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Autore: SnowWhite15    18/08/2014    1 recensioni
Questa è la storia di come tutto ebbe inizio,di come nacque l'amicizia,la band, le canzoni, di come la vita di una ragazza normale e quella del suo migliore amico cambiarono in un batter d'occhio.
[Primo Capitolo]
Ciao a tutti, io sono Charlotte e questa è la storia di come la mia vita è cambiata in un soffio.
Forse dovrei cominciare presentandomi per bene…hmmm, che dire, ho 17 anni e vivo a Sydney in Australia. Non sono neanche lontanamente una di quelle ragazze perfette che vengono prese come protagoniste di film per adolescenti: non sono alta 1,80 m, non ho un fisico magro e snello, non sono una bionda con gli occhi azzurri che conquista i ragazzi al primo sguardo… Io mi definisco “una me” a tutti gli effetti, una Lotts, dai capelli e gli occhi castani, alquanto timida, che adora passare il tempo con il suo migliore amico da una vita: Michael. [...]
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti! Oggi è domenica ed eccomi qua con gli aggiornamenti! Sta mattina niente e nessuno ha interrotto il mio sonno fortunatamente, così mi sono svegliata alle 11.30, da brava pigrona in vacanza. Quando mi sono alzata dal letto, non ero più disperata come ieri, anzi mi sentivo felice ed euforica! Assurdo!
Ho deciso di attaccare l’ipod allo stereo per mettere un po’ di musica e lì è successo il casino! Vi dico solo che sono passata dal saltellare per la stanza scatenandomi a ritmo di It’s My Life di Bon Jovi, allo stare in piedi sul letto a cantare Up All Night dei One Direction, usando una spazzola come microfono, per poi ricominciare a saltare, con tanto di air guitar, durante American Idiot dei Green Day e sdraiarmi nuovamente sul letto, abbracciando il mio peluches a forma di panda, mentre ascoltavo Give Me Love di Ed Sheeran. Lotts + felicità + Ipod su Shuffle = il delirio hahaha. Ad un certo punto mamma è entrata in camera:

My my my myyy  oh, give me looove” ha cantato, aprendo la porta.

“hahahah! Buon giorno mamma!”

“Buon giorno Lotts e buon giorno Ed, colonna sonora delle giornate di mia figlia!”

“hahah già, nonché mio futuro marito, non dimentichiamocelo!” ho detto io, sorridendo.

“hmm hmm, giusto… a proposito… chi era il biondo ieri notte?!” ha chiesto lei, sedendosi sul mio letto. Ho spalancato gli occhi. Panico. Come faceva a saperlo?! Ci aveva visti?!? CAZZO.

“ehmmm… cosa?” sì Lotts, fai la finta tonta, abboccherà sicuramente -.- seh…

“il ragazzo alto con cui stavi ieri notte… vi ho visti dalla finestra…”

“MAMMA!” ho esclamato io.

“Non volevo spiarvi! Semplicemente mi sono svegliata, non c’eri a casa e quando mi stavo cominciando a preoccupare, ho sentito delle voci familiari da fuori, ho guardato e c’eravate voi due… come ti è saltato in mente di non avvertirci?!”

“Scusa, scusa! È che voi stavate dormendo e poi non era un incontro programmato…”

“Va bene, ti perdono…. Ma insomma, chi è?”

“MAMMAAAA!”

“Dai Lotts, non mi parli mai di ragazzi!”

“Okayokay…” ho detto io alzando gli occhi al cielo. “Si chiama Luke… Luke Hemmings…” ho continuato, abbassando lo sguardo.

“oh okay, Luke, bel nome… mi è sembrato parecchio carino e anche tenero, da come ti abbracciava…”

“mammaaaaaaaaaa!” ho esclamato imbarazzata, coprendomi la faccia con le mani.

“Suuuu Lottie, a me lo puoi dire, sono la tua mamma!”

“Appunto per questo è imbarazzante!”

“Daiiii! Ci esci insieme?”

