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Autore: Briciole_di_Biscotto    21/08/2014    7 recensioni
Gli umani hanno scoperto dell'esistenza degli Dei greci e, di conseguenza, anche quella dei semidei. Considerati un pericolo ed una minaccia, gli umani decidono di sterminarli. Da allora avrà inizio una guerra all'ultimo sangue fra semidei e umani.
Ma, da parte dei genitori divini, nessun aiuto.
Non che sia una novità, ma questa volta ci sarà un serio e pericolosissimo motivo, che sara alla base di tutta la tragedia che si sta svolgendo.
Sei pronto, giovane semidio, a diventare l'eroe di questa nuova, pericolosa ed emozionante avventura?
[Storia a OC] [Interattiva]
[Iscrizioni chiuse fino a nuovo ordine]
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di Semidei
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1

 

Buio. Il buio più oscuro e profondo che avesse mai visto avvolgeva Aqua.

Non era il solito buio, quello accogliente, quello che concilia il sonno. Era un buio tetro, che ti imprigiona e non ti lascia più uscire, il tipico buio che trovi nella tua camera, di notte, dopo aver visto un Horror.

 

Non vedeva niente, e dire che quel posto le metteva inquietudine era poco. Girò più volte su se stessa, indecisa su quale direzione prendere quando, d'un tratto, in lontananza vide un puntino.

 

Luce!” e senza esitazioni si mise a correre in quella direzione. Ma più correva, e più le sembrava di allontanarsi.

 

D'un tratto, quando già iniziava a rassegnarsi, una risata crudele le invase la mente. Non sembrava provenire da qualche parte nel buio, bensì direttamente dalla sua testa.

Spaventata, arretrò di qualche passo e, messasi in posizione d'attacco, con le mani pronte a far partire un flutto d'acqua, gridò:-Chi sei? Mostrati se ne hai il coraggio!

 

La risata si ripeté, facendole venire mal di testa.

Io sono la luce, sono la libertà. Sono ciò che l'umanità, per secoli, ha sognato e bramato. Ma sono anche il supremo. Senza il mio consenso, non potrai mai essere completamente libera. Ora, io ti propongo uno scambio: unisciti a me e io ti libererò dalla tua eterna prigione. O, altrimenti, prova a combattermi, e perdi la vita con coloro che imparerai ad amare!”

 

Aqua sgranò gli occhi e, con i muscoli tesi, si arrischiò a parlare:-Che stai dicendo? Tu sei pazzo!

 

La voce la ignorò, e continuò:“Pensa bene alla mia proposta, giovane semidea. Potrebbe diventare la tua salvezza!”

Detto ciò, tornò il silenzio. Intanto, il puntino di luce iniziò ad avvicinarsi e ad ingrandirsi e, quando fu abbastanza vicino, la inghiottì in un vortice bianco e accecante.

 

 

La prima cosa che Aqua avvertì, fu un pizzicore sul braccio. Non poteva crederci! Le avevano nuovamente monitorato i sogni!

Questa storia andava avanti da diversi mesi, da quando lei e Marina erano state catturate. Avevano scoperto che lo Stato pagava degli scienziati affinché trovassero un modo per estrarre la natura divina dai semidei e travasarla nei corpi dei più potenti.

Se ci fossero riusciti, il mondo avrebbe potuto dire addio alla democrazia, e sarebbero tornati sotto la dittatura!

 

Due guardie la fecero alzare dal lettino su cui era stesa, e la accompagnarono verso la porta di metallo, dove una ragazza le prese un braccio e con un ferro rovente le incise la pelle, per segnare il giorno e l'ora della sua ultima visita.

Aqua si morse un labbro per trattenere un grido, e si meravigliò nel constatare che il dolore diminuiva di giorno in giorno.

 

Sgranò gli occhi: era così abituata a quel dolore da non farci più neanche caso? No, non poteva andare avanti così. Il suo cervello iniziò velocemente ad elaborare un piano di fuga, l'ennesimo. Eppure, qualcosa le diceva che questa volta sarebbe andato tutto per il verso giusto. Sorrise.

 

 

#Edwina

-Uff, non ce la faccio più!- la ragazza si appoggiò alla scopa con cui stava pulendo il piano B1.

-E inoltre- aggiunse guardando con aria truce il ragazzo accanto a sé -qui c'è qualcuno che lascia pulire tutto a me mentre lui si diverte, tu che ne dici? Eh, James?

Il figlio di Ermes le fece segno con la mano di aspettare e le rispose:-Zitta un attimo, Wina. Forse questa volta ce la faccio!

 

La figlia di Ecate alzò gli occhi al cielo:-Per tutti gli dei, James! Quando capirai che queste catene sono a prova di semidio?- disse guardando sconsolata l'anello di ferro che le imprigionava la caviglia.

