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Autore: SynysterIsTheWay    22/08/2014    2 recensioni
L'amore devastante è quello che non può essere urlato al mondo. Quell'amore segreto, che nessuno sa. Quell'amore così profondo, quanto distruttivo. Quando due mani, non possono ricongiungersi in alcun modo, ma possono sentirsi anche senza toccarsi. Brian ed Haven lo capirono subito, che i loro, non erano semplici sguardi. Capirono...che riuscivano a vedersi nei propri occhi, ma Haven è la moglie del suo capo. Del boss della mafia più temuto di Huntington Beach. Brian non può tradire l'uomo che considera come un padre, da anni. L'uomo, che gli ha dato un tetto sopra alla testa e due pasti caldi al giorno. L'uomo che era il migliore amico di suo padre. Riuscirà Brian a placare la sua sete d'amore e a trattenere i suoi istinti, vedendo la donna che ama, tra le braccia di un altro? Lo scoprirete, solo vivendo la storia nei panni dei due protagonisti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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27° Sometimes life is altered...won't turn out right, can't turn out right.










 
"È un mondo della morte.
Un tempo si nasceva vivi e a poco a poco si moriva. Ora si nasce morti e alcuni riescono a diventare a poco a poco vivi."
(Roberto Bazlen)











Al mio risveglio stamani mi sono pentita di aver aperto gli occhi.
Gli scagnozzi di Dollar mi hanno riempita di botte e mentre stavano per togliermi
via questi vestiti sudici avevano ricevuto degli ordini dal proprio capo.
Mi sono sentita fortunata per un istante, ma ora sono ancora sul pavimento, più distrutta che mai.
Sento delle vampate di calore premermi sul viso mentre osservo la mia pelle diventare sempre più rossa.
Mi gira la testa e le ferite che ho sul corpo non fanno che peggiorare la situazione.
Ho gli occhi gonfi dal pianto e dal sonno ed è in questo momento che preferirei morire.
La morte potrebbe essere davvero una via d'uscita a tutto il dolore che continuo a patire. Credo che non 
riuscirò mai a trovare un po' di pace e non vivrò mai una vita tranquilla.
Sono da sempre stata destinata a tutto questo ed io ed il mio dolore stiamo diventando quasi migliori amici.
Può sembrare strano, ma sto sperando con tutte le mie forze che i ragazzi riescano a trovarmi e portarmi
fuori di qui.










***












BRIAN'S POV.


