Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: liaamhugs    22/08/2014    0 recensioni
Premetto che sono consapevole che la storia all'inizio sia al quanto penosa e noiosa, ma vi assicuro che se avrete la pazienza di sopportare i primi capitoli, in seguito la storia diverrà meglio scritta e molto più intrigante. Non potrete più farne a meno.
Detto questo ecco una frase tratta dal capitolo due:
'La cosa che mi faceva più male non erano gli schiaffi,i pugni o i calci nello stomaco, ma che a darmeli fosse proprio lui.'
Inoltre dopo ben tre lunghi anni di assenza, eccomi tornare con il seguito. Pubblicherò un capitolo ogni 12 di ogni mese e nulla, spero vi possa piacere.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 


 

 

Capitolo tre.


 

Ehi svegliati!’ mi disse mia sorella con una voce dolce mentre mi accarezzava il volto e mi passava una mano fra i capelli.

Ma sono solo le 7’ le sussurrai guardando l’orologio per poi infilare la testa sotto il cuscino.

Alzati, cazzo.’ mi disse prendendo il cuscino,buttandolo in un angolo e togliendomi le lenzuola.

Ma che cosa vuoi a quest’ora?’ le chiesi scocciato girandomi dall’altra parte del letto.

Sentì i passi di mia sorella e capì che era davanti a me.

Dobbiamo andare a scuola idiota! Oggi è il mio primo giorno e non voglio arrivare tardi, e poi devo incontrare questo Styles….. ci devo fare quattro chiacchiere.’rispose sfregandosi le mani come una malvagia.

Tu che vuoi arrivare in orario da qualche parte? Ma se sei la regina delle ritardatarie!’ le dissi con tono ironico e veritiero allo stesso tempo.

'Alza quel culo immediatamente o te la vedrai con me.

Si stava arrabbiando seriamente e controvoglia mi alzai.

 

**

 

Cazzo ti muovi? Vuoi uscire da quel fottuto bagno? Sono tre quarti d’ora che sei chiusa li dentro. Se non ti muovi faremo tardi.’ le urlai attraverso la porta del bagno.

Guardai l’orologio.

Erano le otto e mancavano dieci minuti all’arrivo del treno in stazione.

 

Ero sicuro che come al solito mia sorella mi avrebbe fatto fare tardi.

Abbiamo solo 10 minuti per arrivare in stazione e prendere il treno!’ gridai sentendo le guancie diventare rosse.

Uscì finalmente dal bagno perfettamente sistemata, prese la sua tracolla, e corremmo verso la stazione.

Arrivati a metà strada, vidi Mel fermarsi.

Mi girai e la vidi sbiancare.

Cosa succede?’ le domandai sventolandole la mano davanti ai suoi occhi.

Ho dimenticato di chiudere la porta di casa.’ Gridò prima di correre e lasciarmi da solo a pensare a cosa le avrei fatto dopo.

Sbuffai e cominciai a correre cercando di raggiungerla ed arrivati a casa chiudemmo finalmente la porta.

Prendendomi la mano ci recammo come due forsennati verso la stazione.

Ma quando fummo in stazione era troppo tardi, il treno stava passando proprio davanti a noi.

Vidi mia sorella rivolgermi un sorriso dispiaciuto e risposi con una occhiataccia.

Ad un certo punto a Mel venne una idea brillante.

Mi prese la mano e cominciò a correre ricevendo bestemmie da parte mia.

Capì che stava andando verso la fermata dell’autobus e sorrisi pensando che nonostante tutto amavo le idee geniali all’ultimo minuto di mia sorella.

Arrivammo giusto in tempo e non appena fatto il biglietto ci sedemmo in due dei posti liberi che rimanevano.

Notai Niall seduto al suo solito posto con le cuffie e lo sguardo perso verso il finestrino.

Lo ignorai totalmente e mi sedetti sperando che Mel non si accorgesse di lui, ma lei purtroppo l’aveva già visto e mi stava trascinando da lui per il braccio.

‘Oddio Niall da quanto tempo.’ urlò per farsi sentire dal biondo che stava ascoltando la musica con le cuffie.