“Seeeeeh! Nono, siamo amici…”

“…però ti piace”

“uffa mammaaa, non lo so! è molto simpatico e gentile… poi vabbè, sì, è anche un bel ragazzo... piace a tipo tutte quelle del mio anno … insomma, alto, biondo, occhi azzurri, bel viso, bel fisico… oltretutto canta molto bene e suona pure la chitarra”

“Wow, caspita! Un figo!”

“hahahah! Mammaaa!”

“Senti, ma da quando lo conosci?”

“Da qualche settimana…da quando è diventato amico di Calum e Mike”

“Ah… e a Mike non dà fastidio che tu ti veda con lui di notte, da soli?”

“Allora, mettiamo in chiaro le cose. primo: non eravamo soli…cioè in quel momento sì, ma prima c’erano anche Alex, Sarah, Ellie e Cal… Poi, secondo: perché mai gli dovrebbe dare fastidio?!”

“Non lo so…cioè, tu e Michael siete sempre stati quelli che si vedevano da soli… magari adesso che è subentrato Luke, lui potrebbe ingelosirsi…”

Questa affermazione di mamma mi ha fatto venire in mente quando Mike mi ha improvvisamente invitata a dormire da lui alla fine della festa… in quel momento Luke si era offerto di accompagnarmi a casa! Oh mio dio, forse era davvero geloso! Questo però implicherebbe che io gli piaccia, e ciò potrebbe spiegare la situazione dei gavettoni e quella sul lettone a casa sua, ma non il suo comportamento assolutamente normale di ieri, nonché del resto dei giorni… hmmm non lo so…

“Mah, non penso … insomma siamo migliori amici da sempre… lui ha anche avuto delle ragazze e non mi pare ci siano mai stati problemi tra di noi a riguardo! Adesso che io mi abbraccio con Luke, lui è geloso?! Nah… mi sembra assurdo”

“hmmm…ma quindi tra te e Mike non c’è mai stato niente?”

“No, mamma! Non so quante volte te l’ho già detto!” ho esclamato esasperata.

“Okay okay, tranquilla! Era per sapere… maaa… uscirai di nuovo con Luke?”

“MAMMAAAA!”

“VA BENE VA BENE! SCUSA! Me ne vado a guardare la tv…”

“Bene… tra un po’ arrivo” ho detto mentre mamma usciva dalla mia camera. Halleluja! Cioè, mi fa piacere parlare con lei, però non si deve accollare troppo… mi vergogno a raccontarle tutte queste cose… poi magari parlando con Karen, le scappa qualcosa che le ho detto, lei a sua volta lo dice a Mike ed è la fine. Oddio ansia. La mia euforia si era esaurita. Che palle. Ora mamma sapeva di Luke. Ma perché?!?
Mi sono alzata dal letto, ho guardato l’ora ed era mezzogiorno, troppo tardi per fare colazione. Così ho deciso di lavarmi e vestirmi: ho indossato dei pantaloni indiani larghissimi tutti colorati, una canottiera nera semplice e le mie immancabili Vans (ovviamente nere). Quei pantaloni sono così comodi, adoro indossarli e anche se sono lunghi, non ci fa caldo… poi non porto praticamente mai gli shorts, non mi piacciono le mie gambe e perciò non mi fanno sentire a mio agio… al massimo uso i pantaloncini da basket, che sono larghi e arrivano al ginocchio! Lo so, mi faccio un sacco di problemi, ma che ci posso fare… hahahah
Dopo di che, mi sono pettinata, ho preso il cellulare e sono andata in salotto. Mamma e papà stavano guardando il telegiornale.

“Buon giorno papi!”

“Oh, Lotts! Buon giorno piccola!” ha risposto lui, sorridendomi.
Poi mi sono diretta in cucina per bere un bicchiere d’acqua, mentre loro commentavano le notizie.

“Mamma, che mangiamo per pranzo?” ho domandato ad un tratto, rendendomi conto di avere un certo languorino.
“hmmm non ci ho ancora pensato…”

“Che ne dite se andassimo a pranzo fuori?” ha proposto papà.

“Sì! Grande papà!” ho esclamato io. Mi andava proprio di uscire.

“Mi pare una buona idea... dove vogliamo andare?”

“Ristorante Cinese in centro?” ho detto io.