Il ragazzo, continuando ad armeggiare con la serratura, le rispose:-E tu quando capirai, cara Wina, che se una serratura si può aprire con una chiave si può aprire anche con una forcina? Porco Crono, si è rotta. Wina, dammene un'altra.

 

La ragazza sbuffò:-James, sono una figlia di Ecate, non una fabbrica di forcine!- disse mentre si sfilava l'ennesima mollettina dai lunghi capelli neri striati di verde acqua e la porgeva all'amico.

-Questa è l'ultima, perciò vedi di non romperla. La rivoglio indietro!- borbottò fulminandolo con i suoi grandi occhi viola.

 

Il ragazzo rise piano scuotendo leggermente i capelli castani, mentre nei profondi occhi marroni si accendeva una scintilla di divertimento:-Farò il possibile!

Ma il sorriso scomparve subito sostituito da una espressione tra il meravigliato e lo shockato quando, per un istante, si sentì il secco “clack” di una serratura che scatta.

 

Alzò lo sguardo meravigliato su Edwina, che lo guardava con gli occhi spalancati:-Tu... tu ce l'hai fatta...- sussurrò. Ma si riprese subito:-Sbrigati, apri anche la mia!

Il figlio di Ermes mise due dita sulla cavigliera dell'amica e chiuse gli occhi. Ora che era libero poteva ricominciare ad usare i suoi poteri. Si concentrò per qualche secondo, poi, per la seconda volta nel giro di pochi minuti, il rumore di una serratura che scattava riempì lo spazio circostante. Si guardarono negli occhi.

 

Erano liberi.

 

 

#Sebastian

Sebastian, nella sua cella, si dilettava a far resuscitare le falene e gli insettini morti.

All'ennesimo geco tornato in vita, fece un gesto stizzito con la mano facendo tornare tutti i suoi “amichetti” inutili cadaveri. Si stava annoiando.

 

Non avendo niente da fare, decise di mettersi a dormire. Si infilò nella stretta fessura sulla parete che lui aveva battezzato come suo letto, ed attese il sonno. Fu proprio quando, dopo quasi mezz'ora passata ad osservare il soffitto, gli occhi iniziarono a chiudersi, che accadde.

 

-Bel tenebroso!- lo chiamò una voce squillante facendolo sobbalzare e urtare forte la parte superiore del suo “letto”.

Uscì dalla stretta fessura tenendosi la fronte con una mano, mentre con i penetranti occhi grigi fulminava la ragazza che lo guardava con una mano davanti alla bocca sperando che non si accorgesse delle labbra incurvate in una buffa smorfia, nel tentativo di non ridere.

 

Il figlio di Ade si avvicinò alle sbarre della cella e guardò i due ragazzi confuso:-Che ci fate qua? Non dovreste essere a pulire l'ala 2 del piano B1?

Edwina lo guardò con un sorriso a 32 denti:-Dovremmo, hai detto bene!

Sebastian la guardò ancora più confuso, almeno fino a che non abbassò lo sguardo e notò le caviglie libere dei due compagni. A quel punto, sgranò gli occhi puntandoli su James:

-Non mi dire... non mi dire che ce l'hai fatta... Cioè, dimmelo! No, nel senso...-

 

Il suo fiume di parole venne bloccato dalla risatina di Edwina, che la smise non appena Sebastian le puntò addosso due occhi minacciosi, e gli rispose:-Si, ce l'ha fatta! Ma ora non abbiamo tutto il tempo per spiegarti! Dobbiamo liberarti e andarcene al più presto!

 

Il figlio di Ade la guardò qualche istante, poi annuì e si allontanò un po' dalle sbarre. Quindi fu il turno di James che avvicinò la mano alla serratura della cella e, come aveva fatto con Wina, la fece scattare.

Il figlio di Ade guardò insicuro la porta: non riusciva a credere che dopo tutto quel tempo, finalmente fosse libero. Spostò lo sguardo incerto sugli amici, che gli sorrisero incoraggianti e annuirono.

 

Il ragazzo si avvicinò a mise una mano sulla porta, spingendola delicatamente, e quella si aprì dolcemente e senza proteste. Sebastian rimase qualche secondo sulla soglia. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Quando li riaprì, erano pieni di una nuova determinazione. Guardò i suoi amici, poi, sorridendo, parlò:

 

-Andiamo.

 

 

#James

Stavano correndo da diversi minuti ormai, ed era stato solo per divino culo se non erano stati trovati, anche se ormai l'allarme era suonato e tutte le guardie avevano iniziato a cercarli. Fu mentre si nascondevano che le trovarono.

