Anime & Manga > D.Gray Man
Segui la storia  |       
Autore: Anicemirto    16/09/2008    1 recensioni
{Jasdebicest,nonsense...ed ora anche longfic}
{E’ il suo atteggiamento che lo rende così interessante. Così sensuale,con quel suo modo di guardare tutti dall’alto in basso [non è altro che un modo per simulare una sicurezza inumana],con quel suo sorriso ferino e maligno [quanto può essere triste,in realtà,un sorriso del genere?],con quei suoi sguardi magnetici [gli piacerebbe poter attirare realmente qualcuno…per poterlo amare].
Lui [tu] non ha[ì] nessuno se non te stesso [lui].
Quanto siete soli.}
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Debitto, Jasdero
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un passo,due passi,tre passi. [Rimani fermo]

Salti nell’ombra. [Ne guardi l’inizio con timore]

Non ti accorgi di dove sia il terreno e dov’è il cielo. [Te ne rendi conto ma preferisci far finta di non comprendere]

La confusione ti avvolge,ti circonda. [Un po’ ti piace,un po’ la odi]

E tu ti crogioli al suo interno. [Ti senti soffocare]

E’ solo un sogno caotico. [Chissà se ti sveglierai?]

 

Piove a dirotto,e voi due continuate a barcollare in mezzo alla strada. Non avete voglia di cercare un riparo,tanto siete già bagnati fino all’osso. Lo guardi arrancare sulla strada,ormai il fango vi arriva alle caviglie,tu stesso fai fatica a camminare.

Seriamente,inizi ad avere anche sonno! Se fosse per te,ti sdraieresti sul terreno e ti addormenteresti…fin quando la terra e l’acqua non arriverebbero al punto di sommergerti. Non ti preoccuperebbe minimamente diventare tutt’uno con il fango,non sarebbe poi un così grande problema. Potresti sempre rialzarti,darti una ripulita ai vestiti e proseguire in seguito.

Siete così sicuri di voi che neanche la stanchezza riesce a fermarvi…vi rallenta appena un po’.

 

Alzi gli occhi,mentre lui li tiene bassi,evidentemente non vuole inciampare ancora. Gli stivali strusciano tra di loro a causa della vostra camminata barcollante,sembrate quasi ubriachi.

Inciampi,tenti di tenerti in equilibrio senza però riuscirci. Cadi rovinosamente,l’altro si ferma e si avvicina per aiutarti a rialzarti. Ignori la sua mano protesa,facendoti leva con le mani tiri fuori il volto dalla melma,sollevi lievemente il naso appoggiandoti sulla fronte. Respiri profondamente prima di rialzarti con uno scatto di gambe e braccia.

 

[Tutti gli esseri viventi sono nati dalla melma primordiale,tra tutti ci sono stati organismi in grado di elevarsi dallo status unicellulare a quello pluricellulare. Da gli organismi più semplici ne sono derivati altri,quali: pesci,anfibi,rettili e mammiferi. Alcuni maggiormente senzienti,altri meno.

In seguito,con il decorso degli anni,alcuni mammiferi si sono evoluti ulteriormente. Tra quelli vi è l’uomo.]

[Tutto è partito con il caos,dal caos il signore si è elevato per osservare ciò che aveva creato. Da un pugno di fango,da un suo sputo e dal suo pensiero è nato l’uomo. Creato a sua immagine e somiglianza. Perfetto nel suo corpo,ma impuro nell’animo.

Ancora troppo fragile per poter capire cosa fosse il creato,ma desideroso di conoscere e imparare. Una creatura così amabile!]

[L’uomo con la propria evoluzione ha iniziato a scoprire l’ambiente circostante,a modificarlo a proprio piacimento in modo da renderlo adatto al proprio stile di vita.

L’uomo tra tutti gli animali si è dimostrato superiore,in quanto secondo l’evoluzione della specie è riuscito ad adattarsi nel modo migliore,facendo sì che gli altri animali fossero inferiori a lui e perissero per sua mano. L’uomo è un animale potente. Ma la sua debolezza è derivata dalla ragione.]

