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Autore: Julia_Phantomhive    24/08/2014    1 recensioni
Vongola IX ha richiamato nella propria patria solo il nipote e Tsuna è costretto ad allontanarsi dal Giappone senza i suoi Guardiani. Reborn, come tutor lo seguirà e per non destare sospetti, organizza uno scambio culturale tra la Namimori Middle High School e una qualsiasi scuola d'Italia. La scuola scelta ha due candidate, entrambe testarde, ma soprendentemente dominanti con i loro professori, tanto che li convincono a mandare tutte e due al posto di una.
Arrivando in Giappone, le ragazze avranno un incontro con più di uno dei guardiani, per destino o coincidenza.
Questa è una serie di piccole storie che alterneranno le varie coppie che veranno introdotte, sono molto corte eccezione fatta all'introduzione e finale. Spero che vi piaccia!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Kyoya Hibari, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Lo scambio culturale
36. Spiegazioni

 
 
La partenza di Heiloz sconvolgeva tutta la scuola, tranne il capo del comitato disciplinare. Valentina era stata l'unica a sapere del suo trasferimento provvisorio e il preside accettava la sua decisione senza molti convenevoli, aspettando presto sue notizie. Per il resto, come la retta scolastica, avrebbe inscenato la malattia.
Kyoko, Yamamoto e addirittura Gokudera, insieme ai loro compagni di classe, erano sorpresi di questa decisione avventata, ma neanche lei stessa ne sapeva il motivo quindi li liquidava tutti fino all'ultimo con la balla della nostalgia. Gli unici a non crederle nemmeno di striscio erano i due Guardiani, che la incoraggiavano a dirle la verità, ma forse proprio per questo che non le era stata concessa. "Giulia..." rifletteva un po' triste "Se è colpa del bastardo, ora posso farlo fuori..." decisa e combattiva, dopo le lezioni, seguita dalla Tempesta e Pioggia, andava a cercare il capo disciplinare. Non c'era al solito salottino, ma incontravano i suoi subordinati, tra cui riconosceva Kusakabe a stento.
<< Chi cercate, De Silvestri-san? >>
<< Il bastardo, mi pare ovvio. >>
<< E' chiuso in terrazza e non apre a nessuno. Abbiamo saputo che Heiloz-san è partita per l'Italia, è vero quindi se voi siete venuti a cercare il capo. >> Era sinceramente dispiaciuto, mentre gli altri mormoravano in coro "La nostra Hime-sama..." tutti cupi e tristi. << Vi porto da lui, ma non è di sicuro dell'umore adatto per parlare. Che siate i Guardiani o meno, o che sia Heiloz-san stessa. >>
Con una smorfia accusava la Nuvola arrogante: << E' stato lui a mandarla via, di questo sono sicura. Voglio sapere il perché. Perché sia così stupido da farsi scappare una come Giulia che era perfetta per un bastardo come lui, anzi no, forse era troppo per lui, oppure era lui che non era all'altezza di capire come si fosse ridotta la mia amica per uno come lui. Lui! Uno stronzo di prima categoria! >>
La calma e pacifica Valentina non esisteva più.
 
