo la cerimonia e tanta gioia nel cuore.
Dopo il matrimonio, anche Hanna iniziò a lavorare. Riuscì ad avere un posto in un atelier dove divenne aiuto-stilista e, qualche tempo più tardi, stilista a tutti gli effetti. Caleb, invece, continuò egregiamente il suo lavoro nell'azienda informatica.
Circa un anno fa, Hanna ha scoperto di essere nuovamente incinta e, come sempre sospettato da Caleb, questa volta era il turno di una femminuccia. Hanna e Caleb hanno scelto di darle il nome della persona che più li ha supportati durante la prima gravidanza di Hanna, ovvero sua madre Ashley.
Caleb, durante entrambe le gravidanze di Hanna, non fece passare una sola notte senza che la sua mano restasse appoggiata sul pancione di Hanna. Era troppo piacevole essere svegliati nel cuore della notte sentendo un piccolo piedino scalciare, specie se quei calci svegliavano sia Hanna che Caleb nello stesso momento, che il più delle volte finivano così col passare l'intera notte svegli a sorridersi.
Dave non fu mai denunciato. Caleb accettò che Hanna gli parlasse un'ultima volta, ovviamente in sua presenza, e la ragazza riuscì a fare in modo che Dave confessasse spontaneamente l'episodio della coltellata ai danni di Caleb alla polizia. Grazie ad una serie di attenuanti dati i suoi precedenti con l'alcolismo e la confessione spontanea, Dave fu unicamente rimesso in terapia, evitando il carcere. Quando Hanna lo chiamò per convincerlo a costituirsi, scoprì che si trovava a Chicago, ma la cosa che più sconvolse tutti fu la notizia che era scappato lì con una persona; nientedimeno che Molly, da sempre segretamente cotta di lui. Probabilmente, fin dall'inizio, il suo interesse nel mettere i bastoni tra le ruote ad Hanna era dovuto al suo intento di farla rompere con Dave, così da poterlo avere tutto per sé. Diabolica. Fatto sta che oggi, a Chicago, Dave e Molly sono ancora felici ed innamorati. Una volta accertato che Dave fosse tranquillo e presumibilmente felice, Hanna e Caleb capirono di non dover avere più nulla a che fare con lui, perciò il ragazzo uscì definitivamente dalle loro vite insieme alla stessa Molly, malgrado Hanna non riuscì ad evitare che Caleb "salutasse" Dave con un pugno dritto in faccia che gli procurò una frattura del naso.
Brit, invece, sta preparando il suo matrimonio con Josh, il ragazzo che accompagnò Caleb in ambulanza quando venne accoltellato da Dave, che si rivelò essere nient'altri che il ricciolino con cui Brit aveva ballato durante la famosa festa della NYU in cui Caleb si era ubriacato fino alle ossa. Non a caso, durante gli ultimi tempi del college, se era Hanna ad irrompere nella loro stanza 209 senza preavviso, trovava Brit e Josh in atteggiamenti piuttosto intimi sul letto, mentre se a farlo era Brit, si trovava davanti Hanna e Caleb a divorarsi a vicenda sul letto opposto. Ma ormai tutti e quattro ci avevano fatto l'abitudine.
 
 
Ogni estate, Hanna e Caleb tornano a Rosewood da Regina Marin, nonna di Hanna, per trascorrere le vacanze. Di solito, a Rosewood con loro torna anche "nonna Ashley", ma quest'anno la donna ha optato per una vacanza a Cuba con il suo nuovo compagno. Lei vive ancora a New York per motivi di lavoro, ma non appena può fa un salto a Montecito (o sono Hanna, Caleb e i bambini a fare un salto da lei) per vedere i suoi splendidi nipotini.
Per il resto, Emily è felicemente fidanzata e nuota ancora a livello agonistico, Aria è laureata in lettere ed è single ma ha realizzato il suo sogno di diventare scrittrice, e Spencer...
Spencer, laureata in legge alla UPenn con il massimo dei voti, è lì, seduta accanto ad Hanna sulla panchina. Ha un enorme pancione e tiene la mano a Toby, seduto sulla panchina anche lui, diventato suo marito poco dopo le nozze di Hanna e Caleb.
Quest'estate, come tutte le estati, le quattro ragazze sono tutte a Rosewood e passano lunghe giornate insieme, ma oggi Hanna e Caleb si sono presi un pomeriggio in famiglia al parco in compagnia degli altri due futuri genitori.
 
