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Autore: hoshiko    15/09/2008    2 recensioni
Primo posto al contest Taste - Gusto.
Sentirsi un po’ animale, un po’ primitivi, sentire che respiri, sentire che vivi.
[GellertxAlbus]
Un grazie particolare a Spells in the Moonlight Contest • <3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Gellert Grindelwald
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Il tempo di un respiro

 

 

"Ho tanto, e il sentimento di lei divora tutto; ho tanto e senza di lei di tanto non mi resta niente."

Johann Wolfgang Goethe

 

Gellert,

non ho intenzione di trovare stupide scusanti.

Perché tutto quello che c’è stato fra di noi non lo merita.

Ma non posso negare di sentirmi responsabile nei confronti di Amberforth dopo quello che è accaduto ad Ariana.

Devo allontanarmi da te, è la cosa migliore per la mia famiglia…e per me.

Presumo che questa sia l’ultima lettera.

Non voglio lasciare cose in sospeso, nonostante sia inevitabile.

Spero che capirai…

Con affetto,

Albus.

 

 

Mi soffermo ancora un po’ sull’ultime due parole, “con affetto”.

Inconsapevolmente un sorriso amaro si fa strada sulle mie labbra.

Un sorriso di un’estate passata, trascorsa fra mille e più pensieri e le tue lenzuola.

Un sorriso che conosco troppo bene.

“Con affetto.”

Cosa vuol’dire Albus?

Per te, cosa vuol’dire?

Dopo dieci anni continuo a rimpiangere quell’affetto che non ti ho saputo dimostrare.

Rileggo velocemente la tua ultima lettera per essere certo di non aver tralasciato nulla.

E poi mi accorgo…

Mi era sfuggito alla vista, nascosto da troppe parole senza significato.

“tutto quello che c’è stato fra di noi”

Ripeto questa frase nella mente ancora e ancora, come se nascondesse qualcosa sotto la sua buccia.

Cosa c’è strato fra di noi, Albus?

Cos’è che mi ha reso così fragile da aver voglia d’urlare.

Io penso che sia stato il tuo profumo.

Lo stesso che mi ha intrappolato a te sin dal primo sguardo, sin dal primo tocco, sin dal primo respiro.

Un profumo agrodolce, fresco di lussuria e fantasia.

Che vive ancora indelebile fra i miei ricordi.

Come sono patetico ora, mi ritrovo qui, a rimpiangere istanti, minuti, ore passate con te.

Ma sarà il giorno che tu vuoi.

Saremmo potuti diventare grandi insieme.

Potevamo avere il mondo intero.

Ma tutto questo è svanito per un tuo capriccio e le conseguenze le porto con me da dieci lunghi anni.

Mi avevi chiesto di capirti, ma come posso se il primo a non capire me sei stato tu.

Falsi cuori.

Perché vive ancora il tuo sapore qui, fra mille parole non dette.

Lo stesso che mi accarezzava la lingua in quelle notti troppo lunghe, passate insieme.

Ed è sempre lo stesso che non ne vuole sapere di abbandonare i  miei pensieri.

Quell’sapore dolce e spensierato contornato di freschezza.

Un gusto amaro e dolce, lo ricordo come fosse ieri.

Mi ritrovo a pensare a te a volte, incosciente come un ragazzino rivivo gli istanti che ci sono stati.

Posso immaginarti anche adesso.

La tua vita, le tue ambizioni.

Scommetto che la dolcezza di quei giorni a abbandonato il tuo viso, rendendolo più maturo e rassicurante.

Immagino l’argento dei tuoi capelli un giorno.

Saremo sempre giovani io e te

Un attimo solo, il tempo di un respiro, e ricomincerò a lasciarmi tutto questo alle spalle, come ho sempre fatto.

Ma adesso lasciami ricordare.

Un istante appena.

Senza sangue.

Ti ricordi cosa ti dissi dopo aver fatto l’amore per la centesima volta o forse più?

Quando ti accarezzavo i capelli e tu mi guardavi assorto e mi sorridevi beato.

Ti ricordi Albus, quando eravamo ad un passo dai sogni?

“Assomigli a un Limone Al, acerbo e freddo all’esterno, con la sua boccia ruvida e non uniforme ma in contraddizione il suo colore e bello e fresco e rievoca la piacevolezza di una mattina d’estate, e poi lo assaggi, con immensa sorpresa un gusto forte e deciso si impossessa della tua bocca, così energico che sei costretto a socchiudere gli occhi, ad alcuni potrà sembrare acido ma se ci presti bene attenzione ti accorgerai che è piacevole e vitale, e diventa un’abitudine poi cercare il suo sapore.

Ecco Al, tu per me sei un Limone”

E come dimenticare le notti passate in camera tua, dentro le tue lenzuola fatte nostre per una notte e altre cento.

Come dimenticare le mie mani dappertutto.