Non sono riuscito a resistere neanche un po'.
Tramite delle conoscenze del signor Mason siamo riusciti a scoprire il luogo in cui si nascondono
Dollar e i suoi scagnozzi.
Il nostro capo ci ha raccomandato di esser prudenti ma anche di riportarle sua moglie viva e vegeta.
E' ciò che spero anch'io.
Il solo pensiero che stiano facendo del male alla mia Birdie mi fa andare fuori di testa.
Io e i ragazzi ci impostiamo dietro ad alcuni cespugli, osservando l'abitazione dalle pareti rosse e gli angoli totalmente
neri.
Una casa a due piani, non troppo grande ma neanche piccolissima.
-Però, anche quei pezzi di merda si trattano bene!- Esclama Jimmy con un tono di voce abbastanza basso.
Io impugno la mia pistola, assicurandomi che non ci sia nessuno nei paraggi.
-Okay, cerchiamo di fare in fretta e togliamoci il pensiero.- Continua Zacky, caricando la propria arma.
Quando stiamo per uscire allo scoperto però, uno degli uomini di Dollar esce dalla casa fermandosi sui gradini dinanzi
alla porta per poter fumare una sigaretta.
-Merda.- Sbotto, osservando il tizio che inizia ad aspirare il fumo dalla sigaretta, fischiettando.
-E questi sarebbero i grandiosi uomini di Dollar? Mi aspettavo di meglio anziché una palla di lardo di queste dimensioni.-
-Parla per te, Vee.- Ribatte Jimmy con ironia contro Zacky che gli lancia un'occhiataccia a dir poco terrificante.
-Copritemi le spalle.- Sussurro ai ragazzi vedendoli poi inarcare un sopracciglio, simultaneamente.
Io esco allo scoperto dai cespugli ritrovandomi ben presto alle spalle dell'uomo che non si è accorto di nulla.
Con velocità, strozzo con i muscoli delle braccia l'uomo, posizionandogli poi il mio pugnale alla gola ma vedendo che
sta provando a liberarsi dalla mia presa.
Adagio ancor di più il pugnale contro il collo dell'uomo e riesco a tagliargli la gola, vedendolo poi cadere a terra, sanguinante.
-Andiamo!- Dico ai ragazzi che mi seguono all'istante mentre entro nell'abitazione dalla finestra più vicina.
-Cazzo Gates, sei stato grande!- Borbotta Jimmy con entusiasmo, facendomi sorridere.
So di essere abbastanza forte da far fuori ancora più uomini del solito.
Non è per vantarmi, ma ho ricevuto un ottimo addestramento già da ragazzo quindi so cavarmela piuttosto bene.
Zacky e Jimmy scalvalcano anche loro la finestra ed io mi guardo intorno notando poi le figure di ben tre uomini mentre
sono in salotto a fumare e bere qualche goccio di Whisky.
-Quello col farfallino è mio! Solo io ho il diritto di indossare il papillon rosso!- Si innervosisce Zacky, facendo ghignare
di conseguenza sia me che James.
-Cazzo, questo si che è un buon motivo per incazzarsi, Vee.- Dico al ragazzo, riponendo la pistola che mi servirà sicuramente dopo,
mentre impugno ancora una volta il mio pugnale.
Dopotutto una morte lenta e dolorosa sarà molto più appagante di una più veloce della luce e poco dolorsa.
In questo modo, eviteremo anche di far troppo rumore e riusciremo ad uccidere più uomini possibili.
-Pugnali alla mano.- Dico ai due che annuiscono alle mie parole.
Con lentezza, ci avviciniamo pian piano al retro del divano su cui sono seduti questi tre figli di puttana.
-Uno...due...tre!- Sussurra Zacky mentre al tre, insieme, pugnalamo di getto gli uomini tappandogli con velocità la bocca per evitare
che le loro urla possano incuriosire gli altri uomini che saranno sparpagliati nei dintorni.
Pugnalo l'uomo seduto al centro del divano, proprio al centro del petto.
Lascio fuoriuscire il pugnale dal suo petto, osservando poi il sangue gocciolare dal pugnale.
-Mh, non male direi.- Borbotta Rev con un sorriso stampato sul volto.
-Sbrighiamoci.- Continua Zacky, correndo verso il corridoio.
-Che ne dite di dividerci? In questo modo troveremo Haven con più facilità.- Propone poi Jimmy e sia io che Vee annuiamo
alle sue parole.
-Si, è un'ottima idea.- Dico, pulendo il pugnale con un lembo della mia maglia.
-Ci ritroviamo qui se ancora nessuno di noi l'avrà ritrovata, okay?- Continua James.
-Okay.- Rispondiamo in coro io e Zacky.
-In bocca al lupo amici.- Borbotto, vedendo i ragazzi sorridere.
-Siamo abbastanza forti da uscirne vivi. Cazzo, si!- Continua Rev.
-Ragazzi...- Borbotta Zacky, improvvisamente.
-Mh?- 
-Qualsiasi cosa accada, mi dovete promettere che riuscirete a portare via Haven da qui. Se lei non fosse corsa
in mio soccorso quella notte...probabilmente a quest'ora non sarei neanche qui.-
 
-Zacky, perché dici queste cose? Cazzo, usciremo di qui e tutti e quattro insieme!- Continuo, non riuscendo a capire
cosa voglia dire Vee.
-Io...non lo so perché ve lo sto dicendo ma so che potrebbe accadere di tutto. Se non dovessi tornare più indietro, non perdete
tempo a cercarmi e scappate via da qui il prima possibile!-

-Zacky...smettila perché me la stai facendo fare addosso.- Jimmy abbraccia Zacky, stringendolo a più non posso.
Una volta sciolto l'abbraccio, sono io ad avvicinarmi a Vee e a stringerlo forte.
-Possiamo farcela.- Sussurro al mio amico, vedendolo poi annuire.
-Scusa, sai che sono un fifone.-
-So anche che sei un tipo cazzuto alemeno quanto me. Ne usciremo vincitori, Vee.- 

