La vita estetica, infatti, è incentrata sul desiderio e sul godimento. L'esteta non esce dalla sfera della sensualità: per questo il personaggio che meglio lo rappresenta è il Don Giovanni di Mozart. La musica è infatti la più sensuale delle arti, poiché in essa l'espressione è totalmente immediata, senza far ricorso alla parola, che invece comporta una dimensione concettuale e riflessiva. Analogamente il seduttore vive nell'elemento dell'immediatezza: egli non compie mai una scelta definitiva, non si impegna mai in nulla, la sua filosofia è il motto oraziano del "carpe diem". La vita dell'esteta è una successione ininterrotta di istanti indipendenti gli uni dagli altri: egli passa da un'esperienza all'altra senza che quella precedente lasci una traccia di sé su quella successiva, senza che la sua esistenza abbia una storia.