“Per me va bene” ha risposto papà.

“Okay, approvato! Mi finisco di preparare e usciamo” ha detto mamma.

Così mezz’ora dopo eravamo fuori di casa; siamo saliti in macchina e ci siamo diretti al ristorante. Il locale è molto carino, è arredato bene e il cibo è fantastico, infatti ci vado spesso con le mie amiche. Mentre aspettavamo che portassero le pietanze, mi sono resa conto che il mio cellulare non aveva ancora squillato neanche una volta in tutta la mattinata! Strano… in questi giorni non avevo fatto altro che ricevere messaggi e chiamate! Così, incuriosita dalla faccenda, l’ho tirato fuori dalla borsa e…era spento! Questo spiegava tutto! Hahah! Allora mi sono preparata psicologicamente e, mentre i miei erano presi da una conversazione, l’ho acceso: WhatsApp intasato (come al solito, ormai)! Aaaaaaaaaaaaaaa! >.<   30 messaggi nella chat con le ragazze, 10 in quella con Alex, 5 in quella con Sarah, 100 e passa in un gruppo nuovo dal nome “Best Week Ever” in cui c’erano Ellie, Alex, Sarah, Luke e Calum,  in più 2 messaggi di Luke e 5 di Mikey. OH. MIO. DIO.  Il mio telefono ha cominciato a vibrare ininterrottamente, mano a mano che caricava tutti i messaggi.

“aaaaaaaaaaaaaaaah!” ho esclamato io, poggiandolo sul tavolo.

“Lotts, ma che ha il tuo cellulare?!” ha chiesto mamma, indicandolo.

“è impazzito… sovraccarico di messaggi hahah” ho risposto. In quel momento è arrivata la cameriera con i piatti così l’ho rimesso in borsa e abbiamo cominciato a mangiare. I miei amici potevano aspettare, stavo morendo di fame hahahah. Finiti i noodles con carne e verdure, ho preso nuovamente il telefono: i messaggi delle ragazze nella nostra chat parlavano di varie cose, ma nulla di importante; ho risposto a quelli di Alex, che principalmente mi avvertiva di avermi inserita nel gruppo “Best Week Ever” e a quelli di Sarah, che mi chiedeva come stavo; nel “Best Week Ever” avevano scritto di tutto e di più, passando dalle proposte per le attività da fare, alle cazzate più totali, soprattutto grazie a Cal e Luke, così io mi sono limitata a scrivere “MATTIIII!”, per evitare di leggere tutti i messaggi hahhaha! Poi ho aperto la chat di Luke.

“Luke Hemmings:
Buongiorno Lotts :)
Come ti senti oggi? Va un po’ meglio?”
 
                                                                                                                                   “Hey Luke! scusa per il ritardo!
                                                                                                                                    Sì, oggi molto meglio, grazie :)
                                                                                                                                    Tu come stai?”
 
 
Che carino che era stato! Più lo conosco, più dimostra di essere completamente l’opposto di quello che sembrava, o, per lo meno, di come Mike pensava che fosse. Dopo aver inviato la risposta, finalmente ho aperto la chat di Michael.

“Mikey:
Hey Lotts!                                                                                                             
Mamma mi ha avvertito che oggi alle 4 viene l’idraulico
e quindi non posso uscire -.-
Vieni da me comunque, così appena ha finito, andiamo”
 
CAZZOOOOOOOOO! Mi ero dimenticata dell’appuntamento con Mike per parlare dei progetti estivi! MERDAMERDAMERDA! E adesso?! Gli avrei dovuto dire di Londra? Oggi? tra poco meno di 2 ore?! Nononono, non ero preparata psicologicamente ad affrontare la situazione. Avrei trovato una soluzione alternativa per il momento.

                                                                                                      “Ciao Mikey! Okay, ci vediamo da te alle 4
                                                                                                       Bye!”
 
Nel messaggio ho cercato di mostrare sicurezza e tranquillità, ma nella realtà ero preoccupatissima, nonché assai contraddetta sul da farsi. Cazzo.

“Charlotte! La smetti con quel cellulare per favore?!” ha esclamato mamma stizzita, facendomi sobbalzare.

