La nostra giovane storia

-Esatto! Un assegno mensile è il minimo dopo che ti sei finto colui che ha battuto Cell… noi abbiamo ricevuto fama, gloria e denaro… mentre Gohan e la sua famiglia, che sono loro i veri eroi, non hanno il becco di un quattrino… ti sembra giusto questo?- fece lei, compiaciuta della sua geniale richiesta.
-V-Videl, ma non ti sembra troppo? I-io non ti ho mai chiesto del denaro…-disse Gohan, imbarazzato dalla situazione.
Non voleva ricevere dei soldi dalla famiglia di Videl, non ne aveva nessun diritto… non aveva chiesto nulla e così gli sembrava di passare per uno che stava con una ragazza ricca solo per i soldi!
-Non ti devi preoccupare Gohan… è una mia scelta e non accetto rifiuti di nessun tipo!-fece testarda.
-Videl, mi sembra che tu stia esagerando però…-rispose il padre della ragazza, mentre un rivolo di sudore gli scivolava dalla fronte.
Era una situazione non poco delicata, una parola sbagliata e Videl se ne sarebbe andata di nuovo. Tuttavia non poteva neanche sborsare troppo denaro per sistemare la cosa… già aveva dovuto promettere a quella strana ragazza bionda, il doppio della vincita del torneo Tenkaichi, o quella gli avrebbe rovinato la reputazione di campione. Un ulteriore apertura del portafoglio non era di certo benvenuta… per non parlare del progetto che stava finanziando, che già gli sarebbe costato molto…
-Ti sembra che io stia esagerando? Perfetto! Allora addio papà, ci rivediamo forse al mio matrimonio, forse…-rispose alzandosi e mantenendo un quasi perfetto autocontrollo.
-No, aspetta Videl!- Mr. Satan le corse dietro e la bloccò. –Accetto, vada per l’assegno mensile!-
-Perfetto!- fece Videl, sorridendo entusiasta.
Alla fine il padre aveva dovuto cedere…  non c’era nulla da fare con sua figlia, rimproverarla non serviva a niente perché lei aveva sempre la meglio e in questo caso… aveva anche ragione.
-Gohan-. Lei si rivolse poi al ragazzo-Vorrei comunicare questa cosa anche alla tua famiglia se è possibile-.
-C-certo… però io sono convinto che tutto questo non sia necessario… -
-Si che lo è!- insistette. –Se non ti dispiace avrei un ultimo favore da chiederti: cioè far venire qui i tuoi genitori e tuo fratello per cena, se possibile…-.
-Q-questa sera?-
-Si, sempre se è possibile, naturalmente- ribadì.
-Certo, non c’è nessun problema!- sorrise. –Però…-
-Puoi telefonare da qui anche subito, così non dovrai tornare indietro fino a casa- lo avvertì.
 
-Dunque, mia madre ha detto che non ci sono problemi...- comunicò Gohan, dopo aver effettuato la chiamata.
-Bene, non le hai accennato nulla, vero?-
-No, ma dovevo farlo?-
-Ci penserà mio padre, non preoccuparti! Voglio che sia lui ad annunciare ciò che abbiamo concordato- rispose lei.
-Beh, ora possiamo prenderci il resto della giornata per noi...-disse lei, prendendolo per mano e accompagnandolo in camera sua.
 

La sera arrivò in fretta e finalmente il resto della famiglia di Gohan arrivò nella villa Satan.
Chichi fu convinta da Goku ad usare il teletrasporto, per arrivare almeno davanti alla porta della villa. Tuttavia questo bastò a farla rimanere a bocca aperta.
Probabilmente in vita sua non aveva mai visto una reggia così imponente e sicuramente la moretta era molto più ricca di quanto lei si aspettava!
 
Suonarono il campanello e una graziosissima Videl aprì la porta, seguita da Gohan.
-Ciao, cara!- la salutò Chichi.
Seguirono i saluti di Goten e Goku, vestiti eleganti per l’occasione.
-Gohan! Sei vestito come tutti i giorni, almeno potevi fare un salto a casa e metterti qualcosa di più adatto!- lo sgridò subito lei, entrando. –guarda Videl com’è carina con questo vestito... tu non ti preoccupi neanche!-
-M-ma... ecco, non volevo fare troppa strada inutile per tornare a casa...- cercò di giustificarsi, ma non ottenne nulla, se non lo sbuffare esasperato di sua madre.
-Prego, vi faccio strada verso la sala da pranzo- disse lei, apprestandosi ad accompagnarli.
 
Gli ospiti e Videl si accomodarono nella lussuosa sala da pranzo, già pronta per l’occasione.
Goten e Goku non si curavano minimamente di quanto fosse grande la sala, per loro bastava che ci fosse del cibo, mentre Chichi continuava a pensare ad una possibile data del matrimonio di suo figlio.
Erano tutti seduti e ormai mancava solo Mr. Satan per iniziare la cena e lo stomaco del più piccolo tra i presenti continuava a reclamare cibo.
 