 
Hanna osserva l'altalena dove Caleb è intento a spingere Matt e le viene in mente una scena del suo passato.
~
Caleb seduto da solo su una delle altalene a divorarsi di dubbi circa il riconciliarsi con sua madre. Le sue idee confuse che brancolano nel buio dell'incertezza, della paura, dei dubbi. Hanna lo raggiunge, gli parla, lo incoraggia. E lui sceglie di fidarsi di lei. E la ringrazia con un gesto semplice ma non banale.
Uno sguardo, un sorriso.
E poi unisce le loro mani.
Ed è in quel momento che lui capisce di aver davvero bisogno di lei.
Ed è in quel momento che lei capisce di voler davvero stare con lui.
~
Hanna sorride, è felice. Le grasse risate di suo figlio e la tranquillità disegnata sul viso di sua figlia sono la conferma che quel lontano giorno, su quella stessa altalena, non si sbagliava.
Caleb è l'uomo della sua vita.
E neanche lui si sbagliava.
Hanna è la donna della sua vita.
 
 
Hanna non può fare a meno di sorridere tutte le volte che ripensa ai suoi due parti. Malgrado tutto il dolore, Caleb era lì a tenerle la mano, entrambe le volte, e solo questo riuscì a renderle tutto meno difficile.
Quando nacque Matt, era spaventata a morte, e Caleb pensò di essersi rotto qualche osso della mano per quanto Hanna gliel'avesse stretta. Ma nel momento in cui videro il bambino, tutto il loro mondo sembrò meno brutto, meno difficile, meno oscuro. C'erano solo loro, e l'idea di famiglia che non era più solo un'idea. Hanna smise all'istante di avvertire dolore e guardò Caleb tagliare il cordone ombelicale, entrambi sorridendo quasi esageratamente. E quando l'infermiera passò il piccolo a Caleb, Matt immediatamente strinse la sua manina attorno al naso del suo papà. Quella è una delle più belle immagini che Hanna custodisce e custodirà sempre gelosamente nel suo cuore. Quando subito dopo Matt fu invece posato tra le sue braccia, Hanna realizzò a tutti gli effetti di essere diventata mamma, e quella sensazione le scaldò il cuore facendole capire che davvero non sarebbe potuto esserci niente di più bello.
E da quel giorno, da mamma e papà, le vite di Hanna e Caleb si legarono ancora più saldamente, ed il loro amore non poté fare altro che consolidarsi.
Quando nacque Ashley, Hanna era meno spaventata, ma ciò non le impedì di dare la stessa impressione di ossa rotte a Caleb che, come con Matt, anche in quell'occasione volle tagliare il cordone ombelicale. Fatto sta che dovettero passare le ore appena successive al parto a spiegare a Matt che la nascita di Ashley non avrebbe fatto in modo che avrebbero smesso di volere bene a lui. Anzi, a dire il vero quello fu compito di Caleb, visto che Hanna era troppo impegnata a guardare Ashley e pensare a quale outfit le sarebbe calzato a pennello. Sì, malgrado gli anni, era rimasta sempre la stessa Hanna.
Ad ogni modo, Caleb, tra tutti gli outfit di alta moda possibili per una bimba di appena tre mesi, è riuscito a far figurare anche una semplice maglietta bianca sulla quale campeggia fieramente la scritta "I love daddy", che oggi Ashley indossa.
 
 
Matt chiede di scendere dall'altalena. Caleb smette di spingerlo, ferma le catene e lo prende in braccio. Quando Matt si avvinghia al busto del padre, la maglietta di Caleb si solleva leggermente. Si intravedono due cicatrici più o meno all'altezza dell'ombelico, ma si intravedono solamente. E non perché il tempo ha affievolito i segni, ma perché Caleb ha deciso di dare un senso a quelle cicatrici. Il senso che è giusto darvi. Il perché di quelle cicatrici.
A coprirle, vi è un piccolo tatuaggio. Tre lettere dell'alfabeto.
H. M. A.
Ha semplicemente scritto fuori, sulla pelle, quello che aveva già scritto dentro, nel cuore.
La sua vita.
 
 
Matt corre verso lo scivolo per giocare con altri bambini. Caleb lo segue con lo sguardo mentre si siede a sua volta sull'altalena, sospirando.
È felice. Non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Dare addirittura tre baci della buonanotte quando per anni ed anni non era solito darne neanche uno, addormentarsi ogni notte e svegliarsi ogni mattina con Hanna tra le braccia, prepararle la colazione e portargliela a letto, baciarla finché non vengono interrotti da un vagito di Ashley o da Matt che entra bruscamente in camera loro e salta sul lettone.
Alzarsi cinque volte a notte per calmare la piccola di casa, fare la spesa, pagare le bollette, accompagnare Matt a scuola, aiutarlo con i compiti.
Piccole cose che fanno grande la sua vita.
Si dice che dietro ogni grande uomo ci sia una grande donna; Caleb non sa se è un grande uomo, e comunque non ha la presunzione di reputarsi tale, ma sa per certo che dietro di lui c'è una grande, grandissima donna, anche se, a dirla tutta, non crede che Hanna sia "dietro" di lui, bensì al suo fianco, dov'è sempre stata.
 
