Disclamer: Non credo che
esista la favola "Il principe delle lucciole", ma se esiste, o ne
esiste una affine, vi prego di avvisarmi, così che possa dargli gli opportuni
crediti.^__^
Il Principe delle lucciole.
"Quando una favola
ti cambia la vita..."
Andromeda Black non era mai
stata una sciocca.
Sapeva benissimo che quel
sentimento era sbagliato, che lui non sarebbe mai stato suo, che l'avrebbero
uccisa prima di svergognare il buon nome della famiglia con l'unione con un
essere inferiore...Lo sapeva...Lo sapeva fin troppo bene... Druella l'aveva
ammaestrata a dovere, come un buon cane di razza i suoi lombi erano destinati
alla preocazione di altri perfetti esemplari puro-sangue. Eppure non riusciva a
fare a meno di pensare a lui: Il modo di camminare, svagato e a strusciare un po' i piedi, come se non avesse mai
voglia di fare nulla, i modi di fare dolci e controllati, il suo sbuffare per
allontanare la frangia dagli occhi , quegli occhi così dolci, così lontani
dalle pozze d'inferno che solitamente la circondavano.
-Dromeda.-
-Uhn?-
-Torniamo dentro! Ho freddo!-
I riccioli
biondi di Cissy si sollevarono al vento della sera, la ragazzina rabbrividì nel
mantello mentre Dromeda si scalzava e saltava a piè pari nel Lago Nero,
affondando nell'acqua fino al ginocchio, rabbrividì solo a guardarla mentre si
rincalzava attorno i lembi del sopra-abito
-Che fai?! Sei impazzita!?-
Andromeda scalciò l'acqua
schizzando il viso della bambina che si ritrasse con un brivido, Narcissa
arricciò il perfetto profilo francese mentre si voltava in uno svolazzo del
mantello, Meda le donò un'occhiata mentre si allontanava, aveva 13 anni ed era
già promessa a Lucius Malfoy- Non stare troppo a bagno...- la sentì dire
mentre imboccava la via che portava a scuola, coprendosi il capo per non spettinarsi
- O ti verrà un
malanno.-
Era così dolce Cissy, un amore
di bambina, meritava l'amore di un prince, Andromeda l'aveva sempre pensato, da
che l'aveva sorpresa a far fare l'aeroplanino a Sirius, spernacchiandogli la
guancia e il collo per farlo ridere, e invece sarebbe finita nelle mani di uno
spicchioso bambino viziato che la trattava alla stregua di un giocattolo.
-ECTI!-
Effettivamente un tantino di
freddo lo aveva, starsene con i piedi a mollo con la neve che ti scende in
testa non è l'idea per conservarsi in salute, ma ultimamente aveva scoperto i
vantaggi delle terapie d'urto e dato che a furia di prendersi a schiaffoni da
sola aveva le guance indolenzite, aveva deciso che l'acqua fredda era il modo
meno indolore per scacciarsi dalla testa Tonks.
-Che fai,lì?-
I piedi di Meda slittarono di
colpo, mentre l'allibito spettatore lasciava cadere i campioni per suo erbario
con un sussulto , piombò a sedere con uno "splash!"
che le coprì i capelli. Sollevò lo sguardo, lei e la sua dannata
goffaggine, MALEDIZIONE! Tonks sentì le labbra arricciarsi in un sorriso ,
quella ragazza aveva lo stranissimo dono di apparire adorabile in ogni
occasione.
-Hai bisogno di aiuto?-
Si sporse verso di lei e le
tese la mano, le guance di Andromeda divennero istantaneamente color pomodoro
mentre lo allontanava sprizzando acqua- Non ho
bisogno di aiuto, grazie Teddy.- disse risalendo la riva, Tonks
la seguì con lo sguardo prima di sorriderle ancora- Teddy?
Dromeda avrebbe tanto voluto
staccarsi la lingua con un morso mentre si voltava con una lentezza quasi
irreale verso la fonte di ogni suo patimento d'animo da quei due anni a quella
parte- Prego?- tentò, prima di rendersi conto che
fare la gnorri non sarebbe valso a nulla-...Non
capisco.-.
