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Autore: Niall is my prince    22/08/2014    4 recensioni
Lui è il solito puttaniere, malvisto da tutta la città di Sidney. E' temuto in tutta la città, nessuno può competere con la sua forza, tanto meno con la sua bellezza.
Una bellezza devastante, solamente con lo sguardo è in grado di sconvolgerti la vita. Un ragazzo in grado di uccidere, per via di molta sua rabbia repressa, un ragazzo solo abbandonato dalla sua stessa famiglia.
In quella famiglia tutti avevano paura di lui... avevano paura che perdesse la pazienza,
che scatenasse un putiferio, come l'ultima volta in cui videro il capo famiglia. Era solo, nessuno gli voleva bene, nessuno era in grado di volergli bene. Mai nessuno ha provato a volergli bene... fino a che una ragazza entrò in gioco.
Una di buona famiglia, educata nel migliore dei modi. Sarebbe la solita santarellina, quella che obbedisce ai genitori e rispetta il coprifuoco... ma lui sconvolgerà la vita, come proprio lei fa.
Lui le porterà un po' di azione in quella vita frustrante, lei invece gli insegnerà a provare dei sentimenti.
Lei porterà la luce nella sua vita.
Può l'oscurità diventare luce?
Questo si chiedeva spesso June Styles.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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COMPLICAZIONI.


Ci siamo divertiti tanto in spiaggia, non abbiamo fatto altro che ridere, scherzare, coccolarci, baciarci e giocare.
Era da tantissimo tempo che non stavo così bene, era fin da bambino che non andavo al mare per giocare... non ci andavo più quando mia madre ci portava Jack e Cherie, non ci andavo per il semplice motivo che ci fosse anche mio padre. Non ho mai avuto buoni rapporti con lui, io lo vedevo che cosa faceva... lui le sere usciva per andare in chissà quale Pub, per fare cosa? Per bere ed andare a scoparsi qualche altra donna, era irrispettoso nei confronti di mia madre che in confronto a lui è sempre stata così fedele... così dolce, così premurosa e generosa.
Non riesco proprio a capire il motivo per cui sia scappata di casa, non riesco a capire per quale motivo lei lo abbia sposato. 
Spero soltanto che io non diventi mai come lui. Spero che io con diventi così irrispettoso nei confronti di June tanto quanto lo era mio padre con mia madre... non voglio, e non devo. Non voglio ferirla o trattarla male, lei è la persona che ha riportato luce nel mio mondo, lei c'è riuscita; lei mi ha cambiato.

“A che pensi, Lù?” E’ proprio la sua voce a riportarmi alla realtà, è proprio lei che riesce a salvarmi da numerosissimi brutti ricordi che mi fanno solo stare male. Ma non per molto perché altri ricordi riaffiorano nella mia mente... facendomi stare zitto e diventare improvvisamente serio.

*Flashback*

Stavo andando in giro con Calum, Ashton e Michael quando lo vidi... erano le otto di sera e lui era appena uscito di casa, stava entrando al Pub. Io lo guardavo dal divanetto in cui eravamo seduti, lo vedevo seduto al bancone. Stava bevendo come pochi, si stava ubriacando... si stava umiliando da solo, si stava facendo vedere in quelle condizioni da proprio figlio. Sarei dovuto essere io la delusione della famiglia, ma sapeva che era il contrario, era consapevole del fatto che fosse lui la più grande delusione della nostra famiglia! 
Perché io ero solamente un sedicenne, mentre lui era grande, lui era un uomo. Quello che io chiamavo eroe che si è rivelato solamente il cattivo.
Dopo numerosi drink si mise a ballare assieme ad una donna, una di facili costumi sembrava, ma mettendo a fuoco mi accorsi di chi era... la sua segretaria. Finiva ogni volta così, si ubriacava, si sfogava con quella troia e poi tornava a casa e piazzava un casino nero dove Cherie e Jack correvano in camera mia e si mettevano vicino a me che prendevo la chitarra per cantar loro qualcosa così che non si sentisse il baccano di giù. Così che i miei fratellini si calmassero per poi addormentarsi, ma quel giorno era diverso... quel giorno lui salì in camera mia e afferrò la piccola Cher di nove anni e la porto via mentre piangeva, la porto in camera sua. Nemmeno se ne impietosì, infatti iniziò ad importunarla e poi picchiarla perché vedeva che non riusciva a muoversi tanto terrorizzata. 
La cosa che fece traboccare il vaso fu mia madre, lei che era ferma sulla porta di camera sua a guardare... incapace di fare qualcosa per togliere Cher dalle grinfie di quell'uomo spregevole. 

