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Autore: Sam Hutcherson    19/08/2014    10 recensioni
Non te lo meriti Katniss. Eppure lui è qui. Per te. Per proteggerti ancora una volta. Ma
questa volta lo amerai come lui merita di essere amato.
Naturalmente EVELARK. Vade retro babbani. FF dedicata a Peeta Mellark!
Perché Peeta è il nostro re, ogni due ne sforna tre, noi cantiam così perché, perché Peeta è il nostro re!!! Smile without a reason whyyyy!!!!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Lady, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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                                             Ti amerò oltre l'immaginabile


È notte ormai, quasi non distinguo più le sagome dei mobili per quanto è buio.Nel silenzio il freddo sembra ancora più pungente.Sono  avvolta dalle braccia di Peeta già  profondamente addormentato.
Naturalmente sono più sveglia di un grillo. Non posso dormire, mia madre arriverà tra meno di dodici ore e io ...ho paura. Ho paura di rivederla. Ho paura di impazzire come ieri al telefono.
Ho paura di quello che dirà. Ho paura perchè i genitori hanno questo vantaggio su noi figli, vogliamo disperatamente credere in loro.
Mi scosto leggermente per guardare Peeta che dorme con la testa leggermente piegata verso di me, la bocca socchiusa, i capelli spettinati che gli ricadono leggeri sulla fronte e mi scappa un sospiro.
Mi libero delicatamente dalla presa delle sue braccia  e mi alzo dal letto. Gli sistemo le coperte che avevo spostato con un mio movimento e gli bacio una guancia.
Sorride nel sonno e sorrido anche io, ringraziando di averlo qua.Percorro in silenzio il corridoio per paura di svegliare qualcuno.
Piano nel buio riesco ad arrivare alla camera dove dormirà mia madre: è grande, come tutte le altre camere della casa, c'è un letto matrimoniale con la trapunta arancione. L'ha scelta Peeta quella trapunta, la luna illumina la stanza grazie alla sua luce che filtra dalla finestra.Mi siedo sul bordo del letto carezzando quelle coltri morbide e familiari.
E mi lascio andare ai miei incubi senza chiudere occhio.
Non so bene quanto tempo rimango li, seduta sul letto a pensare ma dopo quelli che mi sembrano secoli sento una voce alle mie spalle.
-Hey...-dice una voce assonnata. Mi giro sorpresa e trovo Peeta che mi squadra dalla soglia della stanza mezzo addormentato.
Gli sorrido automaticamente-Hey...-
Squadra la stanza come se avesse paura di entrare. Pensa che voglia stare da sola.
-Tutto apposto?-chiede.
Io gli sorrido cercando di essere rassicurante e tendo una mano verso di lui.
Peeta sorride e velocemente si avvicina a me sedendosi sul letto.
Apre le braccia e io mi accoccolo contro di lui con la testa sulla sua spalla e le gambe che dondolano tra le sue gambe.
-Sei in ansia per tua madre?-chiede stringendomi e posando il suo mento sulla mia testa.
-Si-sussurro.
Peeta mi bacia la fronte e rimane in silenzio.
-e tu?- chiedo.
Lui mi sorride.- Solo un pò...ma vedrai che andrà bene..-
Sospiro, rilassandomi contro di lui.Chiudo gli occhi inalando il suo profumo di Pane e Cannella.
Sento lo sguardo di Peeta sul mio volto.Si stende, ancora abbracciato a me e mi posa un bacio sulla fronte.Mi allungo arrivando alla trapunta ben piegata sulla cassa-panca ai piedi del letto e ci copro entrambi, dato che questa sera si gela.
-Non vedo l'ora di sposarti.-

Mi sveglio di scatto e all'improvviso del tutto lucida. La luce del sole, ormai, ha completamente illuminato la stanza Un leggero odore di fiori proviene dal davanzale della finestra aperta, fa molto freddo, nonostante ci siamo coperti.
Non sono nel mio letto, ma Peeta è accanto a me. Mi guardo attorno e ricordo ciò che è successo ieri...o oggi...non ne sono  del tutto sicura. La coperta si è scostata leggermente da Peeta che rabbrividisce tra le mie braccia. Lo copro bene carezzando i suoi capelli biondi e spettinati.