Ciao Melanie.’ rispose Niall incredulo e un po’ stranito del fatto che Mel lo avesse salutato.

Evidentemente non si aspettava che Mel lo salutasse dopo quello che lui e i suoi amici mi facevano ogni giorno, e non si aspettava neanche che io avessi evitato di fare il suo nome e di raccontarle proprio tutto.

La trascinai via mentre il biondo ritornò ad ascoltare la musica.

Mi devi dire qualcosa,vero?’ mi chiese Mel, che ancora non aveva esattamente capito cosa stesse succedendo.

Mel, devi sapere che Niall…’ le sussurrai guardando le mie vecchie converse.

Niall cosa?’ mi incitò lei mettendo la sua mano sulla mia.

Si insomma, lui viene nella mia stessa scuola..’ continuai rosso in viso.

E allora?

Rimasi in silenzio. Non volevo rispondere. Sapevo che sarei scoppiato a piangere e questo non doveva succedere, non davanti a Niall.

Insomma mi vuoi dire che cazzo sta succedendo?’ gridò facendo girare tutti i ragazzi presenti nel pullman, tra cui anche Niall.

Niall,fa parte del suo gruppo…’ conclusi in fretta ignorando lo sguardo curioso di Niall.

‘Vuoi dire il gruppo di quello stupido?’mi chiese incredula,di certo non si aspettava una cosa del genere da Niall.

Annuì abbassando lo sguardo.

Mi sistemai meglio sul sedile del pullman e ignorai le bestemmie di mie sorella guardando fuori dal finestrino.


‘Ripensai alla mia amicizia con Niall, al fatto che abitavamo vicino e ci volevamo bene come fratelli.

Lui era simpatico e tenero con tutti i bambini del quartiere e tutti volevano essere suoi amici; io invece ero timido e non riuscivo a fare amicizia con nessuno, stavo sempre in camera mia a guardare dalla finestra tutti gli altri bambini mentre si divertivano.

Un giorno scesi con mia sorella in giardino per un motivo che neanche ricordo più e tutti gli altri bambini stavano giocando a nascondino.

Niall venne a nascondersi proprio nel nostro giardino e mentre correva cercando un nascondiglio mi venne contro ed entrambi cademmo. 

Io mi sbucciai il ginocchio e iniziai a piangere sentendo Niall chiedermi scusa con la sua vocina tenera e senza colpa che hanno tutti i bambini.

Vide che stavo piangendo e che mi ero fatto male e allora mi prese e mi portò davanti alla porta di casa mia.

Suonò il citofono e mia madre aprì la porta, mentre mi sorreggeva perché non c’è la facevo a stare in piedi. Non appena mi vide, mi prese e mi portò in cucina dove mi medicò il ginocchio, nel frattempo fece entrare anche lui con me in cucina.

Lo vidi rattristarsi. Era la prima volta che lo vedevo triste, quando osservavo dalla finestra gli altri bambini, lui era sempre allegro.

Gli  chiesi perché si fosse rattristato e lui mi rispose che era triste perché mi aveva fatto male.

Io lo rassicurai dicendoli che non era colpa sua e che non ero arrabbiato con lui.

Subito ritorno il sorriso sul suo volto e mi chiese se volevo essere suo amico.

Mi senti felice come mai mi era successo.

Dissi subito di si e che ero felicissimo che proprio lui me lo avesse chiesto.

Col passare del tempo diventammo sempre più amici,frequentammo la scuola elementare e le medie insieme, e il nostro rapporto era invidiato da tutti.

Eravamo oramai inseparabili e ci raccontavamo tutto.

Raccontargli tutto forse non fu esattamente una buona idea. 

Ma di certo non potevo sapere come sarebbero andate le cose.

Quando mi confidai con lui avevo paura che la nostra amicizia sarebbe finita, ma non potevo continuare a mentirgli; cosi gli raccontai che ero omosessuale e lui con la sua solita dolcezza mi promise che non l’avrebbe mai detto a nessuno e soprattutto che il nostro rapporto non sarebbe mai cambiato.

In quel momento capì che lui era veramente il mio migliore amico e che su di lui potevo contare sempre.