Sciolgo l'abbraccio con Zacky, stringendo Jimmy questa volta.
Io e Rev non ci diciamo niente. In realtà ci sarebbero tante cose da dirci ma...non ne abbiamo neanche la forza.
Sciolto anche l'ultimo abbraccio, ognuno intraprende un corridoio diverso.
Guardandomi alle spalle ed intorno, non noto nessuna persona sospetta o nessuna particolare trappola così, decido di aprire
qualche porta con lentezza e guardarvi all'interno.
"Haven...dove sei..." Sussurro tra me e me, continuando a sbirciare nelle varie camere ma non trovandola da nessuna parte.
All'improvviso però, mi ritrovo dinanzi a delle scale in pietra che portano ad una porta in legno.
Scendo dalle scale in pietra, aprendo la porta e ritrovandomi dinanzi ad altre scale.
Riesco ad accendere un piccolo interruttore che scioglie il buio che c'era fino a poco fa e mi addentro in questo sotterraneo
nella speranza di poter trovare Haven.
Scendo tutte le scalinate e finalmente, dopo un bel po' di tempo perso, riesco a scorgere un'altra porta in legno.
Mi avvicino alla seconda porta ma non riesco ad aprirla in alcun modo.
La maniglia sembra bloccata, così, con un po' di forza decido di dimenare la mia spalla contro la porta per riuscire ad aprirla.
Dopo svariati tentativi, la porta ancora non si è aperta.
Respiro con profondità, esausto e posiziondomi le mani contro le ginocchia per poter regolarizzare il mio battito cardiarco.
Dopo aver recuperato un po' d'aria, do un calcio secco alla porta in legno riuscendo finalmente ad aprirla.
Quando la porta si apre, la figura di Haven mi appare dinanzi agli occhi mentre si ritrova totalmente spalmata contro il pavimento
sudicio.
Corro verso di lei, prendendola tra le mie braccia ma osservando i suoi occhi perfettamente chiusi.
Le osservo la pelle arrossata e quando le tocco la fronte quasi riesco a scottarmi.
Ha la pelle che sembra esser stata infuocata mentre sta sudando come non mai.
-Haven...Haven, svegliati...- Le sussurro, posizionando la sua schiena contro il mio ginocchio mentre adagio le mie mani
contro la sua pelle scottante.
Noto con dolore dei segni e delle cicatrici che gli avranno provocato quei bastardi che mi fanno rabbrividire
all'istante.
Passo una mano sulla sua schiena, osservandola poi strizzare gli occhi. Tutte queste ferite devono esser così fresche
da farle ancora tanto male.
Il mio cuore muore, nell'istante stesso in cui apre i suoi occhi mostrandomeli terribilmente bui e spenti.
-B...Brian...- Mi sussurra, riconoscendomi.
-Haven...dobbiamo uscire di qui.- Dico alla ragazza, vedendola poi sorridere con debolezza.
-Sapevo che mi avresti portata via da qui...- Mi sussurra ancora, facendomi sentire profondamente debole.
Mi dispiace Haven. Mi dispiace tanto.
Le slego con velocità le mani dapprima tenute legate con una corda e la prendo in braccio, chiudendomi poi la porta
in legno alle spalle.
Salgo le scale dei sotterranei, pensando a quanto sia stata dura per lei restare in quella cantina totalmente vuota ed orrida.
La vedo chiudere di nuovo gli occhi e respirare questa volta a fatica mentre il sudore continua a gocciolarle dal viso.
Ha delle scocche rosse sulle guance e le sue labbra stanno diventando dello stesso colore delle ciliegie.
Ho paura che le stia salendo la febbre.
-Brian...ho tanto freddo.- Mi sussurra con una vocina debole mentre io la stringo sempre di più contro il mio torace.
-Ti riscaldo io Haven...non devi preoccuparti, stiamo per uscire da qui.- Le sussurro io questa volta, riuscendo finalmente
ad uscire dai sotterranei ed uscendo anche dal corridoio per poter tornare al punto d'incontro tra me e i ragazzi.
Uscito anche dal corridoio, mi sarei aspettato di trovare dinanzi a me sia Jimmy che Zacky ed invece...c'è qualcun altro ad
aspettarmi.
-Ma bene, bene. I miei complimenti Gates, sei riuscito a trovare questa troietta.- Borbotta Dollar, con una camicia bianca ed un 
pantalone nero, mostrandomi un sorrisino a dir poco fastidioso.
Respiro a fondo, stringendo Haven il più possibile al mio petto.
-Dollar, lasciala andare, non vedi che sta male? Puoi avere me...ma lascia andare Haven.- Dico con serietà all'uomo, che si limita
a ridermi in faccia.
-Spero per te che tu mi abbia portato i soldi che mi spettano.-
-Non ti ho portato proprio un cazzo.-
-Lo sapevo. Ecco perché ho deciso di ringraziarti come si deve.- 
Inarco un sopracciglio, non riuscendo a capire a cosa si stia riferendo Dollar.
-Ho visto tutti gli uomini che mi avete ucciso e così, ho deciso di farti una sorpresa che sono sicuro...gradirai. Jack, a te l'onore.- 
Dollar chiama a sé uno dei suoi scagnozzi che porta tra le braccia il corpo di Zacky, totalmente dissanguato.
Deglutisco all'istante, tremando come non mai mentre poso sul pavimento il corpo della mia Haven.
-Zacky...- Sussurro con le lacrime agli occhi, osservando poi Dollar e quel Jack ridere come non mai.
Mi sento sempre più debole, posizionandomi una mano sulla fronte e cercando di non cadere a terra e sentirmi come uno straccio
usato.
-Che cosa cazzo gli hai fatto?!- Urlo con rabbia, prendendo con velocità la pistola dalla cintura e lanciandomi
contro il corpo di Dollar.
Quel Jack viene fermato da Jimmy che lo afferra dalle spalle mentre stava provando a venire contro di me.
-Figlio di puttana!- Urlo contro Dollar mentre sta provando a togliermi dalle mani la pistola.
-E' morto. Sono tutti morti ed il prossimo sarai proprio tu!-
Con forza, gli punto la pistola contro la gola pronto a far fuoco ma le sue parole riescono a fermarmi.
-Dovevi immaginare quanto è stato bello frustare quella troietta...è stato davvero divertente. Per tua sfortuna, i miei
uomini ormai deceduti mi avevano avvertito di aver scoperto del tuo amore nei confronti di quella ragazza e credi che me ne sono
approfittato di gran lunga.-
Ghigna Dollar mentre le sue parole riescono a ferirmi.
-Per non parlare poi di quando ho ucciso Zacky, oh quello si che è stato un gioco da ragazzi...-
-Sta zitto!- Gli urlo contro ancora una volta, cominciando a tremare.
-E Haven...oh no, lei non ti ama mio caro Synyster Gates. Lei non ti amerà mai e resterà per sempre la moglie del tuo capo e tu...tu
dovrai solo soffrire in silenzio e vederla andare via quando decideranno di avere una famiglia.- 

