Anime & Manga > Vampire Knight
Segui la storia  |       
Autore: Heart    18/08/2014    2 recensioni
Juuri e Yuuki sono due gemelle, sono partire da Londra e adesso si trovano in Giappone. Il loro viaggio inaspettato le porterà nuove verità e misteri da svelare, ma sopratutto chi sono realmente i due ragazzi in cui li hanno ospitati? Amori celati nell'oscurità si apriranno alla luce, e pericoli inesistenti si sveleranno. Chissà cosa succederà realmente in questa fuga.
Spero che vi piaccia.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Kuran, Juuri Kuran, Kaname Kuran, Yuki Cross
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Segreti celati nell'oscurità”


 

Quinto


 


 


 


 


 


 


 

Yuuki vagava nell'immenso andrione dell'università Cross. Le piastrelle lucide del lungo corridoio brillavano in quella luce tenue dei lampioni che c'erano ad ogni angolo . Raggiunse un grande tabellone dove c'erano le diverse facoltà e si chiese se mai avrebbe trovato la strada giusta. Non poteva continuare a stare in mezzo al mondo senza una via, si sentiva una pecorella in mezzo al bosco, avrebbe trovato la via dalla fitta boscaglia.


 

Alla fine esasperata da quel giro senza meta si fermò al bancone delle informazione che casualmente lo trovò vuoto, solo una sedia che era rivolta all'incontrario facendo notare che il suo custode era da qualche altra parte. Imprecò per quella sfortuna e dopo varietà di minuti a fissare le punta delle sue scarpe alzò di scatto la testa per fermarsi a guardare due occhi.


 

Era un ragazzo supergiù sui venticinque anni, indossava una camicia con due bottoni sbottonati e si intravedevano i pettorali scolpiti, capelli fino alle spalle di un candore unico, sembrava seta di luna di quanto erano luminosi, e poi, due occhi così ambigui. Ametista. Yuuki credeva che ci fosse solo la pietra, ma si dovette ricredere alcuni esseri avevano ereditato dei colori così particolari in quel pensiero le venne subito in mente quei due occhi così ipnotici e scuri, ma nello stesso tempo docili e gentile anche se queste qualità erano chiusi a chiave. Si diede della stupida a pensare a lui,lui che l'aveva spaventata a morte e che da un poco lo evitava come la peste.


 

-Posso esserti utile? Ti ho visto entrare ma non mi sembri una che frequenta – disse con un sorriso seducente che Yuuki lo catalogò come “tizio da evitare” troppo evasivo al solo guardarlo e non era rimasto a fissarle il viso ma si era spostato anche al di sotto e Yuuki si sentì nuda. Cercò di riscaldarsi con lo sfregare delle mani ma ebbe solo effetto contrario, alla fine si decise di parlare.


 


 


 

-Potresti, ma non so se ne sei ingrato.- Parlò con quella voce piccola.


 

-Se mi dici, potrei – annunciò il ragazzo.


 

-Cercavi qualche lezione? - prese degli occhialini che aveva sulla tasca della camicia e se li mise, sembrava un secchione- dove vorresti iscriverti?- prendendo dei moduli da chissà dove, la ragazza non sapeva che pensare, di sicuro quel tizio che si sentiva un Dio che di sicuro non lo era voleva pavoneggiare con lei, ma Yuuki non ne aveva nessuna intenzione.


 

-Ci sono delle lezioni sulla magia o qualche cosa simile? - Chiese. Il ragazzo la guardò per attimi per poi alzare gli occhiali che gli erano caduti sul naso, fece un sorriso per poi prenderla da un braccio e trascinarla in un lungo corridoio per poi girare e trovarsi davanti una porta.


 

-Credo che questo faccia a caso tuo, sono pochi gli iscritti, ma il corso va alla grande. Se ti stai chiedendo se sei in ritardo e un no – aggiunse frettolosamente lasciando Yuuki shoccata.


 

-Su, vai, se no la professoressa si potrebbe arrabbiare – la incitò, Yuuki si sentiva come un pesce fuori dall'acqua ma appena varcata la porta si sentì diversi sguardi puntati su di lei. Si voltò verso la porta e il ragazzo era sparito per magia, si avvicinò al banco e si sedette. Una lunga lavagna era ricoperta da scritte e formule, la giovane non ne capì nulla ma presuppose che si trattasse delle origini della materia, così prendendo il suo quaderno iniziò a prendere nota.


 

A fine lezione poiché era durata ben tre ore, venne richiamata dalla professoressa una signora di mezz'età che sapeva di vecchiaia ma sopratutto di esperienza. I suoi occhi erano di un grigio materializzato che s'illuminarono nel momento in cui Yuuki si avvicinò, volle subito la mano e la guardò a lungo come se avesse visto Babbo Natale.


 

-Nome? - Disse, mentre con i suoi occhi la guardava dalla testa ai piedi.


 

-Yuuki – tentennò.


 

-Come?-Domandò stranita.


 

-Yuuki – ripeté.


 

-Il cognome!- urlò spazientita.


