Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: Vega_95    25/08/2014    3 recensioni
Questa storia racconta delle avventura dei protagonisti della serie 5D's e di Jessica,la sorellina minore di Yusei,più piccola di lui di 2 anni,apparentemente sembra una normalissima ragazzina ma in realtà dentro di lei è nascosto qualcosa di potente e misterioso di cui nemmeno lei è a conoscenza.
Questa storia inizia due anni prima e termina molti anni dopo la lotta contro i Dark Signer,Yliaster non ci sarà,per un motivo che verrà svelata in seguito.
Ho cercata di renderla più shonen possibile ma per alcune parti non ce l'ho fatta descrivendo diverse scene shojo.
Una furiosa corsa contro il tempo,una disperata lotta contro l'oscirità che da millenni attanaglia l'umanità,amori sbocciati,una famiglia ritrovata,l'illusione di un'Utopia e una disperata ricerca della vendetta... saranno in grado i Predestinati di impedire l'apocalisse che si prepara a sconvolgere il loro mondo?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Altri, Crow Hogan, Jack Atlas, Yusei Fudo
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rientrati a casa, i fratelli si rendono presto conto che le cose sono peggiorate parecchio, da quando sono spariti, quasi un mese prima, l’Oscuro non ha fatto altro che cercarli sguinzagliando le sue ombre ovunque nella città per cercarli, terrorizzò la gente che quasi non uscì più di casa e al loro ritorno Yusei e Jessica si sono ritrovati davanti ad uno scenario di desolazione e paura.
Non appena l’Oscuro si accorge del loro rientro a casa, però, le ha ritirate, ma il problema resta ed è il motivo per cui Jessica si reca il prima possibile da Lazar per convincerlo a dichiarare l’allarme rosso rendendo pubblica la situazione di pericolo in cui si trova la città. Chi può lascia da subito la città, ma molti restano, in quanto consapevoli di non essere obbiettivi del nemico.
 
Solo un giorno dopo il loro rientro a casa, Jessica è già pronta ad attaccare, è ancora l’alba e Crow dorme ancora mentre lei è già vestita  e con estrema determinazione nasconde quante più armi possibili addosso, nasconde sotto agli stivali di pelle uno stiletto a destra e una piccola pistola nella gamba sinistra, una seconda pistola alla coscia sinistra e un sacchettino di piccole bombe fumogene a destra nascoste entrambe dalla gonna a pieghe nera senza contare l’impugnatura di una spada a lama estraibile nascosta nella manica del maglioncino rosa.
«ne sei sicura? » le domanda Crow, sveglio, ma ancora a letto
«devo riportare nostro figlio a casa» gli risponde senza voltarsi a guardarlo
«e ovviamente non mi permetterai di venire con te» sospira lui scostandosi i capelli dalla fronte
«voi dovete restare qui e proteggere questo mondo, siamo in guerra e le ombre potrebbero attaccare in ogni momento» lo convince voltandosi e avvicinandosi a lui, si siede sul letto baciandolo «lo troverò e lo riporterò a casa, potremo essere una famiglia, noi due e il nostro bambino» gli sorride dandogli un altro bacio
«vi aspetterò e nel frattempo pulirò questa città dal male» si convince Crow ricambiando i suoi baci «fai attenzione» si raccomanda solo.
 
Uscita dalla sua stanza, Jessica trova suo fratello davanti alle scale che l’aspetta
«non mi fermerai» si mette subito sulla difensiva, anche se sa che ormai Yusei ha capito e l’ultimo dei suoi pensieri è impedirle di salvare suo figlio
«voglio solo che mi prometti una cosa» dice avvicinandosi a lei e posandole le mani sulle spalle «che spacchi la faccia a quei maledetti che si sono presi mio nipote» le sorride condividendo di nuovo ciò che prova sua sorella riuscendo anche a capirla
«puoi contarci, lo riporterò a casa e questa guerra finirà» aggiunge imboccando le scale «lascio il resto a voi. Fate attenzione perché cercheranno di dividerci ancora, il loro obbiettivo è rompere i nostri legami» si raccomanda in ultimo
«ricordati chi sei» è l’ultima cosa che le dice prima di vederla sparire oltre le scale uscendo in cortile.
