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Autore: Eos BiancaLuna    18/09/2008    2 recensioni
La mia prima fanfiction, scritta a 16 anni, quando ero fan sfegatata dei tokio hotel, in parte autobiografica. Adesso le cose sono molto cambiate comunque il tema principale di questa storia è il destino della protagonista, che cambierà radicalmente...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 18

-Permessi-

La mamma sorrise alla band preferita della figlia, Saki parlò per primo, aveva una certa fretta.-“ Buonasera signora…”-, Dunia era li insieme a loro e traduceva ogni minima parola.

Erano tutti sull’uscio, un po’ intimiditi. Tom si guardò intorno e scorse il gatto, -“ Hey ciao…”- si avvicinò e lo accarezzò piano sulla testa, il gatto lo fiutò attentamente.

-“ Ma non rimanete così impalati! Entrate! Cosa vi posso offrire?”-, la mamma si mostrò gentile, come sempre.

-“ Non ci fermeremo a lungo, non vorremmo disturbare troppo”- furono le parole di Saki, Dunia tradusse.

I tre si accomodarono nel salone, Elisa fece entrare anche gli altri –“ Venite!”- e si accorse che Tom stava giocando con il gatto, sorrise poi disse –“ Arrivo”-.

Anche gli altri si sedettero intorno al tavolo rotondo al centro del salone e cominciarono ad osservare meglio la sala.

Elisa notò che quando si trattava di qualcosa di serio nemmeno Tom faceva più il cretino.

Solo lei era rimasta in piedi.

Le sembrò “assurdo”, li osservò attentamente uno ad uno seduti al tavolo di casa sua. Incredibile, come poteva essere successo? Come poteva uno dei suoi più grandi sogni, stare li li per avverarsi?

-" Oh ma non ci siamo ancora presentati per bene"- disse Saki, e ognuno di loro strinse la mano alla mamma.

-" Sono onorata di avervi qui...non posso immaginare l'emozione che deve aver provato mia figlia, quando vi ha conosciuto...a proposito, come è successo?"-.

Saki le spiegò quello che era accaduto la sera precedente nei minimi dettagli, e la mamma ascoltava attentamente, la figlia le aveva mentito.

-"... ma desso siamo qui perchè..."- la guardia fece una pausa e guardò la ragazza, che era rimasta appoggiata al muro, -" Oh su via siediti anche tu qui con noi! Non ce la faccio più a vederti li impalata"- le disse.

Lei annuì sorridendo -" Si hai ragione..."- e avanzò di qualche passo, ma le sedie erano tutte occupate, Bill istintivamente fu tentato dal dirle che poteva mettersi tranquillamente in braccio a lei, ma Saki lo precedette e si alzò, -“Siediti qui!”- le disse.

-“ Ma no, non ti preoccupare vado a prendere un’ altra sedia in cucina, tranquillo siediti”- e prima che la guardia potesse controbattere Elisa si fiondò in cucina e tornò con un’altra sedia.

Saki le sorrise e si sedette, Bill e Tom si spostarono per farla accomodare fra di loro.

Quando si sedette anche lei, Saki riprese il discorso –“ Mi scusi…dicevo siamo qui perché volevamo chiederle il permesso di portare la ragazza in tour con noi fino al 13 di questo mese, non è neanche una settimana, spero che acconsenta…”-, Dunia tradusse ancora e la mamma guardò prima la figlia , poi i ragazzi e sorrise a ognuno di loro.

-“ Sarebbe un’esperienza bellissima per mia figlia, lei vi adora veramente…soprattutto te…”- si rivolse a Bill, che sorrise timidamente, e dopo aver sentito la traduzione di Dunia, fissò la ragazza accanto a lui che abbassò lo sguardo.

-“ Però vorrei sentire anche il parere di mio marito…”-

-“ Allora è un si vero mamma?”- chiese la figlia, i ragazzi dissero –“ Per favore, la mandi!”-

-“Va bene…tu sei convinta vero?”- le chiese guardandola in faccia.

-“ Si certo…però…”- li guardò.

-“ Cosa c’è?”- chiese Saki,

-“ Ecco io…volevo che venisse anche mia cugina in tour, è una fan come me ed era al concerto ieri sera con me…”-

-“ E’ maggiorenne?”- chiese Dunia prima di tradurre,

-“ No, io sono più grande”-

-“ Allora ci vuole un altro permesso, glielo chiederemo domani, possiamo vero?”-

-“ Si certo, domani mattina si può”-

-“ Bene…”-

1 ORA DOPO

-“Pronto amo come sta?”-

-“ Ely! Bene bene…insomma…tu?”-

-“ Si bene senti, ci vieni in tour con me e i Tokio Hotel?”-

-“ Eh?! Ma che dici?”-

Arianna si sentì svenire, era incredula ancora una volta, -“ Domani mattina ci sei a casa?”- le chiese la cugina, -“ Si”- rispose lei, -“ Bene, e i tuoi ci sono?”-, -“ Si , domani non lavorano…”-.

Elisa saltò di gioia, -“ A domani allora cuggi, ti voglio bene!”-.

Arianna attaccò e si sedette sul divano, confusa.

Possibile che la cugina era riuscita ad ottenere un permesso per andare in tour con loro? E i suoi genitori le avrebbero dato il permesso l’indomani mattina? Non riusciva a crederci, “Non può essere” si ripeteva.

La mattina seguente arrivò in fretta, Elisa si svegliò prima di tutti e corse di sotto a preparare la valigia. Mentre in camera, sistemava i vestiti la mamma comparve sulla porta –“ Ely ma ne sei certa? Questi arrivano da un giorno all’altro e ti portano via con loro…”-,

-“ Tranquilla mamma, tornerò il 14 , non c’è da preoccuparsi!”-.

