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Autore: pinky_neko    24/08/2014    1 recensioni
Possono due ragazzi, che non si sopportano a vista e che non perdono mai occasione per lanciarsi frecciatine a vicenda, cominciare ad evitarsi anche se evidentemente attratti l'uno dall'altro?
Assolutamente si!
E' cominciato tutto in una serata d'estate.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ai Mikaze, Syo Kurusu, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ai's pov

Era tormentato e non sapeva neanche lui da cosa. Rimorsi non erano, per quale motivo avrebbe dovuto provare rimorso per una cosa che aveva voluto e che gli era anche piaciuta?!
In fondo, era colpa di Syo se tutto questo era successo! O meglio, era anche colpa di Syo se tutto questo era successo… lo sapeva bene anche lui che certe cose si fanno in due, indipendentemente da chi prende l’iniziativa o da chi provoca chi.
Però l’altra sera era leggermente su di giri e non capiva esattamente cosa stava accadendo – anche perché mai al mondo aveva pensato di perdere la sua verginità in quel modo! – e il biondino era così… sexy, mentre ballava e mentre lo baciava e – cavolo – mentre si spogliava! Aveva perso la testa, ma gli era anche dannatamente piaciuto. E secondo i suoi dati era piaciuto anche a Syo.
“Non sarebbe scappato poco fa per non farsi più vedere per l’intera mattina, no?” si disse.
In quel momento si trovava sul tetto, un posto perfetto per lui quando aveva bisogno di prendersi un po’ di tempo per riflettere e pensare – e dove componeva meglio i testi delle sue canzoni. Era steso a pancia in su, con un braccio portato sotto la testa e una mano che giocava con una ciocca di capelli scivolata dall’acconciatura. Tirava una leggera brezza che lo metteva sempre di buon umore e, mentre guardava il cielo cristallino, non aveva fatto altro che pensare agli occhi del suo kohai più piccolo.
Di nuovo quella sensazione… ma cos’era? Proprio non riusciva a capire - il che era strano visto quanto era ferrato in ogni campo della conoscenza - ma questa volta qualcosa gli stava sfuggendo di mano.
“Che abbia esagerato stamattina?” si ritrovò a pensare ad un certo punto. Tutto sommato, il biondino non ricordava cosa era successo la notte prima e forse assalirlo in quella maniera non era stata la mossa più geniale. Però si era sentito di agire così ed era certo che, tornando indietro, avrebbe rifatto la stessa identica cosa.
E comunque, oramai era chiaro che Syo aveva ricordato, se non tutto, in parte sicuramente e questo bastava al biondo per fargli capire che era davvero successo qualcosa.
“Così adesso si potrà prendere un po’ di responsabilità anche lui, senza dovermi incolpare di averlo soggiogato mentre era sotto l’effetto di alcool!” il sorriso sulle sue labbra si allargò, ma non raggiunse gli occhi.
C’era ancora qualcosa che non quadrava. Era paura quella che provava in quel momento? Ma paura di cosa? Di cosa avrebbe dovuto aver paura?
È vero, loro due non stavano insieme, ma… lui non aveva… mai pensato… di…
Un attimo. Loro due non stavano insieme. Loro due non stavano insieme. Ma certo! Ecco di cosa aveva paura.
Di un rifiuto.
Aveva paura che Syo avrebbe preso tutto questo come un enorme sbaglio e che alla fine dei conti lo avrebbe rifiutato, ma per lui tutto questo non era stato uno sbaglio.
Non era stato uno sbaglio? Ma lui non aveva mai pensato a Syo in quel modo.
E comunque, perché avrebbe dovuto rifiutarlo? Aveva forse intenzione di dichiararsi? A Syo, per giunta??
Ma perchè mai?
Ok, non ci stava seriamente capendo più nulla.
Una parte di lui gli diceva di far finta di niente, vedere le mosse che avrebbe fatto il suo compagno di stanza e seguirle a ruota, ma un’altra parte gli urlava di prendere la situazione in mano e sputargli in faccia le cose chiare e tonde come se le sentiva. Poi c’era sempre quella strana sensazione che non distingueva e che gli faceva stringere in una morsa dolorosa la bocca dello stomaco.
O forse un po’ più su?
Si accorse solo adesso che il suo cuore stava battendo all’impazzata. Perché? Perché pensare a Syo lo faceva stare in quel modo? Non era esattamente una brutta sensazione, ma dal momento che non la capiva… non sapeva più che fare.