Akiza ha osservato i due fratelli dalla porta e solo quando Jessica è uscita Yusei si è accorto di lei
«scusami, non volevo svegliarti» le sorride avvicinandosi, ma l’istinto della ragazza è di fare mezzo pazzo indietro stringendo forte la sua maglietta nera che indossa lei.
«tutto ok? » le domanda preoccupato da quella reazione, ma nello stesso momento in cui Akiza annuisce, l’onda d’urto generata dallo spostamento di Jessica stordisce tutti facendoli cadere in un sonno profondo, almeno tutti tranne Akiza che in quel momento ha attivato, da sola, il suo scudo riuscendo a restare cosciente. Una strana sensazione la sta logorando e l’ha spinta a voler restare cosciente, è una sensazione che si tramuta in voce e le pesa enormemente, quell’ansia e quella paura che la spingono a sedersi perché le tolgono tutte le forze, come un nodo allo stomaco che la spinge a stringersi le mani al ventre e rannicchiarsi su se stessa, orribili sensazioni di smarrimento e solitudine la stanno travolgendo così tanto da farle provare persino un po’ di nausea e un giramento di testa che aumenta appena chiude gli occhi
«ma se lei non tornasse più? » dice una voce inquietante nel suo orecchio
«chi è? Chi sei?! » si spaventa di colpo la ragazza che dimentica per un momento quelle sgradevoli sensazioni guardandosi intorno con paura e sospetto, è sicura che non si possa trattare di Hina, è una voce maschile quella che sente e fin troppo chiara per essere un sussurro
«potresti essere l’unica donna della sua vita, tu potresti impedirle di tornare se solo lo volessi»  aggiunge la voce misteriosa nel suo orecchio che altro non fa che amplificare i suoi pensieri più oscuri che lei stessa ignora
«smettila, non ti capisco e non voglio farlo! » prova a ribellarsi
«prova a immaginarlo, un mondo senza di lei, senza quella noiosa e insopportabile ragazzina combina guai che strappa sempre via dalle tue braccia il tuo amato Yusei, immagina un mondo in cui Jessica non esiste» ghigna la voce mostrandole ciò che in un angolo remoto della sua mente ha sognato almeno una volta, ma che ha sempre represso
«basta smettila, non voglio ascoltarti! Tu vuoi solo dividerci, è come dice Jessica voi volete rompere i nostri legami! » insiste Akiza nel tentativo di resistere, ma è difficile perché quell’essere sta leggendo dentro di lei
«è lei che rompe i legami, ha rotto il suo con Crow, con tutti voi, con Yusei e poi è tornata, ma non è la stessa cosa, ora c’è diffidenza tra voi, è stata lei a rompere i legami e non se ne assume la responsabilità. Lei ti sta portando via chi più ami senza che tu nemmeno te ne accorga»
«basta! Non ti voglio più ascoltare! » strilla, furiosa e spaventata Akiza «lasciami stare! ». la porta della stanza, d’un tratto, si chiude isolandola dal resto della casa mentre i suoi poteri psichici iniziano a manifestarsi da soli contro la sua volontà, la voce continua ad assillarla spingendola allo stremo così da generare vortici d’energia che cominciano a scombinare tutto nella stanza mentre lei urla e piange
«non ti ama, non potrà mai farlo finché ci sarà lei»
«taci! Taci! » strilla Akiza tappandosi le orecchie.