Scese a fare colazione in cucina dove trovò il padre, -“ Ciao…”- disse, -“ Cos’è questa storia? Nessuno ha chiesto il mio parere…”-.

-“ Papà!”- lo interruppe lei, -“ Posso andare in tour con la mia band preferita? Tornerò la settimana prossima, non c’è da preoccuparsi lo sai, ho 17 anni quasi, so badare a me stessa, dovresti saperlo…”-

-“Mmm”- rispose il padre guardandola sospettoso, -“ Beh, tutto sommato…se ci tieni cosi tanto…”-, -“ Grazie papà!”-.

Alle 9 in punto squillò il cellulare a Elisa, era Tom –“ Hey bella! Siamo arrivati adesso! Scendi?”-,

-“ Certo arrivo!”- scese di corsa le scale trascinando la valigia e facendo un baccano assurdo, i suoi li aveva gia salutati.

-“ Ely allora ciao!”- la mamma la riabbracciò , -“Mi raccomando…”- disse il padre.

-“ Si”- rispose lei seccata e usci .

I genitori rimasero sulla porta osservando Saki che l’aiutava a caricare la valigia sul furgoncino nero dai vetri oscurati, e lei che saliva dietro entusiasta; non l’avevano mai vista così felice.

Salì a bordo e notò con sua grande sorpresa che c’erano solo i gemelli.

-“ Gustav?”- chiese, -“ Aveva da fare”- rispose Bill.

Lei si accomodò fra di loro, -“ E Georg?”- chiese di nuovo.

Stavolta rispose Tom –“ E’ rimasto a dormire! Noi invece da bravi ci siamo alzati per venire a prenderti, hai visto quanto siamo bravi?” – sorrise beffardo.

-“ Si si ho visto…Ma mi sorprende che anche tu…non sei rimasto a dormire, mi sembra strano”- disse lei.

-“ Certo. Perché ha detto che vuole vedere tua cugina per primo…”- Bill non fece in tempo a finire la frase che Tom lo fulminò con lo sguardo.

Elisa rise, -“Ti piacerà mia cugina…”-, pensò.

Arrivarono sotto casa di Arianna alle 9 e mezza circa(sempre seguendo le indicazione stradali della cugina), Saki accostò al lato del prato di campagna della casa; stavolta non c’erano strade private, ma solo campagna. Controllarono che in quel momento non ci fosse nessuno che potesse notarli, poi si precipitarono tutti al citofono.

Un debole “Si?” uscì dalla bocca della cugina, Elisa scoppiò a ridere, -“Aprì”- e il cancello automaticamente scattò.

Lei lo oltrepassò decisa, con Bill, Tom e Saki alle calcagna; salirono le scale in fretta e arrivarono al pianerottolo,; la porta era semiaperta.

-“Mi spieghi perché continui a ridere?”- chiese Tom ridendo altrettanto,- “ Non lo so nemmeno io…”-, Elisa aveva molta fretta, spalancò la porta e chiese ad alta voce “-Permesso?”-.

Nessuna risposta.

-“Ary lo so che si sei, fatti vedere, non vedo l’ora di presentartelo…cioè, di presentarteli”-.

Gli altri che non avevano capito una parola di quello che aveva detto, rimasero in silenziosamente in attesa, ancora sulla porta.

La cugina emerse con cautela dalla cucina, apparve come un fantasma quasi.

Elisa le sorrise, poi disse in tedesco, sempre guardandola –“ Venite qui, adesso…”-.

Arianna fissò prima lei, poi la porta speranzosa, credendo di essere in un sogno dal quale presto si sarebbe svegliata.

Vide Saki, seguito da Bill, e poi vide Tom…

Sentì un tuffo al cuore e rimase immobile, senza sapere cosa dire, cosa fare.

-“ Ary Georg e Gustav non sono potuti venire…comunque lui è Saki, come già sai, e loro…”-,

non riuscì a finire la frase. Fu un attimo; Arianna scoppiò in lacrime e si diresse verso la finestra, dando le spalle a tutti.

Elisa e Bill si lanciarono un’occhiata, Saki rimase immobile a fissare quella scena.

Tom fu l’unico che non rimase senza far niente; si avvicinò a lei, -“ Ary…non piangere per favore , scusa ma che motivo hai? Siamo qui adesso e tu invece che essere felice, stai li a singhiozzare? Ma dai! Sorridi che la vita è bella!”-.

-“ Perle di saggezza”- sussurrò Bill a Elisa, ed entrambi risero.

Tom vedendo che Arianna lo ascoltava ma non smetteva di piangere, l’abbracciò.

Quel momento fu interrotto dalle voci dei genitori di Arianna sulle scale.

-“ODDIO!”- Strillò lei,

-“Cosa?”- chiese Tom,

-“I miei…beh loro non vogliono che io faccia salire qualcuno quando sono a casa da sola…”- si interruppe quando se li vide sulla porta…

NOTE DELL'AUTRICE: ringrazio di cuore tutti coloro che seguono la mia FF e la commentano!! Un ringraziamento particolare a BigAngel_Dark che mi ha messo fra i preferiti(e io ho ricambiato), a Valeebill, pandina_kaulitz e NICEGIRL che sono mie lettrici!! Poi anche Bringmethehorizon e cixienne 82, anche se credo che non la seguono più [me malinconica e triste], Cmq ringrazio la mia band preferita per avermi reso la vita bellissima, il mio angelo Bill e tutte le canzoni che mi hanno ispirato questa FF!! E naturalmente la realtà ( mezza FF è basata su quello) saluto e mando un bacio a tutti! al prossimo capitolo!

   
 
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