-No! Haven non la vuole una famiglia da lui!-
-E da chi altrimenti? Cos'hai tu da offrirle?-
-No!- Urlo ancora, sentendomi sempre più debole e non riuscendo a premere questo cazzo di grilletto.
Dollar riesce a prendermi la pistola dalle mani e questa volta è proprio lui a puntarmela contro la gola.
Stringo le mani in pugni, non riuscendo più a trovare la forza di aprire gli occhi.
Li chiudo di scatto, abbandonandomi alla mia sorte e soffrendo come un cane per quelle parole che sono riuscite
a rompere qualcosa dentro di me.
Non mi ero mai sentito così vulnerabile in tutta la mia vita. Sarà che ha ragione. Sarà che Haven non sarà mai mia.
Sarà che preferisco salvarle la vita anziché vederla soffrire e metterla in pericolo contro suo marito.
Quando ho finalmente serrato gli occhi però, il suono della pistola rientra nella mia mente.
Apro di scatto gli occhi e quello morto non sono io, bensì, Dollar.
L'uomo si accascia accanto alla mia spalla, con una pallottola piantata proprio sulla fronte.
Mi volto di scatto alle mie spalle, osservando poi Haven a terra con una pistola fumante tra le mani. Deve averla presa da qualche cadavere
che avevamo fatto fuori prima io e i ragazzi.
Questa volta, è stata lei a salvare la vita a me.
Jimmy riesce a pugnalare Jack mentre si rialza dal pavimento con dei graffi un po' su tutto il corpo.
James mi da una mano ad alzarmi ed io la accetto con piacere.
Ancora scioccato dall'accaduto, mi avvicino al corpo di Zacky, ritrovandolo per l'ennesima volta in una pozza di sangue.
-Non...ce l'ha fatta...- Sussurra Jimmy, anche lui con le lacrime agli occhi.
-Ma non perché non era abbastanza forte da farcela.- Ribatto io, con la massima serietà.
-Che vuoi dire?-
-Si è lasciato uccidere dalle sue paure.- Concludo il discorso, prendendo la mano di Zacky e stringendola a più non posso.
Jimmy scoppia in un pianto isterico mentre io non riesco più a trovare un modo per andare avanti.
Mi rialzo, prendendo a calci tutto quello che trovo dinanzi ai miei occhi mentre Jimmy mi prende dalle spalle sussurrandomi
di calmarmi.
Altro che calmarmi. 
Ho perso la metà delle persone più importanti della mia vita e non so ancora se riuscirò a dirlo ad Hayley.
Prendo la mia pistola che aveva Dollar tra le mani dal pavimento, sparando a tutti gli oggetti esistenti in questa casa, facendo
tappare di gesto le orecchie alla mia Birdie.
Haven sembra spaventata ma io continuo, sentendo il bisogno di sfogare tutto il mio dolore e la mia rabbia.
-Basta, cazzo Brian, basta!- Urla Jimmy, togliendomi la pistola tra le mani mentre insieme, ci abbracciamo cadendo a terra.
Piango tra le braccia del mio migliore amico mentre lui si limita ad ascoltarmi e a stringermi.
La fine è ormai vicina, me lo sento.