“Come cazzo puoi startene lì impalata senza fare niente? Come porcoddio puoi stare lì ferma a guardare quello che dovrebbe essere tuo marito importunare tua figlia? Come puoi continuare a sopportare tutta questa merda ogni volta? 
Ti rendi conto delle cazzate che fa quell'uomo? Ti rendi conto del fatto che io lo vedo ogni santo giorno nei pub di Sydney ubriacarsi... ubriacarsi come pochi e poi lo vedo andarsene con quella troia della sua segretaria? E’ mai possibile che non ti accorgi di tutta la merda che dice la gente? Di tutte le cazzate che dicono nel nostro quartiere? Proprio non riesco a capire perché non fai qualcosa! Non ti credevo così mamma, mi sembravi diversa eppure eccoti qua incapace di fare niente. Io che ti credevo più forte e compattiva, io che ti credevo una guerriera..” dissi urlando verso mia madre, le lacrime solcavano il mio viso tutto rosso per via della rabbia. Mia madre non rispose si accasciò solamente per terra piangendo ancora di più urlando solamente “Sono solo una fallita, in tutto.. lo sono sempre stata, ha ragione tuo padre!”.
Mi fece male vederla in quelle condizioni, ma non feci nulla entrai in quella camera da letto e vidi che mio padre stava cercando di spogliare mia sorellina per farle chissà quali cose. Presi tutte le forze che avevo in quel momento, le feci mescolare assieme all'adrenalina e alla rabbia che circolava in quell'esile corpo che possedevo tre anni fa e lo scansai da sopra mia sorellina che scappò in camera mia dove c'era anche Jack in lacrime.
Rimasi solo io, io contro di quell'essere che era mio padre. Io contro la delusione più grande della mia vita. Cercava di picchiarmi, ma non riusciva a prendermi, ero più veloce di lui... alla fine lo bloccai da dietro e lo feci cadere a terra, mi misi cavalcioni su di lui e iniziai a prenderlo a pugni. Lo stavo pestando, sembrava che mi stessi sfogando, che mi stessi vendicando di tutto ciò che aveva fatto e non mi ero mai sentito così bene. Fu in quel momento che capii che dovevo fermarmi, sentivo mia madre urlare il mio nome, urlare di smetterla che così lo uccidevo ma io urlavo in rimando.

“Smettila! Così lo ucciderai! E’ tuo padre, smettila immediatamente Luke Robert Hemmings!”. Mia madre urlava e piangeva, ma non si avvicinava. Non riuscivo a capire perché si era messa in mezzo nel momento in cui io cercavo di difenderla, nel momento in cui la stavo vendicando e nel momento in cui cercavo di fargli pagare tutte le cazzate che aveva sempre combinato in quei sedici anni di vita. 
Solo quando sentii mia madre prendere Cher e Jack, mi fermai asciugandomi le lacrime e mettendo a fuoco il viso di mio padre... era sfigurato, lo avevo conciato così. Lo avevo ucciso a pugni, lo avevo ammazzato io. Avevo ammazzato mio padre, ma non me ne pentii; la cosa che mi fece cambiare per sempre fu mia madre che non riusciva ad avvicinarsi a me, fu mia madre che aveva paura di me, fu mia madre che mi lasciò solo. Ero solo, abbandonato alla vita. Così iniziai a fare quel che facevo prima di incontrare June, iniziai a bere e a spacciare, iniziai a fare parte di qualche giro strano e i miei tre migliori amici mi seguirono perché non ne potevano più della propria vita, proprio come me. Ognuno di noi quattro a una sua storia, questa è forse la più brutta e la più triste... e la più dura, 
perché da quel giorno non provai più un sentimento fino a quando non incontrai la piccola June alla festa. 