Il mio sguardo si posa sull'orolorio e salto in aria.Sono le undici!
Alle due dovrebbe arrivare mia madre!Deposito carezze e baci sulla sua testa e sul viso di Peeta, nella speranza di riuscire a svegliarlo.
Mi porto sopra Peeta baciando a raffica il suo viso, il suo petto le sue spalle e la sua fronte.
-Tesoro, tesoro svegliati!-mormoro a un Peeta che non vuole svegliarsi.
-Mhhh...-
Passo alla pelle del collo che dovrebbe essere più sensibile e comincio a baciarla lentamente.
-Kat...-Mormora Peeta ancora non del tutto sveglio.
Sbuffo. Ok, qui serve una misura di emergenza. Mi siedo a cavalcioni sul suo bacino, portando le mie mani sul suo collo per poi scendere lentamente sul suo petto.Dopo tante notti con Peeta so perfettamente quali sono i suoi punti deboli. Infatti Peeta mugugna e si passa una mano sogli occhi stropicciandoseli. Bacio delicatamente le sue palpebre ancora chiuse 
-Peeta è quasi mezzogiorno.-gli sussurro all'orecchio.
-No è impossibile.-sospira Peeta.
Ok è quasi sveglio.
Gli succhio delicatamente il lobo dell'orecchio destro per poi mordicchiarlo delicatamente.
-Si è possibile, sei un dormiglione tesoro accettalo.-
Peeta geme e le sue mani familiari vanno a posarsi sui miei fianchi, premendomi contro il suo corpo.Poggio le mie labbra sulle sue in un leggero bacio a stampo e Peeta apre gli occhi finalmente.
Mi scosto per guardarlo meglio negli occhi e sorridergli.-Buon giorno tesoro.-mormoro.
Peeta sorride e io mi avvicino per posargli un bacio a stampo sulle labbra. Missione compiuta.
Peeta sbadiglia e mormora.-Come mai non ci hanno svegliati?.-Si guarda intorno mettendo a fuoco la stanza.
Arriccio il naso contrariata-Perchè non ti piacciono i miei risvegli?-chiedo drizzandomi con la schiena ritta sul suo bacino.
Poggia le mani sui miei fianchi e alza gli occhi al cielo.-Mi piacciono eccome...anzi..No, non mi piacciono...perchè ogni volta che mi svegli te devo correre a farmi una doccia fredda.-
Io rido e mi piego arrivando al suo volto e sussurrando.-Anche se fa così freddo non perdi l'abitudine, eh Mellark?-chiedo maliziosa.
-Vuoi una dimostrazione?-chiede.
Mi mordo il labbro.-Non di certo sul letto dove dormirà mia madre, caro.-Mi alzo in fretta attenta a non fargli male e prendendolo per le mani lo faccio alzare.
Mentre io risistemo il letto Peeta chiude la finestra.-Sul serio però: Come mai non ci hanno svegliati?A quest'ora mi stupisco che un paio di Overcraft non abbiano già sfondato il tetto...-
-Magari non ci hanno trovato.-ipotizzo io.
-Magari non volevano disturbarci...-
Mi fermo  e anche Peeta si ferma voltandosi verso di me. Ci squadriamo con la stessa espressione seria per un paio di secondi e poi...scoppiamo a ridere.
Ridiamo come bambini. Ridiamo e ridiamo, sorreggendoci tra di noi o tenendoci al corrimano delle scale cercando di non cadere a terra per le troppo ridere. Sembriamo due iene impazzite, rosse in faccia e con le lacrime agli occhi. 
Quando mi fa male la pancia finalmente riesco a smetteredi ridere.
-No hai ragione...-dice Peeta asciugandosi le lacrime.-...Non ci hanno trovato.-
Dopo aver fermato i nostri continui attacchi di risate riusciamo ad entrare in cucina senza scoppiare a ridere in faccia alla prima persona che ci si para davanti.
