Lei guarda il
piatto [alla fine non le importa neanche del sapore del cibo…quello a cui mira è
innervosirvi]
Voi guardate
lei,ogni qual volta la forchetta tintinna nel piatto voi sussultate leggermente
[l’ansia si è trasformata in curiosità
morbosa]
Nel frattempo
l’ombrello guarda voi [in pubblico non può parlare…quindi si limita a lanciarvi
occhiate torve].
A prima vista
sembra una scena così normale,in cui si preferisce stare in silenzio per godere
pienamente di un attimo di serenità,dove non serve parlare per capirsi…sembra un
momento così felice!
[Ma se l’acuto osservatore osservasse
realmente noterebbe quanto l’atmosfera sia intrisa di nervosismo,di sciocco
buonismo e belle apparenze. Sorrisi a mezza bocca,sguardi bassi e cibo masticato
senza sentirne il sapore…il tutto condito con una dose piena di
falsità.]
Tutti attorno a
loro indossano maschere sorridenti,loro stessi coprono il proprio viso con tali
maschere. Ormai ci sono abituati,non sentono più il peso di quel silenzio [di
quel brusio diffuso,di quelli che ti scaldano il cuore nonostante ti facciano
sentire ancora più infelice e solo di
prima].
Mastica
piano,gusta attenta quella carne burrosa,ne apprezza il sapore delicato…ma sente
la mancanza di quell’elemento ferroso che tanto le
piace.
-Avevo chiesto
di cuocerla al sangue…-
Mormora
finalmente,spezza il silenzio unendo la propria voce al brusio che continua ad
avvolgervi. Ed è strano pensare che con una sola frase sia riuscita a far fondere (anche se per
pochi istanti) il loro mondo asettico e distante a quello delle altre persone.
Con un solo apprezzamento,dal tono imbronciato,è riuscita a mescolarsi ancora
una volta a quella feccia che li circonda.
Gli uomini non
sono poi così differenti da una bistecca. Carne sangue e nulla più. Poi li cuoci
e dimentichi che prima respiravano.
[Dicono che la
carne umana abbia lo stesso sapore del
pollo…]
[Dicono che la
carne di pollo sappia di umano!]
Infilza un
altro pezzo di carne,veloci le punte della forchetta ne perforano precise la
consistenza morbida. Quattro forellini appaiono su quel piccolo quadratino dal
colore marrone-rossiccio. La posata dondola sorretta dalle dita minute,su e
giù,ricorda un’altalena.
-Ne volete un
pezzo?-
Chiede
tranquilla,fa oscillare più volte il pezzo di carne davanti alle vostre bocche.
Sulle cuciture,sulle labbra,struscia sui denti digrignati. L’odore speziato
penetra prepotentemente le narici. Istintivamente serrate la bocca.
Lei,imperterrita,insiste.
Sembra una
mamma che voglia imboccare due bambini schizzinosi.
-Oh andiamo…un
assaggio! Uno solo-
A tuo malgrado
ti costringi ad aprire la bocca…perlomeno per te mangiare è più semplice.
Masticando lo guardi,passa un dito su quei fili neri ne percorre la lunghezza
con i polpastrelli,nel frattempo fissa la tovaglia con sguardo
vacuo.
A differenza di
quanto possa sembrare {ripeto: le apparenze ingannano!} è un tipo molto
pensieroso…forse è anche per questo che sembra così esaurito…semplicemente
preferisce perdersi nelle sue riflessioni che non nella
realtà.
[La mente può
essere il più temibile ed intricato dei
labirinti!]
[-Cosa faresti se fossi intrappolato in un
labirinto?-]
[-Andrei a cercare Jasdero {Debitto} mi pare
ovvio!-]
[-E se non lo
trovassi?-]
[-Lo
troverei!-]
[-Ripeto: se non lo
trovassi?-]
[-Lo troverei
comunque!-]
[-…oppure?-]
[-…impazzirei {continuerei a
cercarlo}...credo…-]
[-Tanto sei già
matto!-]
-Bene…non mi va
più!-
Dichiara Lei
soddisfatta. Accavalla le gambe sotto al tavolo,assumendo così una posa da
adulta che stona terribilmente con il suo aspetto tutt’altro che
maturo.
Sorride
maliziosa mentre vi scruta. Chiude gli occhi rimanendo immobile per qualche
istante…sembra che stia valutando la situazione.
Sospira.
-Iniziamo il
gioco.-
Lo dichiara con
voce piatta,senza il minimo preavviso.
Lo vedi
rialzare gli occhi e guardarti,a tua volta lo osservi…nessuno di vuoi due sa
come comportarsi in questo momento. Impulsivi come sempre scattate in piedi
rovesciando il tavolo. Tutta la sala si gira a guardarvi…ma non è di loro che vi
interessa al momento. {Meglio pensare per prima cosa a se stessi...}
Uno schiocco di
dita va ad accompagnare una risata
cristallina.
E cala il
buio.
{Vi ho mai
detto quanto vi trovi sensuali?}
-Ah…Penso
proprio che ci divertiremo moltissimo!-
Unterm Nabel im
Geäst
wartet schon ein weisser
Traum
Brüderlein komm halt dich
fest
und schüttel mir das Laub vom
Baum
Spiel ein Spiel mit
mir
gib mir deine Hand
und
spiel mit mir
ein Spiel
spiel mit mir
ein Spiel
spiel mit mir
weil wir alleine
sind
spiel mit mir
ein Spiel
Vater Mutter Kind
Dem Brüderlein schmerzt die
Hand
er dreht sich wieder an die
Wand
der Bruder hilft mir dann und
wann
damit ich schlafen
kann
Sotto l'ombelico, nei
rami
un sogno bianco sta già
aspettando
fratellino, stringimi
forte
e scuoti le foglie dall'albero per
me
Fa un gioco con
me
dammi la tua mano
e
fa un
gioco
con me
fa un
gioco
con me
gioca con
me
perché siamo
soli
fa un
gioco
con me
padre, madre,
bambino
Al fratellino fa male la
mano
si gira di nuovo verso il
muro
il fratello ogni tanto mi
aiuta
per farmi
dormire
“Spiel mit mir”
Rammstein
Tobichan
dice:
Ebbene…che capitolo scemo! Ok,lo so,è
chiaramente un d’intermezzo così poi mi concentrerò solo sui due capitoli
centrali della storia! (ebbene si…tutti sti capitoli pubblicati non sono altro
che un accozzaglia indefinita di parole messe in croce per fare da contorno ai
prossimi due capitoli!)
…Ma che ho
scritto?
Il fatto che stia ascoltando a palla una
canzone che parla di una fidanzata cattiva (She’s a bad bad girlfriend…My
girlfriend a dick magnet…my girlfriend gonna have it…) mi confonde alquanto…non
ricordo più cosa volevo scrivere…ah sì!
Visto che non avrò più molto tempo per
scrivere…possiamo dire che tutte le mie fanfic subiranno dei rallentamenti.
Quindi mi dispiace per chi le segue…ma ho anche
una vita privata,quindi aggiornerò quando e come mi
pare.
Uhm…che
altro?
Che due
palle!
P.S Ahhn,dedico questo capitolo a chiunque lo
legga.
Baci by tobichan!
*w*
P.P.S Che palle!! Deviiiiitt??? Ma lo sai che
mi fai proprio ridere???!! Bwah!!