Note: rieccomi qui con una shot tranquilla, ci sto prendendo gusto a scrivere su questo fandom.
Stavolta ho scelto di vedere lo ShikaTema scrivendo di Shikamaru e Choji (che io adoro ^^), spero che come storia possa interessarvi. C’è poco da capire su questa fic, quindi taglio le note e vi lascio alla lettura.
Ringrazio come sempre la mia sensei Valy per la disponibilità ^^ Tanto lo sai che domani mi dovrai sopportare a lungo, me e i miei piagnistei, dato che stasera finisco di vedere tu-sai-cosa (ç___ç) XD
Her perfect man
Il sole
bollente era alto nel cielo, infuocando qualunque cosa a lui
esposta, l’aria afosa toglieva il respiro, scaldando i
polmoni, e quel venticello caldo trasportava granellini di sabbia che
non facevano altro che irritare la pelle e bruciare gli occhi. E per di
più, nemmeno una nuvola.
“Questo posto è così…
uguale” mormorò Shikamaru, seduto su un muretto
sbrecciato, mentre riportava l’attenzione sul chioschetto
davanti a lui. Poi spostò le braccia indietro, ignorando
l’attrito delle sue mani sui granellini di sabbia e calce del
muro, e fissò di nuovo il cielo, in attesa di qualche segno
di cambiamento che attestasse la vita di quel posto sperduto.
“Tieni.”
Una voce lo fece voltare alla sua destra, notò prima un
pacchetto rettangolare teso nella sua direzione, e poi, seguendo la
mano che lo teneva, il suo migliore amico che si sedeva affianco a lui.
“In questo posto hanno delle specialità culinarie
davvero ottime!” affermò Choji, aprendo il suo
pranzo e cominciando a mangiare di gusto.
Shikamaru lo guardò incerto. “Eppure Suna non
è di certo famosa per la sua cucina…”
ricordò.
“Invece è così, quel venditore
è stato così gentile da farmi assaggiare un
po’ di tutto.”
“Sei rimasto nel chiosco almeno
mezz’ora…” si lamentò
l’altro.
“Dovremo tornarci più spesso, che ne
dici?” propose, ingoiando l’ennesimo boccone.
“A me basta terminare la missione e tornarmene a
casa” affermò Shikamaru, aprendo la sua scatola
del pranzo.
Rimasero in silenzio per un po’, tra una ventata calda e il
sole che picchiava forte.
“La gente di Suna è davvero disponibile”
riprese Choji, passando al secondo piatto.
“A me non sembra” disse l’amico,
ricordando le occhiate furtive che riceveva ogni volta entrasse in
quella città.
“E’ gente riservata, ma non ha niente di diverso da
quella di Konoha.”
“Quindi tu e quel venditore di piatti tipici locali avete
fatto conversazione?!” chiese scettico, alzando un
sopracciglio.
“Sì, e aveva una gran voglia di
chiacchierare…” buttò lì.
Shikamaru sospirò, a quanto pareva c’era qualcosa
che il suo amico voleva dirgli a tutti i costi.
“E sentiamo, cosa ti ha mai detto di così
interessante?” capitolò.
“Dice che da quando c’è il nuovo
Kazekage sono cambiate tante cose. In positivo. E che è
amato da tutti!” recitò contento.
L’amico sbuffò, ricordando con orrore quegli occhi
di ghiaccio e i conseguenti brividi lungo la schiena quando quello
sguardo incontrava il suo. Gaara non gli era mai piaciuto. Mai. E
continuava a non piacergli.
“Naruto sarà contento di saperlo” disse
soltanto.
“Sarà la prima cosa che gli diremo! E poi dovevi
vedere come quel venditore mi ha messo al corrente delle
curiosità sul Kazekage e sulla sua famiglia!”
riprese Choji, masticando con gusto.
“Mpf, insomma, era un pettegolo”
commentò atono.
“Si dice che Gaara passi del tempo ogni sera a guardare il
deserto, per rilassarsi.”
“Lo dicevo io che era pazzo…”
borbottò.
“E che sia un estimatore del ramen di Ichiraku.”