“oh! Ehm, si, scusa… è che mi hanno scritto in tremila…”

“Puoi anche rispondere dopo, no? Stiamo al ristorante!” ha continuato lei.

“Mamma ha ragione” ha aggiunto papà.

“Okayokay, lo metto via” ho risposto, infilando il telefono nella borsa.
Finito il pranzo, abbiamo deciso di fare una passeggiata per le vie del centro, fino ad arrivare al mio amato giardino botanico. Parlando parlando, mi sono resa conto che erano le 3.30! Caspita, dovevo scappare da Mike!

“Mamma, papà, scusate, ma io devo lasciarvi!”

“Perché? Dove devi andare?” ha chiesto mamma interdetta.

“Ho un appuntamento! Mi ero scordata!”

“E con chi?”

“Con Michael… devo stare a casa sua per le 4”

“Ah! Possiamo venire anche noi, così saluto Karen?”

“ehm… Karen torna domani… è ancora a Melbourne dai nonni”

“Oh… quindi Michael sta da solo a casa…”

Fortunatamente papà si è intromesso prima che lei attaccasse con la solita storia del “Mike ha 18 anni, non sto più tranquilla a lasciarti da sola con lui, perché, anche se mi hai spiegato 23908409384014301 volte che siete solo amici e lo conosco da quando è nato, continuo a pensare che scopiate ogni volta che vi vedete”.

“Vai con l’autobus o vuoi un passaggio in macchina?” ha domandato papi.

“Mah, io per me prendo l’autobus, non c’è prob-“

“Nono! Ti diamo un passaggio!” ha esclamato mamma. “Così saluto Mike”. Oddio no. Pietàààà!
Così mi hanno obbligata a salire in macchina -.- Arrivati davanti al cancello dei Clifford, ho salutato i miei, sperando che mamma si fosse dimenticata di voler entrare, ma ovviamente non ha funzionato.

“Aspetta Lotts! Vengo con te!”

“Ma no mami, non c’è bisogno! Te lo saluto io!”

“Nono, dai! Non lo vedo da un sacco! Faccio un salto e poi me ne vado, promesso!”. Sehseh tutte scuse…

“Okaaaaay…” ho risposto io, visibilmente scocciata, suonando il citofono. Mentre camminavamo per il vialetto, Michael ha aperto la porta.

“Hey Mike! C’è mamma che ti voleva salut-“ ho cominciato a dire io.

“LISAAAAAAAAAAAAA!” ha esclamato Mickey con una vocina coccolosa, venendoci incontro ed abbracciando mamma. Ora mi chiedo, come caspita fa a preoccuparsi di lasciarmi da sola con uno così?! Ma io dico, è un bimbo!

“hahahaha! Ciao Mikey!” ha detto mamma, dandogli un bacino sulla guancia. “Ma guarda come sei cresciuto! Oh mio dio! Sei altissimo! Che bel ragazzo!  Il sorrisetto però resta sempre lo stesso eh?!” ha aggiunto lei.

“hahah! Grazie mille” ha risposto, un po’ in imbarazzo, mettendosi apposto i capelli. “e sì, il sorriso è sempre quello!”

“Appena torna mamma, ci vediamo tutti quanti, come ai vecchi tempi, ti va?” ha chiesto lei. Oddeo .-.

“Sisì, certo! Volentieri! Mi siete mancati tanto!” ha risposto lui. Ma guarda un po’ come fa il carino con mia madre!

“Benebene… che fate questo pomeriggio?” ha domandato lei. Mi stava per venire un attacco isterico. Ci sono delle cose che si chiamano “cavoli nostri”, ma mi pare li conosca! Aveva intensione di rimanere con noi tutto il tempo a controllarci?!

“Mamma, c’è papà in macchina ad asp-“ ho cominciato a dire io, per poi essere interrotta (di nuovo. Odio.)

“Adesso in casa c’è l’idraulico” ha detto Mike e a quella parola mamma si è rilassata. Sì mamma! C’è l’idraulico! Non abbiamo intenzione di saltarci addosso appena te ne vai! “Quando avrà finito, penso andremo a fare un giro” ha continuato lui, sorridendo.