*Fine Flashback*


Solo nel momento in cui vedo June con le lacrime agli occhi abbracciata a me capisco di averle raccontato tutto.
Solo ora capisco dello sbaglio che ho fatto, io non vorrei che lei scappi da me. Non voglio perderla, non deve perdermi mai. Non mi deve lasciare.

“Non mi lasciare, ti prego.. non andartene anche tu, June” sussurrai chiudendo gli occhi, sotto il tocco della mia fidanzata.
“Non dovrebbe manco passarti per la testa il solo pensiero che io me ne vada da te, perché ti giuro tutte le cose che provo quando sono con te non le ho mai provate. Non potrei mai andarmene da una persona che mi fa stare così bene quanto mi fai stare tu, io non potrei riuscire ad andare avanti senza di te. Cosa ti fa pensare che io ti lasci andare? Cosa ti fa pensare che tu sia un mostro come più volte hai ripetuto mentre mi raccontavi questo? Cosa te lo fa pensare? Smettila Luke, smettila di piangere... non sopporto vederti così” risponde lei asciugando le lacrime che stanno scendendo ininterrotamente dai miei occhi. La guardo negli occhi, riesco a scorgere tutta la sua sincerità... la sua genuinità. Mi fa impazzire questa ragazza, ed è un bene che sia capitata proprio a me.

“Ho ucciso mio padre June. Nessuno continuerà a rimanere al mio fianco dopo aver saputo questa cosa, tutti mi lasceranno solo, tutti se ne andranno! Lo vuoi capire si o no?” sbotto alzando il tono della voce facendola sussultare mentre le lacrime continuano a solcare i nostri volti.
“Stai facendo di tutta l'erba un fascio, idiota! Sei uno stupido quando parli così! Sei convinto che io sia come tutti gli altri? Io sono June, non tutti gli altri. E così come io sono diversa, sono diversi anche Janet, Calum, Ashton e Michael! Noi non ti lasceremo mai da solo, noi saremo sempre al tuo fianco nonostante tutto e nonostante tutti lo vuoi capire? Sei importante per noi, è impossibile che tu non te ne renda conto! Sei un tale ignorante alle volte, che proprio mi fai perdere le staffe... ma di certo non ti lascerò andare per una cazzata che dici, non ti lascerò mai, penso che ti stufrai prima tu di me! Oh si, ti stancherai tu!” risponde alzando la voce puntandomi il dito contro, mentre io continuo a guardarla allontanarsi verso il Cottege non molto distante da noi.

Che cazzo vai a pensare e a dire ignorante coglione che non sei altro? Lei non ti lascerà mai, proprio perché è la prima a non averti voltato le spalle come tantissime altre hanno fatto. Ma lei è come Ashton, Michael e Calum così come lei anche Janet! Loro non ti lasceranno mai solo, vai da lei... coglione.

La mia coscienza continua a ripetermi queste cose, mentre io scuoto la testa cercando di cacciare via quelle parole scritte nella mia mente. 
Nessuno rimarrà per sempre, il per sempre non esite.

Si è vero, il per sempre non esiste! Prima o poi tutto finisce, è vero. Ma puoi starne certo che June, Ash, Cal, Mike e Janet rimarranno al tuo fianco fino a poco meno di un attimo che il per sempre finisca. 

Oltre a sentire le parole della mia coscienza sento un urlo provenire dal Cottege di mia proprietà. E’ June... e sta urlando. 
Mi alzo e correndo veloce arrivo fino alla casetta spalancando la porta vedendo la mia piccola June sotto le mani di suo padre che vagano sul suo corpo. Proprio come quando mio padre stava importunando mia sorella, si vede proprio che erano amici e colleghi, si vede che sono amici... si vede il motivo per cui erano spesso e volentieri assieme in quei pub. 
Arrivai a grandi falcate dietro di lui e lo scansai mettendomi tra June ed il padre. Prima di toccare e fare qualche cosa alla mia ragazza dovrà passare sul mio cadavere, non se la passerà liscia George.

“Eccolo qui... l'assassino! Ma dimmi... glielo hai detto che cos'hai combinato a sedici anni? Diglielo avanti, digli che cazzo hai fatto!” inizia a ridere istericamente quell'uomo mentre si tortura le mani, mentre le chiude in due pugni fino a far colorare le nocche di bianco.
“Questa puttanella ti lascerà proprio come hanno fatto quel coglione di tuo fratello e le due puttane che sono tua madre e tua sorella! Tutte le donne sono uguali, ti lasceranno prima o poi. Tutte sono puttane! E poi dimmi.. perché non mi fai divertire? E’ pur sempre mia figlia, è dovere di un padre farla divertire?!”