La cucina oggi è stranamente rumorosa. Entriamo e troviamo tutti attorno a una Annie che si affanna attorno ai fornelli preparando pancakes. 
-Dove cazz...- Effie lancia un occhiataccia-arola eravate? Vi abbiamo cercato ovunque!-
Johanna ride-Lo sapevo che si erano infrattati da qualche parte!-dice indicando le nostre mani unite.
Poi si alza e ruba un dolce a Annie dando il via a una specie da duello di scherma tra il cucchiaio pieno di impasto di Annie e La forchetta di Johanna.(FORCHETTA!)
-Eravamo nella camera deglio ospiti.-dice Peeta affiancando Annie per andarla ad aiutare.
La rossa sorride riconoscente e gli cede il posto. Peeta  comincia a cucinare entrando nel suo mondo.
-Nella camera degli ospiti?!-Tuona Johanna.
-Effie!-dicono  tutti insieme voltanosi verso la capitolina che se la stava leggermente dando a gambe.
Effie si gira e sorride innocentemente.
-Dovevi cercare tu lì!-tuona Johanna con uno sguardo malefico negli occhi.Ha appena trovato una nuova preda. Effie sorride innocente e mi si avvicina-Oh scusate...-comincia rivolta a tutti.
-...ma erano così carini mentre dormivano abbracciati, che non ho avuto cuore di svegliarli.-
termina dandomi un buffetto sulla guancia.
I miei vasi sanguigni ovviamente decidono che sono troppo bianca e il mio sangue si riunisce come api sul miele sulle mie guancie. 
Abbasso lo sguardo imbarazzata, ma riesco comunque a notare il sorisetto compiaciuto alla mia reazione di Peeta. 
Haymitch finge di asciugarsi le lacrime in perfetto stile capitolino.-Ohh poveri tesori, che carini si abbracciano.-
Johanna ingoia un pancake intero e scoppia a ridere.
La mia occhiataccia parte spontanea e cala proprio immezzo agli occhi di Haymitch e Johanna dove proprio nel punto dove, ora nella mia mente, sono conficcate due freccie.
-Spero che vi vada di traverso.-borbotto sedendomi.
Un piatto pieno di Pancackes  mi si para davanti insieme a un bacio sulla testa e a un bicchiere di latte.
Faccio colazione/ pranzo dato che subito dopo Peeta arriva in sala da pranzo con una minestra.
-Ma ho appena mangiato!.-dico quando vedo un altro piatto davanti al mio naso. Non che non abbia un odore invitante, ma io non mangio molto.
Effie che ha già iniziato a mangiare mi lancia un occhiata per poi alzare gli occhi al cielo.
Da quando è nel dodici è molto meno sensibile all'argomento "Dieta".
Cosa di cui sono veramente contenta dato che ogni mattina mi svegliavo con un urlo nel treno per il tour della vittoria a causa del fatidico incontro Effie-Bilancia.E puntualmente ogni mattina Effie era nervosa come una biscia.
Peeta riavvicina il piatto che avevo allontanato verso di me.-é una giornata importante e sei anche nervosa, hai bisogno di cibo.-
-Per te ho sempre bisogno di cibo.-borbotto contrariata, ma afferro il cucchiaio e comincio a mangiare.
Haymitch beve rumorosamente il suo brodo-Ha ragione dolcezza !Metti un pò di ciccia su quelle quattro ossa, magari diventi più guardabile.-
-Haymitch!-Tuonano Effie e Peeta. So bene di non essere una persona attraente come Peeta, o Delly, o Annie...
-Non dire idiozie Haymitch e non metterle in testa certe idee.-dice Peeta teso verso il nostro mentore, poi si gira verso di me baciandomi una guancia.-Sei bellissima amore.-
-Aww.-Fa Effie mentre Haymitch fa una smorfia.
Mi lascio scappare un sorrisetto compiaciuto verso di Haymitch. Che importa se non piaccio? Basta che Peeta rimanga sempre dello stesso parere.E poi piacevo a Gale e a Edward...e Peeta puntualmente era geloso quindi non mi considero proprio inguardaile.
Storco il naso e comincio a bere il mio brodo e come sempre il mio premio mi si siede accanto.
