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Autore: ABaker44    24/08/2014    3 recensioni
Lui ama lei,
Lei ama lui,
Ma come andranno avanti le cose tra Jane e Lisbon?
Ecco la continuazione della 6x22 che dovrebbe piacervi ;)
Buona lettura.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon, Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il primo capitolo della mia prima Ff, spero che vi piaccia, non esitate a lasciare recensioni, fatemi sapere come trovate la storia ;) grazie e buona lettura!
Angele

A Nicole che ha dovuto cominciare a guardare The Mentalist anche lei, che ha riletto e corretto questa storia, e che è la migliore amica che si possa avere.

A tutte le fan di The Mentalist.



*la ff è la continuazione dell'episodio 6x22*



1.
Mentre le labbra di Jane e di Lisbon erano ancora vicine e l'agente della TSA stava bussando al vetro per la seconda volta un telefono squillò nella stanza.
"Ehm.. È mio" disse Lisbon con un'aria dispiaciuta.
Si alzò dalla sedia prendendo il cellulare in mano e si allontanò da Jane.
"Pronto?" disse rispondendo.
"Teresa! Dove sei? Ero preoccupato! Che succede?" rispose la voce dall'altra parte.
"Oh! Marcus.." Disse Lisbon molto imbarazzata "Stavo giustamente per chiamarti"disse.
"Jane, esco, arrivo subito" sussurrò all'uomo che aveva sempre amato coprendo il microfono del cellulare con la mano. 
"Ecco.. Si..." Disse riprendendo la chiamata e uscendo dalla stanza.
Quando la porta si richiuse alle sue spalle, Jane non sentì più nulla della conversazione, ma poteva vedere Lisbon dalla finestra che c'era sulla porta parlare molto imbarazzata e muoversi in continuazione.
L'espressione di Teresa fu imbarazzata dall'inizio della conversazione fino a quando tornò nella stanza poco dopo. Cercò di sorridere quando vide Jane ma era un sorriso finto che rifece spazio in fretta all'imbarazzo.
"Allora?" Chiese Patrick.
"Ehm... Ha capito molto bene, anche se ho cercato di non entrare nei particolari, ma non ha apprezzato molto credo..."Rispose Lisbon felice di aver finito con la chiamata.
"Chiaro." Disse Jane "Cosa farà lui ora?" Chiese in seguito.
"Ehm.. Non lo so, era arrabbiato, giustamente, ma ormai..." rispose Teresa riavvicinandosi a Jane.
"Ormai sei mia" concluse lui con un sorriso divertito.
Lei si avvicinò a lui sorridente, dimenticando totalmente Pike, e si sedette su di lui con lo stesso sorriso di una bambina che si siede su sua madre per ascoltare una storia, e lo baciò dolcemente. Questa volta l'agente della TSA uscì dalla stanza da parte infuriato.
"Basta!" disse "Non è possibile! Smettetela!" Continuò con un tono minaccioso. 
"Certo." Disse Jane, fingendo di essere spaventato dall'aggressività dell'agente, dopo essersi staccato dalla sua amata.
Proprio in quel momento entrò Abbott che fece fare a Jane e a Lisbon un sospiro di soglievo. 
Abbott notò subito le tensioni.
"cosa succede qui?" Chiese con un espressione incuriosita.
Si sedettero tutti intorno al tavolo per discutere.
"Cosa succede? Glielo spiego io cosa succede!" Disse l'agente infuriato. "Come se non avessi abbastanza lavoro così e in piu i suoi due agenti passano il loro tempo a baciarsi davanti ai miei occhi!" Spiegò infuriato. 
Lisbon distolse lo sguardo da Abbott e rise nervosamente. Abbott guardò Jane con uno sguardo quasi divertito. 
"Senta, sono venuto qui per far liberare Patrick Jane, firmo i documenti per rilasciarlo e finiamo qui" disse Abbott.
"È inaccettabile! Due agenti del FBI..." Cominciò l'agente. 
"non sono un agente" lo interruppe Jane.
"Agenti o non, è inaccettabile, vedrete che non sarà così facile per voi!" Finì l'agente. 
"Non c'è una legge che vieta il comportamento dell'agente Lisbon e di Patrick Jane" disse Abbott.
L'agente perse l'orgoglio e la sua bocca si storse verso il basso. Senza dire altre parole l'agente prese i documenti li firmò e li porse a Abbott. 
"Arrivederci" disse freddamente. "Grazie" disse Abbott con un sorriso vittorioso.
Uscirono dalla stanza liberi e mentre Jane stava per uscire si voltò.
"Ah, spero veramente che i problemi con sua moglie si risolvano" disse all'agente prima di correre fuori.

