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Autore: Believed    23/08/2014    1 recensioni
Solita vita noiosa, ogni giorno solita routine. Questa è la storia di Stefany, una ragazza di 15 anni, capelli lunghi castani; non è mai stata una ragazza invadente, troppo solare. E' una ragazza abbastanza timida, chiusa, che si è dovuta trasferire da Melbourne, in Australia, a Sidney. Stefany ha sempre sognato di trasferirsi in una delle metropoli più belle dell'Australia, e nel momento meno opportuno, il suo 'sogno' si avverò. Stefany, dovette così lasciare il suo college, il suo fidanzato Jake, la sua solita vita, ricominciando tutto da capo.
Ma un giorno, non appena si svegliò nella sua nuova casa...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CALUM'S POV.
Ogni volta che la guardavo sentivo qualcosa muoversi nel mio stomaco. Davvero incredibile questa sensazione..non l'avevo mai provata, ad essere sincero.
Io non sono quel tipo che sta con le ragazze, dannazione. Io le uso le ragazze, le ferisco.. non devo fare del male a Stefany.
'Ricordati che è tutto un gioco.'
Si, questo poteva essere anche un gioco, ma se continuo a stare con Stefany, di certo non lo sarà più. Cavolo, devo allontanarmi da lei. Non riesco a capire il motivo del perchè ieri sera l'ho invitata a cena, ne tantomeno perchè continuo a stare con lei.
Mi ricordo benissimo le parole che mi disse Jonathan. Jonathan è un ragazzo pericoloso, fin troppo.
Non viene a scuola da me, anzi, per essere sinceri non va più a scuola da qualche anno. A lui non gliene è mai importato nulla degli studi, ne tantomeno di un lavoro, anche perchè è solo un raccomandato. Jonathan mi aveva avvisato dell'arrivo di Stefany nella nostra scuola già 2 settimane prima, essendo praticamente il 'capo' del nostro gruppo, e avendo informazioni personali che devono restare segrete, decise di scommettere con me. Ovviamente, se io perdevo questa scommessa, tutte le informazioni sarebbero state sbandierate ai 4 venti.
Solo che nella scommessa non c'era anche la parte 'innamorati di lei'. Non dico di essermene innamorato, perchè cavolo, io sono Calum Hood!
Da quando in qua mi innamoro di ragazze? Io sono il tipo che si diverte con gli amici, che si ubriaca e che si porta a letto ragazze diverse ogni sera.
Ma da quando gli occhi di Stefany incrociarono i miei la prima volta, nel bar in cui lavoro, tutte le parole e le scommesse svanirono.
C'eravamo solo io e lei; lei ed io.

STEFANY'S POV.
Calum, dopo il nostro bacio, si mise a fissare il soffitto stando in silenzio. Mi sentivo a disagio, perchè volevo tanto sapere cosa stava pensando in quel momento.
"Tutto okay?" gli domandai quasi sussurrando, cercando di evitare di interrompere i suoi pensieri. "Sisi, stò solo pensando che è arrivato il momento che tu te ne vada, ho sbagliato ad invitarti qui." mi rispose con tono duro e deciso, alzandosi pian piano. "Non riesco a cap.." non mi fece nemmeno finire la frase che incominciò ad urlare. "Non riesci a capire?! Beh, ti faccio capire meglio! Non voglio vederti ora, ne domani, ne mai! Stammi lontana." continuò. Rimasi scioccata e sconvolta dalle parole che uscirono dalla sua bocca, tanto che presi velocemente la mia borsa, e l'ultima volta che mi girai per guardare Calum, incominciai a piangere. Perchè aveva detto quelle cose? Perchè era cambiato così di punto in bianco? Sono solo una stupida. Mi stavo solo illudendo! E' da folle pensare che Calum Hood, uno dei ragazzi più pericolosi, 'ed anche belli' aggiunse la mia mente, si potesse innamorare di me!
E' da folli pensare che Calum Hood possa avere una relazione come le persone normali! Aveva ragione Andrew, ed ora non sò nemmeno dove stò andando. Non ricordo la strada che abbiamo fatto per venire fino a casa di Calum, e così chiamai Andrew.
"Pronto Andrew?"
"Oi, hai bisogno di qualcosa?"
"Si, non sò dove sono. Non riesco a tornare a casa."
"Okay, allora.. cammina ancora un po' e dopo inviami un messaggio della via. Intanto vado a prepararmi."
Buttai giù la telefonata, e mi misi in cammino.