“Oh…bene! Allora divertitevi!” ha esclamato lei, STRANAMENTE tranquilla. Antisgamo, mà! “Ci sentiamo dopo Lotts!”

“Sì,okay,ciao mamma” ho detto, alzando gli occhi al cielo.

Finalmente se n’era andata. Problema n°1 risolto! Ora restava il problema n°2, assai più complicato: Michael.

“Ciao Lotts!” ha esclamato lui, mettendomi un braccio intorno alle spalle.

“Ma ciao! Già, esisto anche io!” ho risposto, un po’ scocciata. Tutta colpa di mamma.

“Ohohoh! Siamo agitatini qui! Hai il ciclo Lottie?” ha chiesto lui, entrando in casa.

“MIKE!” ho esclamato, dandogli una botta sul petto. “SHHH! Che ti urli! C’è l’idraulico!”

“hahah! Tranquilla, sta lavorando in bagno”

“okay…e comunque No! Non ho il ciclo! Semplicemente mi irrita quando mamma si intromette troppo…”

“Sei gelosa di me, quando parlo con Lisa? Bhe, in effetti mi giudica un bel ragazzo…” ha detto lui, con un sorrisetto beffardo, chiudendo la porta alle nostre spalle.

“ha ha ha, ma che simpatico! No, non sono gelosa di te e mia made, mi dispiace! È che lei, in questi giorni, mi sta facendo un sacco di domande… ha anche cercato più volte di affrontare QUEL DISCORSO… non so se mi spiego…” ho risposto io, sedendomi sul divano in salotto.

“Oh mio dio, cerca ancora di farti quel discorso ?!” ha esclamato Mike, sedendosi sulla poltrona di fronte a me. Indossava i soliti jeans neri stretti ed una maglietta dei Nirvana. Gli stava parecchio bene. “Non ha ancora capito che con te non c’è speranza?”

“Già…”

“Ogni volta che qualcuno tocca l’argomento sesso, o non dici più una parola, oppure tenti subito di cambiare discorso! Tra un po’ non ne parli neanche con le tue amiche!”

“mah, in verità con loro a volte ne parlo…” ho detto io abbassando lo sguardo. “ma è imbarazzante comunque…”

“Davvero? Con loro sì e con me no?!” ha esclamato lui, visibilmente sorpreso.

“Bhe, sì! Perché mai dovrei parlarne con te?!” ho risposto io, cominciando ad arrossire in maniera esagerata.

“Ma come perché?! Lotts, siamo migliori amici! Ci siamo sempre raccontati tutto! Poi sono anche più grande ed esperto di te in queste cose e quindi ti potrei –“

“OKAY OKAY! Ho capito, grazie”

“Vedi?! Perché fai così? Io non sono tua madre! Non capisco perché ti senti in imbarazzo con me! Ormai siamo cresciuti! Questi argomenti non sono più un tabù! Il sesso è una cosa normale!” ha esclamato Mike.

“Lo soooo, ma che ci posso fare?! Parlare di queste cose mi imbarazza terribilmente …e poi…poi…mi mette anche un’ansia assurda! Ecco, l’ho detto! Vedo un sacco di persone che conosco che l’hanno già fatto, così, come se niente fosse…Alex e Ellie non si preoccupano minimamente a riguardo, anzi sono emozionate all’idea! E invece io ho paura! Non sono assolutamente pronta! Solo a pensarci, muoio dalla vergogna!” ho ammesso io infine, coprendomi la faccia con le mani, per l’imbarazzo. Ho sentito Mikey alzarsi dalla poltrona e sedersi vicino a me, poi mi ha preso dolcemente le mani e le ha spostate dal mio viso.

“Lotts, guardami” ha detto con tono serio, ma comunque gentile. Io mi sono fatta coraggio ed ho alzato lo sguardo: il suo viso bellissimo proprio là davanti a me, i suoi occhi grigio-verdi puntati nei miei, le sue mani sulle mie. Quando i nostri occhi si sono incontrati, sono sobbalzata. Eravamo vicini, troppo. Di nuovo.