Il Corvonero si portò indietro
i capelli castani mentre la povera Serpeverde pregava Merlino per essere
tramutata in uccello per poter scappare via da quella situazione che di secondo
in secondo diventava sempre più claustrofobica ai suoi occh
-Mi hai chiamato Teddy.- specificò-Strano.-
-Avrei dovuto
chiamarti lurido mezzo-sangue?Scusa, non c'ho pensato.-
Ted inclinò leggermente il
capo, tipico di Andromeda, dare di nervi quando si trovava alle strette, erano anni che la osservava, conosceva ogni
sua reazione, gettò le mani indietro per dondolare il busto- Sarebbe stato
più naturale vostra grazia, che chiamarmi Teddy.- Sapeva essere
di un irritante unico quando voleva, ma era troppo divertente vederla in
difficoltà, sembrava una bambina contrariata con quel modo di incrociare le
braccia e di serrare la mascella-...E' un vezzeggiativo.-
-Volevo essere carina.-
-Con me?Perchè?-
-Per non incorrere nella voglia
di strangolarti per essere così dannatamente seccante,Teddy!- sbottò irata
battendo un piede scalzo a terra,il Corvonero puntò il dito con un trillo
contento "Mi hai chiamato ancora Teddy"
Dromeda cacciò un urlo di nervi
che fece scoppiare in una seconda risata il mago seduto a terra, si sentì
arrossire mentre si volta ad infilarsi le scarpe, e il ragazzo si alzava
scostando i capelli dagli occhi con uno sbuffo.
"...E' un Corvonero!
E' un mezzo-sangue!
Mamma mi ucciderebbe!
Papà pure...Sempre se sono
fortunata e non mi trovi prima
Bella..."
Erano due anni che se lo
ripeteva come un karma, ma più se lo ripeteva più si rendeva conto che fra la
paura dei suoi genitori non era nulla di fronte alla potenza del sentimento che
sentiva covare dentro e che le faceva dolere la pancia.
-Toh....Guarda... C'è Molly
Mcnair che ti chiama! Non vai?- esclamò voltandosi mulinando i
lunghi boccoli scuri, sfiorando il naso di Ted che ebbe la prontezza di spirito
di ispirare a pieni polmoni l'aroma di zucchero che essi emanavano-Non vorrei che
ti rimbrottasse come l'ultima volta.-
-E' gelosia quella che sento
nella tua voce?-
-No, è disgusto.-
Molly Mcnair era la quarta
essenza della pacchianeria, iper-appariscente, iper-trucatissima, erano mesi
che Dromeda la osservava per cercare di capire che avesse per attirare un tipo
mite e intelligentissimo come Teddy...OH NO!
L'AVEVA CHIAMATO ANCORA TEDDY!
Scosse il capo sopraffatta dai
suoi stessi pensieri mentre lo sguardo azzurro di Ted vagava oltre la collina
alla biondissima tasorosso che lo cercava mandando urli da cornacchia, per poi
tornare a quello scricciolo bruno che si stava palesemente rodendo il fegato,
ad ogni "Teddy bear" ragliato da Molly.
-Io invece credo che si chiami
gelosia..-
-Io, gelosa di te,un ...-
-Un mezzosangue?-
-Uno scemo.-
Gli fece una pernacchia e lui
si leccò le labbra meditabondo, sembrava soppesare il da farsi quando decise
che i proverbi hanno sempre ragione "A male
estremi, estremi rimedi" si disse mentre raccoglieva il suo
erbario- Se la metti così...- disse
-Arrivederci vostra grazia.
Dromeda sentì la mascella
inferiore cedere di schianto per la sorpresa, dove? Dove stava andando!? Da
quella??? No! No! -Ted!- lo richiamò,
sentendosi morire nello stesso momento in cui quello si voltò con un
sopracciglio inarcato.
-Che voi da me, Andromeda?-
-Cosa?-
- Non capisco cosa voi, sul
serio...Sono due anni che cerco di capire che cosa tu cerchi in me, e
sinceramente ancora non ci sono arrivato.- si volse
completamente nel corpo portandosi di fronte alla ragazza che si tirò indietro
di un passo- Vuoi un passatempo, un giocattolo con cui divertirti prima del
tuo matrimonio?- si portò le mani fra i capelli- Oppure mi
vuoi perchè mi vuoi, Merlino dimmelo, perchè sinceramente sto andando via di
testa.-
Andromeda si massaggiò il viso,
non sapeva cosa dire, una cosa era
certa, in Ted non vedeva un passatempo pre-matrimoniale, ma allo stesso tempo
aveva paura di dire cosa voleva da lui.
