Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: JacobStark    20/08/2014    6 recensioni
Jelsa dovunque, come dice il titolo. La nostra raccolta.
Una parentesi di cristallino amore impossibile nella realtà tra la regina dei ghiacci il lo spirito d'inverno.
Sarete voi a dare la trama per le varie One Shot che scriverò. Accorrete numerose. Perché credo di essere l'unico maschio sul fandom.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Love comes suddenly

Freddo. Un freddo simile non l'aveva mai provato. I suoi poteri l'avevano protetta dal freddo del mondo, ma non l'avrebbero protetta dal freddo abbraccio della morte. Ma il freddo , come al solito, le schiarì le idee. Si ricordò del giorno in cui aveva fatto, per quanto involontariamente, del male ad Anna, tanti anni prima. Il giorno in cui, al ballo d'estate, aveva rivelato i suoi poteri al mondo, ed era scappata, mentre ad Arendelle si lanciava la caccia alla strega. Ricordò come, quello stesso giorno, Anna aveva rubato una motoslitta per andarla a cercare tra i monti,e  aveva incontrato Kristoff, il ragazzo che da quel momento di sarebbe preso il suo cuore. Un ultima immagine le passò davanti agli occhi. Una bambina che si cadeva dalla nave, e lei che, per salvarla, saltava in acqua. Le metteva il salvagente e la vedeva mettesi in salvo. Poi la corrente che la trascinava a fondo, nel freddo abbraccio della morte. Una gelida stretta che l'avvolse sempre di più, fino al momento della fine.

Passarono i giorni. Elsa venne data per morta, e causò un vero shock ad Anna. Stette chiusa in camera per giorni, e non ci fu un vero funerale. La tomba era vuota. Venne fatta solo una commemorazione, ma Anna rimase triste per mesi, e si legò ancor di più a Kristoff, diventato ormai la sua ancora di salvezza.  

In questi mesi tuttavia qualcosa era cambiato. Elsa era si morta, ma era anche rinata. Lo stesso giorno della sua morte infatti,la luna aveva reclamato il suo spirito. L'aveva trasformata nella regina dei ghiacci. I suoi poteri erano rimasti, ed ora poteva viaggiare su ali di ghiaccio e neve. Ma nessuno poteva né vederla, né sentirla. Soffrì molto. Aveva appena riallacciato i rapporti con il mondo e già ne era stata tagliata fuori. Ma sopratutto gli mancava la sorella. Anche se aveva provato e riprovato, Anna la riteneva ormai morta. E non la sentiva, nonostante lei le avesse urlato, gridato e pianto a meno di un centimetro da lei. Nonostante tutto quello che aveva fatto per farsi notare, la sorella non l'aveva minimamente notata. Nel suo cuore un freddo pungente, ben peggiore di quello della morte, si era insinuato. 

Poi aveva incontrato lui. Era arrivato con l'inverno, leggero e spensierato come il vento. Certo, era un insoppostabile sbruffone, ed era dotato di un senso dell'umorismo alquanto discutibile. Ma quanto era bello. I capelli era del tutto bianchi, e sparati da tutte le parti. Era pallido come un affogato, esatttamete coem lei, e aveva due occhi blu meravigliosi, pieni di divertimeto e gioia di vivere. Anche il sorriso che gli coronava il volto perennemente e metteva in mstra i denti candidi splendeva di divertimento. In un certo senso aveva diminuito la sua solitudine. 

"TI ODIO!" "Zitta, seriosa. Se non ti diverti che gusto c'è?" "Tu non capisci!"  "Cosa?" "Non ti interessa" fine tipica di uno dei tanti discorsi fra i due spiriti.  Tutti questi discorsi lasciavano Elsa con un senso di disagio che odiava. Ma tutte le volte Jack le suggeriva di andarsene da Arendelle con una leggerezza che la faceva infuriare. Lei odiava questa cosa. Come poteva anche solo pensare che avrebbe lasciato la sorella, senza poterle dire che lei era viva, almeno in parte, e che teneva a lei. E, nonostante l'avesse spiegato a Jack, quello continuava a proporle di seguirlo. 

Jack era entusiasta e devastato al tempo stesso. Una ragazza bellissima, con dei meravigliosi capelli biondo platino tenuti indietro da una treccia posata sulla spalla, e gli occhi in tutto e per tutto simili a due diamanti color ghiaccio. Erano meravigliosi. E poi,sinceramente, era diventato spirito a diciotto anni. Le ragazze gli piacevano parecchio, quando non era impegnato a proteggere i bambini. Quello che l'aveva conquistato più di tutto era quell'aria regale che la attoriniava. Sinceramente invece non sopportava la sua serietà. Non sorrideva mai, o, se lo faceva, non riusciva a vederla. Peccato, le sarebbe piaciuto molto vedere un sorriso su quel volto pefetto, quelle labbra invitanti e... basta. Doveva smetterela di pensare sempre ad Elsa. Avrebbe potuto parlarne con North, quando lo avrebbe visto. 