[L’uomo è inferiore a Dio,ma allo stesso tempo è Dio stesso.]

[L’uomo è forte ma è anche fragile]

[Noi siamo umani?]

[Preferirei non sentire la tua risposta…]

 

Cerchi di ripulirti alla meno peggio,l’acqua scivola lungo i tuoi capelli sciacquandoli dal fango. Con le unghie cerchi di rimuovere qualche grumo di terra che ti è rimasto tra le sopracciglia.

Intanto tuo fratello ti guarda,è divertito per la scena nonostante la stanchezza. Quando lo guardi negli occhi scoppia a ridere istericamente.

Probabilmente ride perché non c’è proprio nient’altro da fare.

 

[Spesso una risata è un modo per celare {male} il nervosismo]

[Chi ride spesso lo fa per non piangere]

[O semplicemente lo fa perché è isterico!]

[Anche…]

 

Riprendete a camminare dopo questa breve parentesi di svago.

 

-Tra quanto arriviamo?-

-Tra poco…e poi è Lei che ci verrà incontro…-

-Quindi dobbiamo aspettarla?!-

-Già…-

-Che palle!-

 

Ti siedi su un sasso al ciglio della strada. A questo punto ritieni che continuare a camminare sia inutile! Se dovete aspettare un posto vale l’altro! Male che vada sarà lei a scomodarsi per raggiungervi,chissene importa!

Sei sempre stato un po’ menefreghista nel profondo,la prima persona a cui tieni e di cui ti curi è te stesso…poi vengono gli altri.

{Ovviamente con “te stesso” intendi anche l’altro “te stesso” che poi sei tu,anche se tu non sei lui…insomma,siete la stessa persona pur essendo diversi! …Quindi forse non sei poi così egoista…o no?}

Scuoti la testa,sei troppo stanco per perderti in questo tipo di pensieri…tanto da queste constatazioni non può derivare nulla di buono. Mettere a tacere quella voce {fastidiosa?} nella tua testa è la cosa migliore…ma poi,di chi diavolo è quella voce? Tua? Sua?

 

[La propria voce viene sempre percepita diversamente dalle altre persone…o meglio,è il proprietario stesso della voce che la percepisce a modo proprio. C’è chi la sente più profonda,chi più acuta,chi più roca. Ovviamente ci sono delle piccole sfumature della propria voce che possono essere cambiate,in modo da renderla più gradevole alle orecchie degli altri quanto alle proprie. Comunque è quasi impossibile emulare del tutto un tono di voce,in quanto il modo di parlare di qualcuno è sempre e comunque una cosa strettamente personale,che contraddistingue ogni individuo da un altro!]

[Viene da chiedersi perché le vostre voci siano differenti!]

 

Sentite dei passi risuonare nella strada,il suono di qualcuno che salta in qualche pozzanghera…una risata cristallina {inquietante?} arriva alle vostre orecchie. Ti alzi in piedi di scatto facendo sussultare anche lui,che si gira a guardarti con un sopracciglio inarcato,ti viene da sorridere nel vederlo così perplesso {accigliato}. Nel vedere come gli sia colato il trucco ti chiedi in che condizioni possa essere il kajal sui tuoi occhi,ti passi un dito sulla palpebra per poi constatare come sia diventato nero…sembra macchiato di inchiostro! Sussurri un imprompero a mezza bocca.

Quando rialzi gli occhi vedi una figura minuta farsi strada sotto la pioggia,ti accorgi di come saltelli soddisfatta,tra le mani porta un ombrello,lo fa roteare ripetutamente mentre fischietta soddisfatta…l’ombrello in tutta risposta emette dei versi strozzati.

Vi guardate di nuovo,non c’è dubbio…è proprio Lei!

 

-Yo Road! C’è ne hai messo di tempo ad arrivare!-

 

Urli cercando di amplificare la voce con le mani. Vedi la figura fermarsi di botto per poi riprendere a correre nella vostra direzione.

