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Autore: Francesca_Galuppini    23/08/2014    0 recensioni
due mondi, due facce, due tempi, due persone, no una persona, un ciondolo e le sue due vite
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kai, Kai, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-domani mattina se per voi va bene-
-perfetto-
-vi farò chiamare, non prima delle nove, quindi dormite pure tranquillamente, non vi sveglierò all'alba-
-grazie Cassandra-
sua madre le parlò nel pensiero "i tuoi occhi sono verdi, ti preoccupi che loro stiano bene, e loro ne sono tutti compiaciuti" si girò verso di lei facendo una smorfia strana e riprese a mangiare pensando "non guardare Kai" finita la cena i piatti sparirono e i guerrieri si alzarono, quando si alzò sua madre si alzò anche lei, la sala mutò e divenne quella dei troni, si sedettero e i guerrieri uno ad uno augurarono una buona notte ad entrambe, quando toccò a Kai lei sapeva che i suoi occhi erano blu, ma quando vide i suoi dello stesso colore i capelli le divennero azzurri, chiuse gli occhi pensò agli oppositori e tornò normale, finirono tutti e andarono via, rimasero nuovamente sole
-cosa odiano gli oppositori?-
-ciò che è femminile e rosa-
-come mai?-
-sono tutti uomini rozzi e sporchi, sembrano orchi-
-bene, grazie-
-niente-
-mamma, io posso parlare con la mente?-
-certo-
-a chi voglio?-
-si-
-e chiunque mi può rispondere?-
-se vuoi tu si-
-ok, io vado a dormire, notte-
-buona notte, segui questa, ti porterà alle tue stanze-
una farfallina gialla svolazzava intorno a lei, poi cambiò direzione, salutò sua madre e la seguì, arrivò davanti ad una porta di legno decorato e quando lo aprì la farfallina scomparve, entrò e richiuse la porta, la prima cosa che notò fu la meravigliosa finestra che riempiva quasi tutta la parete che aveva di fronte, la aprì e vide il balcone meraviglioso ed enorme, c'era anche una specie di veranda e vedeva il maniero dei guerrieri, anche loro avevano i balconi, contò 12 balconi e capì che vedeva il lato delle camere, rientrò e dopo un bagno veloce si cambiò con gli abiti che erano sul letto, non aveva sonno e decise di uscire sul balcone, nel maniero due luci erano ancora accese, una si spense poco dopo mentre la seconda no, la persona a cui apparteneva quella stanza uscì e la salutò, non lo riconobbe, ma lo salutò a sua volta, poi sparì in una nuvola di fumo e lei si avvicinò alla ringhiera per vedere meglio, era scomparso, mentre guardava qualcosa le toccò una spalla i capelli divennero neri e fece un balzo
-scusa, non volevo farti paura-
-Kai!? che ci fai qui?-
-non mi avevi riconosciuto vero?-
-no, è troppo lontano-
-infatti, per questo mi sono teletrasportato, così potevo salutarti-
lei non lo guardava e pensava intensamente agli oppositori
-ah, grazie, mi stavo chiedendo chi fosse a salutarmi in effetti-
-perché non mi guardi?-
-e che mi piace da matti il cielo-
alzò anche lui lo sguardo
-in effetti è molto bello sta sera-
mentre lui guardava lei riposò il collo e lo sguardo scivolò su di lui e sul suo sorriso
-ti andrebbe di sederti? li ci sono delle poltrone regolabili, potremmo guardare il cielo senza affaticare il collo..-
-certo che mi va-
si sedettero e iniziarono a parlare, si conobbero parlando di tutto, ridevano, scherzavano e non pensavano a nulla, fino a quando un fastidioso orologio li riportò sulla terra suonando la mezzanotte
-è tardi, dobbiamo svegliarci domani mattina e dovremmo essere a dormire già da un po'-
-hai ragione, bhe, allora buonanotte-
non gli importava se gli occhi erano blu, verdi o gialli, lo abbracciò inconsapevolmente e lui non si sottrasse, poi si guardarono, si avvicinarono per baciarsi, ma lui si fermò di colpo
-non posso, scusa-
la lasciò e fece due passi indietro
-aspetta, non andare-
-ho prestato giuramento, non posso farlo-
-fino a che la guerra non sarà finita... e io la farò finire-
sentiva la rabbia e la determinazione salire, lui sorrise dolcemente
-buonanotte Cassandra-
-buonanotte-
sparì nella sua nuvola di fumo, si chiese se anche quando aveva portato lei fuori dalle mura aveva lasciato la nuvola di fumo e andò a dormire, la mattina seguente si svegliò alle 8.30 si cambiò e non sapendo cosa fare chiamò sua madre col pensiero, le disse di uscire e che una farfalla segna via la stava aspettando, aprì la porta e vide la farfallina
-buongiorno, andiamo dai-
la farfallina volò e lei la seguì, si ritrovò nella stanza dove aveva cenato, c'erano anche i guerrieri e sua madre
-buongiorno a tutti-
i guerrieri risposero all'unisono e poi anche sua madre, si sedette e dopo l'ordine della regina la colazione apparve
-Cassandra, dopo la colazione andremo nelle prigioni?-
-si, ci andremo dopo la colazione-
si misero a mangiare più in fretta
-non per questo dovete ingozzarvi, mangiate con calma, tanto devo finire anch'io-
ripresero un ritmo normale e finirono tutti più o meno nello stesso momento
-bene, possiamo andare-
si alzò seguita dai guerrieri, le cose della colazione svanirono, salutò sua madre che li congedò e partirono
-dobbiamo seguire una farfalla segna via?-
-no, conosciamo la strada, basterà che tu ci segua-
-d'accordo-
li seguì e arrivarono in un cortile immenso e meraviglioso, molte persone curavano le piante e al loro passaggio si inchinavano tutti, poi arrivarono davanti alle prigioni, il terreno circostante era secco e ostile, li fecero entrare e bloccarono lei
-fatela passare, è la figlia della regina-
le due guardie si inchinarono chiedendo perdono
-non fa niente, non lo sapevate-
entrarono e da ogni cella qualcuno urlava qualcosa, chi derideva i guerrieri chi chiedeva di rimanere solo con "la ragazza", chi chiedeva di essere liberato e così via, arrivarono all'ultima cella, buia e stretta
-qui c'è l'uomo che chiedi-
-dove posso parlargli?-
-nella stanza degli interrogatori-
-benissimo-
-voi accompagnateli, noi ci occuperemo di portare lui-
due guardie accompagnarono Cassandra e i guerrieri nella stanza degli interrogatori, poco dopo arrivò anche l'oppositore
-eccolo, è fermo con mani e piedi, non può scappare o farti del male-
-come se ne avessi voglia-
un bastone lo colpì
-ehi! ci devo parlare io e fino a che sarò presente io non lo colpirete a meno che non sia io a deciderlo!-
-quanti io per una frase, chi ti credi di essere? la regina?-
-no, IO non sono la regina, IO sono soltanto sua figlia, IO sono la prescelta, o almeno è quello che mi ha detto, ma comunque IO ti devo parlare e IO posso decidere quando fargli usare quei bastoni e sempre IO ti assicuro che non ho troppa dolcezza da dispensare agli oppositori!-
-allora parla ragazzina, non ho tempo da perdere-
-hai altro da fare?-
-certo-
   
 
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