“Il nostro
Ichiraku?” si stupì
Shikamaru, guardando l’amico con occhi sgranati.
“Si vede che Naruto lo ha portato anche
lì” disse con un’alzata di spalle.
L’altro sorrise scuotendo la testa e sussurrando un
“sempre il solito…”
“E poi dicono che Kankuro sia diventato un maestro veramente
bravo, ha tantissimo seguito, i suoi corsi sono pieni.”
“Ma dici davvero?” si stupì ancora di
più, non potendo credere che quel tizio assurdo potesse
essere un insegnante più bravo di lui.
“Sì, ma a quanto pare ancora non ha trovato una
fidanzata” concluse.
“Strano…” borbottò ironico
Shikamaru, ricordando quel trucco viola che imbrattava il viso del
ragazzone e quella tuta nera che nascondeva tutto il resto. Senza
contare le marionette, che non erano proprio un ottimo biglietto da
visita per far colpo su una povera e indifesa ragazza del deserto.
“Sì, strano, perché a quanto pare sua
sorella ha un gran successo” dichiarò.
Shikamaru sentì chiaramente quel piccolo pezzetto di carne
prendere una strada sbagliata dentro di lui, fu costretto a tossire
ripetutamente per non soffocare, e quando si fu liberato del malefico
cibo di Suna, con gli occhi rossi e lacrimanti, proruppe in un:
“cosa?!”
“Tutto bene?” s’interessò
l’altro, rassicurato poi da un cenno della mano
dell’amico. “Comunque, dicevo, quel signore mi ha
detto che Temari-san non fa altro che ricevere proposte di
fidanzamento, e alcune anche di matrimonio!”
“Davvero?” chiese scettico, e stranamente
interessato.
“Davvero. C’è anche chi ha chiesto la
sua mano dai Paesi vicini…”
“Ah… Beh, alla fine anche lei si è
fidanzata…” costatò, guardando il blu
intenso del cielo, cercando di sfuggire a quella sensazione di disagio
provocata sicuramente dal troppo caldo.
“E invece no” dichiarò
l’altro, con un sorrisone sulle labbra.
“Eh?”
“A quanto pare nessuno dei suoi pretendenti sembra
piacerle.”
“Sempre la solita complicata” sbuffò,
nascondendo dietro una smorfia un debole sorriso.
“Così si è diffusa la voce che lei
abbia un tipo di uomo ideale, e finché non lo
troverà non accetterà nessun altro”
concluse soddisfatto.
Shikamaru lo fissò sconcertato, non credendo minimamente
alle sue parole. O meglio, alle parole di quel venditore da quattro
soldi.
“Uomo ideale… Tsk, queste sono cose da Ino,
figuriamoci se una come Temari crede a queste sciocchezze”
commentò sottovoce.
“Ma infatti sono solo voci.”
“E sentiamo, che dicono queste voci?”
domandò, fingendo disinteresse.
Choji sorrise malignamente, ma per fortuna il suo amico non se ne
accorse, concentrato com’era a pulire un angolo del muretto
sbrecciato da tutta la sabbia depositata sopra.
“Uhm, vediamo” finse di pensarci su, per tenere
l’altro sulle spine. “E’ interessata ai
ragazzi alti e con i capelli scuri” enunciò,
iniziando a contare sulle dita le caratteristiche del fantomatico uomo
ideale di Temari.
“Praticamente a tutti” commentò aspro.
“Poi preferisce i tipi di poche parole, quelli che non
perdono tempo in chiacchiere inutili, ma sanno cosa vogliono. Insomma,
un ragazzo deciso, ma che non si vanti delle sue
capacità” continuò.
“Basta lei a riempire il discorso di chiacchiere inutili e
saccenti…”
“E il suo ragazzo dovrà essere intelligente, uno
alla sua altezza!”
“Questa poi…”
“Inoltre, sembra che abbia un debole per i ragazzi
più piccoli…” proseguì
imperterrito Choji, volendo vedere fin dove il suo amico sarebbe
arrivato a negare l’evidenza.