Ti accorgi di come l’altro sorrida,e proprio mentre la figura vi è vicino lo vedi sporgere leggermente una gamba…Già ti immagini un’altra caduta nel fango.

Peccato che Lei sia piuttosto furba {l’esperienza non le manca},difatti si esibisce in un agile saltello {comunque molto aggraziato} che le permette di non inciampare su quello stivale,per poi tirare un poderoso ceffone al colpevole di quello scherzo mal riuscito.

 

-Ahia!-

-Ah ah…che deficiente!-

 

Un semplice urlo ad interrompere la quiete della strada e della campagna circostante. Seguito da una risata stridula e fastidiosa…sì,quell’ombrello ha davvero una voce perforante! {E’ strano fare questo tipo di apprezzamenti su un oggetto che di solito è inanimato!}

Alzi gli occhi al cielo sperando che tutta quella pantomima finisca presto,nel frattempo,con la coda nell’occhio ti accorgi di come il sorriso sulla bocca di Lei sia in realtà piuttosto falso. In un qual modo ti infastidisce il suo atteggiamento…ormai è chiaro che il suo aspetto di bambina è solo una facciata del suo reale carattere!

 

[-Dicono che le donne ad una certa età diventino isteriche…se non mi sbaglio lo ha dichiarato un medico inglese!-]

[-Forse si mostra così giovane per non farci dubitare di una sua schizofrenia…-]

[-Io ne dubito lo stesso…-]

[-Zitto schifoso barbone!-]

[-Fanculo Devit!-]

[-Fanculo tu!-]

[-Filho de uma cadela…-]

[-Tanto questo tipo di insulti non ci tocca minimamente! Neanche l’abbiamo mai vista nostra madre!-]

[-E tu stai zitto Jasdero!-]

[-Sua idiotice me disgusta ...-]

[-E piantala di parlare in turco,sembri ancora più idiota di quanto non sei già!-]

[-E’ portoghese, cretino!-]

 

Lei ti guarda sorniona,preferisce ignorare gli altri due che si scannano…nel frattempo tenta di coprirsi con l’ombrello che continua a strepitare.

Quella sua finta espressione innocente ti fa rabbrividire,sembra sul punto di saltarti al collo e strapparti la pelle di dosso. Preferisci non pensarci,le sorridi a tua volta mostrando i canini affilati.

 

-Allora…come mai ci hai chiamati?-

 

Ritieni che parlare sia la cosa migliore in questo momento,in silenzio accompagnato dal solo rumore della pioggia ti rende nervoso. E poi sei realmente curioso di sapere perché diavolo tu sia stato costretto a ritrovarti lì!

 

-Mah…mi annoiavo…-

 

Ribatte lei candidamente,nel frattempo attraverso i lacci dei pantaloni osserva con insistenza uno dei tanti tagli che le ti adornano le gambe. Speri vivamente che la smetta di guardare altrove e che si convinca a guardarti negli occhi…almeno così potresti tentare di comprendere cosa le passa per la testa.

 

-E’ solo per noia che ci hai fatto venire qui?!-

 

Ribatte l’altro dopo aver sentito la risposta di Lei.

D’altro canto quella malefica ragazzina annuisce senza dire altro,smette di guardarti la gamba,adesso sembra essersi fatta più pensierosa.

 

-Beh…sapete…volevo fare un gioco…-

 

A queste parole tu e lui vi guardate. Non sapete cosa ribattere in un momento come questo…un gioco…quest’idea vi spiazza.

Sospirate in contemporanea,per poi girarvi verso di lei,e con un mite sussurro assentire a quella proposta,più per sapere cosa vi aspetta che per un reale desiderio di svagarsi.

 

-Perfetto allora…però non voglio giocare in questo preciso istante…il gioco inizierà più tardi,diciamo tra un po’!-

-Quando meno ve l’aspettate!-

 

La voce dell’ombrello va a coprire quella della bambina,che dopo avervi guardati negli occhi per qualche istante scoppia a ridere soddisfatta.

