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Autore: EaterOfCarrots    18/08/2014    1 recensioni
Vidi il suo sorriso tra le dita, era luminoso, felice, bello, qualcosa di sovrannaturale ai miei occhi. Vidi i suoi capelli sciolti, voluminosi, color cioccolato sparsi sul cuscino, creavano morbide onde e si intrecciavano con le pieghe della stoffa. La guardai come si guardano le opere d’arte, la guardai con ammirazione, con amore, le sorrisi e finalmente sciolse la morsa delle sue mani dal viso e io la strinsi a me più che potei.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Only Three Seasons.


Estate
 
‘Non guardarmi in quel modo’ mi disse con un tono caldo e imbarazzato e poi coprendosi la faccia con una mano.
Vidi il suo sorriso tra le dita, era luminoso, felice, bello, qualcosa di sovrannaturale ai miei occhi. Vidi i suoi capelli sciolti, voluminosi, color cioccolato sparsi sul cuscino, creavano morbide onde e si intrecciavano con le pieghe della stoffa. La guardai come si guardano le opere d’arte, la guardai con ammirazione, con amore, le sorrisi e finalmente sciolse la morsa delle sue mani dal viso e io la strinsi a me più che potei.
‘In quale modo?’ le chiesi avvicinando le labbra la suo naso. Lei senza alcuna vergogna attorcigliò le gambe intorno alle mie e la sua mano che prima cercava di nascondere il proprio viso prese ad accarezzare i miei capelli biondi. Come stavo bene tra le sue braccia.
‘Sotto quello sguardo innocente, sotto quell’azzurro puro si nascondono una quantità infinita di idee perverse’ annuì e si mise a ridere. E io con lei. Era impossibile non amare una persona come lei. Lei che con uno sguardo riusciva a capire tutto, lei che quando, appena mi vedeva solo un po’ più triste del solito, arrivava, e senza tante spiegazioni mi stringeva a se, stringeva le mie mani nelle sue sempre fredde, con lei mi sentivo a casa, protetto, vivo e pieno d’amore.
Le sfiorai le labbra che sapevano di ciliegia, lei rimase immobile e si gustò appieno la mia vicinanza.
‘Sono contenta che tu sia ritornato’ si accoccolò sempre più tra le mie braccia e spostò la testa dalla parte del mio cuscino. Intanto un raggio di sole iniziò ad insinuarsi tra le alette delle persiane e riscaldare i nostri corpi nudi.
La luce estiva creava cerchi perfetti sulle sue gambe e io presi ad accarezzarli.
‘Mi mancavi’ le sussurrai. Tre mesi senza lei equivaleva al sentirmi vuoto, perso, incompleto. Una metà che fluttuava senza meta.
Adagiai la mia testa sulla sua e iniziai ad ascoltare il battito del suo cuore.
 
 



 
Autunno
 
‘Non mi guardare in quel modo’ mi disse con un fil di voce. Le presi la mano tremolante e senza vitalità e la strinsi con rabbia.
‘In quale modo?’ le chiesi, guardai la finestra che dava su un cortile spoglio, grigio e morto. Senza fiori, senza il caldo sole estivo che rendeva vivo tutto, una vecchietta con un bastone passeggiava con poca stabilità tra le siepi, il vento creava vortici tempestosi sulla strada, le foglie si schiantavano con forza sulle pareti degli edifici cadenti, gli alberi privi di vita oscillavano pericolosamente, la strada era silenziosa, stava calando la notte, e i primi scrosci d’acqua della giornata si stavano infrangendo sui tetti.
Ci fu un lungo periodo di silenzio nella stanza. Si sentiva solo il ticchettare delle macchine, una voce in lontananza e il mio cuore esplodere.
‘Il tuo sguardo si sta spegnendo ad ogni minuto che passa, ogni tanto si fanno lucidi ma tu ricacci tutto dentro, sembra lo sguardo di un vegetale, un disperato, uno sul punto di morte…’ disse lei in un sussurro.
‘Sono sul punto di morte’.
Vidi con la coda dell’occhio la sua testa oscillare in un ‘no’ dispiaciuto, i suoi occhi farsi enormi e carichi di lacrime. Sentivo i miei bruciare insistentemente, mi ritrovai, senza accorgermene, con le guance bagnate.
‘Ti amo e ti amerò per sempre ma tu devi andare avanti con la tua vita. Innamorati di nuovo e vivi al meglio. Non essere ininterrottamente legato a me, finirai per vivere la tua vita in una sorta di bolla, in cui tu non farai ne entrare ne uscire più nessuno. Ricordati di me, ma non ricordarmi con un peso, un fardello da portare a spasso. Ricordati di me come una cosa immortale, lo so che vivrò sempre dentro il tuo cuore…’ si fermò, si asciugò le lacrime con le lenzuola del letto. Mise la mano sui miei capelli, sapevo che li amava e la lasciai fare. Poi la vidi togliersi la fede del nostro matrimonio e me la porse. Questo mi stava distruggendo. Strinsi con forza la mano che mi stava tendendo e iniziai a piangere.
 
 



 
Inverno
 
‘Niall, non guardarla così’ mi disse il mio amico mettendomi una mano sulla spalla.
‘Così come?’ chiesi asciugandomi le lacrime sulla manica della giacca scura.
‘Sembra che la tua ancora si sia appena spezzata, sembra che tu stia precipitando in un baratro, da cui difficilmente potrai risalire. Lasciala andare, ormai non puoi più fare nulla’ si accucciò di fianco a me e iniziò a guardare la tomba di mia moglie.
‘Lei era la mia vita, Harry. Non puoi capire quanto l’amassi.’
Lui sospirò. ‘ Lo si vedeva dai tuoi occhi’.
Mi accucciai vicino alla sua tomba, tra l’erba bruciata, il freddo pungente di quella giornata invernale, tra i frammenti del mio cuore spezzato, cercai nella tasca la fede che mi aveva lasciato prima di morire e la strinsi come se la sua mano fredda fosse ancora li. 
 
 
 

SPAZIO AUTORE. 
 
Salve a tutti.
Eccomi ritornata in questa sezione.
Ho scritto questa os un pochino di tempo fa e mi sono ricordata solo ora che la dovevo postare.
Ed eccomi qui.
Spero vi piaccia e lasciate qualche commentino. 
Un bacio a tutti.
Eli ♥

 
 
   
 
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