Un giorno venne a casa mia per il nostro solito torneo con i videogiochi e lo vidi stranamente triste.

‘cosa succede?’ gli chiesi cercando di catturare la sua attenzione cercando il suo sguardo.

Alzò i suoi occhi azzurri dal pavimento al mio viso.

I suoi occhi erano stranamente più scuri del solito.

‘Niall, coraggio..’ lo incitai a raccontarmi cosa gli fosse successo.

‘noi, si, insomma.. ci trasferiamo..’ il suo sguardo tornò sulle sue converse.

Le lacrime cominciarono a solcare il mio viso.

Mi buttai su di lui e lo abbracciai.

Lo sentì piangere sul mio petto e lo strinsi ancora più a me.

‘andrà tutto bene..’gli sussurrai cercando di essere convincente.

Lo vidi sorridere e non potè non pensare a quanto fosse bello il suo sorriso… quel sorriso che mi aveva fatto innamorare fin da quando me lo rivolse la prima volta molti anni prima.

Passammo insieme il resto della settimana cercando di non pensare al fatto che lui se ne sarebbe andato pochi giorni dopo.

Purtroppo però quel giorno stava arrivando.

Oramai la settimana era finita ed era arrivato il fatidico giorno.

Eravamo uno di fronte all’altro e guardavamo entrambi il pavimento.

Lo sentì sospirare e mi buttai nelle sue braccia cercando di non piangere.

Ci promettemmo che saremmo rimasti amici per sempre nonostante la lontananza.

Le cose purtroppo non andarono così,i primi tempi ci sentivamo ogni giorno e qualche volta riuscivamo anche ad incontrarci di persona,ma passate le settimane ci sentivamo sempre più di rado.

Passati  due mesi lui non rispondeva più ai miei messaggi e dopo un altro mese di messaggi mi arresi all’idea che non mi avrebbe più risposto.

Passò un anno e iniziai a dimenticarlo, anche se il suo sorriso, la sua dolcezza e i suoi abbracci erano troppo difficili da dimenticare.

Tutto cambiò il secondo anno di superiori, quando scopri che il padre era stato ritrasferito ad Holborne e che quindi sarebbero ritornati ad abitare in città.

Un giorno mentre uscivo dall’aula lo vidi passare proprio davanti a me.

Lo salutai e mi recai verso di lui ma lui abbasso lo sguardo e si rigirò, ignorandomi del tutto.

Pensai tutta la mattinata a quel comportamento e iniziai a pensare persino che me lo fossi solamente immaginato.

Ma capì che non era una mia immaginazione quando all’ora di pranzo lo rividi in mensa.

Mi avvicinai a lui per chiederli delle spiegazioni su quello che era successo poche ore prima.

Non appena iniziai a parlarci, arrivò Harry insieme a Louis e Liam.

‘Percaso il finocchio ti sta dando fastidio?’ sentì chiedere da Harry che si voltò prima verso me e poi verso Niall.

‘No Harry, non ti preoccupare. Il finocchio non mi sta infastidendo. Se ne sta proprio andando, non è vero finocchio?’ esclamò con un sorrisetto strafottente.

Si volto verso di me.

Iniziarono a ridere tutti e quattro e io mi allontanai.

Quello non era il mio Niall.’

 

Mel, nel frattempo, si rese conto di star parlando da sola e mi diede un colpetto sul braccio.

Non posso crederci.. da Niall non me lo sarei mai aspettata’ esclamò per poi fissarlo con disprezzo.

In effetti era una cosa al quanto strana eppure era successo,i fatti erano quelli.

Arrivammo a scuola giusto in tempo per l’inizio delle lezioni.

Quando fummo nell’atrio della scuola, vidi Mel allontanarsi.

Notai che si stava dirigendo verso di lui.

‘Sei uno stronzo lo sai?’ gli gridò d’avanti a quasi tutta la scuola che in quel momento si trovata nell’atrio.

Subito dopo arrivò Styles.

Chi è questa? Un'altra ragazza a cui hai messo le corna? Eh Niall? Bravo cosi si fa.’  Lo guardò con soddisfazione per poi girarsi verso Mel e rimanere a bocca aperta.