“Va tutto bene. Non c’è nulla di strano nel fatto che tu non ti senta pronta! Anche se altri hanno già avuto la loro prima volta, non vuol dire che deve essere lo stesso per te! Ognuno ha i propri tempi! Non ti preoccupare, quando sarà il momento giusto con la persona giusta, accadrà, così, naturalmente, senza paura o imbarazzo. Capito, mia piccola Lotts?” ha detto lui, toccandomi una guancia con la mano. Era una delle cose più dolci, se non la più dolce, che Michael mi avesse mai detto! Da quando era diventato così saggio, maturo e gentile? Mi sono persa qualcosa.

“Erhm-erhm… scusate l’interruzione, ma io avrei finito…” ha detto l’idraulico, un po’ impacciato, affacciandosi dal corridoio. Oddio chissà da quanto stava là! Magari aveva sentito tutto il discorso sulla prima volta… figura di merdaaaa. Io e Mike siamo scattati subito in piedi.

“Oh, sì certo! Adesso funziona tutto?” ha chiesto Michael.

“Sì, guarda, se vieni con me un attimo, ti faccio vedere cosa c’era che non andava…” ha detto l’idraulico e così sono andati in bagno a parlare del guasto. Io mi sono alzata e ho cominciato a camminare per il corridoio…ovviamente alla fine dove sono andata? Nella camera di Karen, esatto! Come al solito, ho riguardato tutte le foto, cercando di distrarmi da discorsi sul sesso, Londra, vacanze, progetti estivi, Luke ecc… ad un certo punto mi sono accorta che c’era la chitarra classica di Mike poggiata sul letto, così mi sono seduta ed ho cominciato a strimpellare. So suonare un po’, ma avendo imparato da autodidatta, né la mia tecnica, né tantomeno le mie conoscenze sono delle migliori, purtroppo. Stavo cercando di ricordarmi gli accordi di Small Bump , ovviamente di Ed Sheeran, quando Mikey è entrato in camera.

“Che fai? Vuoi diventare il quarto chitarrista della nostra band di sfigati?!” ha detto lui, sorridendo.

“hahaha! Nono, non ti preoccupare, sto solo strimpellando qualcosa…”

“Dai, fammi sentire!” ha esclamato Mike, sedendosi di fronte a me, dall’altro lato del lettone, come la scorsa notte, dopo la festa.

“No, non c’è bisogno, faccio abbastanza schifo haha”

“Eddai! Voglio sentire comunque!” ha ribadito e in quel momento il mio cellulare ha cominciato a suonare dalla borsa.

“OPS! Ma come mi dispiaaaaaace! Mi stanno chiamando!” ho detto io scherzando e passandogli la chitarra, mentre prendevo il telefono. Una chiamata persa da Alex. Hmmm, l’avrei richiamata dopo…
Mike stava improvvisando delle melodie, quando è cominciato a piovere. Di nuovo. Oh, ma com’è?! Ogni volta che stiamo da soli a casa sua, diluvia?!
“Eeee addio uscita al parco!” ho detto io, guardando fuori, dopo essermi alzata dal letto; poi mi sono seduta vicino a lui.

“Vorrà dire che rimarremo qui…” ha risposto Michael, girandosi verso la finestra. Siamo rimasti per un po’ in silenzio a guardare ed ascoltare lo scrosciare dell’acqua. Ho sospirato. Il rumore era così rilassante. Ad un tratto Mike ha detto “Sai, Lotts, mi piace la pioggia estiva… è rinfrescante ed inaspettata…”

“Già, concordo…”

“E poi mi piacciono anche quei sospiri che fai…sai, quando guardi o ascolti qualcosa di bello”

“hahaha davvero?” ho chiesto io, un po’ imbarazzata, ma soprattutto divertita dalla sua stramba osservazione.

“Sì, molto” ha risposto. Non avrei mai immaginato che lui potesse notare tutti questi piccoli dettagli…era una cosa molto dolce e, in un certo senso, mi faceva sentire importante, perché significava che Mike mi osservava bene, si interessava a me. Mi sono girata verso di lui: stava guardando fuori e sorrideva. Mamma mia, cosa non farei per quel sorriso! È la cosa più bella del mondo.
Il mio cellulare ha ricominciato a squillare, così mi sono alzata per vedere chi fosse: stavano scrivendo sul gruppo “Best Week Ever”, così ho rimandato a dopo la lettura dei messaggi… Mike aveva preso di nuovo la chitarra e stava improvvisando un po’.