CALUM'S POV.

Mi sentivo uno schifo, ma infondo dovevo allontanarla da me in qualche modo. Forse avevo esagerato, anzi, togliamo il forse, ma dovevo per forza. Vederla uscire dalla mia stanza con le lacrime agli occhi, mi ha ferito davvero nel profondo.. Ma cosa potevo fare?! Infondo, se non le parlerò per mesi e mesi, mi si allontanerà dalla testa, giusto? Come cavolo potevo pensare ciò! Pensai subito alla scuola, e a come ignorarla in classe.
Dato che eravamo praticamente a poche settimane dalla fine, ed avendo tutte le materie sufficienti, decisi di non andare più a scuola, così per evitare di incrociare il suo sguardo. Qualcuno suonò al campanello, ma contemporaneamente mi vibrò il telefono.
ore 14.22, Jonathan.
'Heii amico, come va la vita con Stefany? Ci credi che l'ho vista nei paraggi di casa tua? E' assurdo! Spero tu non l'abbia portata a casa tua! Hahah xx.'
ore 14.24
'Ciao Jonathan, ti pare che io porto una secchiona stupida come lei in casa mia? Ma per carità, per chi mi hai preso? Hahah, ci vediamo oggi pomeriggio?xx'
ore 14.27, Jonathan.
'No amico, per oggi non si fa nulla. Ci vediamo domani mattina, devo andare xx'

Non gli risposi più e decisi di riposarmi un po', era stata una mattinata davvero troppo pesante e avendo passato tutta la notte a fissare Stefany, avevo bisogno di dormire.

STEFANY'S POV.

Stavo camminando da circa 5 minuti, quando vidi una macchina bianca, molto familiare, fermarsi davanti al marciapiede in cui stavo camminando. Era Andrew.
"Come cavolo hai fatto a trovarmi?" Gli domandai, letteralmente stupita da ciò.
"Facile, alcuni miei amici ti hanno vista." rispose lui, facendomi cenno di entrare in auto.
"Dimmi un po', cosa ci fai in questa parte della città, vestita elegante? Qua non ci devi venire, tantomeno vestita così!" mi avvisò con tono infastidito e scocciato.
"Lascia perdere." continuai io. Non sapevo cosa inventarmi per evitare caos con Andrew e con mia madre. Così, per tutto il tragitto non ci scambiammo nemmeno parola, solo quando alle 16 arrivammo davanti a casa mia, mi accennò un 'ciao' con le labbra ed io ricambiai, ovviamente. Entrai in casa, e vidi mia madre che stava parlando con una signora molto anziana.
"Salve! Ciao Mamma." dissi, senza urlare troppo. "Ciao Stefany." continuò mia madre. La signora anziana si alzò dalla poltrona in cui era seduta e si avvicinò a me. "Quindi.. s-sei tu S-Stefany?" mi domandò balbettando. 'Si, lei chi è?" le domandai, accennando un sorriso. "I-io s-sono.." "Stefany, vai di sopra." mi ordinò mia madre. Rimasi scioccata da quella signora anziana che cercava di parlarmi. Non esitai, entrai in camera e misi in carica il cellulare. Dopo 10 minuti, mi suonò il telefono, ma ero troppo occupata a riposarmi.


ANGOLO DELLA POSTA:
Buonasera! Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto un bel po' di contrattempi e quindi solo oggi sono riuscita a pubblicare il capitolo. Comunque, per andare avanti con questo capitolo ci deve essere almeno 1 recensione! Secondo voi chi era quella signora anziana che cercava di parlare con Stefany? E perchè sua madre non gliela presentò? A voi le risposte! Buonaserata, xx.
 
  
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