"Segui le lucciole" sgranò gli
occhi. E adesso che c'entrava quella favola ? Una volta , dopo aver letto la
favola de " Il principe della lucciole " a Regulus, aveva detto che
si sarebbe sposata con un incantatore di lucciole. Bellatrix come sempre
l'aveva presa per scema, Sirius era corso fuori in cerca di lucciole, era stato
fuori un minuto scarso poi era tornato a casa deluso- Non ci sono
le lucciole a Londra,Andie.-
Una vespa con
il sedere lampeggiante!
Andie sollevò il mento il capo -Come Teddy?- chiese notando
con un sobbalzo un paio di lucciole che
danzavano fra lei e Ted, sentì la sopra sopra mascella schiantata sprofondare
nel sotto suolo, non poteva essere, era pieno inverno!
Si guardò attorno, inquadrando
con un sobbalzò il visino di Cissy che sbucava oltre un cespuglio, era stata lei...Ted si leccò un polpastrello e dopo
aver richiamato l'attenzione di Andromeda tese la mano.Una delle lucciole
flottò attorno al suo dito prima di
posarsi."...Merlino, è un ammaestratore di lucciole."
-Devono avere il metabolismo
sballato, è pieno inverno che ci fanno in giro.- disse
avvicinandosi alla ragazza per mostrare il simpatico insettino alla ragazza che
sospirò.-Spiriti di fata, scappati dal regno della magia...-.-
-Il principe delle lucciole.- annuì Ted.
-La conosci? Conosci quella
favola?-
-Si...-
Andromeda non seppe dire cosa fosse, sapeva che quel momento
sarebbe valso il resto della sua vita mentre il Corvonero faceva volare la
lucciola si alzò sulle punte e andò a prendere il viso di Ted fra le mani- Non so cosa
sto facendo.- disse .
-E' la prima volta che ascolti
il cuore, ti abituerai.-
-Dici?-
Tedy sollevò la mano e la
poggiò sul capo di lei, spingendola ad appoggiare la fronte contro la sua -Certo.- le disse strofinando il naso contro
il suo- Ti aiuterò io.-
Seduta dietro il suo cespuglio
Cissy sentì una lacrima rotolare lungo il profilo della guancia, mentre
Andromeda si tendeva a prendere il primo bacio della sua vita, un sorriso le
spuntò sulle labbra- Almeno tu sarai felice, con il tuo
principe delle lucciole.-
5 anni dopo
-Quando sarò
grande anch'io sposerò un ammaestratore di lucciole.- esclamò
la piccola Ninfadora scostando
lo sguardo dal libro che Ted aveva appena finito di leggere, l'uomo sorrise
scrollando il capo -Eccone un'altra!- esclamò in
direzione della moglie.
-Non credo che ce ne siano molti
in giro, amore.- rise Andromeda scostando la tendina che dava sul
cortile avanti la casa-Dora è arrivato Sirius!- esclamò alla
bambina, che un urlo contento recuperò le pantofole e si lanciò fuori la casa.
Dalla finestra Meda e Ted la videro ridiscendere il prato a rompi collo con le
braccine spalancate verso il cugino che la prese in braccio al volo.
-Eccola la mia
fidanzata.- disse
mentre le posava un bacio con lo schiocco sulla guanciotta- La più bella
di tutti.- La bambina
rise e la sua capigliatura castana di colpo divenne rosa, lo abbracciò forte e
finalmente si rese conto che non era venuto solo. Alle sue spalle due ragazzi
avevano assistito alla scena, uno era molto alto, con i capelli neri sparati in
tutte le direzioni, aveva un bel viso simpatico e Ninfadora si ritrovò a
sorridergli mentre lo salutava con la manina. Il secondo, Dora lo fissò a lungo
prima di rendersi conto che non lo stava sognando. Sembrava saltato fuori dal
suo libro preferito, "Il principe delle lucciole" gli stessi capelli
biondi raccolti in codino, gli occhi di un incredibile tonalita di castano che
sembrava miele, la bambina, spalancò la bocca, poco lontano dal ragazzo una
decina di lucciole stavano volicchiando allegre:-Non ci sono
lucciole a Londra.- esclamò.
-Ben detto.- le rispose
Sirius.
-E allora quelle che sono?-
L'animagus si volse, così come
gli altri due Malandrini, dalla casa Meda strizzò gli occhi incredula mentre
Remus si leccava un polpastrello e attirava sul suo dito una lucciola, e come
cinqueanni prima sentì la mascella piombargli a terra con un tonfo.
-Non posso crederci...- quasi urlò al
marito.
-Sei un ammaestratore di
lucciole.- concluse la piccola Dora.
Fine.