Il natale era passato. Neanche la magia di quella festa era stata in grado di farla vedere dalla sorella, e per di più anche Jack era sparito da due giorni, lasciandola sola ancora una volta. Poi, una mattina, mentre lei era sull'isola del castello ad ammirare l'alba, Jack era arrivato, e l'aveva presa per mano e il vento li aveva trasportati, portandoli davanti a casa di Anna, che ora viveva con uno zio. "Sei Triste e  seria perché non riesci a perlare con lei, vero?" Elsa lo guardò. Ne avevano già parlato molte volte,e gli aveva già fatto vedere la sorella, ma c'era qualcosa di diverso nei suoi occhi. Il solito scintillio divertito era stato sostituito da un espressione tenera e comprensiva. Poi, da dietro la schiena, tirò fuori una piccola collana. "QUesta me l'ha prestata Nicholas North, Babbo Natale. Permette a chi la indossa di farsi vedere dai mortali, grandi o piccoli che siano. Mettilo, e lei ti vedrà. Ma non potrai tenerla per sempre. Se tua sorella crederà in te poi potrà vederti. Per sempre." Elsa accettò, speranzosa. Si infilò la collana e entrò nella camera della sorella, aspettandola su una poltrona. 

Jack guardò, dalla finestra, l'intera scena. Anna che si prendeva un colpo, elsa che la rassicurava, poi la storia di Elsa e l'abbraccio delle due sorelle. Quando Elsa si tolse la collana ebbe un attimo di panico, ma vide la sorella abbracciarla una volta di più, e si calmò. Poi Elsa lo invitò ad entrare. Jack, un po titubante, si infilò nella finestra, ed Elsa gli infilò la collana a forza. "Anna, voglio presentarti Jack Frost." 

Elsa, quella sera, era al settimo cielo. Aveva potuto parlare con Anna, e ora lei credeva in lei, e si sarebbero sempre potute rincontrare. Una punta di consapevolezza però le affondava nel cuore. Sapeva che ormai lei era su un piano diverso da quello dei mortali, anche da quello della sorella. Lei era diventata immortale. Nom aveva bisogno di cibo, acqua, sonno o altro. Questa  consapevolezza le gelava il cuore, perché sapeva che Avrebbe visto Anna invecchiare e spegnersi, mentre lei sarebbe rimasta sempre la stessa. Ma in quel momento lasciò volentieri le sue tristezze. Era seduta accanto a Jacksu di una montagna, e il panorama dava sulla montagna del nord, il luogo che aveva ospitato la più grande dimostrazione dei suoi poteri. Un castello meraviglioso, fatto di ghiaccio cristallino. "Sai principessa, a volte ti invidio." "Perché?" L'espressione sul volto di Jack era buffa, come se si stesse concentrando. "Io ho dovuto aspettare trecento anni prima che qualcuno mi vedesse, tu solo qualche mese. Hai avuto molta fortuna." "Forse più di quella che pensi tu." Elsa aveva un espressione maliziosa sul volto "Che intendi dir..." Elsa gli era saltata addosso, baciandolo sulle labbra in modo davvero selvaggio, baci che lui ricambiò in modo altrettanto entusiastico. Aspettavano entrambi questo momento da tanto, tanto tempo (in realtà Jack da molto di più), e ora che era arrivato non volevano perderne neanche un istante. Baci e morsi si sussegguivano, senza altro effetto che quello di aumentare il desiderio di entrambi. "maledetto cupido" pensò Jack "alla fine hai fregato anche me"

Le mani di Jack  scesero sul corpo di Elsa, assaporandone ogni centimetro, sfiorando le sue dolci curve, gustandosela fino in fondo. Elsa cercò il contatto con la pelle di Jack, cercando le labbra del ragazzo. Volevano entrambi di più. Le lingue si avvinghiavano nelle bocche, selvagge, mentre si mordevano le labbra a vicenda per non perdere la presa, scambiandosi fugaci ma langiudi sguardi, gli occhi di entrambi lucidi di gioia e accesi di passione. Un vento leggero si era alzando, trasportando il due giovani spiriti, ancora avvinghiati nel loro passionale abbraccio, verso in castello. La porta del balcone si spalancò, e rivelò l'interno spoglio, ma Elsa,con un solo gesto, lo rimenpì di mobli e di un letto enorme, con lenzuola intessute nel freddo e nel gelo, così soffici da sembrare seta. Ma l'unica seta che interessava Jack era quella della pelle di Elsa, ormai per più di metà visibile. La spogliò, beandosi della bellezza del corpo della ragazza, baciandone ogni singolo centimetro. Elsa spogliò il ragazzo, che l'adagiò sul letto e...

Le porte del castello si chiusero, lasciandoci fuori, al freddo, e all' oscuro, o quasi, di quello che successe in quella stanza. Sappiamo solo che da quel giorno un altro spirito accompagna Jack Frost in giro per il mondo. Si tratta di una giovane donna molto bella, vestita con un leggero abito azzuro come ghiaccio, con lunghi capelli color platino ed un aria regale. Pare che la giovane porti un anello, con un cristallo di ghiaccio, che anche da lontano, se si fa attenzione, si può notare da quanto brilla. Inoltre, ultimamente, dalle parti di Arendelle si mormora che d'inverno, oltre a Jack Frost, arrivi anche la Regina della Neve, che vigila perché i bambini non si facciano male. Chissà, forse quei due viaggiano assieme.


 
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Idea di  Romantic Dreamer, che ringrazio per avermi donato questa idea e questo titolo
Realizzazione a cura di Poseidonson97 (Certo, perche non si era capito)
Chiedo scusa a Iran, ma la sua storia è in fase di scrittura. Sei la prossima. Ciao.
Ripeto, madatemi le vostre idee anche nelle  recensioni di questo capitolo, vi lascio la lista.

Titolo:
Personaggi: 
Ambientazione: (Precisi, mi raccomando. AU, normale o altro.)
Ratings: 
Trama:
Autore: ( se volete che inserisca il vostro nome) Si/ no

Vostro 
Poseidonson97

  
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