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Autore: La Matta    17/09/2008    5 recensioni
Prendete Andael, il giovane apprendista di Saruman, imbranato come pochi, pessimista ed ironico, abbastanza intelligente, e mettetelo a capo delle forze del Signore Oscuro. Poi prendete Konstantin, un'anonima moretta con tanta voglia di ridere e che vi riserva parecchie sorprese, e mettetela assieme ai “buoni” della situazione. Vi ritroverete fra le mani un comandante senza il minimo senso tattico, capace solo di combinare casini su casini, e di farci sopra battute idiote, ed una ragazza, innamorata cotta ma restia ad ammetterlo ed una buona dose di idiozia. Mescolate tutto questo alla storia originale ed otterrete una modifica divertente e spumeggiante, dal dubbio valore morale ed educativo. Ma che state aspettando? Leggete e commentate!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boromir, Faramir, Nazgul, Nuovo personaggio, Sauron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO SECONDO

ODIO I NAZGUL. LI ODIO PRORIO

 

I Cavalieri raggiunsero la Contea dopo una lunga ed estenuante cavalcata.

Andael era sul punto di crollare a terra, esausto.

Era corso dietro ai cavalli per quasi tutto il giorno, salvo poi venir tramortito da un Nazgul caritatevole ed essere caricato sulla sella di uno di quei destrieri mostruosi.

Quando il giovane si risvegliò, erano già arrivati nella Contea, e stavano inseguendo degli strani cosi con i piedi pelosi ed uno strano modo di vestire.

Andael cercò di fare mente locale, ma la cosa gli risultò davvero molto difficile.

I Nazgul lo deridevano, tirandogli i capelli corvini.

Erano ormai sulle tracce dell’Unico Anello (i mostri neri lo sentivano, a detta loro e solo loro. Andael era piuttosto scettico nei confronti di quella particolare affermazione ma si guardò bene dal dirlo a voce alta) e stavano per trovare l’Hobbit portatore, ucciderlo, rubargli quell’insignificante ed inutile monile, e poi tornarsene a casa.

Chi ai propri libri, chi alle proprie spade, chi alla propria perversione personale, chi al proprio fieno.

E non sto parlando dei cavalli. Quelli mangiavano carne umana.

Andael sospirò, cercando di ignorare gli scossoni del cavallo, che gli davano il voltastomaco.

I suoi pensieri erano filosofici e profondi. Più o meno.

 

Ma questi cosi neri fanno la pipì?

Io non lo so, è da quando siamo partiti che non fanno neppure una sosta...

E poi non è che il Maestro Saruman vorrà una relazione su questa particolare esperienza, sostenendo che si tratta di una “gita didattica”?

No, perché capisco ammazzarsi alla ricerca di un Khobbit o come diavolo hanno detto che si chiama, capisco seguire questi giganteschi cosi incazzati e vaneggianti, capisco anche avere tutta la tunica sporca di fango, ma non tollero che mi si venga anche interrogato a riguardo!

Proprio no!

Come quella volta che il Maestro Saruman mi mandò a raccogliere delle erbe, ed io venni rapito da delle strane creature con dei problemi per nulla irrilevanti...

 

- Muoviti, essssseriiiino...- sibilò un Nazgul, venendo però ignorato

 

... che poi si rivelarono essere unicamente frutto della mia immaginazione, sollecitata da un’erba allucinogena con la quale ero venuto erroneamente a contatto in circostanze misteriose...

 

-.... Esssssseriiiiino!!- ripeté il Nazgul, estraendo lo spadone per rendere omaggio alla pazienza che tutto il mondo gli invidiava

 

... quando rinvenni ero convinto di trovarmi nelle miniere di Moria, ed invece ero su un sentiero non meglio precisato dove (oltretutto) doveva essere appena passata una mandra di mucche dopo pranzo. Non dico altro.

E il Maestro Saruman ebbe persino il coraggio di appiopparmi una lunga relazione su ciò che avevo visto, su ciò che avevo imparato, e sul perché non dovevo toccare le erbe allucinogene.