 

Yuuki si spaventò e cercò di dire il suo cognome che in quel momento non voleva proprio uscire dalla sua bocca, ma si fece coraggio e si disse che a confronto a Kaname quella vecchia non era nulla di eccezionale il suo coinquilino era il diavolo in persona.


 

-Yuuki Hara – balbettò. La vecchia la guardò per poi lasciarla come un salice, si spostò nella sua scrivania gettando fogli di qua e di là. Yuuki si chiese se era schizofrenica o qualcos'altro di sicuro sulla basa di cosa insegnava forse la follia l'aveva preso. Cosa si aspettava di trovare in quel covo? Gente razionale? No solo folli che come lei credevano nei poteri o alla magia? Era pazza! No peggio, doveva essere rinchiusa in un manicomio per ciò che vedeva.


 

-Mi scusi lei è?- Domandò.


 

-Kaede. Hara tenga questa lista e cerchi di trovare tutti i libri, e studia per domani poiché ci sarà un test – disse per poi prendere tutte le sue cose e svanire. Yuuki adesso ne aveva la conferma era entrata in una setta satanica, come diavolo faceva una vecchia come quella Kaede a camminare? Aveva la schiena curva, i capelli sul bianco e il marroncino legati in una coda bassa, un occhio coperto, “benvenuti all'inferno” ok, lesse distrattamente la lista e scoprì che erano tutti libri con titoli assurdi, alla fine uscí da quell'aula che aveva uno strano odore, forse incenso? Forse e s'incamminò verso l'uscita. Appena varcato il portone si accorse che si era fatta sera, come era possibile se quando era entrata fosse mattina? L'orologio della piazza segnava le cinque, aveva due ore prima che tutto chiudeva, prese una lunga boccata d'aria per poi iniziare la sua missione.


 

Era sulla strada di casa e fece mente locale; aveva recuperato tutti i libri di testo, anche se ne mancava uno. Durante il viaggio tra le cartolerie e le biblioteche si era presa un panino per non sorbirsi le lamentare della sua gemella e per ultimo arrivati a casa doveva mettersi subito a studiare.


 

Infatti quando varcò la porta sentì diverse voci, tra le cui quella di Juuri e poi quella di Haruka si capiva da un miglio che quei due erano cotti, si tolse la giacca e riprese la borsa che aveva posato per un attimo. Salutò con un gesto di mano i due per salire.


 


 


 

-Yuuki, ma non mangi? - disse Juuri raggiungendo la gemella.


 

-Ho già mangiato – cercando di non perdere troppo tempo.


 

-Sarebbe?-


 

-Un panino con il tacchino, ora posso andare?- Chiese.


 

-E questa sarebbe cena? Non ti guardi? Stai scomparendo tra quei vestiti?- protestò, ma Yuuki non le disse nient'altro per poi salire le scale e chiudere la porta, buttò tutto sul letto per poi prendere i libri e iniziò a leggere.


 

-Allora vediamo cosa c'è scritto qui. - sfogliando l'indice.


 

La Parapsicologia è lo studio scientifico di esperienze che, se sono quel che sembrano essere, sono in vita di principio esterne al campo delle capacità umane così come è attualmente concepito degli scienziati convenzionali. I fenomeni parapsicologici, perciò, in apparenza indicano interventi di fattori sconosciuti o non riconosciuti dalla scienza ortodossa detti fattori “paranormali”.


 

Yuuki lesse con attenzione le altre informazioni e così si fecero le due di notte, si stirò per poi uscire dalla stanza per prendere qualcosa da bene con tutto quel leggere l'era seccato la gola. S'incamminò verso la cucina facendo attenzione a non svegliare nessuno, con eleganza di un felino si avvicinò in cucina, le ombre della notte creavano quel contrasto tra ombre e luci.


 

In quella residenza l'oscurità era padrona e per le prime volte le era sembrato che ci fosse solo quello, senza un spiraglio di luce. Era troppo strano, ma i misteri l'incuriosiva e quanto pareva quella villa ne era piena quanto i due possessori. Haruka era sembrato un ragazzo abbastanza bizzarro, ma alquanto suscettibile, di solito pavoneggiava con la sorella. Aveva scoperto che le aveva fatto vedere alcune stanze e Juuri ne era rimasta folgorata, ma lei non sapeva nulla, più di quelle stanze non sapeva oltre. Si sentì invidiosa ma per poco, prese ciò che le serviva per uscire e recarsi nella sua stanza. Nel frattempo che procedeva vide un'ombra camminare verso quel sotterraneo; per un momento volle andare anche lei, ma la sua parte razionale glielo sconsigliava, doveva ricordarsi cosa l'era successo quella volta, meglio farsi i fatti suoi. Così mansueta entrò in camera e buona notte.


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

La lezione sui templi greci era appena conclusa. Juuri raccolse le sue cose per poi camminare verso il portone principale, la sua gemella Yuuki era ancora in classe, le aveva spiegato che le lezioni che seguiva erano lunghe poiché non avevano altre vie per il momento era l'unica facoltà che trattasse quella materia. Si chiese quale fosse, ma dalla sua bocca non usciva un ragno, ma lo avrebbe scoperto.


