Nella radura non lontana dalle
abitazioni del villaggio una lapide grigia ha resistito alle intemperie e si
staglia ancora intatta; così come il ricordo che essa conserva ha sopportato lo
scorrere del tempo e resta ancora integro nelle menti e nei cuori di chi,
nelle lettere che vi sono incise, non legge nomi ignoti.
Ma quale ricordo quella lapide grigia ha protetto dall’azione erosiva del tempo
e dalla fallacia della memoria umana? Molti risponderebbero che essa celebra
gli eroi di Konoha, io invece preferisco definirli uomini, senza dubbio uomini
eccezionali, ma solo uomini, perché l’idealismo non lenisce il dolore della
perdita. L’ho capito da quando anche il tuo nome è su quella lastra grigia,
Naruto.
Ripetermi che sei stato un eroe, che hai sacrificato la tua vita per la difesa
del villaggio e di tutto ciò che per te era più importante non è riuscito a
placare la sofferenza del mio cuore. Convincermi che una morte simile fosse
quello che avresti desiderato non ha impedito alle lacrime di bagnare il mio
volto. Ho brancolato nel buio baratro del dolore cercando una via
d’uscita, ma l’ideale dell’eroismo ha mostrato tutta la sua illusorietà: di
fronte alla concreta debolezza dell’animo umano non è riuscito a rappresentare
un conforto reale.
Ma mi sono rifiutata di arrendermi, Naruto. Ho continuato a cercare qualcosa
che mi avrebbe dato la forza di andare avanti, per me stessa e per
nostro figlio, e alla fine ho compreso.
Ho compreso che è inutile fuggire dalla realtà, che per sopravvivere al dolore
bisogna accettarlo, viverlo in tutta la sua intensità, e, una volta raccolti i
frammenti del proprio cuore infranto, capire ciò che rimane.
E tu cosa mi hai lasciato, Naruto? Non un destino da eroe da incorniciare in
un racconto, ma qualcosa di molto più importante:la capacità di credere in se
stessi per realizzare i propri sogni e quella di creare legami profondi,
superando le barriere dell’incomprensione e della diffidenza.
E’ questo ciò che mi hai insegnato e che trasmetterò a nostro figlio, è questo
ciò che mi rimane di te e che conserverò come il dono più prezioso che abbia mai
ricevuto. Sei stato e continuerai ad essere il mio punto di riferimento.
Note dell’autrice
Questa fanfiction nasce da una mia
riflessione personale sul mondo ninja di Naruto, ma credo che possa facilmente
adattarsi a situazioni non lontane dalla realtà. Dopo questo angolino serio c'è
da dire che è il mio primo tentativo di fanfiction e che nella mia mente è
vista come una NaruHina, poi ai lettori la scelta. Spero che non abbia un tono
troppo patetico e che possa essere piaciuta a qualcuno. Aspetto commenti,
positivi o negativi che siano. In ogni caso aiutano.