Una volta nel corridoio regnava il silenzio e i tre camminavano senza guardarsi. 
"Allora?" chiese infine Abbott.
Lisbon alzò la mano verso di lui come per dirgli di finirla qui.
Per tutta risposta Abbott rise compiaciuto.
Arrivarono al parcheggio dove li aspettava un'auto che Abbott aveva noleggiato.
"Prego" disse aprendo la macchina.
Abbott si sedette al posto del conducente.
"Vai davanti per favore" sussurrò Teresa a Patrick.
Jane rise e aprì la portiera dell'auto.
Una volta in macchina Lisbon realizzò che essere dietro era ancora peggio perché Abbott continuava a guardarla nello specchietto sorridendo.
Quando invece si girava verso Jane e gli sorrideva, lui rispondeva semplicemente con un sorriso. Teresa amava la sua personalità, aveva alcuni difetti ma anche molte qualità e tante volte avrebbe voluto essere come lui, indifferente alle critiche e a tutto quello che non apprezzava.
"Come vanno gli altri?" Chiese Jane dopo un po'.
"Bene, erano un po' preoccupati quando hanno saputo che ti avevano arrestato e quando Pike ha chiamato..." Rispose Abbott.
"Ha chiamato?" Chiese Lisbon rizzandosi sul suo sedile.
"Si, ha chiamato al FBI dicendo che non eri arrivata a Washington..." Rispose Abbott con un sorriso.
"Ah ehm.. Chiaro" disse lei imbarazzata.
"Ha chiamato anche il tuo superiore a Washington, dovevi presentarsi questa mattina" aggiunse.
"Oh... È vero" disse Lisbon che aveva totalmente dimenticato questo. 
"Ho detto che finalmente restavi al FBI.. Ovviamente sono stati difficili da convincere ma ci sono riuscito, ho chiesto di annullare il trasferimento. È quello che vuoi vero? Restare qui?" Disse Abbott.
"Oh! Grazie mille! Si, certo." Disse sorridente.
Quando tornò il silenzio Abbott rise.
"Cosa?" Chiese Lisbon che non capiva cosa c'era di divertente.
"Sto pensando a Cho, sarà l'unico sorpreso di tutta la storia" disse prendendo in giro il collega "sicuramente non si aspetta di vedervi... Ehm.. Assieme" aggiunse. 
"Ah, Teresa, i bagagli torneranno tra questa sera e domani" disse Dennis.
"Bene, grazie" disse felice.
"E per quello che è già a Washington.. Riguarda te e Pike" aggiunse.
Aveva dimenticato che gran parte delle sue cose erano già da Marcus e questo la mise in imbarazzo, avrebbe dovuto richiamarlo.
***
"Ecco... Si..." Aveva cominciato uscendo dalla stanza nella quale sedeva Jane. Non riusciva a parlare, le faceva male, non osava dire come stavano le cose veramente a Pike. Si fermò un attimo e respirò prima di riprendere più decisa. "Marcus, devi capire, non può funzionare tra di noi. Certo, ero felice, ma non lo ero veramente, non era la felicità che volevo e soprattutto non riuscivo a stare bene con un uomo che non è Patrick." Marcus tentava di ribattere ma Teresa non lo lasciava.
"Fa male, mi dispiace ma è finito." Finì Lisbon riattaccando senza lasciare a Pike la possibilità di dirle un'ultima cosa, o semplicemente di dirle addio.
***
"Teresa? Teresa?" Disse una voce che riportò Lisbon alla realtà.
La Voce era Abbott che a giudicare dal tono di voce l'aveva già chiamata più volte. 
"Si?" Chiese lei.
"Volevo solo sapere se Pike era.. Al corrente" disse guardandola nello specchietto dell'auto.
Viaggiavano rapidamente verso l'aeroporto che li avrebbe riportati a Austin, alla vita "normale", anche se per la coppia la vita sarà diversa, bella o brutta che sia, non sarà più come prima.
Vedendo l'espressione triste e imbarazzata di Lisbon, Abbott parlò prima che lei possa dire qualcosa.
"Tranquilla, non hai bisogno di raccontarmelo" disse sorridendole. 
Aveva capito tutto, era una brava persona, non per niente era già sposato, capiva le donne meglio della maggior parte degli altri uomini.
Per tutta risposta Lisbon gli sorrise come aveva fatto lui appena prima. 
«Un sorrise vale più di mille parole» pensò.
Dopo tutti gli avvenimenti, Teresa era molto stanca, e con il silenzio che era ripiombato, si addormentò. Il suo sonno durò appena una decina di minuti, dopodiché Patrick la svegliò.
"Ehi" disse dolcemente osservandola dormire. 
"Teresa, siamo arrivati" aggiunse. Avrebbe voluto raggiungerà dietro e svegliare la sua amata accarezzandole i capelli o baciandola ma Abbott era vicino a loro. Moriva dalla voglia di vedere i suoi magnifici occhi verdi schiudersi e brillare e quando questo accadde lasciò sfuggire un sorriso che Teresa accolse sorridendo anche lei.
"È apposto?" Chiese Abbott "Venite, l'aereo parte tra poco" disse.
Dennis era già fuori dall'auto e aveva osservato Jane svegliare Teresa con tenerezza, dolcezza e amore. Abbott aveva sorriso tutto il tempo, osservando il frutto che in parte era del suo lavoro.
Jane e Lisbon uscirono dalla macchina, Jane sorridente e in piena forma malgrado la caviglia che gli impediva di camminare normalmente e Lisbon aveva un'espressione distrutta dalla stanchezza ma era sorridente anche lei.
   
 
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