Giulia era tornata a casa con un finto sorriso e un'espressione di falsa nostalgia e stanchezza, ma talmente attendibile che i genitori non fecero una piega. La mattina dopo, i genitori uscirono presto, lasciando la figlia in pace.
Accanto al letto riprendeva in mano il cellulare, pensando sul da farsi.
"Uff... Meno male che ero riuscita a guadagnare qualcosa quando ero nel Comitato Disciplinare." Si arruffava i capelli mettendosi la mano libera tra i capelli "Gli scrivo adesso? Vado a scuola, così lo incontro? Mi pare l'unica alternativa, prima faccio, prima mi schiarisco le idee e torno da Vale e Kyouya. Loro mi aspettano." osservava di sfuggita l'anello con il fiore di ciliegio regalato dalla Nuvola "Risolverò questa cosa, a tutti i costi. Gli farò capire che sono sua." Metteva giù la mano e iniziava a prepararsi, accorgendosi solo adesso che quel sabato avrebbe visto tutti con gli abiti comprati da lei. "Che delusione, tutta quella fatica per niente."
A: Vale (cell.)
Vale, fai tante foto sabato! Ho fatto tanto per decidere tutte le combinazioni! NON mi deludere, ok? ;)
La risposta era arrivata in fretta.
Da: Vale (cell.)
Ti sembra il modo? Spiegami piuttosto perché te ne sei andata via! Usa Whatsapp, che non ho soldi per sms extraurbani!
Passando su whatsapp aveva avuto una piccola discussione, ma Giulia l'aveva vinta, non era nemmeno adatto scriverle ragioni così stupide attraverso il cellulare, perciò la persuadeva ad attendere. Finito con Valentina, passava al vero problema.
Vengo a scuola a trovarvi.
Era l'unica cosa che gli aveva inviato e lui l'aveva già visualizzato. Era d'accordo.
Quella mattina, parlando con Kevin, con il suo amico, spiegava tutta la situazione. Anche a lui aveva dato l'impressione della codarda all'inizio, ma era stato il primo cui doveva dirlo. Non voleva più sentirlo fin quando sarebbe stata in Giappone e gli andava bene; chiedeva se il fidanzato era una brava persona e Giulia non mentiva, neanche esitava a rispondere che ovviamente era così. Era geloso, un predatore, ma era un bravo ragazzo.
<< Cosa farai adesso? Non mi sembra molto coerente tornare oggi. >>
Erano a un parco vicino al liceo e le sembrava di rivivere i vecchi tempi, quando si confidava con lui, e solo con lui, se litigava con Valentina. Sorridendo, rispondeva: << Infatti rimarrò per una settimana o due, non lo so. Sei sicuro che non vuoi anche l'altra metà? Sei uno sciocco... come sempre del resto. >>
Il ragazzo fece una smorfia. << Ti dico che la spesa non è stata enorme, va bene così. E non che adesso sia geloso, figuriamoci. Conosci già il mio pensiero fisso e sono uno coerente, ma ti rivelo una cosa: non che ti voglia bene, ma la tua gelosia è spaventosa e non ero in grado di gestirla, quindi ti ho respinta per paura. Un giorno, però, sapevo che avresti trovato qualcuno che sapesse accettarla. Vedi? Ne hai trovato uno peggiore di te, in fatto di gelosia. >>
Lei rispose con un sonoro sospiro. << Non so se considerarlo un complimento, sai? Comunque ero certa che la ragione fosse questa. Ma sì, è vero. Sono felice così, lo amo davvero il mio ragazzo. >> Finiva sorridendo arrogante e fiera.
 