Riesco a berne solo metà perchè mi si chiude lo stomaco. Sono nervosa, terribilmente nervosa. Non faccio altro che immaginarmi la scena di mia madre che entra dalla  porta. Entra e comincia a urlare o a piangere o sviene.
"Aspetta? Lei sviene?."
"Si sviene.-
"Beh...allora vatti a lavare i denti.-
"Non è divertente.-
Inizio a giocare con le posate e a mordermi il labbro superiore.
Dovrebbe arrivare tra poco, ansi dovrebbe già essere qui.
Peeta mi prende una mano e se la porta alla bocca baciandola teneramente. 
-Stai tranquilla Kat, andrà bene.-mormora rassicrante al mio orecchio.
Ho appena il tempo di lanciare uno sguardo preoccupato all'orologgio che il campanello suona.
Rimango incantata e Peeta mi bacia la guancia.
-Coraggio amore.-
Mi alzo quasi fossi un robot da tavola e mi dirigo a passo sostenuto verso la porta che apro immediatamente.
-Katniss.-
Riesco a sorridere, è così innegabilmente somigliante a Prim con i suoi capelli buoindi e la sua carnaggione pallida.Probabilmente Prim sarebbe diventata il ritratto di mia madre.
-Ciao Mamma!- dico con forse più gioia del dovuto.
Mia madre mi concede un sorrisetto-Ciao, come stai bambina?-chiede squadrandomi da capo a piedi.
-Bene Mamma... entra-dico spostandomi e facendola entrare.
Le prendo il cappotto appoggiandolo all'appendi abiti e porto la valigia in casa lasciandola nell'ingresso.
-Che bella casa.-dice mia madre vagando con lo sguardo sulle pareti e sui mobili.
-Grazie...-
-è molto ben arredata.-continua mia madre.
Le sorrido.-Già, i quadri sono di Peeta.-
Si acciglia un pò ma comunque commenta:-Sono molto belli, ha veramente un dono.-
Rido-Si ma è talmente testardo che non lo ammetterebbe mai...dopo ti mostro il resto della casa, intanto vieni a conoscere i miei amici.-
-D'accordo.-dice mentre la conduco verso il salone.
Sono tutti seduti sulle varie poltrone e i vari divani e quando entriamo il primo ad alzarsi per saltare mia madre è Peeta.
-Buon Pomeriggio-dice mia madre entrando.
-Buon pomeriggio signora Everdeen .- dice Peeta tendendo la mano a mia madre. È rispettoso ma un pò teso.
Mi viene quasi da ridere.Il che è folle.
-Salve Peeta come stai?- chiede mia madre.
Lui sorride cordiale.-Benissimo direi,  lei come sta?-
-Bene bene, ti sei preso bene cura di Katniss. La trovo in forma, magra ma in forma-dice mia madre squadrandomi.
Ecco ci mancava un altra che si mette a ingozzarmi manco fossi un maiale.
Peeta mi scocca un occhiata divertita.-Bisogna forzarla per farla mangiare.-
Sbuffo. A turno si alzano tutti per salutare mia madre che risponde garbatamente, ma senza mai avviare una conversazione.
-La casa è meravigliosa, complimenti.-dice mia madre.
Peeta sorride imbarazzato.-Oh beh...grazie ...non ho fatto tutto io...-dice Peeta abbassando lo sguardo sul pavimento.
Alzo gli occhi al cielo.-No certo, l'hai disegnata, progettata, costruita, montato i mobili, dipinto e stanze, attaccato i quadri....-inizio io.
Mia madre ride-L'hai costruita tu?-
Peeta si gratta la testa, arrossendo.-Ovviamente non da solo...-dice mentre giocherella con il bordo della maglia. È strano vedere Peeta che arrossisce, lui che è sempre così sicuro di se e che sa sempre cosa dire, cosa fare, come comportarsi. È riuscito a tornare da me dopo il depistaggio, mi ha salvata nelle arene, mi ha riportata alla vita, ha avuto la forza di amarmi dopo che neanche io riuscivo più a sopportarmi. Come può dubitare anche per un istante delle sue capacità? O dell'amore che provo per lui? Sembra quasi impossibile, eppure a volte lo sento: sento che Peeta non  si considera abbastanza, quasi fosse insicuro delle sue capacità e del suo valore. Come se ci potesse essere sempre qualcuno che lo surclassi.Come se ci potessere realmente essere qualcuno migliore di lui. Non c'è. Ma per me è sempre il primo e il migliore. 