 

Appena varcata la porta stravide Haruka, la salutò con un gesto della mano e lei si avvicinò al giovane.


 


 


 

- Ehi che ci fai qui?- Domandò, mentre gli rivolgeva un sorriso radioso in cui il ragazzo lo prese al volo.


 

-Passavo da qua e mi è venuta una strana idea – disse lui.


 

-E sarebbe questa strana idea?- sorrise ancora.


 

-Se non hai null'altro adesso, ti va di cenare fuori? - Propose.


 

-Perché no. Anche se avevo intenzione di far una ramanzina a Yuuki, quella ragazza mi sta nascondendo qualcosa – disse, mentre cercava il cellulare nella borsa per poi accenderlo, intanto Haruka l'aveva condotta verso il ristorante all'italiana. Una cameriera diede il benvenuto e li fece accomodare in un tavolo vicino alla finestra.


 

-Vi porto i menù- e se ne andò. Calò il silenzio tra i due, Juuri era troppo impegnata a controllare il telefono che non si accorse dei sguardi di Haruka, il giovane aveva voglia di prendere quell'affare e tirarlo sotto un burrone, ma capiva che fosse preoccupata per la sorella.


 

-Tutto ok?- Chiese, vedendo la smorfia di lei.


 

-Yuuki mi ha mandato un messaggio: dice che ritornerà più tardi. Quella ragazza un giorno mi farà morire di crepa cuore! - Esclamò Juuri, Haruka sorrise.


 

-Che hai da ridere?- lo fulminò.


 

-Scusa non volevo, ma sei così carina quando fai l'arrabbiata – confessò, facendo arrossire la ragazza che iniziò a balbettare.


 

-Dimmi una cosa Juuri. Perché ve ne siete andati via da Londra?- Domandò e a quella domanda la ragazza si fece triste e preoccupata. Nessuno sapeva nulla, si era fatta una promessa e non voleva frantumarla.


 

-Scusa non volevo essere evasivo – in quel momento il silenzio fu padrone. Si sentiva solo il rumore delle posate e dei bicchieri, Juuri era troppo assorta nei suoi pensieri e in quel momento anche Haruka che si domandava che cosa fosse successo a Londra per farle giungere qui, ma lo avrebbe scoperto. Dopo la cena uscirono in piazza, il cielo era pueblo e le prime stelle erano apparse già da un po'. Camminavano a fianco, senza proferire parole fino a che Juuri si fermò di scatto. I suoi occhi incrociarono due occhi coperti da due lenti nere, rabbrividì. Haruka avvertendo quell'agitazione guardò dove i suoi occhi stavano fissando e si trovò a fissare due uomini che parlottavano tra di loro, - le avete trovate?- disse uno di loro. -No, signore, ma siamo quasi giunti a scoprire dove stanno – parlò. - Li voglio vive! - urlò.


 

Haruka si riprese quando la mano di Juuri lo trascinò verso un vicolo, si appiattì contro il muro e cercò di guardare verso i suoi inseguitori, fino a che si mossero nella direzione opposta, Juuri ritornò a respirare.


 


 


 

-Chi erano?- chiese serio Haruka.


 

-Nessuno – disse velocemente, mentre teneva ancor il braccio del ragazzo.


 

-Se non fosse nulla, non tremassi – Juuri lo lasciò – perchè vi cercano? - Domandò. Juuri si sorprese come diavolo faceva a sapere che cosa dicevano era già difficile per lei, pensa per lui.


 

-Non lo so – abbassando la testa – so solo, che quella volta ci hanno aggredite – confessò.


 

-Aggredite? Non mi dire che quello ch'è successo a Yuuki è stata colpa loro? - Haruka stava per scaldarsi.


 

-Accidenti non fare quella faccia, dovrei essere io quella arrabbiata poiché mia sorella è stata ferita!- urlò sul punto di piangere, il ragazzo accortosi del suo comportamento si arrestò.


 

-Che cosa cercavano?- parlò calmo.


 

-Una pietra. Ma noi non sappiamo nulla dei questa fantomatica pietra, ho paura per Yuuki, per me – iniziò a piangere. Haruka non perse l'occasione per stringerla a se, e in quel momento, mentre teneva stretta la donna che amava avvertí qualcosa di strano. Una grande energia si estendeva sul corpo di Juuri, che cos'era? Forse aveva ragione Kaname le due gemelle custodivano un segreto, chi erano in realtà?


 

-Andrà tutto bene- le mormorò, mentre fissava l'orizzonte.


 


 


 


 


 


 


 

* * *


 


 


 

Salve.


 

Capitolo noioso.


 

Avevo le idee ben chiare, ma grazie all'intervento di mio padre ho dimenticato tutto.


 

Spero che vi piaccia.


 

Anche se i lettori sono pochissimi, non vi piace?


 

Heart


 

Revisionata

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vampire Knight / Vai alla pagina dell'autore: Heart