“Sarà l’istinto materno, con quei due
fratelli che si ritrova…” ma Shikamaru non
sembrava voler cedere.
“Ah! Gli ultimissimi pettegolezzi dicono che abbia delle
preferenze per i ragazzi di altri Paesi! Ma lei non ha mai confermato,
né smentito però” sorrise sicuro.
“Figurati se con tutte le cose che ha da fare si mette a dare
peso a questi stupidi pettegolezzi” evidenziò
l’altro.
“Be’, ma era tanto per parlare un po’.
Shikamaru, pensi di conoscere qualcuno che rispecchi queste
caratteristiche?” domandò con un ghigno che si
estendeva ormai su tutto il viso paffuto.
“Sì” affermò, scendendo dal
muretto e buttando i resti del pranzo nel cestino affianco.
“Anche a me è venuta in mente subito una
persona” maliziò.
“Certo, c’è cascata pure lei.
E’ l’identikit di Sasuke” fece notare,
calmo come il mare prima della tempesta.
“Eh?”
“Dai, andiamo, la pausa per il pranzo è
finita” lo richiamò, mentre iniziava ad avviarsi
sulla strada polverosa, infastidito per qualcosa di poco chiaro che si
agitava dentro di lui, tra lo stomaco e il cuore.
“Arrivo!”
“E smettila di credere a tutto ciò che ti dicono,
questi sono solo pettegolezzi inutili sulla famiglia di chi
è al potere. Lo sai le voci come si diffondono, e di solito
c’è molto poco di vero…”
sgridò bonariamente l’amico.
“Come vuoi… Eppure mi sembra che anche tu abbia
una donna ideale, no?”
“Né bella, né brutta. E che non sia
troppo seccante” recitò.
“Allora non può essere una come
Temari-san.”
“Che vuoi dire?”
“Be’, lei è molto bella, no? Lo dice
anche il venditore” spiegò, come se fosse una cosa
logica.
“Mpf. E tanto lei non rientra nemmeno nella seconda
categoria. Temari è troppo seccante”
evidenziò, arrossendo lievemente.
“Ah! Ho comprato anche questi dolcetti dietetici per Ino,
pensi che le piaceranno?” domandò cambiando
discorso, facendo scorrere un pacchettino rosa sotto gli occhi di
Shikamaru, che si limitò ad alzare le spalle sorridendo.
“E questi altri sono per Asuma-sensei!”
“Così tanti?” chiese, notando il pacco
enorme che ora aveva davanti.
“Almeno così ha la scusa per offrirli a
Kurenai-sensei!” spiegò con un sorriso.
“Giusto. Le hai pensate tutte” rise, infilando le
mani in tasca.
Percorsero qualche altro metro in silenzio, ormai vicini al palazzo del
Kazekage.
“Quando Naruto riporterà Sasuke a casa,
perché non avvertiamo anche Temari-san?”
sbottò Choji, senza preavviso.
Shikamaru sentì il suo cuore mancare un battito.
“E perché dovremmo?” si
limitò a chiedere.
“Perché potrebbe essere interessata,
no?”
L’altro sbuffò. “Quando Sasuke
tornerà a Konoha ci saranno già Ino e Sakura a
battersi per lui, non ci serve un’altra sua fan in giro per
la città” spiegò teso.
“Ma forse a Sasuke farà piacere.”
“Non mi sembra il tipo.”
“Ma che ci costa avvertire anche lei?” insistette.
“E va bene, fai come vuoi, sai che mi interessa”
borbottò, calciando un sassolino.
“La avvertirai tu?” domandò malizioso.
“E perché io?” si difese, alzando la
voce e arrossendo leggermente.
“Perché sei suo amico! E in quanto tale dovresti
aiutarla a scegliere qualcuno che le stia accanto, qualcuno con cui lei
possa trovarsi sempre a suo agio, che la faccia ridere e che la porti a
pranzo fuori. Proprio come fai tu!” espresse con un sorriso.
“Io faccio cosa?” si allarmò.
“Ma sì, quando Temari-san è a Konoha
state sempre insieme, non ti alleni neanche più con
noi” gli fece notare.
