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Autore: Letstrytowrite    20/08/2014    1 recensioni
PROLOGO.
Si dice che quando ami una persona senti le farfalle nello stomaco.
Allora perché, perché diavolo ogni volta che lei mi era vicina, sentivo un uragano sopprimermi violentemente il cuore?
_____________________________________________________
Si avvicinò alle mie labbra,mettendomi una mano sul fianco.
Proprio quando era a un centimetro dal mio viso, un fottuto centimetro, mi voltai.
Presi il telefono in mano e digitai un numero a caso.
'Pronto? Salve. Sono in trappola e sto per essere violentata da un individuo molto inquietante, vi prego, salvatemi.'
Harry rese la cornetta del telefono e se la poggiò vicino all'orecchio, senza smettere di fissarmi.
'Pronto? Oh, è caduta la linea. Ma che tragedia!'-disse, con un sorriso sornione.
Riappoggiò la cornetta, e rimise la mano sulla parete.
Si passò la lingua sulle labbra, e provai un fremito.
Di getto cominciai a far l'amore con lui mentalmente, soffermando lo sguardo sul bottone dei suoi jeans.
No Summer, diamine, scaccia via i pensieri perversi.
Ma come si fa quando si ha lui davanti?
Mi ci voleva un manuale:'Come resistere ad Harry Styles'
Avrebbe funzionato? No di certo.
E poi lui non mi stava aiutando, anzi.
'Se ci provi qui dentro ti strappo i gioielli'
Genere: Dark, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 24: “Mi domandavo come diavolo facevo a resistergli e a non saltargli addosso pubblicamente.”



Il professore sbatté il libro sul banco, violentemente.
Avevo scoperto che quello era il suo modo preferito per interrompere i pisolini che schiacciavo durante le sue lezioni di Fisica.
Mi sforzavo sempre inutilmente di rimanere sveglia, ma la sua voce monotona mi cullava come una nenia, fino a farmi cadere in sonni profondi.

-
'Signorina Tomlinson!' -mi urlò il simpatico professore,che evidentemente non aveva una moglie,perché era alquanto scorbutico.
-
'Mhhhh?!' -bofonchiai, asciugandomi la saliva con discrezione.

Mi diedi un'occhiata intorno per controllare che nessuno l'avesse notato e, con mio grande sollievo,
mi accorsi che il resto della classe era intenta a svolgere qualsiasi altra attività al di fuori della lezione.
Sospirai,ma poi mi voltai di nuovo e notai Seth Diaz che mi fissava con insistenza.
Era lì da poco più di una settimana e , di conseguenza,era l'unico alunno a non conoscermi.

Godevo di una distinta fama all'interno dell'istituto.
Mi piaceva pensare che mi distinguevo per l' ironia o la faccia tosta ma,purtroppo,
la maggior parte delle volte mi rendevo conto che era tutto frutto del mio aspetto fisico o delle mie precedenti relazioni sentimentali.

Sempre che quelle si potessero chiamare ''relazioni''.

Mentre ero intenta a perdermi nei miei pensieri, la voce fastidiosa del professore riecheggiò nell'aula.

'Mi dispiace di aver interrotto il suo sonno, signorina Tomlinson' -disse,con un'acidità che avrebbe ucciso un branco di insetti.
Ma questo cosa c'entra adesso? Oh, Summer...stai delirando!

-
'Non importa, signor Drumel' -feci io, con molta no-calanche.
-'
Non importa neanche se va a farsi una delle sue solite visitine in presidenza, suppongo allora, signorina?
Così almeno potrebbe svegliarsi un po'..'
-
-'
Sono già sveglia!' -dissi, sfrontata.
-'
Vada, Tomlinson. Chissà, magari incontra anche suo fratello..' -rispose lui,sogghignando sotto i baffi.

Mi alzai con rabbia e aprì la porta senza girarmi.
Con la coda dell'occhio,però, avvistai quel Seth avvicinarsi alla cattedra...
Mentre mi trovavo nei corridoi volteggiando un po' ovunque, ovunque tranne che dal preside,vidi Seth alle mie spalle.
Mi girai di scatto, nervosa, e gli puntai un dito contro.

-'
Devi smetterla di fissarmi' -gli dissi, sicura di me.
-
'Ti fisso perché mi sei davanti' -rispose lui, secco.

Solo in quel momento, mi accorsi di quanto fosse bello.
Aveva gli occhi e i capelli neri, che portava pettinati all'indietro.
Oh, e sempre con quel sorrisetto odioso stampato in viso.

-'
Tu mi fissi , SEMPRE.' -continuai, senza smettere di fissarlo.
-
'Ti fissano tutti..sai, sei piuttosto attraente.' -fece quello.
-'
Beh, questo non ti autorizza a tenermi sempre gli occhi addosso' -dissi io, voltandomi e raggiungendo l'esterno della scuola.

Raggiunsi rapidamente il parcheggio, che si trovava oltre il parco di fronte alla scuola.
Mi avvicinai alla macchina del biondo ossigenato,i suoi occhioni azzurri spiccavano ovunque.

-
'Ciao gentaglia' -feci io, scuotendo una mano.