 

Per l'ennesima volta avevano avvertito dei passi veloci avanzare verso di loro, e senza esitazione si erano buttati in un corridoio secondario. Schiacciati alla parete, pregando che l'ombra li nascondesse per l'ennesima volta, nel silenzio avevano sentito una voce spezzata dal pianto.

 

Neanche loro sapevano perché, ma avevano seguito quella voce, ritrovandosi davanti ad una cella, nella quale avevano trovato due ragazze. Sembravano uno scherzo della natura: erano l'opposto l'una dell'altra, ma non avrebbero potuto essere più uguali.

 

La ragazza accovacciata per terra aveva i capelli biondi corti alle scapole, con alcune ciocche verdi e la carnagione alabastrina. Gli occhi erano coperti dalle mani nel disperato tentativo di fermare le lacrime ma, quando le levò per un attimo per asciugarsi le guance, James poté notare che li aveva di un castano scuro, con riflessi neri.

 

La ragazza accanto a lei le accarezzava la schiena cercando di consolarla. Aveva lucenti capelli castani lunghi fino al bacino e con ciocche arancione carota e leggermente ondulati, gli occhi di un disarmante verde mare con riflessi ambrati e la carnagione abbronzata.

 

Eppure, pur essendo così diverse, avevano gli stessi tratti, e James capì subito che erano sorelle, se non addirittura gemelle.

 

I tre ragazzi erano così presi ad osservare quel miracolo della natura, che ci misero un po' ad accorgersi che le due ragazze si erano accorte di loro e, asciugate le lacrime, si erano messe in posizione di difesa.

 

Edwina fu la prima a riprendersi. Sorrise gentile alle due ragazze, che sembrarono rilassarsi un po', e le salutò:-Ehi ciao! Tranquille, non vogliamo farvi del male. Siete semidee vero?

La castana, che sembrava la maggiore, annuì e chiese:-Voi invece dovete essere i tre semidei fuggitivi, o sbaglio? Come avete fatto a scappare?

Edwina si guardò intorno nervosa:-Non c'è tempo per le spiegazioni. Ora vi liberiamo. Vi fidate di no... no, no. Di loro potete non fidarvi. Vi fidate di me?- chiese, procurandosi occhiate omicide dai due amici.

 

Le due ragazze si guardarono un attimo negli occhi, poi annuirono contemporaneamente.

Edwina sorrise trionfante e fece un cenno a James, che si avvicinò nuovamente alla serratura e la fece scattare. Le due ragazze lo guardarono stupite, me non persero tempo ed uscirono dalla cella.

 

Mentre i cinque ragazzi riprendevano a correre, Edwina fece le presentazioni:-Io sono Edwina Sqirrel, figlia di Ecate. Quel musone là è James Robber, figlio di Ermes. E infine, il bel tenebroso è Sebastian Dawson, figlio di Ade. E voi?

 

La ragazza castana sorrise e rispose:-Io sono Aqua Seadream, e questa è mia sorella gemella, Marina Seadream.

 

Siamo figlie di Poseidone.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo della pazza sclerata autrice

 

yeeeeeee! E finalmente sono riuscita a finire questo orrendo stupendo secondo capitolo! XD

mi sento realizzata :')

scusascusascusascusascusascusascusascusascusa lo so che questo capitolo è terribile, ma volevo pubblicarlo al più presto e così l'ho scritto di getto! Mi dispiace tanto DX

Cercherò di farmi perdonare! Come no, finirai sicuramente per scriverlo di nuovo all'ultimo secondo u.u

 

Okay, tornando alle cose serie...

Chi sarà secondo voi la voce del sogno? Si accattano scommesse! XD

inoltre, finalmente, dopo innumerevoli tentativi, le mie cucciole riescono a scappare!

 

Ed ecco a voi i personaggi che ho presentato in questo capitolo:

 

-Edwina Sqirrel, figlia di Ecate (di Wise Girl98)

-James Robber, figlio di Ermes (di rei_puccioso)

-Sebastian Dawson, figlio di Ade (di Cat e Dog)

 

Lo so, sono solo tre, ma gli altri o fanno parte dei ribelli, o sono al campo Mezzosangue (e qui, per voi, ho una bella sorpresa XD) o non mi hanno ancora inviato le schede!

 

Quindi, prima di dimenticarmene:

CHI NON MI HA ANCORA INVIATO LA SCHEDA DEL PROPRIO OC, E PREGATO DI FARLO AL PIU PRESTO, GRAZIE.

 

Fine discorso. Vi pregherei di lasciarmi una recensioncina-ina-ina, anche solo per dirmi che farei meglio a ritirarmi!

 

Ora vado * sparisce in un vortice di meloni e angurie * (?)

Darck_Angel, figlia di Demetra, Serpeverde, Intrepida

  
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