Puttana a chi? Puttana alla mia  June? Puttana alla mia Che? Puttana a mia madre? Brutto figlio di puttana.
Carico un pugno che poco dopo faccio entrare in contatto con il suo volto, gli giro la faccia e del sangue esce dalla bocca non appena scaglio il secondo pugno. Mi fermo, non posso ripetere l'errore di tre anni fa...

“Non ti azzardare a dire mai più delle cose del genere. Una figlia non si fa divertire nel modo in cui tu intendi! Una figlia si fa divertire quando la porti al mare a giocare, una figlia si fa divertire mentre le fai il solletico così puoi sentire la sua risata così limpida e pura che ti riempie il cuore tanto da sentirlo quasi scoppiare in petto. Una figlia si diverte quando inizi a canticchiarle qualche canzoncina, facendola felice con piccole cose. Una figlia non si diverte nel sentire le mani di suo padre addosso che cerca solo di violentarla, di importunarla! Una figlia è quella piccola donna che ti reputa un eroe, non un lurido bastardo, pervertito che non fa altro che tradire sua moglie andando a puttane e bevendo dalla mattina alla sera. Tu non hai ancora capito il vero senso della vita, non è così George? Tu non lo hai mai capito il senso della vita... sei diventato padre a soli vent'anni. Vero George? Sei diventato padre troppo presto, quindi non appena hai saputo che la tua fidanzate era incinta hai preso in considerazione il matrimonio. La cosa più schifosa che tu abbia mai conosciuto... la cosa che più ti ha fatto ribrezzo. Ma forse avevi sbagliato, ovvio che avevi sbagliato... non hai ponderato bene la tua scelta e dopo aver sposato tua moglie ti sei sentito così stupido, troppo legato, troppo impedito. Non potevi ancora lasciare le cose che facevi per divertirti, avresti fatto meglio a capire che cosa significava e significa tutt'ora la parola matrimonio. 
Il matrimonio è un patto d'amore che si fa, un patto di lealtà e fiducia. Un patto che fai con la persona che ami, non con una ragazza che avresti lasciato da lì a qualche settimana... avresti fatto meglio lasciarla quando ti ha detto il che era incinta in vece di cercare di farti uomo, cosa che non sei mai stato, e chiederle di sposarti illudendola soltanto. Fai schifo, George. Proprio come faceva schifo mio padre, penso che ora ti senti realizzato dopo quello che stavi facendo poco fa. Non era proprio da quel depravato di mio padre che volevi scappare quattro anni fa? Non era proprio dalla mia famiglia che hai fatto allontanare la tua? Soprattutto da me, che avevo ucciso mio padre a pugni... mmh, sei un vero uomo vedo.” sibilo con una punta derisoria e d'odio ogni volta che pronuncio il suo nome, le vedo cambiare faccia ogni secondo che io avanzo verso di lui. Lo vedo indietreggiare come se avessa paura, glielo si legge negli occhi che non vuole far la fine di mio padre... ma non potrei mai fare una cosa del genere, non davanti a June. Non mi azzarderei mai a toccare suo padre, sono cambiato. Lei mi ha cambiato.

