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Autore: Tsuki 96    22/08/2014    2 recensioni
Appena nata, e in compagnia, già era considerata particolare. Confusione.
Nove anni dopo salvava un'amica, e gli altri cominciavano a guardarla con occhi diversi. Solitudine.
Tre anni dopo, una che mai avrebbe immaginato diventare sua amica cambiava le opinioni degli altri nei suoi confronti. Speranza.
Cinque anni dopo, un'altra tragedia le frantumava il mondo nei suoi occhi e abbandonava tutto. Sconforto.
Un anno dopo, infine, accetta una proposta offerta da un vampiro, ma è ancora lontana dal trovare un posto a cui sentire di appartenere.
Curiosa, riflessiva, imprevedibile e piena di rimorsi; non è umana, né una vampira.
[...] Io giudico in base ai miei sensi e alle mie osservazioni [...]
[...] Mary Flyer improvvisava la maggior parte delle volte, o così pareva a primo impatto con la sua persona. Infatti, solo dopo si potevano scorgere i nessi tra le sue azioni.
[...]Mary si ricompose rapidamente, emettendo un forte sospiro di esasperazione, quasi non avesse mai voluto arrivare a quel punto [...]
[...]Grazie, imbecille, pensò Mary [...]
[NdA: Attenzione, presenza di personaggi ed eventi più ispirati al videogioco che all'anime; con ciò intendo far riferimento anche al videogioco sequel: Diabolik Lovers More Blood)
Genere: Commedia, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
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Chapter 5

 

Ebbe un déjà vu, la sera seguente, nell’affacciarsi allo specchio; esaminò le numerose cicatrici sul collo, costatando che avrebbero potuto scambiarla per un pezzo di domino. Si grattò la nuca e sospirò: almeno non ci avrebbero messo troppo a sparire. Pensierosa si toccò il mento, arrossendo corrucciata al ricordo di quel che era successo. Si sedette sulla sedia con i braccioli ricoperti da una ruvida stoffa cremisi, aprendo il quaderno dove annotava le sue osservazioni, i suoi pensieri, i suoi sogni. Cercò la penna stilografica nello scrittoio di legno antico, finemente decorato con intagli color argento, prima di chiudere di scatto il quaderno e infilarlo in un cassetto che chiuse a chiave.

Batté le palpebre, accarezzandosi la fronte, e sospirò una seconda volta.

- Laito-kun, almeno siediti sul divanetto, invece di sdraiarti sul letto - esclamò, massaggiandosi il dorso del naso. Lo sentì ridacchiare e balzare sul pavimento, s’avvicinò alla scrivania e vi si appoggiò contro il bordo, accanto a Mary. Le tirò su una mano, portandola vicino al viso e accarezzandola. La ragazza scostò immediatamente la mano, imbarazzata, suscitando una risata ilare da parte del vampiro che poi assunse un’espressione confusa, gli occhi rivolti sul suo collo.

- Micchan, ti si sono già cicatrizzati i miei morsi? – chiese, incredulo.

- Beh, s-sì. Anche il sangue si è riformato – aggiunse, facendo sgranare gli occhi a Laito che scattò in avanti verso di lei, strattonandole i polsi e avvicinando i loro volti: i nasi si sfioravano.

- Eeeeeh?? Nande, nande? Com’è possibile? Il sangue ci impiega dei giorni a ristabilirsi… OH! – alzò la voce d’un tratto, battendo un pugno sulla mano aperta come se avesse svelato il mistero dietro a questa faccenda, sorprendendo Mary che sobbalzò per il suo gesto improvviso.

- Ma certo! I tuoi poteri da strega! – esclamò Laito, soddisfatto, e la fissò in cerca di conferma con il suo sorrisetto tipico.

Non esattamente, pensò lei frustata, ciononostante annuì con un po’ di esitazione, cercando di mascherarla con la timidezza. Non le andava di spiegargli tutto; Laito batteva le mani entusiasta dalla scoperta e curioso di sapere altro.

- Laito-kun… dov’è la stanza da bagno? Ho bisogno di una doccia, sai, è un po’ di giorni… - mormorò seccata, tagliando corto. Sentiva la mancanza dell’acqua sulla pelle; l’ultima volta che ne aveva goduto il tocco fresco e confortante era stata qualche ora prima di arrivare alla villa dei Sakamaki, in un hotel dove aveva dormito e pranzato con i soldi guadagnati con lavori part-time nei fast-food o in alcune librerie.

Laito ammutolì un secondo, prima di sorridere maliziosamente e appoggiare le braccia sulle sue spalle, imitando le fusa dei gatti.

- Vuoi compagnia, fufu~?

Mary lo fissò inespressiva, gli occhi assottigliati, e alzò le mani lentamente, dirigendole verso le guance del vampiro, curioso: le pizzicò, tirandole leggermente.

