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Autore: EyesOfHeaven    19/08/2014    2 recensioni
Quattro amici e una crociera. Questa vacanza sarebbe dovuta essere tranquilla, senza pensieri né preoccupazioni; invece...
DALLA STORIA:
Perché mi sentivo così? Ero solo la sua migliore amica, eppure, quando Crystal si avvicinava a lui e gli parlava, avevo un peso nello stomaco e mi veniva voglia di portarlo via il più lontano possibile da lei...sarà per caso gelosia?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 12
FEDE’S POV
La tanto attesa cena di gala era ormai arrivata ed era tempo per me e Mar di prepararci; feci prima io la doccia, perché Mar ci metteva sempre tanto tempo. Finito, mi avvolsi nell’asciugamano e diedi il cambio alla mia amica, che intanto aveva scelto gli abiti da mettere quella sera; mi misi l’intimo, mi asciugai i capelli e li pettinai; poi vidi una strana busta sotto il mio cuscino: c’era scritto Per Fede, quindi la aprii e lessi il contenuto.

Hey Fede,
volevo scusarmi per non averti detto di Crystal, sapevo che ti avrei fatto arrabbiare e sono stato uno sciocco. Ma so che una lettera non basta; quindi ti aspetto all’ultimo ponte stasera alle 22:30 così possiamo chiarirci e ti posso dire una cosa che è da tanto che tengo nel mio cuore.
A stasera allora.
Nick
 
ps: non dirlo a nessuno, dovrà rimanere un segreto :D

 
Nick voleva finalmente chiarire tutto, ero felicissima, ma anche molto curiosa di scoprire cosa avesse di importante da dirmi; nel frattempo Mar uscì dal bagno.
“Fede, cos’è quel sorriso? E quella busta?” mi chiese.
“No, niente di particolare. A proposito, mi devo mettere quel vestito?” chiesi.
“Assolutamente si! È perfetto; e sono sicura che ti starà d’incanto”
“A me? Scommetto che quando Joe ti vedrà con quell’abitino impazzirà e inizierà a balbettare” risi.
“E quando Nick ti vedrà chiuderà gli occhi un paio di volte, poi spalancherà la bocca e si gratterà la nuca imbarazzato”
“Si contaci. Comunque tu mi devi far l’acconciatura”
“E tu mi devi truccare. E sbrighiamoci che è tardi”
Indossammo tutte e due i vestiti: il mio era un abitino rosa senza spalline formato da veli di tessuto che si sovrapponevano, che arrivava poco prima del ginocchio, abbinato a delle ballerine dello stesso colore; Mar invece aveva un vestito giallo pastello, con un corpetto rigido e la parte inferiore a balze che arrivava a metà coscia e decolleté dello stesso colore. Per quanto riguarda l’acconciatura optai per piastrare i miei capelli, lasciandoli sciolti, mentre raccolsi in una treccia laterale a lisca di pesce quelli di Mar; non ci truccammo molto, solo un filo di eye-liner e il lucidalabbra alla ciliegia per lei e quello alla fragola per me.
“Cazzo Fede, sei da stupro!”
“Senti chi ha parlato, ti sbaverà dietro tutta la nave, anche i nonnetti di 80 anni”
Mentre aspettavamo l’arrivo dei ragazzi parlammo del più e del meno.
 
NICK’S POV
“No Joe, la cravatta non me la metto!” era da circa 15 minuti che mio fratello stava cercando di farmela indossare, ma non ne avevo la minima intenzione.
“Ma perché? Ti sta d’incanto”
“Ma è orribile! Non mi metterò mai una cravatta nera”
“Ma ti da’ l’aria da uno più grande”
“Non voglio sembrare grande”
“Ragazzi, smettetela di fare i bambini” disse la mamma “Joe, mettitela tu la cravatta, visto che ti piace. Nick, puoi anche non indossarla, ma non vestirti con le classiche camicie a quadri”
“Si mamma” dicemmo in coro.
Mentre Joe era a fare la doccia e mamma e papà si stavano vestendo, trovai una busta sotto il mio cuscino; c’era scritto Per Nick, così la aprii e la lessi:

Hey Nick,
mi volevo scusare per essermi arrabbiata così tanto quando ti ho visto con Crystal. Ma so che una lettera non basta; quindi ti aspetto all’ultimo ponte stasera alle 22:30 così possiamo chiarirci e ti posso dire una cosa che è da un po’ che tengo nel mio cuore.
Un bacio, TVB.
Fede

 
ps: non dirlo a nessuno, dovrà rimanere un segreto <3
 
 
Fede, la mia Fede, voleva parlarmi, mi voleva dire una cosa importantissima. Ero felicissimo, ma mi aveva scritto che non lo dovevo dire a nessuno, così trattenni la mia felicità e rimisi la busta sotto il cuscino, ma non prima che Joe la vedesse.
“Che cos’è?”
“Niente Joe, non intrometterti. Ora vado a far la doccia, non guardarla”
“No, tranquillo”
Mi lavai e uscii dal bagno, poi misi i vestiti che mi aveva scelto Joe, ad eccezione di quella cravatta, che se la mise lui. I nostri genitori uscirono e noi finimmo di prepararci. Alla fine non eravamo poi vestiti male: io indossavo una camicia bianca con il collo aperto, dei pantaloni blu e le mie Converse bianche, mentre ai capelli applicai come sempre il gel per renderli più ricci; Joe, invece, aveva una camicia bianca, la famosa  cravatta nera, i pantaloni e la giacca dello stesso colore e piastrò i capelli, che gli ricadevano sulla fronte.
“Abbiamo fatto un buon lavoro. Siamo proprio fighi e sono sicuro che tutte le ragazze ci cadranno ai piedi; o meglio, la maggior parte cadrà ai miei, a te lascio quelle più bruttine”
“A me basta che piaccia a Fede”
“Tranquillo, le piacerà”
Andammo a bussare alle ragazze e non potevo credere a quello che vedevo: Fede era lì, in tutto il suo splendore, con un fantastico abito e i capelli lisci che le stavano meravigliosamente; chiusi gli occhi un paio di volte, poi spalancai la bocca, ma la richiusi subito prima di essere preso in giro, infine mi grattai la nuca. Cavoli, mi faceva un effetto stranissimo vederla così e allo stesso tempo non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso.
Lei abbassò lo sguardo leggermente imbarazzato e Mar le sussurrò:
“Te lo avevo detto”
 
JOE’S POV
Ero in Paradiso, non c’era altra spiegazione: Mar era un angelo, quel vestito le stava benissimo e l’acconciatura era fantastica, proprio come lei. Non riuscivo a dire niente, così balbettai qualche parola per poi dire solo un semplice ‘wow’.
Le due ragazze risero e Fede le disse:
“Stavi dicendo?”
Quindi ci recammo in sala da pranzo, dove ad attenderci c’erano già i nostri genitori.
“Wow ragazze, siete uno schianto” esclamò mamma, seguita da papà.
“Siete bellissime”
“Grazie mille” risposero all’unisono.
Mangiammo e poi andammo nella hall; mentre camminavamo io e Mar restammo un pochino indietro.
“Allora?”
“Missione compiuta Mar, Nick ha letto la lettera”
“E lo stesso ha fatto Fede; ora io devo andare a preparare le ultime cose, tu è meglio che resti con loro, altrimenti potrebbero dirsi tutto e il piano fallirebbe”
“Ok perfetto, allora dirai che devi andare in bagno e metterai a posto tutto”
Ci sedemmo ai divanetti e dopo un paio di minuti come da copione Mar si alzò e se ne andò, mentre io mi incentrai sui due innamorati: Nick aveva lo sguardo fisso su Fede e lei gli lanciava brevi occhiatine; ma io e Mar avevamo dimenticato un piccolissimo particolare, e quel particolare si chiamava Crystal.
“Ciao ragazzi, come state? Vi piace il mio vestito?” disse facendo una giravolta.
La guardai bene: aveva una magliettina aderente e molto scollata, una minigonna di jeans e tacchi molto alti; insomma, poco  provocante.
“Sei... carina” cercò di dire Nick, probabilmente per non essere scortese.
Lei si sedette vicino a lui, accavallando le gambe.
“Oh, ma che bel vestito Federica... Fede. Dove l’hai preso? Ti sta quasi bene quanto il mio sta bene a me”
“Forse è molto più bello il suo, Crystal” aggiunsi.
“Me l’hanno regalato i miei genitori per il mio compleanno” disse la mia amica cercando di essere gentile.
“Bene. Comunque, cosa facciamo stasera?”
“Ehm, veramente Cry io avrei un piccolissimo impegno” le spiegò Nick.
“Già Cry. Abbiamo un impegno, magari la prossima volta” disse Fede.
“E quale impegno sarebbe?”
“Dobbiamo...si, dobbiamo... ecco, abbiamo promesso ai nostri genitori che stasera saremmo stati con loro”
“Oh, in questo caso... allora andrò in discoteca. Ciao bella gente. Fede” e se ne andò.
 