Era confuso… e tormentato – ancora da cosa non si sapeva -… e… voleva stare con lui.
Si, non sapeva perché, ma voleva stare con Syo. E questo lo confondeva e tormentava ancora di più, ma in quel momento non ci fece caso e si godette quella nuova emozione che gli affiorava nel petto.
La consapevolezza. Consapevolezza di ciò che voleva veramente, consapevolezza di aver capito quale scopo doveva raggiungere e consapevolezza di non poter più fare a meno di Syo.
Il perché non lo sapeva, ma a tutto c’era un tempo e forse avrebbe dovuto aspettare un altro po’ per capire anche quel piccolo particolare.
Si alzò lentamente ed andò ad appoggiarsi alla ringhiera del tetto.
Una ventata di aria fresca lo colpì in pieno volto, mandandogli indietro le ciocche di capelli sbarazzine che gli cadevano sulla fronte. Chiuse gli occhi, assaporando uno dei momenti che più di tutti lo facevano stare bene.
Quando lì riaprì, la sua attenzione fu catturata da un ‘essere’ rotolante sull’erba sotto un ciliegio. Non appena si rese conto che quell’ ‘essere’ era Syo – ma proprio il suo Syo – cominciò a ridere. Rise così forte e così di gusto che gli vennero le lacrime agli occhi e si dovette tenere in piedi appoggiandosi alla ringhiera.
In fondo, vedere il suo kohai che rotolava da una parte all’altra del piccolo spazio di erba sul quale se ne stava sdraiato, con le mani sulla faccia e la bocca aperta come se stesse farneticando qualcosa di comprensibile solo a sé stesso, era semplicemente una scena esilarante, a tal punto da non riuscire a trattenersi.
Una volta ripreso il controllo di sé, si asciugò le lacrime annidate al bordo degli occhi con il dorso della mano e continuò a fissare Syo.
Sembrava concentrato in un qualche pensiero.
“Beh, tutto sommato anche lui è un essere pensante” si ritrovò a pensare, “e che essere pensante”. Avvampò non appena lo disse. Era talmente preso da quella figura sdraiata più in basso che non aveva saputo frenare e controllare i suoi pensieri.
Che gli piacesse? Che gli piacesse Syo? Sicuramente la sua prestazione fisica gli era più che piaciuta, ma per quanto riguardava la sua persona… cosa provava per lo Syo che tutti conoscevano?
Di nuovo quella sensazione alla bocca della stomaco… lo iniziava a stancare.
Presto si accorse che l’attenzione del biondino era stata catturata da una scenetta poco distante da lui. Seguì lo sguardo del suo kohai, per poi spalancare gli occhi in un moto di sorpresa.
“Nooo…” era sbalordito e a momenti era anche certo che un’altra ondata di ridarella lo avrebbe colpito di nuovo.
Ren e Masato si stavano baciando. Ma da quando stavano insieme quei due?
Insomma, aveva sempre visto Ren trattare Masato come se questo fosse una ragazzina cotta e stracotta di lui e gli era sembrato strano che non lo facesse anche con gli altri del gruppo se era solo un gioco – di cattivo gusto, per Masato. Ma poi aveva archiviato la questione pensando che conoscendosi da tanto tempo, quel tipo di scherzi – divertenti solo per Ren – erano una consuetudine di quando erano più piccoli.
Ma non aveva mai calcolato il fatto che potessero essere realmente una coppia.
Tornò a guardare Syo, giusto in tempo per scorgere sul suo viso un sorrisone a trentadue denti, prima che questo si alzasse e corresse nella direzione opposta ai due, fino a scomparire dalla sua vista.
Sorrise tra sé e sé, pensando al biondo e a tutto quello che avrebbe voluto dirgli e fargli, anche. Poi, facendo dietro front e dirigendosi verso le porta di uscita dal tetto, tornò alla sua mente la coppia che si stava baciando frenetica sulla riva del lago.
“In fondo, bisogna prendere esempio dai più grandi, giusto Ren?”
 
 
Ciao a tutti! Eccomi di nuovo con un altro capitolo. ^^
Non sono del tutto convinta di quello che ho scritto, ho letto e riletto cento volte, ma ogni volta mi sembra sempre peggio. Quindi ho deciso di pubblicarlo prima di finire per cancellare tutto e pentirmene poi! ;)
So che il mio Ai è leggermente OOC, ma spero qui di non esserci finita troppo. Ho pensato che queste potessero essere le emozioni che potrebbe provare in quel momento e quindi… ho scritto!
Spero che vi piaccia comunque! :)
Baci, pinky_neko
  
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