- No.

- Eeeh~ oh, ita ita!

 

Dopo decine di minuti a tirare guance e a ricevere morsi dispettosi sul collo (non tanto dispettosi visto che un po’ di sangue l’avevo bevuto volentieri), Mary finalmente chiuse dietro di sé la porta del bagno, appoggiandosi con la schiena e tirando un sospiro di sollievo. Si accarezzò il collo, avviandosi verso lo specchio sopra il lavandino e dando, per l’ennesima volta in quei giorni, un’occhiata alla pelle: il sangue si era già coagulato e a breve avrebbe ceduto il posto a delle macchie chiare e poi alla nuova pelle. Poggiò, intanto, i vestiti e la biancheria pulita (non è che Laito avrebbe provato a rubarne qualche capo, vero?) su una stretta cassettiera di legno di mogano.

- Che stress… - mormorò, abbozzando un sorriso amaro al proprio riflesso. Udì un tonfo nell’acqua della vasca da bagno di marmo color pesca, che ricordava di NON aver ancora sfiorato. Si avvicinò interrogativa e, a occhi spalancati, lasciò che la mascella cadesse alla vista di Shuu, comodamente immerso, vestito, e con gli auricolari alle orecchie, occhi chiusi e in stato palesemente comatoso.

- Ehm, Shuu-san? – fece la ragazza, inarcando un sopracciglio. Arricciò le labbra al silenzio che seguì chiamandolo di nuovo mentre chinava il capo verso di lui. Continuò a pronunciare il suo nome fino a diventare una macchinetta irritante, tanto che il vampiro si mosse leggermente. Finalmente, con voce seccata e impastata dal sonno, mugugnò:

- Sta zitta

Mary sentì il nervo pulsare sulla fronte.

In una frazione di secondo, la vasca si ribaltò, inondando il pavimento ricoperto da piastrelle color ocra e rovesciandoci il corpo del ragazzo: imprecò svogliatamente e sollevò con una lentezza snervante la vasca, massaggiandosi nel frattempo il collo con la mano libera e bofonchiando lamenti.

Quando alzò lo sguardo annoiato verso Mary, lei aveva le braccia incrociate e lo osservava tranquilla, le labbra appena curvate in un impercettibile sorriso canzonatore.

Sbuffò, alzandosi in piedi, e s’incamminò in direzione della porta; inaspettatamente, le si fermò accanto, abbassò il capo all’altezza della sua testa e l’annusò con la punta del naso che le sfiorava il lobo dell’orecchio, facendola arrossire violentemente e irrigidire come un pezzo di ghiaccio.

Sogghignò.

- Ci vediamo tra due settimane.

Uscì; e Mary aveva il cuore impazzito.

 

E al ritorno in camera, si disse che forse era meglio evitare bagni caldi dopo essere stata azzannata da un vampiro.





Tsuki 96's corner:
Ehilà! Spero tanto che stia piacendo questa fiction... Più che altro, chiedo scusa se ci sono così poche descrizioni come temevo e come qualcuno mi ha fatto notare, cercherò ci compensare man mano... Interpretiamolo come il progressivo abituarsi all'ambiente nuovo da parte della protagonista! All'inizio si trova in una villa aristocratica, caratteristica che nella sua vita non si è mai presentata (scoprirete in seguito perché), circondata da vampiri (i primi con cui deve interagire), e ancora reduce di un lungo viaggio di un anno dopo che un brutto evento l'ha segnata profondamente: è spaesata! Non riesce a distinguere ancora bene bene ciò che la circonda, ma il suo lato osservatore permane con l'analisi degli individui che la circondano: infatti all'inizio ho dato più spazio alla caratterizzazione fisica e, pian piano, psicologica dei personaggi che Mary comincia a conoscere. Con questo capitolo, comincia ad abituarsi all'ambiente in cui deve vivere e nota i mobili, i colori, lo spazio.

Dai, ci può stare ;) Un po' per pigrizia, un po' perché questa idea appena esposta, secondo me, è geniale, non modificherò i precedenti capitoli. Allungherò man mano i prossimi. Promesso. Perché alla fine, le persone si conoscono pian piano ;) Non posso dirvi tutto della mia protagonista in pochi capitoli. Pian piano svelerò la sua vita, la sua persona... e mi concentrerò anche su ciò che la circonda nella vicenda narrata.
A presto e spero che stiate gradendo questa fiction!
Bye!
 La mia protagonista è questa, Mary Flyer! :) (disegnata da me, quindi ho il copyright U.U non so se riuscirete a visualizzarla correttamente, perciò vi consiglio di cliccare sopra l'icona che eventualmente apparirà con il tasto destro del mouse e scegliere l'opzione "Aprì immagine in un'altra finestra/scheda")

 

  
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