La fine della scuola era arrivata, ed ero stato promosso con buoni voti, soprattutto nelle lingue, che sono da sempre una delle mie più grandi passioni. Nelle settimane che seguirono continuai ad esercitarmi sul lancio e sul richiamo. Vicino casa mia c'era una pineta frequentata solo da gente poco raccomandabile, che, seppur spaventoso, era l'unico posto in cui avrei potuto allenarmi senza dare nell'occhio. Per migliorare il lancio, scagliavo un sasso in aria e cercavo di colpirlo con il pulsante, mentre riguardo al richiamo, cercavo di puntare il laser sugli animali che incontravo e di tenerlo attaccato ad essi per almeno un secondo. Secondo Beatrice stavo facendo enormi progressi, e presto avrei incontrato il mio primo Pokémon catturabile. Nell'attesa continuai ad allenarmi intensamente, finché un giorno mi venne un'idea: addentrandomi più a fondo tra gli alberi, una volta avevo scorto una piccola palestra all'aperto con attrezzi in legno, e soprattutto un'altalena, che sarebbe stata un'ottimo strumento per esercitarmi. Una volta arrivato a destinazione, mi guardai attorno frettolosamente per accertarmi di essere solo, dopodiché iniziai a far dondolare l'altalena cercando di colpirla con la Sfera. Andai avanti con questo processo macchinoso per diversi minuti, finché un rumore proveniente dalle foglie destò la mia attenzione.

-Il Pokémon è qui, stai attento e cerca di non sbagliare- annunciò Beatrice.

Mi avvicinai verso la fonte di quel rumore, finché non fui abbastanza vicino da poter vedere di cosa si trattasse: purtroppo per me non era un Pokémon, bensì un ragazzo visibilmente ubriaco che mi stava puntando addosso una pistola!

-Quell'oggetto... Da come luccica sembrerebbe prezioso... Dammelo!- ordinò con una voce palesemente impastata dall'alcool

-C... Cosa? Questo? Ma no, è solo un giocattolo- cercai di dissuaderlo: questa volta mi ero cacciato in guai seri!

-Ah si? Solo un giocattolo dici? E questa?- gridò esplodendo un colpo in aria -ti sembra un giocattolo?-

-N... No, ma il fatto è che...- sussurrai

-Chissenefotte! Ti do tre secondi per consegnarmi quella dannata cosa e poi ti ammazzo e me la prendo da solo! Uno...- il cuore cominciò a battermi all'impazzata -Due...- non avrei ceduto, non dopo i sacrifici fatti per arrivare a quel punto -Tre... Game over!-.

Lo vidi prendere la mira e... fermarsi! Qualcosa aveva catturato la sua attenzione, qualcosa che veniva dall'alto. Un grido ruppe il silenzio e d'un tratto una creatura scese in picchiata dal cielo azzurro decisa a colpire il mio aggressore, che però non si fece trovare impreparato: evitò la carica dell'uccello con uno scoordinato movimento all'indietro, e lo scaraventò alle mie spalle con un calcio ben assestato.

-Toh, pure gli animali ci si mettono adesso... Fortuna che faccio arti marziali da anni!- farneticò -vorrà dire che lui sarà il primo...-.

Mi voltai, e vidi quello che mi parve un esemplare di Pidgey, era molto piccolo, e il piumaggio era ancora poco sviluppato: ne dedussi che doveva essere uscito dal suo Uovo da poco.

-Fermati, ti prego- lo supplicai con le lacrime agli occhi -ti darò la Sfera, spara a me ma lascia stare lui-

Il ragazzo scoppiò in una risata fragorosa -Facciamo gli animalisti adesso? Nel caso non te ne fossi accorto sono IO a fare le regole, e IO ho deciso che farò fuori quell'uccellaccio per primo-.

Lo vidi prendere la mira e portare il dito sul grilletto, e in un impeto di coraggio mi gettai su Pidgey per fargli scudo col mio corpo. Sentii il rumore sordo dell'arma. Chiusi gli occhi, in attesa del mio destino, quando una voce femminile gridò una parola che mai avrei dimenticato in tutta la mia vita.

-Individua!-.

Una sagoma scura si portò di fronte a noi con una rapidità spaventosa, e con un calcio deviò la traiettoria del proiettile abbastanza da farlo schiantare contro un albero alle nostre spalle.

-Adesso usa Attacco Rapido!- ordinò la stessa voce, che inizialmente mi era parsa tremolante, ma adesso aveva acquistato sicurezza.

Il Pokémon che ci aveva appena salvato la vita era talmente veloce che facevo fatica a riconoscerlo! Le uniche cose che ero riuscito a notare erano le dimensioni ridotte e il corpo blu e nero. La creatura andò a colpire il malintenzionato dritto in pancia, facendolo crollare a terra privo di sensi. Adesso che tutto era finito sentii un dolore lancinante diffondersi dalla spalla per tutto il resto del corpo. Sentii il sangue bollente colare sulla schiena, mentre nella mia testa la voce femminile si mischiava coi versi dei volatili spaventati dal colpo di pistola in un rimbombo cacofonico. La vista si annebbiò, e feci appena in tempo a vedere il nostro salvatore che correva in mio soccorso.

-R... Riolu- sussurrai -Sei un Riolu...- e poi venne il buio.

 

Angolo dell'autore

Buondì! Siamo giunti al quarto capitolo, e finalmente si comincia a vedere un po' d'azione! Spero che vi piaccia e che risulti non troppo banale. Da adesso i capitoli saranno un po più lunghi, perché ho già una mezza idea di come strutturare il resto del racconto. Inoltre ci tengo a ringraziare tutti coloro che mi seguono in quest'avventura e che recensiscono i miei capitoli, sono contento che la storia vi piaccia e spero di continuare a stupirvi! A presto!
-Andrea