-Beh...Katniss, dovrai essere davvero fiera di lui.-mormora mia madre lasciando che il suo sguardo vaghi per la casa e per la stanza.
Le sorrido.-Lo sono.-
Sento lo sguardo penetrante di Peeta sul mio viso e contraccambio con lo sguardo  impassibile, per dare sicurezza alle mie parole.
Mia madre mi scruta un pò indagatrice come se cercasse di leggere qualche cosa in me -Katniss, vorrei farmi una doccia se posso.-mi dice.
Sposto lo sguardo su di lei-Oh si certo, vieni seguimi.-dico prendendole la borsa.
Pesa parecchio ma ce la faccio.
-Lascia Kat ci penso io.-dice Peeta prendendomi il borsone dalle mani.
Seguiamo Peeta fino alla camera dove dormirà mia madre in silenzio. La casa sembra vuota e silenziosa.Sicuramente c'è tensione nell'aria, anche se ho cercato di essere più cordiale possibile.
Peeta poggia la borsa sulla cassa-panca ai piedi del letto e con un ultimo sorriso sparisce dalla porta.
-Allora...ti lascio riposare. A dopo.-dico cercando di sorriderle.
Esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle e lasciandomi sfuggire un sospiro di solievo.
È andato tutto bene no?
Alzo lo sguardo e trovo Peeta poggiato al muro a qualche passo di distanza.
Mi guarda preoccupato. Come se stessi per scoppiare a piangere. Ma sto bene. Sto bene sul serio.
Peeta lo capisce e mi sorride.


L'arrivo di mia madre ha, in qualche modo, innervosito tutti. Sono più o meno fuggiti tutti quanti in un battito di ciglia, chi doveva fare le spese Natalizie, chi nutrire animali, chi rimorchiare...Insomma, a casa siamo rimasti solo io e Peeta.
Peeta che combatte il nervosismo cucinando e io che combatto il nervosismo guardando Peeta cucinare in silenzio. 
Lo facciamo spesso quando c'è qualche cosa che ci preoccupa, o quando lui è preoccupato o nervoso e io mi preoccupo perchè lui è preoccupato o nervoso, o quando io sono preoccupata e Peeta cucina perchè sa che guardarlo cucinare è una delle poche cose che mi calma. 
Ma oggi io sono peoccupata perchè devo dire a mia madre che sto per sposare Peeta, devo dirle che sto per andare avanti. Le sento le parole che usciranno dalla bocca di mia madre, le sento già e mi spaventano: Come ti permetti tu. Tu che avevi il compito di proteggerla, di provare a essere felice? Come ti permetti di vivere, quando lei non ha nemmeno avuto un luogo per essere sepolta. 
Quando lei è bruciata a causa tua. Come ti permetti? Lei non potrà mai più essere felice a causa tua e adesso tu pretendi serenità, felicità e speranza quando tutto ciò che sei e che ti spetta è rabbia, tristezza e rimorso.
Le sento, mi rimbombano nella testa e provare a scappare è inutile. E come potrò, allora, andare avanti quando queste parole avranno una voce? Mi concentro sui movimenti di Peeta, sul suo braccio che si piega e si contrae a seconda delle necessita, sui suoi muscoli che si tendono e si gonfiano....lui è preoccupato perchè io sono preoccupata, ed è preoccupato perchè in teoria non dovrei essere preoccupata. 
Mi alzo con un movimento lento quasi a rellentatore. In silenzio mi avvicino alla mia preda che si spalle non mi vede e non mi aspetta. I mio sguardo cala sulle sue spalle larghe e sorrido.