***







HAYLEY'S POV.


"-Oh, Nancy, non ti aspettavo.-
-Lo so. Buongiorno signor Mason, posso entrare?-
-Certo che puoi. A cosa devo la tua visita?-
-Oh a nulla in particolare. Avrei solo bisogno di parlarvi ed avevo bisogno di farlo a quattr'occhi.-
-Bene, siediti pure, vuoi qualche drink?-
-Si, gradirei un goccio di Bacardi se non le dispiace.-
-Ma ci mancherebbe. Maria! Porta subito qui due bicchieri di Bacardi per me e la signorina Nancy.-
-Adesso si che mi sento meglio.-
-Allora...di cosa devi parlarmi?-
-Non ha notato proprio niente?-
-Cosa avrei dovuto notare?-
-Non so se sia il caso di parlarne ma...-
-Coraggio Nancy...è successo qualcosa di grave?-
-Beh dipende da come possa reagire lei, signor Mason.-
-E' qualcosa che riguarda me, quindi?-
-Si e no.-
-Spiegati Nancy, non farmi perdere tempo.-
-Lei sa che sono sempre stata innamorata di Brian, vero? Colui che...reputa come un figlio addottivo.-
-Si, ma non vedo come questo possa riguardare me.-
-In realtà ci sono delle cose a cui credo che dovrebbe prestare un po' più attenzione.-
-Nancy, smettiamola di girarci intorno.-
-Bene, io l'ho avvertita. Era da un paio di giorni che non capivo del perché Brian non mi toccasse più
come un tempo. E' vero, non è mai stato attratto particolarmente da me ma sentivo che c'era qualcosa che lo distraeva più
del solito...-
-Mh...-
-Non era mai stato un qualcosa ma era un qualcuno!-
-Chi?-
-Lo vuole davvero sapere?-
-Beh, credo di meritarmi una risposta dopo tutti questi giri di parole.-
-Bene, si tenga forte perché il nome che le sto per fare non le piacerà.-
-Dai Nancy, devo correre a lavoro, non ho molto tempo.-
-Haven.-
-Haven?!-
-Proprio così!-
-Ma tu sei pazza! Credi davvero che mi beva una cosa del genere?-
-Può pensarla come vuole. Io l'ho semplicemente avvertita. Non si è mai chiesto del perché quella stupida di Haven non 
ha mai voluto più avere alcun rapporto con lei?-
-E tu questo come lo sai?-
-Ho fatto molte indagini, mi creda. So quello che dico e Brian mi ha detto esplicitamente di esser innamorato di Haven.-
-No...è impossibile.-
-Ma come, non ha mai notato tutti gli sguardi che si lanciano i due? E le ricordo che nell'ultimo periodo i ragazzi
sono stati molto più tempo con Haven.-
-Stai mentendo Nancy, stai solo cercando di manipolarmi!-
-A che scopo, mi scusi? Io voglio solo una mia vendetta personale. Le ricordo che la nostra carissima Haven, una sera, era tornata
bagnata fradicia dopo esser stata alla spiaggia. Tutti gli altri sono da sempre stati suoi complici e le dirò di più...si è addirittura
fatta tatuare una "B" di Brian sul polso.-
-Mi stai dicendo che quella sera alla spiaggia era con...-
-Esattamente.-
-No, non ti credo. Perché poi saresti dovuta venire a dirmelo proprio tu?-
-E se lo chiede anche? Mi sembra ovvio. Sono stata rifiutata dal mio unico e solo amore per colpa di una ragazza
già sposata. Io voglio la stessa vendetta che sono sicura vorrà anche lei, signor Mason.-
-No...non voglio vendetta se non so come stanno davvero le cose.-
-Le assicuro che è la verità. Le osservi attentamente il polso e poi mi chiami sul cellulare. Non voglio assolutamente
che faccia del male a Brian, bensì, voglio che sua moglie la paghi cara per avermi portato via l'uomo della mia vita.-"


