In Giappone, era già pomeriggio e le lezioni terminavano senza che Valentina e i Guardiani incontrassero Hibari, non erano riusciti a scovarlo, eppure era all'interno della scuola! Si ripetevano a loro stessi.
<< Sapete che Giulia vuole vedervi con quegli abiti lo stesso, sabato? Perciò vi devo fare delle foto. >>
Valentina si era rassegnata a fine giornata, non ne poteva più di stare in quell'opprimente scuola, dove tutti le chiedevano perché la ragazza di Hibari fosse scappata, o se la malmenava. Dio, no. L'avrebbe già fatto fuori.
I due Guardiani scoppiavano in una fragorosa risata.
<< Quella tappetta! Lei è andata in Italia per chissà quale ragione e si preoccupa dei vestiti che ci ha comprato! E' pazza, vi dico, pazza! >> sdrammatizzava Gokudera per non far sentire il peso della sua mancanza alla castana. Intanto Yamamoto, dopo l'incidente con l'albino, aveva fatto di tutto per ristabilire la normalità e faceva i suoi soliti commenti da fanatico di baseball.
<< Già, ma sabato usciamo lo stesso, gliel'ho promesso. Che lei ci sia o meno, lo faremo. >>
<< D'accor- >> vedevano tutti e tre la stessa figura e subito si era accesa la rabbia repressa. << Eccolo! >>
Hibari si era girato e intorno a lui vi era un'aura nera che lo avvolgeva, non era un'illusione, era pura malignità e aria omicida. << Voi. >> Li aveva puntati, non li aveva per niente riconosciuti. << Kamikorosu. >>
Valentina ribatteva all'istante infiammando il suo anello: << Non credo proprio, bastardo..! >>
Il Guardiano fendeva i suoi tonfa, ma era stata protetta da Yamamoto che era stato scaraventato nell'aula accanto. La castana si era ripresa dallo shock, quando tentava di assestargli un bel montante, ma invano. Questi rispondeva con un altro colpo con il tonfa e lì interveniva Gokudera che lo schivava in tempo e ribatteva con un calcio, ma Hibari aveva già contrattaccato con un altro calcio. Valentina con la fiamma del Firmamento tentava di dargli almeno un pugno sullo stomaco, ma a malapena lo sfiorava, quel bastardo! Pensava, che anche un solo colpo l'avrebbe steso, le bastava un colpo con la fiamma. << Che cos'hai fatto a Giulia?! >>
<< La mia preda non era più la mia preda. Preferisce un erbivoro! >> Quasi gridava, ma non era disperato, anzi irritato e piuttosto ironico. Neanche ferito. Valentina non riusciva a trovare bene la definizione.
Mentre tentava anche solo di graffiarlo, lei cercava di estirpargli qualcosa: << Dimmi subito che le hai fatto! >>
<< E' scappata perché è una preda codarda! >>
Valentina sferrava un calcio, ma non c'era confronto.
<< NO! Lei se n’è andata per risolvere il problema, perciò dimmi qual è questo cazzo di problema! >>
Hibari le aveva inferto un sacco di ferite da taglio, ma lei le avrebbe potute evitare se fosse stata mai ferma. Non gli interessava azzannare alla gola tipe come quella, rifletteva il Guardiano, chi sia migliore o no, rivoleva la sua preda.
Non rispondeva, e intanto i due si erano risvegliati. << Hibari sappiamo che tieni molto a Giulia, perciò dicci il vostro problema così che possa tornare. >> aveva incominciato la Pioggia << Vuoi che torni, no? >>
La Nuvola si era come paralizzato, stava analizzando bene le parole ascoltate. Si era voltato verso la parte opposta e se ne andava prima che potessero confondergli di più le idee. Sibilava solo: << Non voglio vedere una preda che è interessata a un erbivoro. Un erbivoro che rifiuta una preda intrigante come la mia. >>
Subito la Tempesta ricordava com’era impazzito alla notizia di Hibird, quindi comprendeva i sentimenti di gelosia che coglieva dal comportamento del suo compagno; comunicava così a Yamamoto di calmarlo con la sua fiamma e a Valentina di fargli capire le ragioni per cui Giulia se n'era andata. Si fidava sia del suo amico e prima fra tutti della sua ragazza, la collaborazione era necessaria.
Hibari non si faceva nemmeno sfiorare. << Non ascolterò nemmeno un'altra congettura. Non accetterò nemmeno scuse dalla mia preda. Sono di cattivo umore e voglio solo sfogarmi lottando. >>
