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Autore: REDkiller    23/08/2014    0 recensioni
E vennero gli emissari dove tutto iniziò.
E vennero gli emissari dove tutto finì.
comparvero dal nulla e in quel preciso istante non una persona
avrebbe piu vissuto una vita degna di questo nome
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Comparvero improvvisamente, dal nulla, come delle ombre , i 12 emissari.
I 12 individui vestiti con una tunica nera e con i visi coperti del tutto dai loro cappucci, anch’egli neri , comparvero uno alla volta sulle principali città del mondo  e, da quel momento, non una persona visse una vita completamente felice
CAPITOLO 1
Ellie, il dodicesimo emissario, comparve come un’ombra sul Big Beng di Londra e , sollevandosi in aria oltre il campanile, alzò le mani d’avanti a sé facendo esplodere una dopo l’altra le abitazioni.
La gente non riusciva a vederla bene, sembrava una macchia nera che volava come sospesa da forze invisibili.
La gente scappava urlando e le macchine continuavano a scontrarsi violentemente per tutte le strade.
Poi Ellie strinse a pugno le mani e il Big Beng dietro le sue spalle esplose in un impeto, crollando sulle case circostanti. Prese subito dopo di mira una  volante della polizia e sollevandola da terra con la mano quasi come se fosse attaccata a  dei fili invisibili, la fece schiantare contro un ospedale nelle dirette vicinanze.
Poi sollevò il cappuccio e ne uscì il viso di una bellissima ragazza con dei folti capelli biondi e, degli occhi azzurri brillanti come il cielo in estate. Chi poteva immaginare che un essere così bello dal viso angelico portasse una simile distruzione.
Osservava dall’alto con le braccia incrociate la sua opera di distruttiva  poi, sorridendo, alzò di nuovo il braccio destro e immediatamente fece esplodere un gruppo di ambulanze che stavano andando a soccorrere i feriti.
Aspettò qualche minuto e poi disse, con la sua voce che, sembrava venisse dal cielo, una cosa che fece rabbrividire tutte le persone che si trovavano sotto di lei.
“Miei cari uomini e donne,  pensavate di poter fare quello che volete? bene! VI SBAGLIATE DI GROSSO”
Quando urlò, un grattacielo alla sua destra esplose con una forza tale che tutti i vetri, si frantumarono, diventando schegge veloci come proiettili che, si riversarono sulle ignari persone sotto l’edificio.
Cominciò a scendere velocemente.
Appena toccato terra alzò l’asfalto della strada, facendo accartocciare tutto ciò che si trovava su di essa.
Le macchine ondeggiavano in aria e si frantumavano nei vetri dei negozi.
Unix, l’ottavo emissario comparve vicino a lei e, sollevando il cappuccio scoprì un viso angelico come quello della sua compagna ma , con dei capelli più corti, neri della pece.
“Ti stai divertendo Ellie?”.
“abbastanza, tu hai già finito con quella città?, aspetta… come si chiamava?”.
“Berlino, Ellie, Berlino,  e  penso sia proprio ora di ripassare la geografia terrestre no?
“Bah!, non farmi ridere! comunque questa città adesso sembra meno caotica di prima no?
“si, direi proprio di si”
Si guardarono per un’istante incrociando i loro occhi, entrambi azzurri  e, iniziarono a ballare.
Ballavano, lo facevano con passione; un valzer che continuarono volando in aria facendo volteggiare le loro tuniche nere.
Mentre ballavano la gente ai loro piedi urlava, si disperava e moriva.
Un londinese scrutò il cielo con il volto in lacrime, e osservò il magnifico piroettare delle due macchie nere.
Poi mentre ballavano, continuarono esplosioni in ogni parte della città e, tutto questo non faceva che alimentare il loro valzer infinito.
Subentrò la luna ma, non si placò nemmeno per un secondo il male che stava aggredendo la città.
Curtis, il nono emissario, rideva, vedendo  la città di Washington ardere tra le fiamme dell’inferno.
Le sue risate ,dicevano la gente, sembrava che venissero dal profondo della terra.
I suoi capelli brizzolati arancioni erano mossi dal vento, riscaldato dalle fiamme.
I suoi occhi azzurri sembravano dimostrare una tranquillità innata.
Ogni volta che smetteva di ridere le fiamme, cominciavano a placarsi ma lui, lo faceva solo per dare speranza alle persone che cercavano di scappare dall’ inferno in terra.
Poi, appena vedeva che la gente sotto di lui stavano cominciando a riacquistare fiducia, ricominciava.
La sua non era una risata normale, era macabra ma allo stesso tempo sincera come se si stesse divertendo davvero.
Lui trovava quello scenario comico, e aggiungeva altro dolore per renderlo ancora più divertente.
In quei giorni gli abitanti di tutto il mondo si chiedevano se tutto ciò avesse mai avuto una fine.
I satelliti per le telecomunicazioni esplosero e , al loro posto presero posto dei santuari volanti.
Questi santuari erano dodici, bellissimi, formati dà scalinate di marmo e tante fontane disposte intorno a  delle case. Quelle costruzioni volanti non subivano effetti della fisica e della meccanica; erano come un pezzo del passato che penetrava senza far rumore nel grigio futuro.
Sopra ogni casa era segnato un numero diverso da 1 a 12 (I a XII) e sopra ad ognuna sventolava una bandiera scarlatta con il colore corrispondente.
Sopra al trono costruito nel giardino del santuario numero 2 si trovava Venus, il secondo emissario che guardava la terra diventare sempre più rossa, ora dopo ora e, lo spettacolo che gli si presentava d’avanti lo faceva divertire .
Aveva dei capelli biondi più lunghi di Ellie e degli occhi color smeraldo che risaltavano il suo naso dalla forma impeccabile.
Era seduto comodamente supra ad un trono enorme in oro massiccio con delle perle incastrate sopra entrambi i fianchi di quest’ultimo.
“Sei arrivato finalmente, ti piace il rosso vero?”.
“ si, molto, penso sia uno dei colori più belli” disse una voce alle sue spalle.
“Roxin, Roxin, Sei sempre il solito. Posso sapere perché ti sei ostinato a tradirci salvando quella ragazza?”
“Per te salvare una ragazza sarebbe tradimento!”.
“Si per me lo è”
“allora provvederò subito, mi scuso per la mia testardaggine e solo che per un attimo ho visto in lei…”.
“Dimmi”
“niente, adesso vado”.
“bravo Roxin così mi piaci”.
L’ombra alle spalle di Venus scomparve facendolo rimanere da solo a contemplare il suo operato di distruzione.
Un esplosione potentissima provenne dall’Inghilterra facendo tingere l’atmosfera circostante di un color arancia mischiato ad un grigio deciso.
“WOW, si stanno impegnando laggiù” disse Venus prima di alzarsi e ritornare alla sua residenza privata che in quel momento stava orbitando sopra l’Europa Centrale.
Il rosso porta via gli altri colori lasciando solo fuoco e sangue. Solo le persone che hanno assistito a quei giorni possono comprendere il significato di queste poche e semplici parole.
E vennero gli emissari dove tutto iniziò.
E vennero gli emissari dove tutto finì.
 
   
 
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