 
Hanna mamma non potrebbe essere più adorabile.
Le sue mani, un tempo dedicate esclusivamente a manicure e french, sono oggi specializzate in cambio di pannolini e lavaggi a mano.
Ogni sera, anche se distrutta dal lavoro, dedica sempre mezz'ora a leggere la favola preferita di Matt e rimboccargli le coperte una volta che si addormenta.
Canticchia la stessa ninna nanna anche per ore, se necessario, per fare addormentare la piccola Ashley.
E Caleb papà è tremendamente dolce.
Gioca con Matt per interi pomeriggi e si diverte come un matto, forse anche più di lui.
Anche lui adora far addormentare Ashley, anche se la maggior parte delle volte Hanna lo ritrova addormentato a sua volta in qualche angolo della casa con la piccola tra le braccia.
I figli ti cambiano la vita, ma te la cambiano in meglio. Tu dovrai insegnar loro a vivere, ma loro riusciranno sempre ad insegnarti qualcosa che tu non sai. Questa è sicuramente la più importante delle tante cose che Hanna e Caleb hanno imparato in questi anni.
 
 
Certo, c'è anche da dire che la vita coniugale non è sempre perfetta.
A volte Hanna pensa di non potercela fare più a sentire il costante russare di Caleb, diventato più forte con il passare degli anni, oppure quell'irritante rumorino che fa ogni volta che si rosicchia le unghie, vizio che ha sempre avuto sin dai tempi del liceo. E lo prenderebbe a schiaffi quando le rimprovera di aver messo troppa farina nell'impasto del dolce, quando si dimentica di buttare l'immondizia, quando puntualmente spreme il dentifricio da metà tubetto, quando lui e Matt giocano con i Lego e non si degna mai di rimettere in ordine... 
Ma non appena lo guarda negli occhi, sente il cuore sciogliersi come neve al sole, ed al desiderio di schiaffeggiarlo si sostituisce immediatamente quello di baciarlo finché non sentirà mancare il respiro.
Perché ama anche i suoi snervanti difetti.
Se amasse solo i suoi pregi, sarebbe come amarlo a metà, ma non è così.
Hanna lo ama a trecentosessanta gradi o forse anche di più, se possibile.
Perché Caleb non è solo il nome che Hanna era solita scrivere accanto ad un cuoricino disegnato su un qualche quaderno del liceo. Caleb è l'amore della sua vita.
Ed anche Caleb a volte detesta Hanna: quando anche durante le più afose nottate di luglio deve per forza dormire appiccicata a lui come un koala, quando in macchina lo costringe ad ascoltare Katy Perry anziché i Led Zeppelin, quando ha il ciclo ed ogni gesto di lui viene interpretato come la peggior provocazione possibile che la porta ad urlare ed imprecare come se non esistesse un domani, quando gli fa buttare via pomeriggi interi in un centro commerciale per scegliere uno stupido paio di scarpe che non indosserà più di una volta...
Ma poi, tutte le volte che la guarda si innamora, tutte le volte che fa l'amore con lei gli sembra magico come la prima volta e vorrebbe non finisse mai, tutte le volte che riesce a strapparle un sorriso o a farla arrossire sente di aver vinto il più prestigioso dei trofei.
Ed anche tutti i difetti del mondo messi insieme si dissolverebbero di fronte a tutto l'amore che Caleb prova per lei.
Hanna è stata, è, e sarà sempre la persona che gli fa vedere il mondo con gli occhi dell'amore.
Non si stancheranno mai l'uno dell'altra, nemmeno se dovessero vivere insieme per i prossimi mille anni.
La loro vita coniugale è perfetta nelle sue imperfezioni.
Perché si scelgono l'un l'altro ogni giorno.
 
 
Caleb lancia un'occhiata a sua moglie, ancora seduta sulla panchina. Inclina poi leggermente la testa da un lato, chiedendole implicitamente di raggiungerlo. Hanna gli sorride, si alza dalla panchina sorridendo a Spencer e Toby, e lo raggiunge con il carrozzino. Si siede sul seggiolino dell'altalena accanto a dov'è seduto Caleb, mettendo il carrozzino con Ashley esattamente dinnanzi a loro.
Hanna lo guarda e gli sorride.
Caleb ricambia e le tende la mano.
Hanna la afferra.
Non si perderanno mai più, perché sono nell'esatto posto in cui vogliono essere: l'uno al fianco dell'altra. Non sentono l'esigenza di guardarsi intorno, quando possono invece guardarsi negli occhi.
Non hanno mai cambiato il modo di guardarsi. È come se gli occhi dell'uno brillassero negli occhi dell'altra. È come se nei momenti in cui i loro sguardi si incrociano si completassero l'un l'altro. È come se ci fossero solo loro. È come se ci fossero sempre stati solo loro.
Famiglia.
Felicità.
Amore.
Sono sempre loro, Hanna e Caleb.
 
 
Ed ovviamente sì, il letto matrimoniale è entrato a far parte della loro collezione.
 
 
FINE
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Pretty Little Liars / Vai alla pagina dell'autore: fers94