Sia le sue urla che il tempo trascorso dall’onda d’urto, fanno rinvenire Yusei per primo il cui segno brilla e brucia, la sente ,sente la sua Akiza urlare e ciò lo spinge a scattare in piedi cercando di aprire la porta, ma sembra chiusa dall’interno
«Akiza! Akiza! » sono le sue urla «rispondimi! » è tutto inutile, in risposta riceve solo urla di terrore che gli fanno capire quanto si stia facendo pericolosa la situazione, deve raggiungerla e per farlo deve buttare giù quella porta
«Yusei! » lo raggiungono di corsa Jack, Leo, Luna e Crow
«Leo che mi dici? » domanda Yusei sperando di avere qualche idea dal ragazzino, ma lui scuote la testa «non sento nulla, se non quello che sentite voi, ha paura»
Non c’è altra soluzione, assieme a Jack, comincia a prendere a spallate la porta e dopo un paio di colpi riescono a farla cedere trovandosi di fronte ai poteri della Rosa Nera che da anni ormai non vedevano scatenati in tale misura
«Akiza siamo qui! » grida Yusei cercando di avvicinarsi, ma la forza di quel potere è troppo forte e lo spinge indietro  assieme a tutti gli altri
«non sarai mai la donna della sua vita finché esisterà lei e lo sai bene» persiste la voce
«no smettila! » prova a ribellarsi Akiza «Yusei!!!! » strilla disperata. Sentire Akiza invocare il suo nome con tanta disperazione lo fa scattare in piedi, deciso a raggiungerla e salvarla, lentamente entra nel vortice ignorando ogni oggetto volante che lo colpisce e ferisce
«Akiza sono qui! » cerca di attirare la sua attenzione «adesso devi calmarti! Qualunque cosa stia succedendo potremo affrontarla! » il tentativo di calmarla è totalmente inutile, probabilmente non lo sente nemmeno, anzi il suo potere aumenta facendo tremare i vetri della finestra finché non esplodono e i frammenti vengono attirati nel tornado scagliandosi a manciate addosso a Yusei ferendolo e restando impigliati nei suoi capelli, nei vestiti lacerandolo e impedendogli, in un primo momento, di proseguire
«Yusei! » si preoccupa Leo, il cui istinto è di correre verso di lui, ma Jack lo ferma, sa bene che il loro intervento è inutile e metterebbe ancora più in pericolo il loro amico. L’unica cosa che possono fare è sperare che ce la faccia.
Il potere della ragazza sta raggiugendo il suo culmine e tra poco comincerà a degenerare facendo del male anche a lei che in questo momento è l’occhio del ciclone, comincerà a cedere e a collassare su se stessa; i mobili iniziano a spostarsi e la cassettiera è la prima a cadere colpendo Yusei schiacciandolo a terra
«maledizione Yusei! » urla Jack muovendosi per raggiungerlo, ma l’amico lo ferma, è una cosa che deve e vuole risolvere da solo e, con un grande sforzo, solleva il pesante mobile in legno spingendolo via. La gamba destra gli fa un male incredibile, ma non si ferma e si alza  ancora. Ce la fa, la raggiunge, lì la situazione è più tranquilla, è l’occhio del ciclone.