No. E’ la sorella del finocchio.’ Sussurrò con paura.

 L’aria soddisfatta improvvisamente spari dal suo volto.

Vidi Mel alzare un sopracciglio e sorridere strafottente.

Questo era troppo.

Mi andai a chiudere nello sgabuzzino dell’inserviente, prima che mi iniziassero ad insultare come facevano sempre.

Mel mi raggiunse poco dopo.

Si sedette vicino a me e mi asciugò le lacrime.

Avevi ragione, sai? Styles è davvero un coglione ma ora ci sono io’. Mi sussurrò come si fa ad un bambino.

Ci abbracciammo e rimanemmo cosi per tutta la prima ora.

 

 

**

Suonò la campanella e decidemmo che non era il caso di rimanere lì tutto il giorno, cosi ci alzammo e ci dirigemmo ognuno nelle proprie classi.

Arrivata l’ora di pranzo, io e Mel ci incontrammo nell’atrio e decidemmo che non era il caso di andare in mensa perché ci sarebbero stati sicuramente anche loro.

Cosi andammo in un parco che si trovava accanto alla scuola.

Li non c’era mai nessuno, ma proprio quel giorno c’era qualcuno.

Era un ragazzo che stava disegnando, seduto sull’erba.

Ci sedemmo poco distanti da lui, alle sue spalle.

Si voltò un attimo senza notarci e poi ritornò a disegnare.

Io invece l’avevo notato eccome. 

Avrei riconosciuto il profilo del suo volto lontano un chilometro.

Era Zayn.

Mi soffermai a osservarlo, mentre Mel parlava nuovamente da sola, visto che io non la stavo minimamente ascoltando.

Ti piace tanto vero?’ mi chiese all’improvviso.

Chi?’ chiesi, non capendo effettivamente di chi stesse parlando.

Zayn,idiota! E’ lui quel ragazzo che disegna vero? Pensavi che non avrei notato come lo guardi?  Allora ti piace davvero cosi tanto da rischiare,sapendo che è il cugino di Styles, e dopo quello che ti ha fatto lo vuoi davvero perdonare?’. Mi chiede insistente.

Non lo so, non so niente Mel, so solo che quel ragazzo mi ha rubato il cuore dal primo momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati e dal primo momento in cui mi ha rivolto la parola. Ma non ho la minima idea di cosa farò e di cosa succederà, so solo che in ogni caso dovrò vedermela con Styles.’ Sussurrai continuando a fissare le mie converse che in quel momento erano più interessanti dello sguardo di mia sorella.

Io sarò al tuo fianco, e se dovrò spaccare il culo a qualcuno, pazienza.’ Mi disse rassicurandomi e facendomi ridere.

Mi rigirai verso Zayn e notai che anche lui si era girato e ci stava osservando.

I nostri sguardi si incontrarono e rimasi ancora incantato dai suoi occhi.

Quegli occhi. Rimasi totalmente perso nel suo sguardo. 

Mia sorella si alzò e cominciò ad incamminarsi verso scuola.

Mel dove vai?’ le chiesi

‘A scuola, non è ovvio? La campanella sta per suonare, la pausa pranzo è finita, e non voglio far tardi alla lezione di chimica, almeno non il primo giorno’ rise e poi continuò a camminare.

'Aspetta. Non vorrai realmente andartene e lasciarmi solo proprio adesso’ a quelle parole la vidi voltarsi verso Zayn.

‘Bhe, dovresti anche tu andare in classe, sempre che tu non voglia rimanere qui a fissarlo’ si voltò nuovamente verso di lui e disse ‘Ah, comunque ti sta fissando’ fece un sorriso sotto i baffi e se ne andò, a quelle parole non potei far altro che girarmi verso di lui, e i nostri sguardi si incrociarono per l’ennesima volta. 




HEEEEEEELLO GENTE!

sono finalmente tornato, scusate per l'assenza. :(
spero vi piaccia il capitolo e.... fatemi sapere. 


-Leo.

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: liaamhugs