Gli arrivo alle spalle mentre lui sta stendendo la pasta per fare non so cosa e gli circondo la vita con le braccia, stringendo leggermente. Peeta si immobilizza sorpreso ma poi sotto il mio tocco sento i suoi muscoli rilassarsi e le sue mani vanno sopra le mie, quasi dicesse: Non lasciarmi andare.
Sorrido e abbandono la mia fronte sulla sua schiena, lo sento sospirare leggermente e stringere piano la mia mano sul suo addome.
Non so per quanto tempo rimaniamo così abbracciati, so solo che finalmente sono in pace adesso, tranquillizzata dalla vicinanza di Peeta.
Dopo qualche tempo sento un leggero rumore che proviene dallo stipite della porta: qualcuno che, con un colpo di tosse, reclama la nostra attenzione.
Mi giro di  scatto trovando mia madre che ci guarda ancora abbracciati dallo stipite della porta.
Sono sicura che anche Peeta si è voltato per controllare chi fosse, eppure non scioglie l'abbraccio ne accenna a parlare.
-Mamma...-sussurro.
Lei si liscia una piega della gonna continuando a guardarci impassibile.-Katniss, faresti una passeggiata on me?-dice fredda.
Io annuisco una volta e poi mi riggiro verso Peeta che si è scostato per lasciarmi andare e ha chinato la testa.
Mi alzo sulle punte alzando con una carezza il suo volto. 
-Torno presto ok?.-dico a Peeta alzandomi sulle punte.
Lui annuisce e io poggio le mie labbra sulle sue. É una preghiera, una rassicurazione e una promessa questo bacio. È un bacio veloce ma che segna un confine. Io ti appartengo.
 
Mi ritrovo a passeggiare per le vie del sistretto insieme a mia madre, non abbiamo detto una parola da uando siamo uscite di casa, rimaniamo semplicemente in silenzio, un silenzio colmo di cose non dette. Io guardo il vialetto e mia madre le case del dodici, deve avere molta nostalgia di questo posto ...
-Katniss...-comincia lei...
-Cosa?-Sbatto le palpebre e mi volto verso di lei. Il silenzio intorno a noi gela.
-Volevo dirti che...che mi dispiace di essere scappata al 2 quando te avevi bisogno di me. Lo so, lo comprendo che tu sia arrabbiata con me. Ma...non sono mai stata brava ad accettare le perdite e la morte di Prim...mi ha sconvolta.-dice guardando il tramonto che sta tingendo il dodici di arancione, il colore preferito di Peeta.
-Anche io ero a pezzi. Ero a pezzi e non c'era nessuno quando avevo bisogno.Beh ...a parte Peeta naturalmente, ma ...-
-Ma avevi bisogno di me, lo so Katniss. Credimi mi dispiace così tanto per quello che ti ho fatto, mi dispiace. Sarò una madre migliore, voglio starti accanto.-
Mi scappa un grande sorriso- Anche io vorrei starti accanto Mamma e non sono arrabbiata con te.-
Mia madre contraccambia il sorriso, all'improvviso sollevata.
Mi prende a braccettto e io la lascio fare seppur leggermente sorpresa dal suo gesto.
-Allora come va da queste parti? Hai riviso Gale? Hazel mi ha detto che è ancora qui.-dice mia madre con tranquillità.
Io scrollo le spalle indifferente al discorso.-Si è ancora qui. è stato a casa mia per un pò...-
Mia madre mi sorride maliziosa ammiccando.-Ah Katniss eravate nella stessa casa eh? Che grande sacrifcio deve essere stato...-
Non vorrei che mia madre si facesse un idea sbagliata ma d'altronde se l'è già fatta.
-No mamma, io ero a casa di Peeta per tutto il tempo, non farti idee sbagliate Gale e io ormai non ci parliamo quasi più...-
-Peeta?-dice mia madre corrucciata. Ma scusate non ha visto che gli sono rimasta appiccicata per tutto il tempo?
"Tu ti appiccichi sempre a chiunque"
"Questa poi!"
"Questa poi cosa? Ti appiccichi e passi da una persona all'altra sembri un polipo: Gale, Prim, Finnik, Peeta..." 
