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Autore: nelloslaughter    24/08/2014    0 recensioni
"Si perse nel verde dei suoi occhi,
rabbrividì al tocco delle sue labbra sul suo collo,
si lasciò avvolgere dalle sue braccia,
si fece pervadere dall'odore del suo profumo
e, alla fine, senza quasi rendersene conto, se ne innamorò"
Storia scritta ed ideata da me.
Copyright © - Tutti i diritti riservati.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Selena, amore di mamma, è tardi - mi sussurrò dolcemente mia madre nell'orecchio.
- Oggi è Martedì, devi andare a scuola.- continuò.
Aprii un occhio. Una fievole luce penetrava dai buchi della veneziana abbassata. Mi girai dalla parte opposta del letto e mi tirai su le coperte. Quella mattina di Novembre era particolarmente gelida e non avevo la minima voglia di alzarmi per andare a scuola.
- Muoviti.- il suo tono si fece più duro. Mi abbassò le coperte, alzò le veneziane e aprì le finestre. Un venticello pungente mi fece rabbrividire. Mi misi a sedere sul letto e cercai di realizzare chi fossi, perché a quell'ora del mattino io non sapevo nemmeno come mi chiamavo. Mentre mi guardavo attorno, il mio occhio cadde sul cellulare appoggiato sul comodino vicino al letto, che proprio in quel momento lampeggiò. Mi era arrivato un messaggio da Molly.
"Dove sei finita?! Io ti sto aspettando!".
Solo allora me ne resi conto.
Guardai l'ora. Erano già le 7:00 e io non mi ero ancora mossa dal letto.
In tutta fretta corsi in bagno, mi lavai, mi misi i vestiti che avevo scelto accuratamente la sera prima e, senza nemmeno fare colazione, uscii di casa per dirigermi verso casa di Molly che mi aspettava per andare a scuola, come tutte le mattine.
- Mio Dio, alleluia!- esclamò Molly appena mi vide.
Io allargai le braccia come per giustificarmi, - Non ha suonato la sveglia!- mentii.
- Non mi interessa quello che è successo questa mattina che ti ha impedito di essere qui in orario, l'importante è che tu sia arrivata!- esclamò sorridendomi, -Vuoi che ci accompagni mio padre in macchina?- mi chiese.
Molly era una ragazza molto comprensiva e generosa. La conoscevo da anni ormai, e quel suo pregio le si era ritorto contro molte volte. Alcuni l'avevano usata, approfittando della ricchezza della sua famiglia.
- No, figurati. Andiamo a piedi che almeno smaltisco tutta questa ciccia.- risi, stringendomi una coscia.

- Ma se se più secca di uno stuzzicadenti!- mi riprese lei.
Continuammo a parlare di quanto io fossi grassa ( o magra, dipende dai punti di vista ) durante tutto il tragitto fino a che non arrivammo davanti ai maestosi cancelli della nostra scuola (ancora aperti, fortunatamente).
Entrammo, salimmo i gradini che portavano ad un cancello secondario fino a che non ci ritrovammo nell'atrio.
- Credo che la campanella sia già suonata..- dedussi dopo essermi guardata in giro e senza aver visto nessuno passeggiare per i corridoi.
- Mi sa che sono tutti in classe - continuò Molly.
- E se saltiamo la prima ora? - provai a chiederle, nonostante sapessi che Molly era un'alunna modello, di quelle che prendono sempre 'A', che correggono addirittura i professori e che non salterebbero un'ora di lezione nemmeno a pagarli.
Ma io, totalmente diversa da lei, non volevo nemmeno venirci a scuola quel giorno.
- Ma sei matta?! - mi urlò a bassa voce.
Io alzai le spalle, - Direi di no. Tu vai, io resto in aula di Alternativa.- le dissi semplicemente, e mi incamminai verso quella che era l'aula dove i ragazzi si rifugiavano quando volevano saltare le ore di lezione.
Salii delle scale fino a ritrovarmi al terzo piano. Camminai lentamente con le mani nelle tasche posteriori dei Jeans, abbassai la maniglia dell'aula di alternativa ed entrai.
Nella stanza c'erano altri 5 ragazzi oltre a me. Due femmine e tre maschi. In poche parole, loro erano quelli 'popolari'. Harry Styles con la sua ragazza Sindy, Zayn Malik e la sua ragazza Perrie ed infine il loro amico Liam Payne, tutto solo.
Non mi degnarono di uno sguardo e continuarono a parlare delle loro cose mentre io andavo a sedermi nel banco più lontano possibile da loro.
Quei 5 non mi andavano molto a genio, Sindy particolarmente. Ci conoscevamo dalle elementari e non eravamo mai andate troppo d'accordo.
Rimasi in silenzio a guardarli per una buona decina di minuti, fino a che non incrociai le braccia sul banco e ci appoggiai la testa. Chiusi gli occhi e iniziai a sognare.



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Salve a tutte. So che come prologo è un tantino corto, ma i prossimi capitoli saranno più lunghi.
Vi invito a recensire, magari dandomi dei consigli. :)
Buona lettura a tutte,



la vostra Elly. xx
  
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