 

[Le piace molto quando gli altri hanno paura. Le da l’impressione di avere il pieno controllo su qualcosa! E’ proprio come un bambino che con i capricci tenti di ottenere il controllo sugli altri. Solo che su di lei nessuno sembra mai essere riuscito ad imporre un qualsiasi tipo di autorità…sì,solo Lei è in grado di manipolare così bene le persone!]

 

-Per ora…vi andrebbe di andare a mangiare qualcosa?-

 

E anche a quella richiesta non potete far altro che ubbidire.

Alla fine non siete poi così forti come volete lasciar credere…la vostra aggressività è solo un illusione…

E Lei,in quanto essenza stessa dell’illusione e del sogno,lo sa meglio di tutti gli altri.

Per lei {adesso} non siete altro che delle bambole di pezza con cui giocare. E in quanto bambina…non le importa molto di farvi male! L’importante è divertirsi…no?

 

 

 

 

 

Sie waren sprachlos 

Wir waren namenlos 

Und ohne Lieder 

Recht wortlos 

Waren wir nie wieder

Etwas sanglos 

Sind wir immer noch 

Dafür nicht klanglos 

Man hört uns doch

Nach einem Windstoß 

Ging ein Sturm los 

Einfach beispiellos 

Es wurde Zeit

Los

 

Eravamo senza nome

e senza canzoni

praticamente senza parole

non lo eravamo più

Un po' senza canto

lo siamo ancora

però non senza suono

ci si sente eccome

Dopo un colpo di vento

iniziò una tempesta

semplicemente senza esempio

diventò tempo

Infinito

 

(Quest’ultimo è un gioco di parole, perché Zeit è tempo e Zeitlos è senza tempo, quindi infinito)

 

 

“Los” Rammstein

 

 

 

 

Tobichan dice:

 

Ah! Finalmente…la fanfic acquisisce una trama!

…Uhm…voglio che arrivi giovedì…voglio un po’ di routine decente!

…I tacchi da venti centimetri sono proprio comodi! Si si…

Ok,tornando alla fanfic:

 

1-      I bambini mi stanno sulle palle!

2-      Jasdero e Debitto mi sembrano proprio due marmocchi!

3-      Non mi piace il capitolo…quindi non mi scomodo a rileggerlo…pubblico e basta,del resto l’ho fatto anche con tutti gli altri chap!

4-      Sì,ennesimo flusso di pensieri senza il minimo filo conduttore!

5-      Il portoghese? Lo so molto relativamente…quindi scusate eventuali errori!

6-      La canzone in effetti non centra molto con il capitolo…però mi piace così tanto la musicalità delle parole…sembra una filastrocca! Ascoltarla mentre scrivo mi fa cadere in una specie di trance…Che figo!

Uhm,mi scuso se eventuali citazioni su Dio,su la creazione eccetera possano aver infastidito…e in effetti mi scuso anche per le boiate da me scritte…sinceramente quando scrivo le cose di getto non penso molto al senso che potrebbero avere! (Il bello di una nonsense è che ho piena libertà!)

Uhm…Mi chiedo…ma quando leggete questa fic cosa pensate? Che musica ascoltate? Che cosa mangiate e/o bevete? E soprattutto…perché mi annoio così tanto?

Che NOIA!

 

Bah…

 

Alla prossima by tobichan!

 

P.S Ah! Tanto lo so che tu ti leggi anche tutte ste stronzate di fine capitolo Devit! E allora te lo ripeto:

Se vieni a Roma ti prendo a ceffoni…e poi ti abbraccio! (e in effetti lo farò anche a Lucca…comunque tirati su scemo!)

Uhm…dedico questo capitolo a:

Maddy! A cui voglio tantotanto bene! Tranquilla! Tra me e te gli scambi di email continueranno sempre,anche quando avrò solo un istante di tempo per accendere il pc!

 

E ora vado!

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: Anicemirto