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Autore: Lady_V    24/08/2014    1 recensioni
Salve a tutti!
Questa FanFicton è un po' particolare: avevo iniziato a scriverla con il mio ragazzo, ma è rimasta incompleta dopo che ci siamo lasciati...La trama di base è quella di un fantasy, a cui però si intreccia una storia d'amore. Adesso, dopo mesi, ho deciso di riprenderla in mano, portarla a termine e pubblicarla.
Credo che farò uscire un capitolo a settimana (NB: visto che tra poco partirò per le vacanze ho deciso di pubblicare più capitolo insieme, giusto per non lasciare a metà). Se non vi piace il romantico intrecciato al Fantasy, non è la fanfiction che fa per voi
Fatemi sapere cosa ne pensate e se dovrei apportare eventuali modifiche.
Per adesso, buona lettura :)
P.S: All'inizio può non sembrare un Fantasy, ma i primi capitoli sono solo d'introduzione alla vicenda
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo XXVIII
Ritorno a Scacco
Caroline si svegliò scombussolata e si rese conto di essere sulla spalla di qualcuno, qualcuno alto molto più del normale. Poi ricordò: Grugno! Erano svenuti e il troll si era fatto carico dei loro corpi e li stava, probabilmente, portando da qualche parte. Aveva il passo svelto, e la ragazza si chiese come avesse fatto a restare incosciente per tutto quel tempo, considerando che ad ogni passo del troll si sentiva un terremoto nelle vene. Josh era sull’altra spalla di Grugno: sembrava dormisse, e, nonostante i vestiti sporchi e i capelli arruffati, Caroline non poté far altro che pensare che fosse davvero carino con gli occhi chiusi. La ragazza scese dalla spalla del compagno e, con fare curioso, iniziò a fare domande:
-“Grugno dove andiamo?”
-“Scacco, manca poco, Grugno veloce!”
-“Davvero? Dove siamo?”
-“Trebor. Quasi arrivati”
La ragazza si sentì sollevata ma allo stesso tempo in ansia: Se fossero tornati a Scacco avrebbero dovuto dare delle risposte al gran Consiglio. Cosa avrebbe detto? Come avrebbe giustificato la mancanza del libro? Alla fin fine, loro si fidavano di Felmahat; avrebbero creduto alla storia del tradimento?
Mentre questi pensieri frullavano nella testa di Caroline, Josh, con un balzo, saltò giù dalla spalla di Grugno e le si avvicinò:
-“Caroline…Come stai?”
-“Non male Josh… Tu piuttosto… Hai recuperato le forze?”
-“Non totalmente, ma mi sento molto meglio…Senti cosa pensi di fare adesso? Cioè insomma noi due…Come pensi di…”
-“Non girarci intorno, Josh.”
-“Ok scusami, ma ho bisogno di sapere cosa hai intenzione di fare”
Caroline si fermò e Josh le restò accanto. Grugno, nel frattempo, continuò ad avanzare, incurante dei due ragazzi. La ragazza gli prese la mano, gliela strinse e lo guardò negli occhi:
-“Ne abbiamo passate tante Josh. Abbiamo salvato non uno, ma ben due mondi, e, cosa più importante, tu mi hai salvato la vita più volte. Come potrei solo pensare di voler passare un altro giorno della mia vita senza te al mio fianco? Come potrei pensare di esserti indifferente quando, nei corridoi della scuola, mi passerai davanti guardandomi con quegli occhi? E’ evidente che per me sei diventato molto più di un semplice compagno di scuola, ho scoperto in te una persona fantastica e non voglio perderti per nulla al mondo”
Lo baciò, e Josh per la prima volta dopo tanto tempo, arrossì. Erano le parole che desiderava sentire da una vita e, adesso che la ragazza di cui era innamorato gliele aveva dette con una naturalezza incredibile, era sul punto di piangere per la gioia. Si sentiva finalmente importante, finalmente, aveva trovato un motivo che lo spronasse a migliorare giorno dopo giorno, per raggiungere quella perfezione che, comunque, non lo avrebbe mai portato alla pari della sua Caroline.
Ricambiò il bacio e la strinse forte a se
-“Ti amo Caroline. Ti amo da sempre.”
-“Lo so, idiota, ma ora muoviamoci:Grugno ci ha quasi seminati”
Era vero. Era talmente perso nei suoi pensieri da non rendersi conto che il troll li aveva ormai passati da un pezzo. Prese la mano di Caroline, la guardò:
-“Lo raggiungiamo insieme?”
-“E lo chiedi anche?”
Iniziarono a correre a perdifiato, ma a Josh stava bene così: Erano lui, lei e il rumore dei loro passi veloci sulla terra. Si sentì solo, ma stranamente, completo, e prima che potessero capacitarsene, varcarono il confine di Scacco. Quando intravidero Grugno all’orizzonte, sullo sfondo appariva già il palazzo di Sharendallà. Erano arrivati. Senza fiato, ma ce l’avevano fatta.
 
  
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