«Akiza »la chiama dolcemente appoggiandosi piano, piano al letto «sono qui» cerca di attirare la sua attenzione tenendole una mano
«falla smettere, ti prego! »singhiozza Akiza stringendosi le mani sulle orecchie, ma solo lei sente quella voce e Yusei non la capisce «la voce falla smettere! Non la sopporto! Ti prego aiutami! »
«cosa dice? » le domanda avvicinandosi ancora un po’ a lei
«cose orribili» piange la ragazza, stremata pallida e con una goccia di sangue che inizia a scivolarle dal naso
«pensi davvero di poterti fidare di lui? Finché ci sarà lei non potrai farlo! Quella ragazza è una minaccia e tu devi ucciderla! »
«non voglio!! » strilla ancora più forte Akiza incrementando il suo potere restringendo l’occhio del ciclone e aumentandone il diametro. Ora sono due le strisce di sangue che le macchiano il viso e Yusei deve fare in fretta se vuole salvarla
«io non sono un passatempo, non voglio esserlo! Voglio essere importante per te! » grida e piange provando a ribellarsi al dolore che quella voce le provoca «non giocare con me ti prego, non mettermi al secondo posto»
«non lo farei mai! E poi chi dice che non sei importante? » resta stupito Yusei, non aveva mai pensato che la sua ragazza si sentisse davvero così, non credeva di averle mai fatto del male e c’è solo un modo per farglielo capire e salvarla, avrebbe voluto aspettare, ancora non si sente pronto, ma è per il suo bene «andrà tutto bene, te lo prometto» le parla dolcemente prendendole il viso tra le mani «guardami» le chiede spingendola a voltare lo sguardo e togliersi le mani dalle orecchie «sei importante, la sei sempre stata e non ti metterei mai al secondo posto, ne giocherei con te. Io » deve farlo, è forse l’unica possibilità e anche se non si sente pronto a dirlo, deve farlo, deve ignorare tutto il resto, l’imbarazzo, gli amici , la sua paura, lei è importante e deve saperlo prima che sia troppo tardi «io amo te» sono le tre parole magiche che scacciano via quella malefica voce e bloccano il potere di Akiza; e dopo le tre magiche parole un dolcissimo bacio è d’obbligo mentre lentamente tutto si posa delicatamente a terra.
Il pericolo è scampato e Leo da ai suoi amici la conferma, Akiza è ancora spaventata, ma ha solo bisogno di riprendersi e per questo i ragazzi scendono di sotto lasciandoli soli.
Stretta tra le braccia di Yusei, Akiza continua a singhiozzare cercando di calmarsi
«mi dispiace» mormora cercando lo sguardo di Yusei il cui viso è ancora ferito dai vetri che l’hanno colpito
«va tutto bene, è finita e ti prometto che non tornerà» la tranquillizza lui asciugandole le lacrime con il pollice
«voleva farmi uccidere Jessica » sente importante fargli sapere «voleva convincermi che fosse un ostacolo tra noi»
« rompere i legami tra noi è l’unico modo per eliminarci, non mi sorprende, ma tu sei stata abbastanza forte da non farti influenzare»
«no, no! » cerca di farsi capire iniziando ad agitarsi di nuovo «lui leggeva dentro di me, è arrivato al mio lato oscuro, quello che ho represso da quando ti ho conosciuto…»mormora accarezzando la sua calda pelle avvolgendo un braccio attorno alla sua spalla cercando un conforto che non riesce a sentire« ho paura Yusei e se la Rosa Nera dovesse tornare? » singhiozza spaventata a morte
«io la manderò via come ho già fatto. Finché ci sarò io, non dovrai mai avere paura, ti proteggerò sempre» la rincuora stringendola ancora più forte a se facendole sentire, finalmente, quel conforto di cui ha tanto bisogno e che finalmente la tranquillizza.
 
Ormai sono settimane che Ichiru è stato abbandonato, solo in quell’antro oscuro imprigionato; la scomparsa dei fratelli dalla città aveva allarmato l’Oscuro spingendolo a sguinzagliare tutte le sue ombre in cerca dei ragazzi, anche Yagari e Mikuro furono sguinzagliati in giro per la città confondendosi tra gli umani per indagare. Il ragazzino ha provato più e più volte a fuggire, ma sempre inutilmente, la catena legata al suo braccio gli impediva di fuggire e le tenebre vive che lo circondavano si preoccupavano di farlo stare tranquillo impedendogli ogni tipo di ribellione.
«stai calmo ragazzino» lo raggiunge dopo giorni, Mikuro. Ora che i fratelli sono tornati anche i demoni hanno lasciato la Terra per tornare a casa in attesa di ordini e la Signora della Tentazione ha deciso di andare a fare visita al figlio del drago.