Stanca di aspettare, Videl si alzò da tavola e corse velocemente a cercare una domestica che le potesse indicare dove si trovava suo padre: era evidente che l’uomo non voleva decidersi ad andare a tavola, perciò lo avrebbe “gentilmente” condotto lei, prendendolo per le orecchie.
 
Videl tornò poco dopo, seguita da un Mr. Satan piuttosto imbarazzato.
-Vi chiedo di scusarmi- fece l’uomo. –Purtroppo il cane non voleva uscire da sotto il letto e Majin Bu ha messo sottosopra metà casa, chiedo di nuovo perdono-.
-N-non si preoccupi…- rispose Gohan, perplesso per l’assurdità della faccenda.
 
Finalmente, non appena Mr. Satan si sedette a tavola, la cena poté cominciare.
Oltre alle numerose pietanze, già presenti sul tavolo, se ne aggiunsero altre man mano che i saiyan mangiavano: il salone ormai si era riempito di un via vai di camerieri con piatti, carrelli, vassoi e cibo a non finire.
Lo stesso Mr. Satan era preoccupato di quanto gli avrebbe fatto pagare il cuoco e, intanto, si domandava se era possibile andare in bancarotta in una sola serata e per una singola cena.
 
Videl, seduta accanto al padre, tirò una gomitata a quest’ultimo.
La cena era ormai finita, mancava solo il dolce, e Mr. Satan non aveva ancora accennato nulla di ciò che doveva dire.
Dopo non aver ottenuto alcuna reazione soddisfacente dal padre, Videl gli tirò una gomitata più forte e lo guardò in modo minaccioso, fingendo un colpo di tosse.
Mr. Satan si accorse che forse era il momento di parlare, prima che sua figlia si arrabbiasse di nuovo con lui e che lasciasse definitivamente la villa.
Così si alzò impacciatamente dalla sedia e reclamò attenzione.
-Ehm… vi ringrazio per essere venuti alla mia cena, e mi scuso se il preavviso e stato poco ma…-l’uomo guardò Videl, cercando di vedere se il suo discorso stava andando bene.
La ragazza gli fece invece segno di arrivare subito al dunque.
-Ma.. non importa. Quello che invece sicuramente vi interesserà è sapere perché vi ho chiesto di venire qui- continuò, sotto lo sguardo curioso ed inquisitore di Chichi, e gli sguardi desiderosi (del dolce) di Goku e Goten. –Il fatto è che mia figlia ed io saremmo d’accordo sul passarvi un assegno mensile di mantenimento in quanto il nostro caro Goku qui presente è il vero eroe, che ha salvato il nostro amato pianeta numerose volte… mentre il sottoscritto no…-.
Chichi si alzò di scatto, sbattendo le mani sul tavolo:-Dice davvero?! Un assegno?!- gridò in un impeto di gioia.
-Assolutamente, e vorrei scusarmi con voi per essermi preso il merito della vittoria contro Cell, quando in realtà è stato questo bravissimo ragazzo, a sconfiggerlo- concluse sperando che, almeno lodando il ragazzo di sua figlia, le cose andassero per il meglio.

Chichi saltellò entusiasta, mentre Gohan si alzò anch’egli dal tavolo:-Mamma, potresti dire anche tu al padre di Videl che noi non abbiamo intenzione di ricevere dei soldi da loro. Io ho già provato a parlarne, ma non è servito…-.
Ora fu il turno di Videl, che si alzò dalla sua sedia e intervenne contro Gohan:-No, noi vi daremo quei soldi… ne avete bisogno e noi ci sentiamo in debito, vero papà?- girò poi lo sguardo su Mr. Satan, che in quel momento non sapeva proprio come rispondere.
Chichi invece si era fermata, anche lei senza sapere cosa rispondere: da un lato i soldi servivano, soprattutto perché quello che stavano attraversando era proprio un pessimo periodo dal punto di vista economico, però dall’altro lato non le sembrava nemmeno giusto ricevere dei soldi dalla famiglia della futura moglie di suo figlio…
Insomma, la situazione si era parecchio complicata e l’arrivo del dolce non fece che incasinare ancora di più le cose.

Goten e Goku infatti si fiondarono sulla portata appena servita e cominciarono a mangiare con troppa foga, tanto che Chichi dovette sgridarli e farli trattenere.
Di sicuro la cosa non si sarebbe risolta in fretta… ognuno aveva un parere diverso, e trovare una accordo non sarebbe stato per nulla facile…









Angolo autrice:
Buongiorno a tutti!
Scusate il ritardo di qualche settimana, ma sono stata via per un po' e non avevo ancora scritto il capitolo. ^^"
Finalmente sono riuscita a riprendere la storia, mi sento orgogliosa! (?)
Grazie a tutti coloro che continuano a seguirmi e a recensire, nonostante la lunga attesa... grazie mille!
Alla prossima,

Sweet Black