“Non avere paura... durerà poco, non sentirai così tanto dolore!” dico ridendo di gust, mi sto divertendo a far paura a questo che si definisce uomo. 
“Cosa vuoi fare, Hemmings?”. L'uomo sussulta quando faccio un passo avanti verso di lui, rimanendo con un sorrisino tra il derisorio e lo strafottente mischiato allo sprezzante.  Stava toccando la mia ragazza, stava facendo come mio padre faceva con mia sorellina. Stava cercando di violentare sua figlia... è uno stronzo. Un bastardo... non ha senso un uomo così.
“Sarebbe molto bello ucciderti a pugni proprio come ho fatto tre ani fa con mio padre, ma... ma... per l'amore di sua figlia, non ti tocco. Non potrei mai toccare il padre della ragazza che amo, anche se lo desidero così tanto. Sono diverso, non sono più il Luke di qualche mese fa, sua figlia mi ha cambiato.. sua figlia è al corrente di quello che è successo tre anni fa in camera di mio padre esattamente alle due di notte. Ma non se n'è andata, e non se ne andrà amai. E sa perché?” dico con un sorrisino stampato in viso facendo un passo avanti mentre George indietreggia.
“Non dire cazzate.. non si può uscire da un giro del genere, non si può più uscire da quel circolo viziato. Lo sai benissimo! E poi lo sai anche tu nel provondo che non provi niente solo attrazione fisica! L'hai fatta innamorare per prenderla in giro! Avanti, picchiami... uccidimi, prendimi a pugni, lasciami esanime per terra. E’ questo quello che hai sempre desiderato non è vero?” dice con voce piena di odio e cattiveria.
Sto per scattare ma sento il suo pugno arrivarmi sulla guancia destra facendomi girare così il volto, il tanto che pasta per vedere June sul divano guardare la scena con le lacrime agli occhi... ha paura, glielo si legge negli occhi.
Mi dispiace, amore mio. Mi diapiace per tutto quanto, per tutto quello che ho fatto da quando ti ho conosciuto. Non sono mai riuscito a darti quello che hai sempre voluto, non sono mai riuscito a dimostrarti a pieno i miei sentimenti,ma per me tutto questo è una cosa nuova. Non ho mai amato nessuno, non avevo mai amato nessuno.
Ma quel giorno alla festa, non appena incontrai il tuo sguardo, vidi molte cose. Provai tante cose tutte assieme, cose mai provate prima; cose a me sconosciute.

Un altro pugno arriva sul mio volto, sussulto e così con me sussulta anche la mia ragazza toccandosi la guancia sinistra dove è arrivato il pugno a me. E’ come se sentisse il dolore che sto provando io, ma non è solo dolore fisico quello che sto provando io, il mio è anche spirituale o dolore morale... insomma quello che è. 
Convivo con la paura ogni giorno, convivo con la paura di perderti ogni fottuto giorno, ora, minuto e secondo delle mie giornate. Non ti vorrei mai perdere, piccola June.

“Sai George... anche io pensavo che non potessi mai uscire da un circolo del genere, da un cirvolo viziato come questo. Ma lo pensavo prima di incontrare sua figlia! Lo pensavo prima di incrociare lo sguardo di sua figlia, che mi fece provare delle sensazioni che a me erano sconosciute. Quelle specie di farfalle allo stomaco le ha presenti? Quei brividi che si provano lungo la schiena... quella specie di pace con il mondo non appena vedi l'accenno di un sorriso sul volto di una persona che ti interessa, che ti attrae, che ami. 
Io amo sua figlia, che tu ci creda o no. Io la amo, l'ho amata dal primo sugardo che ho posato su di lei a quella fottuta festa del mio migliore amico. Era così bella...  con quel vestito argentato che cadeva sul suo corpo in modo così impeccabile, lo portava con tanta grazia nonostante fosse una festa come tante altre dove tutte le ragazze si vestivano con dei pezzi di stoffa piccolissimi che lasciavano poco a desiderare! Ma sua figlia, sua figlia con quel vestito addosso mi aveva lasciato paralizzato. Mi aveva lasciato senza fiato, mozzava il fiato e non lo ha fatto solo a me quell'effetto! L'effetto lo ha fatto a tutti i ragazzi presenti perché non appena entrò in quella casa con la migliore amica, tutti si fermarono a guardarla. Ma non guardavano di certo Janet, guardavano June che con grazia ed eleganza aveva fatto irruzione a quella festa portando un vestito così... così troppo per quella festa. Tutti la volevano, tutti le chiedevano di ballare. Ma la volevo io e sono andato a prendermela ed ora dopo ben cinque mesi eccoci qui, ad amarci ininterrottamente! E mi creda... perché lo giuro sull'amore che provo per sua figlia, se dico che vorrei ucciderti qui sedutastante ma non lo faccio perché non ne vale la pena. Perché non voglio fare o stesso errore di anni fa...” sibilo sferrando solo un pugno per poi prendere June per manoe scappare da quel cottege salendo in macchina e andando in una direzione sconosciuta.