«ti farai male» aggiunge la donna
«e a te che importa? »borbotta lui
«nulla, credo» scrolla le spalle lei « dimmi un po’ ragazzino, cos’hai provato quando hai trovato tua madre? » è una domanda che da tempo  voleva porgli, ma non ne ha mai avuto occasione e stranamente Ichiru le risponde con molta naturalezza
«ero felice, mi  sono sentito al sicuro e protetto, mi sono sentito a casa» sorride il ragazzino ripensando al caldo abbraccio della sua mamma e al dolce battito del suo cuore
«vorrei poterti capire» sospira Mikuro, quasi addolorata
«com’è possibile che un demone abbia un tale desiderio? » si sorprende Ichiru, ma nemmeno lei lo sa e quel desiderio fa nascere qualcosa in lei che la fa innervosire talmente tanto da spingerla a prendersela con lui colpendolo con uno schiaffo, passando poi a graffiarlo con i suoi artigli . lo colpisce a lungo ferendolo anche se in modo lieve finendo, poi, per pestargli la mano immobilizzata dalla catena
«voglio la mia mamma e voi non mi terrete lontano da lei! » si ribella ancora Ichiru fulminandola con lo sguardo
«continua a sognare moccioso, dubito che la mamma arriverà a salvarti» sghignazza Mikuro andandosene un momento dopo.
«fottiti» digrigna i denti Ichiru mentre le sue ferite si rimarginano e lui si rimette seduto a terra ed è lì che se ne accorge, la catena, nella colluttazione, si è rotta e ora lui può fuggire da quell’orribile mondo svanendo in un turbine di piume nere.
 
Akiza riposa tranquillamente dopo la movimentata mattina, mentre Crow, Jack, Leo e Luna sono usciti a fare la spesa; dopo giorni di scontri e lotte, i ragazzi si sono accorti che ormai la dispensa è vuota e mentre Yusei si prende cura della sua Akiza, i ragazzi si preoccupano di riempire il frigo.
Non appena la ragazza riesce a prendere sonno e assopirsi, protetta dalla luce di una candela con il potere di allontanare le ombre, Akiza trova un po’ di pace riuscendo anche a scacciare via i brutti pensieri; Yusei, dopo essersi curato le ferite con il suo potere di luce che, finalmente, ha imparato a usare anche su se stesso, scende di sotto per sistemare alcune cose. Non ha ancora sceso l’ultimo gradino, quando un turbine di piume nere appare davanti all’ingresso di casa e un ragazzino si materializza davanti a lui, spettinato e con gli abiti a brandelli; Yusei lo riconosce, è il ragazzo che lo ha attaccato e lo ha costretto a lottare per la vita di sua sorella, ricorda bene quel suo occhio grigio e il viso pallido
«tu! » è l’unica cosa che esclama Yusei  prima di avventarsi su di lui afferrandolo per la giacca strattonandolo e sbattendolo contro il muro «avanti parla! Cosa volevate fare ad Akiza! Voi non riuscirete a dividerci per cui smettetela di provarci! »
Lo stringe talmente forte alla gola da soffocarlo quasi impedendogli di parlare, ora i capelli gli scoprono entrambi gli occhi, ma uno lo tiene ancora chiuso mentre cerca di biascicare qualcosa
«no aspetta…» mormora con un filo di voce «fermo sono io… zio Yusei » sussurra aprendo anche l’altro occhio, d’un tratto Yusei ricorda, ricorda di quando sua sorella gli aveva raccontato del suo bambino, della sua aria temeraria e dei suoi occhi grandi e di due colori. Ora l’ha capito e subito lo lascia andare guardandolo stupito «Ichiru…» lo chiama posandogli poi le mani sulle spalle cercando ancora il suo sguardo, trovando sua madre in quell’occhio blu e suo padre in quello grigio, il riflesso di entrambi i suoi genitori in quegli occhi luminosi, gli scosta i capelli per osservargli meglio il viso ed essere certo che sia reale, lo è, è vero, il suo nipotino è lì davanti a lui e sta bene, la gioia esplode in lui spingendolo a stringere il ragazzino in un forte abbraccio «grazie al cielo stai bene! Sei a casa! »
«dov’è la mamma? » è ansioso di sapere Ichiru
«ti sta cercando, ma non preoccuparti, ora che sei qui a casa tornerà presto» gli sorride Yusei indicandogli la sala per sedersi, ma in quel momento i ragazzi rientrano e per primo Crow. Padre e figlio si scontrano fissandosi a lungo negli occhi
«impossibile… Ichiru» si stupisce il ragazzo trovandosi il figlio davanti, sa che è lui, lo sente, il suo cuore batte all’unisono con il  suo ed è un chiaro segno che quello è sangue del suo sangue, il bambino che ha cercato a lungo
«papà! » gli si getta tra le braccia Ichiru che moriva dalla voglia di essere stretto forte dal suo papà per molto tempo e ora può farlo.