“E’ colpa di Tsunade-sama! Si è fissata
che sia io a scortarla, neanche fosse una ragazzina
indifesa… Considerando poi che quella ormai conosce la
città meglio di me” mise il broncio.
“Be’, magari chissà, un giorno
Temari-san potrebbe accorgersi che il suo uomo ideale già lo
conosce…”
“Cosa dovrei conoscere?” una voce alle loro spalle
li fece sussultare. Si girarono velocemente, scoprendo che il soggetto
dei loro discorsi era proprio davanti a loro, in carne e ossa.
“T-temari-san, da quanto sei qui?”
“Mi hai fatto prendere un colpo! Non potevi salutarci come
fanno le persone normali? Dovevi spuntare fuori
all’improvviso?”
“Se ti sei agitato vuol dire che parlavate di me da tempo.
Oppure che ti agito io, ragazzino” ghignò.
“Che ci fai qui?” si ritrovò a chiedere
Shikamaru, sbuffando.
Temari si limitò ad alzare un sopracciglio.
“Questa è casa mia. Quella domanda dovrei fartela
io.”
“Dobbiamo portare questa” disse indicando una
pergamena, “dal Kazekage” la informò.
“Ancora?” chiese dubbiosa. “Mio fratello
l’aspettava un’ora fa. Vi siete persi?”
gli fece sapere, borbottando poi un qualcosa che ricordava un
“ragazzini inesperti… Konoha
inaffidabile”.
“Un’ora fa?! Ma qui c’è
scritto alle 15!” si difese Shikamaru, leggendo di nuovo le
istruzioni del suo Hokage.
“Deve essersi sbagliata a scrivere” alzò
le spalle lei.
“E ora?” i due amici si guardarono terrorizzati, la
furia di Gaara era ben conosciuta, esattamente come la sua pignoleria
nella puntualità. Borbottarono tra di loro, tra un
“fingiamo di essere stati attaccati” e un
“una tempesta di sabbia ci ha bloccati nel
deserto”, ma ci volle poco prima che Temari perse la
pazienza.
“Avanti, vi accompagno io” li informò.
“Eh?” chiesero all’unisono.
“Dai! Mica vi mangia, ha già pranzato” e
sorrise dolcemente verso Shikamaru, prendendogli la mano.
“Però è meglio sbrigarci”
disse, iniziando a correre a perdifiato trascinandosi dietro
l’amico.
“Che bisogno c’è di correre?”
“Se dovete dire di essere stati attaccati, dovrete sembrare
quantomeno stanchi” aggiunse, svoltando in un corridoio,
mentre la sua risata si diffondeva nelle ampie stanze del palazzo.
“Ma dove la trovi tutta questa forza? Ehi! Ci stiamo perdendo
Choji così” la informò, ormai allo
stremo delle forze.
“Meglio.”
“Eh?”
“Sacrificati per il tuo amico e sorbisciti l’ira
del Kazekage da solo” lo prese in giro.
Shikamaru si limitò a sbuffare, continuando a correre nel
palazzo mano nella mano. Non che lui avesse tutta queste fretta di
lasciarla andare, ma possibile che tutti gli incontri con lei dovevano
essere strani? Forse era per questo che non riusciva a togliersela
dalla testa.
Intanto Choji, rimasto troppo indietro, si fermò a
mangiucchiare un biscottino tipico di Suna, uno di quelli che aveva
comprato come scorta per il viaggio di ritorno. E ripensò
all’ultimo pettegolezzo che quel vecchio venditore pettegolo
gli aveva detto. Secondo
me, il vero uomo ideale di Temari-san
è quello che riuscirà a farla ridere
sinceramente, senza alcun motivo apparente.
E Choji ripensò alla risata che aveva sentito poco prima, e
al sorriso che era fiorito sulle labbra del suo migliore amico.
“Asuma-sensei ha proprio ragione a dire che nelle questioni
di cuore l’intelligenza non serve proprio a niente.”