Grazie, o sommo Mentore!!!

 

- Io ti uccidoooo...- concluse il Nazgul spazientito, punzecchiando Andael con la punta della mastodontica spada.

Solo in quel momento il giovane apprendista si rese conto dell’attuale condizione, e fece un mezzo balzo su sé stesso, cadendo addosso al Nazgul, facendogli cadere lo spadone e facendolo rotolare fin dentro una buca convenientemente scavata dagli Hobbit pastori per contenere il concimante naturale.

Il Nazgul si mise ad imprecare selvaggiamente, mentre Andael prendeva in considerazione l’idea di fare testamento e di scappare il più lontano possibile.

 

Dieci minuti dopo l’imbarazzante incidente con il presunto capogruppo, Andael procedeva assieme agli improvvisati compagni, legato alla sella di uno dei suddetti, e molto convinto a non rivolgere più la parola a quegli asociali con le vesti nere.

- L’essssseriiino si è infuriato...- ridacchiò il Nazgul con il quale aveva avuto il particolare diverbio di cui sopra, ma venne rapidamente zittito da un collega un pochino più professionale.

 

Non sono un esserino!

Non accetto che questi cosi fluttuanti e nerastri se ne escano con dubbie sentenze sulla mia natura! Ma chi me l’ha fatto fare?

Beh, Saruman, veramente. Ma non è questo il punto!

Io sono Andael, dannazione!

Io sono... beh, sono solo quello.

Non è che sappia un granché del resto.

Mettiamola così. Dovessi raccogliere in un libro la mia vita dalla nascita ad ora... avrei materiale per l’introduzione, e forse neanche per quella.

Sarebbe un libro piuttosto patetico, adesso che ci penso.

Cioè, intendiamoci, non è che mi dispiaccia la mia esistenza, eh!

Solo che... ne so poco. Io sono quello che studia, maledizione, quello che sa sempre tutto di tutti... perché di me non so praticamente nulla?

 

Ora tutti voi, cari lettori, vi domanderete come il giovane Andael tacesse le proprie preoccupazioni e non s’infuriasse per il trattamento riservatogli dagli insensibili Nazgul.

Beh, semplicemente.... perché era stato imbavagliato, e quindi gli era stata resa impossibile ogni forma di comunicazione.

Povero piccolo Andael.

 

Visto che non posso parlare, compenserò con un monologo interiore.

Siamo arrivati nella Contea.

Stiamo cercando i suddetti Peppings, Leggings e Baggins (non è che io abbia capito molto bene. I Nazgul hanno qualche problema di pronuncia, come vi sarete resi conto anche voi) e quando li avremo trovati saremo tutti molto più felici.

Concludendo.

Odio la missione, odio l’Anello, odio la Contea ed odio Mordor.

Ma sopratutto odio i Nazgul.

Li odio proprio.

E, cortesemente, pare proprio che loro odino me.

... parecchio.

 

FINE CAPITOLO SECONDO

 

Allora, che ne dite?

Il nostro povero piccolo Andael riuscirà a sopravvivere ai Nazgul ed alle mille imprese che il destino ha in serbo per lui?

Non lo so ancora. Beh, qualche idea già ce l’ho, ma dipende dalla Musa (somma Musa!).

 

Anticipazione del prossimo capitolo!!! (è normale che non si capisca chi pronuncia le battute, altrimenti che anticipazione sarebbe, se spiegasse già il capitolo???)

- Io dovrei fare coooosa?-

- Hai presente? Fuoco, fiamme, frecce, roccia...-

- Ma è lontanissima!-

- Questo è il mio ordine, piccolo scarafaggio!-

... odio il mondo...

  

Ringraziamenti!

(la cortesia dove la mettiamo, altrimenti??)

Illidan: grazie mille, oh mio primo commentatore!! L’idea di creare un personaggio davvero molto imbranato e di metterlo coi cattivi mi è sempre piaciuta molto, e adesso siamo a vedere! Un grande kiss!

Mel: spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Grazie per la recensione!!!! BACI

  
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