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Autore: PetrovasFire    24/08/2014    1 recensioni
Finalmente un titolo definitivo...ebbene ho scritto raccolte di flash-fics, ma a volte potreste trovarvi davanti ad una oneshot, la lunghezza dei capitoli varia.
Ho bisogno che ritorni qui, Cas. Non perché abbia bisogno del tuo aiuto o della tua conoscenza, ne' di qualche altra stronzata del genere. Ho bisogno di te, okay? Ho bisogno che tu stia al mio fianco e che badi a Sam, ho bisogno di qualcuno che mi dica che andrà tutto bene, perché, seriamente, ho bisogno di un po' della tua fede in questo momento
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Lemon, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Ottava stagione
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Se le circostanze fossero diverse
 


Titolo Originale: If circumstances were different
Autore: Fetch me the pie!
Originalequi 
TraduttricePetrovasFire
Personaggi: Dean Winchester, Castiel, altro personaggio
Pairing: Dean/Castiel
Rating: Giallo

 
Le mani di Dean vagavano sulla porta d’ingresso, le dita che cercavano freneticamente la maniglia.
Era passato così tanto tempo da quando gli era capitata l’opportunità di staccare la spina, l’occasione di avere un po’ di normalità nella sua vita, per una volta. E quando l’aveva scorta al bar, sapeva che la sua missione sarebbe stata quella di conquistarla. Sapeva di comportarsi da egoista, era come trattare una donna come se fosse un oggetto, che non era affatto il modo in cui vedeva le donne. Ma lui e Sam si sarebbero rimessi in viaggio il giorno successivo, quindi non c’era il tempo di uscirci insieme per due o tre sere, ne’ di camminare mano nella mano sulla spiaggia.
Una volta trovata la maniglia, aprì la porta spingendola con il didietro, senza che le sue labbra si staccassero mai da quelle di lei, il labbro inferiore fra i denti della donna mentre stringeva la stoffa del suo vestito, un’azione tanto semplice che pure mandava una potente scarica di adrenalina attraverso il suo corpo. Dopo che lei diede un calcio alla porta con il tacco per chiuderla, Dean non perse tempo ad aprirle la cerniera dell’abito, lanciando uno sguardo di apprezzamento al suo completino nero di pizzo quando il vestito cadde sul pavimento. Spinse Dean sul letto, scivolando sopra di lui, mentre le sue mani armeggiavano con i bottoni della camicia. Dean se ne stava semplicemente disteso sul letto, completamente rapito dalla bellezza della donna che aveva di fronte. Osservò il suo ventre, il modo in cui la pelle si fletteva; i suoi occhi scesero fino alle cosce, dove delle leggere tracce di smagliature sbiadite facevano capolino dalla sua biancheria intima. Questo è ciò che ama; ama ciò che è imperfetto, ciò che è reale, cosa che, semmai, lo eccita anche di più. Lei era vera, era la realtà, la rappresentazione della vita di tutti i giorni, di una vita normale, e Dean la desiderava, per lei. Non ci volle molto prima che entrambi fossero completamente nudi, coperti* dalle lenzuola, le labbra di Dean che le sfioravano il collo e la clavicola.
Cas si appoggiò alla porta, osservando le lenzuola che si sollevavano, la donna che si sistemava sopra di lui. Non era la prima volta che vedeva Dean accoppiarsi con un altro umano, e ogni volta che lo faceva, non poteva fare a meno di provare pena per lui.
Cas sapeva cosa volesse Dean, era un angelo dopo tutto, quando stava accanto a lui poteva sentire il bisogno disperato di essere amato, di essere toccato.
Cas sapeva che in fondo in fondo, questi erano i momenti cui Dean anelava di più, l’opportunità di sentire che valeva qualcosa, come se avesse un fine più grande dell’essere un assassino.
Osservava le mani di Dean accarezzarle i fianchi, abituandosi al contatto umano e lei iniziò a muoversi sopra di lui.
Il cuore di Cas batteva così forte che sembrava stesse per uscirgli dal petto quando si accorse del modo in cui le sue mani  tracciavano una scia sul corpo di lei,  s’intrecciavano ai suoi capelli. Si placò quando si accorse dell’opportunità di creare delle brevi, piccole immagini nella sua testa del modo in cui un essere umano si sente, del modo in cui lei desiderava che lui si facesse il più vicino possibile.
E sapete qual è la cosa peggiore? Non appena Cas si avvicinò ancora di qualche passo, invisibile mentre guardava Dean perdersi dentro di lei, desiderò anche lui il tocco, la carezza di un altro essere umano, desiderò la carezza di Dean sulla sua pelle, nel modo in cui accarezzava lei. Desiderò che i loro volti fossero a pochi centimetri l’uno dall’altro. E desiderò il respiro caldo di Dean sul suo viso.
Ma lui era un angelo, e Dean era umano. Era semplicemente un sogno impossibile quello, per Castiel, e starsene lì a guardare e i fianchi di Dean che sfregavano contro quelli di lei, era di quanto più vicino sarebbe mai potuto arrivare a conoscere la semplicità di ciò che osservava.
Presto si addormentarono, il suo braccio a cingerla non appena si strinse a lui, ogni parte del corpo di lei toccava il suo. E Cas seduto sul bordo del letto a vegliare sul suo umano addormentato.
“Se le circostanze fossero diverse” sussurrò.
I suoi occhi sfiorarono il viso caldo e sudato di Dean, notando quanto rilassato e tranquillo sembrasse mentre dormiva. Una spiacevole sensazione di vuoto lo consumava, e la voglia di mettersi accanto a lui divenne forte da contenere.
Prese la sua mano, scostando alcune ciocche di capelli dalla fronte sudata di Dean, scendendo con le dita fino sfiorargli la guancia, fermandosi alla piccola protuberanza del mento. E questo fu tutto ciò che servì per far spuntare un sorriso sul volto di Castiel, che inviò quest’ondata incontrollabile di emozioni attraverso il suo corpo, una sensazione di calore e felicità, come se questi gesti fossero del tutto normali, come se andasse bene. Questa era la sua parte preferita...i sentimenti. Dean si agitò un poco e sorrise, tirando più vicino a sé la donna, facendo saltare in piedi Castiel che si avviò alla porta. Sapeva che Dean era al sicuro, non c'era bisogno di vegliare su di lui stanotte.
Cas era conscio del fatto che questo non sarebbe mai stato lui, si preoccupava della sicurezza dell'essere umano col quale più si sentiva al sicuro, ma questo si poteva avvicinare abbastanza, si poteva avvicinare abbastanza ad immaginare ciò che prova un essere umano, abbastanza per immaginare tutto ciò che mai avrebbe potuto desiderare. Dean era felice...e questo, questo era davvero, è tutto quello che Castiel avrebbe mai desiderato.


*'nestled' ndr

*Angolino autrice*

Salve gente! Ebbene questo capitolo mi ha creato un po' di difficoltà, quindi se ho scritto qualcosa di sbagliato vi prego di scusarmi o anche di segnalarmelo, se volete, così da correggerlo. Cosa dire, ringrazio tutti i lettori silenziosi del capitolo precedente e alla prossima! *-*
  
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