-Si può sapere per quale motivo mi hai portato qui, Naruto?- disse Sasuke infastidito, mentre picchiettava le dita sul bancone del locale.

Al piccolo Uchiha non piacevano i posti affollati, in particolare i bar.

Già, i bar. Ma non quelli dove si va a far colazione, o scambiare due chiacchiere fra amici, per quelli era ancora ancora tollerante. Lui detesta in particolare i bar per single. Quelle buie catapecchie dove i ragazzi vanno ad ubriacarsi per “dimenticare, e affogare i problemi nell'alcol”.

-Suvvia! Non è poi così male. E dopotutto, potevi anche non venire.- ribatté il biondo con un sorriso a trentadue denti stampato in viso.

“Potevi anche non venire” un cazzo. Sei venuto a casa mia e mi hai letteralmente trascinato in questo posto.

Ma c'era qualcosa che Sasuke odiava ancora di più dei bar per single...

-Cos'è quella faccia? Sasu, non dirmi che adesso sei diventato omofobo -

...sto parlando dei bar gay.

-Non sono omofobo, testa quadra. Mi danno fastidio tutti quelli che cercano di rimorchiarmi-

-Ah, meno male. Altrimenti sarebbe come rinnegare la propria natura, non trovi?- disse Naruto scherzoso, mentre sorseggiava un cocktail.

A quelle parole Sasuke si irrigidì e fulminò l'amico con lo sguardo, ma l'altro, invece di rispondere, scoppiò in una sonora risata.

-Naruto, io ti...- l'Uchiha non riuscì a finire la frase che...

-Hey, ciao!- ...uno paio di sconosciuti si intromisero nella loro conversazione.

Il primo era abbastanza alto. Aveva lunghi capelli raccolti in una strana acconciatura, con una piccola coda che faceva sfuggire dei capelli sulla schiena e un ciuffo biondo che gli cadeva sull'occhio sinistro. Aveva due grandi occhi azzurri e... e quello è smalto?

Mentre l'altro era un po' più basso, con dei corti capelli rossi. Sembrava freddo nei modi, e non pareva entusiasta di ritrovarsi in un posto del genere col biondino.

Magari anche lui è stato portato qui controvoglia.

-E' libero questo posto?- chiese il ragazzo dagli occhi azzuri.

-Certo!- rispose l'Uzumaki -Piacere, io sono Naruto e lui è Sasuke-

A quelle parole il volto del moro si dipinsi in una smorfia, a metà strada fra l'indifferenza e il disgusto.

No, no, no Naruto! Non puoi farmi questo, non puoi. Già non volevo venire qui, figuriamoci conoscere gente in un posto simile!

-Sasuke...- bisbigliò Naruto notando lo scarso entusiasmo dell'amico -cerca di essere più, come dire... aperto e sociale- concluse accennando un sorriso.

-Piacere...- esordì scocciato quest'ultimo.

-Io sono Deidara e lui è Sasori- presentò il più alto -e tu sei... meraviglioso!- disse guardando Sasuke.

Ed ecco che si comincia.