La tua voce, i tuo gemiti e il mio desiderio.

Nascondi e cerca, fra potenza e passione.

Ti volevo, ti bramavo, assaggiando ogni lembo del tuo corpo scoperto, nudo ai miei occhi.

Il nostro amore incorniciato da potere e possesso.

Un amore che superava l’infinito.

Era proprio in quelle sere che mi sentivo “grande” da poter conquistare il mondo con te al mio fianco.

Sentirsi un po’ animale, un po’ primitivi, sentire che respiri, sentire che vivi.

Quello era il mondo per me, tutto il mio mondo.

E così colmo di un amore acerbo e freddo io ti amavo Albus, senza sapere come.

Do un’ultima lettura frettolosa alla tua lettera.

L’inchiostro non più deciso mi macchia la mano.

Era tua abitudine scrivermi ogni sera, raccontarmi emozioni, sospiri, idee.

Era tua abitudine raccontarti a me.

Dopo quello che era accaduto a tua sorella non avrei mai immaginato il contenuto di questa lettera.

E rileggerla mi fa male da morire, come a tornare indietro nel tempo e rivivere quegli attimi senza te.

Ma non posso permettermi di dimenticare.

Non ora che vado avanti per questo.

Per raggiungerti in grandezza, per stare di fronte a te e sputarti in faccia tutto il dolore di questi anni, per guardarti negli occhi e farti vedere quanto hai perso.

Non ora che aspetto solo quel momento, il momento in cui sarò io il migliore.

Poi giorno dopo giorno ricomincia tutto d’accapo.

Primo passo, secondo passo, terzo passo…

Ho passato tutti questi anni cercando di farmene una ragione.

Ora sono ad un passo dalla vittoria.

Ricomincio di nuovo da zero ma questa volta io come io e non come noi.

 

 

 

 

 

 

N.D ho scritto questa Fc in modo che Gellert leggendo l’ultima lettere di Albus rivivesse un po’ gli istanti passati con lui, infatti sono dei pensieri disconnessi l’uno dall’altro, come se non riportasse tutto il discorso che fa Gellert nella sua mente, ma semplicemente alcune frasi, alcuni attimi, appunto pochi respiri, che ricordano la loro storia.

Scriverla sotto il punto di vista di Gellert è stato più difficile del previsto, perché come personaggio non lo conosco così bene come Albus, quindi sono andata ad istinto, certo, c’era il fatto che fosse un mago oscuro da tenere conto, ma ho pensato alla loro storia come se fosse qualcosa di molto intimo e fresco, come se fosse un segreto che appartenesse solo a loro.

All’inizio vedevo il loro rapporto come se fosse solo una cosa fisica, ma scrivere questa storia mi ha fatto riflettere, penso che Gellert si sia affezionato ad Albus, più di quanto vuole ammettere, Gellert provava verso di lui un senso di protezione, come a voler difendere, proteggere un bambino, questa visione penso di averla accentuata nel pezzo in cui Gellert ricorda quando associava Albus ad un limone.

E comunque sia questo lato del suo carattere viene fuori solo dopo 10 lunghi anni dalla separazione dei due, cosa che ho scritto nella frase “Dopo dieci anni continuo a rimpiangere quell’affetto che non ti ho saputo dimostrare” ma comunque non perde il suo “voler essere il migliore” il desiderio di battere Albus, fra di loro (o per lo meno da parte di Gellert) nasce una competizione che prima non c’èra, perché prima era alleanza

L’indicazione che mi era stata data, era che dovevo descrivere un’estate fresca e soleggiata, devo ammettere di non averla seguita a pieno, ho preferito che fosse Gellert ha ricordare di quell’estate per esempio nella frase : Un sorriso di un’estate passata, trascorsa fra mille e più pensieri e le tue lenzuola, o anche nella descrizione di Albus associato all’limone.

Nonostante io abbia detto che ho rivalutato la loro storia, non ho dimenticato quella parte “fisica”, quel desiderio che li unisce, quell’attrazione molto importante fra i due che ho voluto sottolineare qui: Sentirsi un po’ animale, un po’ primitivi, sentire che respiri, sentire che vivi.

L’emozione che compare maggiormente, possiamo anche dire l’emozione su cui si basa la Fan fiction è la malinconia.

Spero di non aver sbagliato nulla.

Volevo precisare questi piccoli punti perché avevo paura che la storia non fosse abbastanza chiara.

Devo dire di non esserne completamente soddisfatta, ma mi sono trovata a scriverla all’ultimo momento.

Un bacio forte, Hoshiko.

 

Un grazie mille al Forum Spells in the Moonlight che ha organizzato questo fantastico contest e mi ha fatto divertire <3
e uno particolare ad AlexLuna che adoro **

http://fanfictioncontest.forumcommunity.net/

 

 

 

 

  
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