“Bello questo riff!” ho detto io.

“Figo, vero?” ha risposto lui. Poi mi è squillato di nuovo il telefono. “Oddio Lotts! Butta quell’aggeggio!”

“Ma non è colpa mia se continuano a scrivere! E poi parli tu che stai sempre attaccato al cellulare da quando ti sei fatto Twitter…”

“Ok, ma adesso stiamo insieme, quindi spegnilo”

“Okay, ma solo se lo spegni anche tu.”

“Okay.”

“Okay.” Abbiamo spento i telefoni. “Dai, fammi risentire quel riff” ho detto io e lui ha ricominciato a suonare.

Oooh oooh oooh ooh” ho provato a canticchiare io, creando una melodia.

Life’s a tangled web of cellphone calls and hashtag ‘I don’t knows’ ” ha iniziato a cantare Mike.
“And you” ha continuato indicandomi “ you’re so caught up in all the blinking lights and dial tones”

“Io?! Senti chi parla!” ho esclamato. Lui ha fatto una piccola risata e poi ha continuato.

I admit I’m a bit of a victim in the worldwide system too”

“Così va meglio…hahaha” ho commentato.

But I find my sweet escape when I’m alone with you…
Tune out the static sound of the city that never sleeps…”

Here in the moment on the dark side of the screen… che ne pensi?” ho tentato io.

“Mi pare buona! E adesso il ritornello! Vai!” ha esclamato, abbandonando il riff e suonando un sonoro accordo.

“ehm… non so cosa dire…”

“Dai spara qualcosa!” mi ha esortata lui.

“Okayokay….hmmm… I like the summer rain!”

“hahah Perfetto!
I like the summer rain
I like the sounds you make” ha cantato lui, sorridendomi dolcemente.

“hahah I sospiri…” ho detto io a bassa voce.

“We put the world away
We get so disconnected!
You are my getaway
You are my favourite place
We put the world away
Yeah we’re so disconnected!” ha continuato, guardandomi. Sbaglio o mi stava praticamente dedicando la canzone?!

“Che figo! Abbiamo appena composto la prima canzone su noi due! Batti il 5 Lotts!”

“Yeeee! Hahah!” ho esclamato, battendogli la mano.

“Dai, prossima strofa!”

Così abbiamo continuato la canzone, poi l’ho scritta su un foglio e aggiunta a Try Hard e Don’t Stop: l’abbiamo chiamata Disconnected. Fino ad adesso è la mia preferita… sarà perché parla di me e Mike e nel testo lui dice che sono il suo posto preferito e la sua via di fuga hahaha! Quando ha cantato quella parte, vi giuro che mi stavo sciogliendo! Non era mai stato così esplicitamente dolce con me prima d’ora! Mentre mettevamo la chitarra a posto in camera di Michael, ho visto sul suo orologio che erano le 7 di sera. Cazzo! Era tardi e io avevo spento il telefono! Mamma mi avrebbe uccisooo! Dovevo tornare a casa al più presto! Uffaaaaaaa ! Non volevo andare! Quando sto da sola con Mike tutto si modifica: la mia vita diventa divertente, rilassata, imprevedibile, scatenata, dolce e bellissima! Lui ha il potere di cambiarmi la giornata!

“Mike, devo andare! Non mi sono resa conto dell’orario!”

“Oh, ok… non vuoi rimanere a cena? Sto da solo…” ha detto, facendo una faccina da cucciolo triste. Sarei voluta saltargli addosso strapazzandolo di baci, abbracci e coccole, fino alla fine delle vacanze! Avrei voluto dirgli “Sì Mikey! Rimango per cena, per colazione, per sempre!”, ma purtroppo non potevo.