Mi gettai tra le braccia del mio migliore amico,facendo irruzione tra le fusa che si stava scambiando con la sua ragazza.
Cavolo, stavano sempre appiccicati, il biondo era per un quarto anche mio!
Niall mi scuoté i capelli e mi sorrise.

-'
Scusa Alice' -dissi, tirando fuori la lingua.

Lei ricambiò, abbracciandomi calorosamente.
Salutai Liam, che era poggiato contro il finestrino con le gambe incrociate.
Era vicino a una ragazza,non mi era nuova, l'avevo già vista da qualche parte.
Capelli castani e lisci, occhi verdi. Sembrava simpatica.
Si, poteva andare..

-'Ehi piccola
-
'Ciao Payne' -gli stampai un bacio.
-
'Ciao bambola.' -disse il moro, lasciandomi un bacio sulla guancia.
-
'Ciao Malik' -risposi io, tirandogli il ciuffo.

Lo infastidiva maledettamente, ed io ero nata per infastidirlo.
Si accoccolò vicino a Sarah, ignorando quel gesto provocatorio.
Sorrisi, soddisfatta, e mi accomodai sullo sportello.
Mentre cercavo gli occhi di Harry,mi mordicchiavo distrattamente l'unghia del pollice.
Ero stata assalita da una strana sensazione simile ad un brivido che mi percorreva la schiena.
Mi voltai, sicura di trovarmelo dietro le spalle,ma non c'era nessuno.
Quando mi voltai di nuovo, il mio cuore accelerò.
Un sonoro colpo di clacson mi fece sobbalzare.
C'era lui, seduto in macchina, che mi guardava da sopra gli occhiali da sole.
Mi fissava, senza distogliere lo sguardo.
Ma cosa avevano tutti oggi?

-'
Che c'è? -sbottai io.
-'
Che succede?' -disse lui.

Sospirai.
Stava particolarmente bene con quella camicia nera avvitata e i jeans scuri.
Aveva le maniche arrotolate e due bottoni slacciati, e mi domandai come diavolo facevo a resistergli e a non saltargli addosso pubblicamente.

-'
Niente,va tutto bene. Andiamo a casa.' -risposi.
-'
No, fino a quando non mi dici che hai' -disse lui, irremovibile.

Harold Edward Styles, non ti posso dire che c'è un maniaco sociopatico inquietante che mi fissa in continuazione da una settimana,
perché poi tu daresti di matto, spalancheresti questo fottuto sportello e lo ridurresti in poltiglia. Ok?

-'
Niente, un tipo mi faceva la corte e l'ho mandato a farsi fottere'-risposi.

Volevo sembrare disinvolta, ma stavo cominciando a tremare.
Non perché avessi paura di lui,semplicemente perché mi faceva sempre lo stesso effetto.
Un angolo della sua bocca si sollevò, accennando un sorriso.
Non era soltanto divertito: avevo la netta sensazione che fosse fiero di me.
Come se avessi superato una prova.
Dio solo sapeva quanto era bello.
Deglutii a fatica, cercando di combattere quello stupido vuoto allo stomaco.
Tentai di farmi venire in mente qualcosa da dire, ma il mio cervello aveva smesso di funzionare.
Appena mi resi conto che ero a bocca spalancata e che probabilmente avevo l'aria di una bambina intimidita,
tentai ansiosamente di riassumere un minimo di contegno.
Lui sorrise e poi mi baciò.
Inaspettatamente,le mie labbra si unirono alle sue.
La sua lingua giocava con la mia,la rincorreva.
Ed ogni volta che la trovava era come un colpo di pistola.

Si staccò, piano.

-
'Respira, Summer'-mi disse.
-'
Idiota, metti in moto'-risposi, voltandomi dall'altra parte.

Salutai gli altri e , con un cenno della mano, ci mettemmo d'accordo per vederci tutti più tardi.
Harry teneva il volante guardando fisso davanti a se, qualche volta si girava nella mia direzione.
Io non distoglievo lo sguardo dalla strada, ma spiavo il suo viso dallo specchietto.
Poi lui si fermò di scatto.
Mi guardò fissa negli occhi, prendendomi il mento con il pollice.

-
'Sai,credo che tu ti aspettassi una scenata di gelosia,Sum,non è vero?
Anch'io me l'aspettavo da parte mia, ad essere sincero, e ora che ci penso forse è arrivato il momento.
Chi è questo coglione?
'-disse, facendosi improvvisamente serio.

Sorrisi, stavo aspettando quello.
Lo baciai, poggiando una mano sul suo viso.

'Nessuno'- risposi -'Non è nessuno..'

E riprendemmo da dove avevamo lasciato la notte scorsa..

_____________________________________
SPAZIO AUTRICE

Eccomi qui, eggià ho pubblicato un altro capitolo... ma sapete ero ispirata hahaha
comunque avevo pensato di iniziare un altra FF ma non so vedrò.

Però adesso fatemi felice, riusciamo ad arrivare a 3 recensioni per questo capitolo? Pliisss altrimenti non continuo e sono seria.

Baci, letstrytowrite.

  
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