FEDE’S POV
Erano le 22:30 ed era meglio che andassi al luogo del mio ‘appuntamento’, ma prima andai per un secondo in camera per mettermi un po’ di profumo. Quella serata doveva essere perfetta.
Scesi e andai ai lettini dell’ultimo ponte, con un sorriso grosso stampato in faccia. Vidi che su due sdraio c’erano gli asciugamani e qualcos’altro che non mi era ancora chiaro, così mi diressi in quella zona. Lì, incontrai Nick; probabilmente era appena arrivato anche lui.
Mi avvicinai e gli dissi un imbarazzato:
“Ciao”
“Hey! Allora, come stai?”
“Bene grazie, tu?”
“Benissimo. A proposito, sei bellissima”
“Anche tu” feci un sorriso timido, poi ricominciai a parlare.
“Quindi, cosa volevi dirmi?”
“Io? Cosa volevi dirmi tu?”
“Ma io ho ricevuto una lettera da parte tua; guarda, eccola qui” la presi e gliela feci vedere.
“Anche io ho una lettera uguale alla tua. Aspetta, ma questa è la scrittura di mio fratello”
“E questa è di Mar. Quindi significa che...”
“Hanno organizzato tutto loro” finimmo entrambi.
“Beh, che ne dici se approfittiamo di quello che ci hanno preparato?” disse.
“Si dai” ci sedemmo sulle sdraio e Nick riprese.
“Fede, io volevo scusarmi per non averti detto di Crystal, sono stato uno sciocco, perdonami”
“E io ti chiedo scusa per essermi arrabbiata così tanto. E comunque io ti ho perdonato quasi subito, ma volevo averti un po’ sulle spine”
“Sei cattiva!” disse facendomi il solletico. Risi molto e mi sdraiai accovacciandomi per impedire che continuasse, ma non fu così; al contrario, finì sopra di me; era una situazione molto imbarazzante, ci guardammo negli occhi e mi persi in quelle iridi color cioccolato, sentii il suo cuore che batteva veloce, così come il mio, e mi sembrò che il tempo si fosse fermato. Poi Nick si alzò e si scusò per essermi piombato addosso.
Vide qualcosa sotto i due lettini e la raccolse, dopo mi disse di chiudere gli occhi e lo feci; mi mise qualcosa sotto il naso e annusai: era una rosa; aprii gli occhi e vidi quel fiore rosso in tutta la sua bellezza, mentre Nick teneva dolcemente il gambo e mi guardava con un leggero velo rosso sulle gote.
“Grazie Nick, è bellissima” dissi prendendola.
“Ma mai quanto te” sussurrò.
Arrossii e distolsi lo sguardo, ma il riccio mi prese il mento, impedendomi di evitare di guardarlo. Mi avvicinai sempre più al suo volto, sempre tenendo il contatto i nostri occhi; oramai riuscivo a sentire i battiti del suo cuore e sfiorai con la fronte alcuni riccioli ribelli. Non appena i nostri nasi si toccarono, le nostre labbra si unirono delicatamente in un caldo e dolce bacio.
Avevo aspettato quel momento da tanto e finalmente era successo; non sapevo cosa sentivo: era un misto di emozioni che si contorcevano nel mio stomaco; non sentivo più il mio cuore dai tanti battiti che faceva.
Allacciai le mani al suo collo e lui mi prese i fianchi, approfondendo il bacio. C’eravamo solo io e lui, nessun altro, e mi sembrava di viaggiare nell’universo: era la cosa più bella che mi fosse capitata in tutta la mia vita. Con mio grande dispiacere ci staccammo e ci guardammo negli occhi.
“Fede, è da molto tempo che volevo dirtelo, ma...” lo zittii.
“Shh, non ci sono ma. I nostri sentimenti non hanno bisogno di questa parola”
“Ti amo”
“Ti amo anch’io” dissi sorridendo. Bastavano due parole per rendermi così felice, ed erano proprio quelle due.
Ci sdraiammo sui lettini, io con la testa sul suo petto e lui con un braccio attorno al mio corpo, entrambi a guardare le stelle.
“Non saranno mai belle come lo sei tu” mi sussurrò.
“Che dolce. Lo sai che potresti vincere un premio per le tante volte che mi hai fatto arrossire?” rise.
“E tu lo sai che sei ancora più bella quando arrossisci?” ok, quel ragazzo mi voleva morto.
“Senti, ma...adesso cosa siamo?” chiesi imbarazzata.
“Vedila come vuoi. Migliori amici, fidanzati, non cambia quello che provo per te”
“È per questo che ti amo” e gli diedi un altro bacio.
“Sai che dopo dovremmo ringraziare Joe e Mar? Senza di loro non saremmo qua”
“Si, magari un piccolissimo grazie; adesso però pensiamo a noi: promettimi che niente e nessuno ci separerà”
“Te lo prometto fragolina; tu ed io per sempre, fino alla fine di tutto”
E restammo tutta la serata abbracciati, ascoltando musica dalla radio che qualcuno  ci aveva fatto trovare lì.
 