“Erano belle le parole che hai detto a mio padre, e ono contenta che sia io ad averti cambiato... sono contenta, felice, emozionata del fatto che sia stata io la prima persona per uci hai provato dei sentimenti. Sono felice di averti fatto innamorare, sono felice di essere innnamorata di te perché sei un ragazzo... anzi sei un uomo eccezionale, un uomo eccezionale che si è intrufolato nel mio mondo ed è diventato il mio mondo. Sei sempre stato un uomo eccezionale nonostante tu abbia fatto quel che hai fatto quella notte di tre anni fa, nonostante tu abbia fatto un gesto così brutto ma allo stesso tempo è stato bello. E sai perché? Perché lo hai fatto per una buona causa, quella di difendere tua madre e i tuoi fratelli da un uomo ignorante, da un bastardo. 
Le parole che hai detto riguardo ad una figlia e quelle che hai detto riguardo il matrimonio... mi hanno lasciato senza fiato, e mi dispiace che ora per colpa mia tu abbia dei lividi enormi a rendere poco perfetta la tua pelle bianca. Mi dispiace che per colpa mia hai rischiato così tato...non so che dire, se non che ti amo con tutto il cuore Luke. Anzi no, con tutta l'anima, perché il primo un giorno smetterà di battere mentre la seconda vivrà in eterno oltrepassando anche il per sempre.. perché l'anima inizia a vivere proprio alla fine del per sempre, amore mio” dice la mia ragazza sprofondando nel sedile della mia macchina a fianco al mio. 
Metto la mia mano sulla sua coscia e sento la sua mano posizionarsi sulla mia stirngendola un poco, facendomi capire moltissime cose.

Come per esempio che nessuna complicazione, nessun imprevisto, nessun ostacolo potrà mai mettere fine al nostro amore.


Ciao stelline!


Oggi come state? Spero che voi tutte stiate bene.
Vorrei prima di tutto ringraziarvi, per tutte le belle recensioni che avete lasciato nei precedenti capitoli, per tutto il sostegno che mi date e perché con delle piccole e semplici recensio ni riuscite a farmi sorridere e a spronarmi ad andare avanti con i miei capitoli. Invogliandomi sempre di più a scrivere, e a perfezionare la mia scrittura. 
Ringrazio chi ha messo la mia storia fra le seguire, le ricordare o le preferite. Ringrazio anche chi legge silenziosamente, perché anche quelle persone mi fanno felice mentre leggono i capitoli che pubblico... vi ringrazio per tutto, perhcé penso che senza di voi non riuscirei ad andare avanti con le storie.
Grazie mille, davvero.

Ora vorrei chiedervi che ne pensate di questo capitolo. Anche in questo sono i pensieri di Luke i protagonisti, è il punto di vista di Luke a predominare... e spero che sia di vostro gradimento, perché io ci ho messo l'anima scrivendolo e non vorrei mai deludervi neanche con un solo capitolo.
Mi vorrei scusare se sono presenti alcuni errori, non esitate a farmeli notare se ci sono. E’ importantissimo per me essere a conoscenza di qualche eventuale errore, perché la prossima volta cercherò di non ripeterlo migliorando così sempre di più la mia Fan Fiction.
Spero che qualcuno di voi lascerà una recensione anche a questo capitolo, è bello grande eh... scusate ewe, ma ero in vena di scrivere questa mattina ed eccomi qui con il nuovo capitolo di The darkness can become light.
Un'ultima cosa prima di andarmene lasciandovi così in pace.... spero che qualcuno vada a leggere le altre mie due fan fiction: 

 
  1. My literature professor.
  2. So good to be bad.
La prima si tratta di una fan fiction sui miei idoli, gli One Direction. Forse ha una trama un po’ diversa dalle altre, con un Harry sottouna strana veste... però a me piace come idea, spero che piaccia anche a voi.
La seconda invece è anche quella sui 5 Second of Summer, che mi hanno anch'essi rubato il cuore. Questa volta però il protagonista e la protagonista non si chiamano June Luke, ma Ashton e...? Mhh ancora non lo dico. Spero che sia di vostr gradimento.

Ora vi lascio, penso di aver occupato troppo del vostro tempo.

A presto.

Syria.♥

 
   
 
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