Risposte ai commenti: come promesso, eccomi qui ^^ Ringrazio chi ha commentato, e chi ha messo la mia storia nei preferiti. Grazie di cuore ^^ Volevo dire la mia su una cosa, ecco, sinceramente, mentre scrivevo non mi sono posta il problema se Shika abbia capito o meno chi fosse questo fantomatico uomo ideale, mentre Choji spiegava. E alla fine, la mia idea è che non abbia minimanente capito che si riferisse a lui ^^" Non lo so, non ce lo vedo per queste cose XD Poi ognuno è libero di interpretare come vuole, la fic non avrà un seguito XD
Lav_92: grazie! ^^ sono contenta che ti sia piaciuta, e concordo, quei due insieme stanno proprio bene ^^ Alla prossima!
Vale: sensei, ricordiamoci una cosa, è meglio che il rapporto tra Shika e Choji è sottovalutato, altrimenti avremmo anche le mosche blu adesso XD meglio così. A me cmq piacciono tanto ^^ soprattutto Choji, così coccoloso XD Io continuo a credere che la fic sia scema, ma a quanto pare è piaciuta, bah. Meno male che i personaggi sono IC, lo sai quanti problemi mi faccio ogni volta, non mi sopporto nemmeno da sola XD ma insomma, la coppietta è così adorabile, e tra un po' potrò vedermela ogni giorno quasi a grandezza naturale (XD) sulla parete di casa XD tutto merito tuo. Altre storie ce ne saranno ^^ Ora tocca vedere come e quando. Sono lanciatissima anche in questo fandom, ora volo via XD Vale, la nostra dose di demenza sta arrivando a livelli leggendari. Vabbè, passo e chiudo, a presto ^^
bambi88: ciao! Ma che bel commento *-* a momenti avevo un infarto XD Sono io che non so da che parte iniziare per ringraziarti... Non pensavo piacesse tanto, non speravo in un commento così positivo, e nemmeno nei tuoi preferiti (sei un'autrice che stimo) XD Grazie!
stefy90: ecco un altro commento che a momenti mi faceva prendere un infarto *-* troppo gentile, davvero, non ho parole per ringraziarti. Eh, già, Shika se ne è uscito con "Sasuke" ^^" non dirlo a me, non mi sta nemmeno simpatico, ma come si fa? XD Per Temari, beh, almeno lei ha le idee chiare, perché se contiamo solo su Shika stiamo freschi... ^^" Comunque, io adoro Choji, è un ottimo migliore amico, dovevo dargli un piccolo tributo. Prima o poi gli troverò anche una fidanzata. Grazie per aver messo la fic nei preferiti e per averla commentata!! A presto ^^
suni: grazie ^^ anche a me piacciono molto come personaggi, tutti e 3, me ne sono innamorata improvvisamente. Meno male che la fic ti sia piaciuta, temevo fosse un po' una sciocchezza. Grazie del commento.
Lily_90: stavolta è nato prima il titolo che la fic, ecco perché era decente XD Choji mi piace parecchio come personaggio, e ce lo vedo a mettere lo zampino nelle questioni amorose del suo migliore amico ^^ Insomma, chi non lo farebbe? Io continuerò a scrivere su questa coppia, ormai sono fissata, e la terza shot... sì, ci sarà XD Lo prometto XD Speriamo bene. Grazie mille del commento, riceverlo da parte di un'autrice brava come te fa ancora più piacere ^^
Dreaming Ferret: ciao! Un milione di grazie per tutti i tuoi complimenti, mi sono letteralmente sciolta XD La fic era semplice, il suo senso era proprio quello di riuscire a far fare un sorriso al lettore, alla fine. Quindi se mi dici se è andata così, non posso che gioirne, riuscire a trasmettere una qualche emozione a un lettore è una cosa fantastica che mi fa svolazzare per ore e ore ^^ Di solito scrivo scene sul comico, ma questa fic si è scritta da sola, anche con l'accenno simil-dolce alla fine XD Si vede che ne avevo bisogno XD Ti ringrazio anche per aver detto che i personaggi sono IC, sono abbastanza nuova nel fandom, ancora non so se sono riuscita a capirli bene. Grazie del commento, davvero!