“Vorrei tanto Mikey, ma lo sai com’è mia madre… L’anno prossimo quando avrò 18 anni anche io, faremo quello che ci pare, promesso! Haha”

“Non vedo l’ora” ha detto lui sorridendomi. Anche io non vedevo l’ora di avere 18 anni, di essere indipendente, di poter restare con Mike tutto il tempo che volevamo, solo io e lui. Gli ho sorriso timidamente in risposta, abbassando lo sguardo.

“Okay, allora vado…” ho detto, avviandomi verso l’uscita.

“Aspetta, ti accompagno alla porta…” ha risposto lui, raggiungendomi. Mi accompagna alla porta?! Lui? Michael Gordon Clifford?! Seriamente?! Chi sei tu e cosa hai fatto dei mio migliore amico?!

“ehm… ok, grazie…” ho detto io, alquanto stupita e confusa.

“Ecco!” ha esclamato, aprendo la porta.

“Grazie Mike! Buona cena e grazie per il pomeriggio… mi ha fatto molto piacere” ho detto.

“Anche a me ha fatto molto piacere… ehi, a proposito! Non abbiamo parlato dei progetti estivi!” ha esclamato lui. Noooo se n’era ricordato! L’avevo quasi scampata…

“Uh, è vero! Vabbè dai... avremo tempo per farlo! Ci sentiamo domani!”  Scuse, scuse e ancora scuse…

“Okay a domani Lotts!”

Uscita dal vialetto dei Clifford, mi sono avviata verso casa. Arrivata a destinazione, mamma si è subito lamentata del mio cellulare irraggiungibile e poi mi ha messo ad apparecchiare la tavola. Finita la cena, ho deciso di avventurarmi nello studio di papà per cercare sulla libreria un nuovo libro da leggere. Una buona mezz’ora dopo, osservati e valutati i vari titoli con l’aiuto del buon vecchio padre, ho fatto la mia scelta e, soddisfatta, mi sono ritirata in camera. Mi sono sdraiata sul letto e ho cominciato a leggere i primi capitoli del nuovo libro, ma in poco tempo la mia vista si è affaticata per la stanchezza e ho dovuto metterlo da parte. Così ho acceso il cellulare per mandare un messaggio di scuse ad Alex per non averla richiamata; poi, mentre scorrevo le conversazioni su WhatsApp con gli occhi che mi si chiudevano per il sonno, mi sono accorta che Luke mi aveva risposto! Il messaggio era delle 3 di pomeriggio!

“Luke Hemmings:
Bene, grazie!
Ti stavo pensando…
:) “
 
Oddio, mi aveva scritto una cosa carinissima ed io non l’ho neanche visto! Che figura da stronza. Cosa potevo rispondergli? Non sono molto brava con queste cose dolci! Mi vergogno anche a scriverle hahah!
Alla fine ho optato per un:                                                                           “ Anche io… non vedo l’ora per domani!
                                                                                                                         Buonanotte (:”
 
Ma chi volevo prendere in giro?! So perfettamente di aver pensato ininterrottamente a Michael oggi! … assurdo come tutto possa cambiare da un giorno all’altro! Una sera per me esiste solo Luke e la sera dopo c’è unicamente Mike nella mia testa! Aaaaaaa! Devo chiarirmi le idee. È necessario. Ma, come si dice, la notte porta consiglio, quindi mi sa che per oggi è tutto, gente! Hahah! Ci sentiamo sicuramente domani!

A presto,
Lotts :)
 


**CIAO! Scusate se ci ho messo una vita ad aggiornare, ma finalmente sto al mare e non ho molto tempo per scrivere! Anyway, ce l'ho fatta! Yeee! hahah! La storia continua: Disconnected è stata scritta, Lotts è sempre più presa da Luke, ma allo stesso tempo il suo rapporto con Mike sta cambiando e "la settimana più bella della sua vita" sta per cominciare! Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Ditemi le vostre impressioni se vi va! un abbraccio e a presto <3

P.S.: da notare, nella scena di Disconnected, la parte dell "Okay." "Okay." tra Mike e Lotts, citazione da Colpa delle Stelle (The fault in our stars)! hahah! Qualcuno di voi l'ha letto? A me è piaciuto molto! (:
 
 
 
 

 
 
                                                                                                
 
  
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