"Taci essere inutile"
"Tecnicamente io non sto parlando"
-Si mamma Peeta, io vivo con lui.-dico.
Mia madre innarca le sopracciglia.-Katniss cara, basta.-dice con una nota compassionevole nella voce.
-Basta cosa mamma.?-
Mia madre mi carezza una guancia rapidamente- Non devi più recitare Katniss, sei libera ora. Non dovresti sentirti in colpa nei confronti di Peeta, con il tuo gioco l'hai salvato. Ora puoi vivere la tua vita in pace.-
Rido-Mamma ma scherzi? Io non mi sento affatto in colpa, sto con Peeta. È il mio ragazzo.-
alza le sopracciglia improvvisamente sorpresa.-IL tuo ragazzo?-poi scoppia a ridere.
-Ho capito cosa è successo.-dice- Tu hai litigato con Gale e lo vuoi far ingelosire con Peeta. Katniss cara sei proprio una rubacuri.-
-Mamma no! Io amo Peeta.-dico. È scema o cosa? Non le entra in testa?!
"Beh è tua madre..."
"e questo che significherebbe?"
"che geneticamente parlando è portata a essere un idiota"
"Taci."
-Katniss non dire idiozie tu ami Gale. Devi amarlo dopo tutto quello che ha fatto per noi quando tu non c'eri.-Alza un pò la voce come se finalmente si rendesse conto che io non sto scherzando.
-Non lo amo. Non provo niente per lui differente dalla semplie amicizia.-
Mia madre trova un espressione stizzita-Ti comporti da sciocca Katniss. Lui non è per te, lui on ti conosce come ti conosco io o Gale.-
-Lui conosce tutto di me. Lui mi ama.-dico
Mia madre alza gli occhi al cielo come se stesse parlando con una babina-Katniss come potrebbe amarti? È stato depistato, lui ti odia e ti farà del male.-
Mi stacco da lei disgustata.-Non dire mai più una cosa del genere.-sibilo.
-Katniss!-
-Lui è buono, mi ama. Lo amo.-
-Ma Kat, nel 2 non potrai più vederlo.-dice mia madre ma poi si ritrae come se si fosse lasciata scappare qualche cosa di importante.
-cosa?-
-Si. Ti volevo chiedere se vuoi venire a vivere con me nel due...potremmo ricominciare insieme Katniss.-ammette sorridendomi incoraggiante.
Non  ci posso credere.-Tu sei matta!-
-No Katniss pensaci!-dice.
-No! Io sposerò Peeta Mellark il quattro marzo!-
-Tu ...cosa?Hai detto che non ti sareti mai sposata.-
-Mi hanno fatto cambiare idea, volevo che tu fossi parte delle nostre vite che per una volta potresti essere fiera di me. Che potessi essere felice per me! Ma se non ci riesci ad accettare Peeta mi dispiace ma non avrai neanche me.-urlo e comincio a correre lasciandola li, in mezzo al distretto sbalordita, confusa e -lo spero-pentita.


Sono in ritardo...siloso. Qualcuno di voi vorrà uccidermi...siloso. Le caramelle sanno saltare...siloso.
Ma scusatemi sono a Roma con i miei genitori che qualche giorno fa hanno avuto un raptus culturale e gliè presa che volevano vedere Colosseo,fori Romani, Tombe di gente morta da duemila anni e cose così. Insomma una tortura. Eqquindi h avuto al giorno 10 minuti al giorno per scrivere. Spero di riuscire a farmi perdonare con questo capitolo che è molto lungo e con il prossimo. In cui Katniss ci sorprenderà e non andrà a gettarsi tra le braccia di Peeta piangendo come una disperata come volti di voi immaginano.
Mancano tre giorni a Natale . Ce la faranno i nostri eroi a vivere il loro primo natale da coppia vomitevole e non da seriar Killer in carriera?TanTAnTAn! Lo scopriremo nel prossimo capitolo! Come sempre. Recensite ! OLEOLE! RECENSITE!olaola!Commentate! Lalallala! Linciate! Insultate! Mangiate! Leggete! eeee....
-Sam
  
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