<< Kyouya, smettila, è colpa tua. >> era intervenuto Dino ed era accompagnato da due suoi picciotti << Ti avevo avvertito che l'avresti persa trattandola in quel modo. Giulia-san ha fatto bene, ho sentito che l'hai indotta ad andarsene e lei ha fatto come volevi tu. Sarai soddisfatto. >>
Hibari si era incazzato di più. << Ho detto di andare via, non di scappare. >>
<< Sei uno sciocco Hibari! >> si era intromessa la castana che ascoltava attentamente << Hai ascoltato le parole di Hibird, che saranno puramente fedeli, ma non hai sentito tutto il discorso! Idiota! Lei ti ama e ti vuole ancora, ora! E' tornata in Italia per risolvere la tua gelosia, stupido. Quindi, devi avere fiducia in lei e basta. Cosa t’importa del passato, bastardo, eh? Lei ora è tua, mi duole ammetterlo, ma è così. Cosa pretendi di più? >>
Valentina quasi ringhiava, non capiva perché la sua amica lo avesse scelto fra tanti.
Il moro faceva per andarsene, ma era stato fermato dalla frusta di Dino. << Sei tu quello che scappi, Kyouya. >>
Il Guardiano della Nuvola si era trattenuto abbastanza. Infiammando il suo anello e tirando fuori anche Roll, innescandone il Cambio Forma, riusciva a sfuggire a quell’inutile pressione.
"Quel bastardo sa qualcosa che noi non sappiamo." concludeva Valentina, che si accasciava a terra appena la figura di Hibari fosse scomparsa e nella sua mente, traduceva il linguaggio da stronzo. "Non voglio vedere una preda che è interessata a un erbivoro come lei... si riferisce a Giulia che è innamorata di Costia, considerandolo un erbivoro.. un debole. E poi? Come continuava?"
<< Valentina-san, tutto bene? >> I due Guardiani si erano avvicinati, ma era Dino che l'aiutava ad alzarsi.
Lei rimase in silenzio. << Vale, cosa stai pensando? >> chiedeva Gokudera.
<< Non ricordo bene cosa ha detto lo stronzo. >>
<< "Un erbivoro che rifiuta una preda intrigante come la mia." >> aiutava il Cavallo Imbizzarrito << Ti chiedi a cosa si riferisse, vero? >> La castana annuiva << Chiunque sia questo ragazzo che ha rubato- >>
Valentina lo correggeva: << NO. Aveva solo una cotta, punto! >>
<< Ok, ok. Comunque, oltre a essere debole, questo ragazzo ha respinto Giulia-san per quanto lei fosse intrigante. Non se lo spiega. Non capisce perché a Giulia-san gli interessava, perché questo ragazzo l'avesse rifiutata e perché lui stesso si sentisse così male nel vederla. >> Sospirava con fare teatrale << Aaah.. Come fa male l'amore! E la gelosia è un brutto mostro per chi, per uno come Kyouya, è abituato ad avere solo persone fedeli accanto. >>
La ragazza era rimasta intontita da un discorso così stupido, ma per quanto non volesse, aveva compreso il Guardiano della Nuvola, però voleva difendere ad ogni costo la sua amica: << Sbagliato. Giulia non l'ha mai tradito. Non è mai stata fidanzata, con nessuno delle sue infatuazioni, lui è il primo. Lui l'ha fatta sua costringendola. Lei è caduta nella sua trappola e ora non ha occhi che per lui. Sì, si fa abbindolare facilmente, ma non ho mai visto Giulia così appagata prima d'ora. Crede che si possa riaccendere la fiamma per quel Costia in Italia? Balle! Costia non l'ha mai meritata, lei l'ha capito ed è andata avanti. Per quanto sia ingenua, stupida, sciocca, lei è una persona fedele. E' questo che voglio fargli capire allo stronzo. >> Dino ascoltandola, sorrise << Nient'altro. La sua fedeltà era l'unica cosa che tutte le sue cotte avevano capito di lei, mentre il bastardo ha colto le sue potenzialità e i difetti, ma non questo unico pregio. >>
<< Vedrai, che quando Giulia-san ritornerà, lo capirà immediatamente. >>

Nota d'Autrice
Hello MinnaH! Scusate il ritardo di due settimane, ma la scorsa domenica ero a Vienna e non potevo aggiornare, ma comunqe anche io scrittrice di poco conto ho il diritto di una piccola vacanza, giusto? ;)
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo e anche se forse ora vi sembrerà ancora tutto confuso, allora aspettate il ritorno di un personaggio che credo tutti amano! A presto carissimi lettori e recensitori, vi voglio bene!
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive
 


 
  
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