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Autore: Lau_Fex    18/09/2008    3 recensioni
E così che tutto finisce, L'ultimo bacio mia dolce bambina, Il suo corpo freddo tra le mie braccia. Le mie lacrime sul suo viso e le risate maligne di chi ride della sofferenza altrui...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti XD è la prima FF che scrivo, spero che possa piacervi nonostante io sia tremendamente inesperta,
cercherò di migliorarmi con il tempo..




Credevo la questa via potesse portarmi in alto, che in un batter d'occhio sarei stato potente,
che non avrei sofferto, che mi sarei salvato.
Non era come credevo. Io, proprio io ora mi ritrovo a 
Soffrire per l'unica persona che abbia mai amato davvero.
Ricorderò per sempre quella gelida giornata d'inverno, Quelle tristi note che
ancora mi risuonano nelle orecchie.
Tutto stava andando così maledettamente bene, tutto stava procedendo secondo i piani.
Stava riuscendo in tutto e per tutto.
Stavo cominciado anche a credere che ,forse, presto avrei raggiunto il mio obbiettivo.
Sarei diventato uno di loro... Tutto dipendeva da me.
ma  ad un tratto la mia vita ha cominciato a dipendere da qualcun altro.
A pendere dalle labbra dell'impensabile Angelo che mi ha trovato...
Lunghi capelli rossi, Lisci sulle spalle, mossi appena, dal vento. La figura longilinea,
slanciata, il viso sorridente e
comprensivo. Ginny Weasley. Non avevo occhi che per lei, per la sua semplicità tra tanta complicatezza.
Per il suo ottimismo tra la tristezza.
Non mi interessava niente del parere dei miei compagni. Ormai tutti (o quasi)
mi avevano abbandonato. Mi giudicano un pazzo, un codardo.
Ginny no, lei in un qualche modo mi capiva, con la sola vicinanza disintegrava lo sconforto che
mi assillava.
Ricordo bene il giorno in cui per la prima volta avevamo parlato in modo civile.
L'autunno era iniziato e il vento soffiava forte . La pioggia gelida non mi aveva impedito di uscire.
di passeggiare come mio solito davanti al lago nero.
Anche lei era li. Un rapido sguardo, privo del solito odio che da sempre ci divideva.
Dopo poco , chissà come ci eravamo ritrovati a parlare di tutto.
Era una tregua dalla tortura...


"Magica quiete, velata indulgenza,
dopo l'ingrata tempesta
riprendi fiato e con intenso trasporto
celebri un mite ed insolito risveglio."


Ma nulla piò durare per sempre e la vita mi ha porato via l'unica cosa
bella che mi era capitata.
L'ira del signore Oscuro era troppo grande, mai un mangiamorte avrebbe potuto amare una traditrice del suo sangue, mai un mangiamorte avrebbe potuto amare davvero.
 E Dio solo sa come è venuto a sapere di noi.
Nott, ne ero certo, in quei giorni la tensione tra me e lui era troppo alta, Troppo intensa.
"Ti Odio," queste erano le ultime due parola che mi aveva detto.
Nemmeno lui mi era più fedele dopo il quel fatto al sesto anno.

Pochi giorni prima di quel episodio,  che per sempre dominerà i miei pensieri,
Ginny mi dedicò una frase...
Quattro righe. Diceva che ci aveva impiegato più a scrivere quelle che per fare l'esame di storia della Magia...
Ricordo ancora il suo sorriso mentre timidamente mi consegnava il foglio.
Ricordo ancora che, mentre leggevo provavo una certa agitazione, come un' angoscia che ancora adesso non mi spiego.

"Se l'ira mi travolge , la sopprimerò.
Se la gelosia mi avvale, la contrasterò,
se l'odio di me prende possesso lo soffocherò.
se la vita mi priverà di amarti..Allora. ne morirò."

Parole che mi sono rimaste nel cuore, anche ora, a distanza di anni.
19 Anni e ancora la penso, la cerco nei sogni, consapevole che non la troverò...

Erano appena iniziate le vacanze di natale quando ricevemmo la "sua" visita.
Stavo ripreparando le valige nella mia stanza, da li a poco sarei dovuto tornare a
Hogwarts. Ginny era con me, nonostante l'indignazione dei miei genitori nel vederla in casa.
Ci avrebbero dovuto fare l'abitudine.
Una fittà al braccio sinistro, Lancinante, mi stava avvisando che qualcosa non andava.
Ginny invece era piuttosto serena.
Usciti nel mio immenso giardino avevo proposto a Ginny di fare un giro.
Aveva accettato con piacere.
La guardavo sorridendo mentre correva tra gli alberi, ancora verdi nonostante la neve.
Mentre guardava i fiori e rimaneva incantata dalle fontane.
Il cielo si fece d'un tratto scuro, Le nuvole uniformi e il simbolo che sempre avevo temuto comparse nel cielo.
Cercai di ignorare la dolorosissima fitta al braccio per non far preoccupare Ginny.
Intorno a noi, in meno di un secondo erano apparsi loro, tutti.
Anche lui. L'oscuro signore tanto temuto.
Mai avrei pensato che potesse scomodarsi per una cosa del genere.
Poche inutili parole, il suo sorriso beffardo, il suo sguardo che si muoveva da me e Ginny, da Ginny a me.
La sua mano bianca che si alza e..
Poi la luce, la luce verde, la luce della morte ...


E' così che tutto si conclude.
 
"L'ultimo bacio mia dolce bambina...
brucia sul viso come gocce di limone,
l'eroico coraggio di un feroce addio."

Il suo corpo freddo tra le mie braccia. Le mie lacrime sul suo viso e 
le risate maligne di chi ride della sofferenza altrui.

"Ma sono lacrime mentre piove, piove,
mentre piove, piove,
mentre piove, piove."


 Trovo appena la forza per avvicinare il suo viso al mio, per sfiorare con le mia labbra
le sue, gelide,immobili. 
La sua Vita conclusa in una gelida notte d'inverno.
I miei sogni infranti tra l'aria pungente.
Mai dimenticherò Quella gelida giornata d'inverno, quelle tristissime note che
ancora mi risuonano nelle orecchie.
Ogni volta più forti ogni volta più tristi.

"Mille violini suonati dal vento,
l'ultimo abbraccio mia amata bambina,
nel tenue ricordo di una pioggia d'argento,
il senso spietato di un non ritorno."

  
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