Osservo la scena tremante dalla camera dei ragazzi.
Mi avevano dato la possibilità di non dormire da sola e quando mi sono svegliata loro già non c'erano più.
Non posso credere al fatto che quella stronza di Nancy sia stata capace di fare una cosa del genere.
Il signor Mason sembra perplesso mentre la ragazza gli lascia il suo numero di telefono per poi uscire di casa.
Osservo l'uomo mettersi una mano tra i capelli e toccarseli con nervosismo mentre beve un goccio di Bacardi.
Non credo abbia creduto del tutto alle parole di Nancy ma devo assolutamente avvertire Brian e gli altri prima che 
sia troppo tardi.
E poi...ho una voglia matta di riabbracciare Haven.
























NOTE DELL'AUTRICE.

Bene, bene guys. 
Un nuovo capitolo appena sfornato e questa volta a rimetterci è stato proprio
il nostro Vee.
Le mie considerazioni su tutta la storia ovviamente ve le riporterò al capitolo finale ma ci tengo
a dirvi che con questa ff ho voluto dare un messaggio molto importante. Spero che alcuni di voi
lo abbiano colto nonostante non sopportassero l'idea di veder morti la maggior parte dei ragazzi.
Mi rendo conto che diventa difficile e triste ma non scrivo di certo queste cose per intimorirvi o farvi
del male. Anzi.
E' importante che questa storia vi rimanga impressa. Che vi insegni davvero a vivervi la vita al massimo perché
non è detto che con il passare del tempo possiamo ritrovarci tutti qui.
La vita è una sola e conviene viverla tutta fino alla fine. Che sia breve non importa. L'importante è che sia
completamente intensa.
Prendete un foglio di giornale qualunque e cominciate a scriverne sopra i vostri obiettivi.
Quelli che vorreste realizzare il prima possibile e quelli che potranno aiutarvi a dare il meglio in tutto
e per tutto.
Come dicono anche i Sevenfold "A volte la vita è alterata, non andrà bene, non può andare bene".
Non sempre le cose vanno come vorremmo ed io penso che ormai questo lo abbiate capito. Ci tengo molto a darvi
dei messaggi in ogni mia singola storia perché non voglio essere una di quelle "autrici" che scrive totalmente
a scazzo.
In questo caso, vi direi anche di non lasciarvi uccidere come Zacky dalle vostre paure. Trovate il modo di sconfiggerle.
Le parole per esser scritte credo che debbano avere un senso. E per le vicende, vale lo stesso.
So che molti di voi non apprezzeranno questa mia scelta. Ovvero, non apprezzeranno il fatto di continuare ad immaginare
solo morti qua e là ma vi ripeto che è tutta una questione di insegnamento.
Mi dispiace se molti di voi potranno cambiare idea sulle proprie considerazioni ma è questo ciò che mi sentivo di scrivere sin
da quando ho iniziato questa ff.
*Si Gates, quindi, volevi tutti morti? Lol*
Ma no, non bisogna farsi prendere troppo, assolutamente. Alla fine questa è solo immaginazione e fantasia quindi
consoliamoci col fatto che sono ancora qui a sfornare buona musica.
Per non parlare poi del fatto che tra un po' dovrebbe arrivare il nuovo dvd! Sto sclerando di brutto, credetemi!
Ma bando alle ciance e ciance alle bande, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto come i precedenti.
Ricordatevi che recensire è gratis ed io vi chiedo di fare un enorme applauso alla nostra Saya che ha contribuito
alla riuscita di questa storia.
Spero vivamente che continuerete a seguire la storia fino alla fine dato che ormai ci siamo vicini.
Mancano pochi capitoli e spero di avervi dato comunque qualcosa.
Grazie a tutti per esserci sempre e vi ricordo che se volete scrivermi mi trovate su twitter con il nome di @GatesIsTheWay.
Mi farebbe davvero piacere conoscere i miei lettori!
Non vi conosco di persona ma da ciò che fate per me, suppongo di volervi già bene.
Grazie ancora di tutto e se volete...al prossimo capitolo!
XOXO!








-SynysterIsTheWay.
 
   
 
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