MAR’S POV
“Anche io ho una lettera uguale alla tua. Aspetta, ma questa è la scrittura di mio fratello”
“E questa è di Mar. Quindi significa che...”
“Hanno organizzato tutto loro”
Mh, forse avevano scoperto tutto, ops.
“Joe, forse è meglio che ce ne andiamo”
“Perché? Io mi sto divertendo a spiarli”
“Perché hanno bisogno di privacy; e non vorrei che ci vedessero e rovinassero tutto quello che abbiamo fatto”
Così andammo dall’altra parte della nave e ci sedemmo al muretto del campo da basket.
“Allora, cosa facciamo?” chiesi.
“Non so, potremmo parlare di noi”
“Di noi? Cosa dobbiamo dire? Che siamo migliori amici, che ti voglio bene anche se a volte mi fai venire l’esaurimento nervoso, che oggi abbiamo fatto un ottimo lavoro in qualità di Cupido, che sei pazzo e ti sopporto...”
“Ferma, cos’è che hai detto?”
“Che ti sopporto anche se sei pazzo”
“No, prima”
“Che abbiamo fatto un ottimo lavoro...”
“No, prima ancora” insistette.
“Oh, che ti voglio bene; perché?” dissi sorridendo.
“Non me lo hai mai detto” ricambiò il sorriso leggermente imbarazzato.
“Non è che se non te lo dico non è vero” no, perché io non gli volevo bene, io lo amavo.
Quindi mi alzai e feci due passi, ma mi prese il braccio e mi fermò, alzandosi anche lui.
“Non ho mai detto questo” sorrise.
Mamma mia, quel sorriso era una cosa spettacolare, non ne aveva mai fatto uno così raggiante; non ci capii più nulla e lo baciai. Il mio stomaco era sottosopra, sentivo le farfalle, anche se più che farfalle erano elefanti imbizzarriti; pensai che fosse tutto perfetto, ma sentii lui che non ricambiava: perfetto Mar, hai fatto la figura più merdosa della storia.
Subito mi staccai da lui e cercai di formulare delle scuse, ma la vergogna prese il sopravvento e mi voltai, cercando di scappare da quella situazione; però, ancora una volta Joe mi prese il polso e mi girò, unendo nuovamente le nostre labbra in un bacio più passionale.
Se prima erano elefanti, adesso era un intero zoo imbizzarrito, erano tutti gli animali del mondo, era una bomba atomica; si, mi era scoppiata nello stomaco una bomba atomica, ma, al contrario di quella vera, questa era fantastica.
Ma tutte le cose belle finiscono sempre presto, infatti ci dividemmo; subito Joe iniziò a parlare:
“È da tanto che mi piaci, ma non sapevo come dirtelo; poi c’è stato quel sogno e ho capito che avrei dovuto farlo il prima possibile, ma avevo sempre pensato che tu non ricambiassi; beh, fino a stasera”
“La stessa cosa vale per me”
“Quindi... vuoi essere la mia ragazza?”
“Assolutamente si” e lo ribaciai.
Poi ritornammo a sederci sul muretto, lui mi cinse le spalle e io poggiai la testa sulla sua spalla.
“Riusciremo a stare insieme per tanto?”
“Certo piccola, ne sono sicuro; ci saranno delle difficoltà, questo è inevitabile, ma le supereremo insieme, tu ed io”
 
 
 
 
 
 
Allora tesorini belli dolci cari (?) mi scuso tantissimo per il ritardo, ma mia mamma mi impediva di usare il computer e, quando potevo, non avevo tempo; c’era tutto quello che doveva avvenire nella mia testolina, ma non sapevo come scriverlo. Perdonatemi :c
Anyway, il capitolo è il più lungo che io abbia mai scritto, ma non potevo continuare a portarmi dietro questa cena di gala. Vi piace? Le due coppiette sono fatte, sono felicissima <3
Vi piacciono i vestiti delle ragazze? Quello di Mar me lo ha descritto Tysmzain, che non smetterò mai di ringraziare. In più mi ha anche aiutato a descrivere il bacio tra Fede e Nick (senza che sapesse chi erano i personaggi): ti amo troppo Chri <3
Oltre a ringraziarla per tutto questo e per la recensione, ringrazio anche Biohazard_ che mi ha mandato una bella recensione e tutte le lettrici silenziose: al primo capitolo siamo arrivati a 150 visite! Vi amo troppo.
Ok sono troppo smielata oggi lol. Vi lascio.
Un bacio, alla prossima (cercherò di essere puntuale).
Fede
  
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