L’irruenza di Leo e Luna spinge i 2 a lasciarsi
«ciao! » li saluta entusiasta Ichiru, come se li conoscesse da una vita e in effetti per lui è così, almeno nei suoi ricordi
«eccolo il piccolo Hogan» lo saluta, invece ,Jack
«ehi Jack! » gli sorride Ichiru «sei più vecchio di quanto ricordassi» ride il ragazzo consapevole di farlo arrabbiare ed è quello che succede, infatti Jack sbotta
«è uguale a sua madre» ride Yusei vedendo quando, realmente, abbia di sua madre e non solo nell’aspetto.
«Jessica lo sa? » gli chiede Crow posando le mani sulle spalle del figlio
«no, non ancora» sospira lui sperando di vederla tornare presto.
 
Tutto va come ha previsto, senza interruzioni e distrazioni, Jessica è arrivata nel tetro e freddo mondo oscuro del loro nemico riuscendo finalmente a incontrarlo
«ti credevo più spaventoso» è l’unica cosa che, inizialmente, riesce a dirgli, non per paura, ma perché ha desiderato così tanto trovarsi faccia a faccia con lui che ora non sa che dire.
«presto avrai talmente tanta paura di me che fuggirai al solo vedermi» ghigna l’Oscuro «ma per ora non sono ancora una minaccia per te»
«tu dici? Hai rapito mio figlio e hai tentato di uccidermi un’infinità di volte! » esclama fulminandolo con lo sguardo.
«c’è qualcosa che temi molto più di me, tu credi di averlo superato, ma non è così»
«ma chi ti credi di essere? Cosa puoi saperne tu delle mie paure? »
«molto più di quanto pensi, conosco la tua anima da prima che nascessi, è subdola e non così indecifrabile come pensi. Io leggo dentro di te principessa» le risponde, forse questo la spaventa, ma si trattiene mantenendo la sua espressione seria facendo tutt’altra domanda «dov’è mio figlio? »
«non lo so» ride l’Oscuro facendo scattare l’ira della ragazza che lascia scivolare il cilindro dalla manica e in un secondo gli punta un’affilata lama d’argento alla gola «dov’è mio figlio» ripete scandendo bene le parole trasformando la domanda in un ordine
«è curioso che tu lo chieda, tuo figlio è appena fuggito» ridacchia lui spostando, poi , la lama dalla gola. Lei stessa divertita, ritira la spada
«ti sei fatto sfuggire un ragazzino? Avevo ragione allora a dire che non sei così temibile» scoppia a ridere Jessica
«a che mi serve un moccioso come lui quando sono riuscito a portare la madre in trappola»
«non sono in trappola e ora che so che mio figlio è libero, mi sbarazzerò di te e tornerò da lui»
«ti sei infilata nella tana del lupo mia cara principessa, credi davvero che ora ti lascerò andare? » è la retorica domanda dell’uomo che prevedeva una situazione del genere «certo lotterai e sarai disposta a dare la tua vita per togliermi di mezzo e salvare i tuoi amici, ma nel frattempo io mi sarò liberato e farò di questo mondo ciò che voglio»
«dici di conoscermi, ma non sai niente di me! Io lotterò e vincerò, libererò il mondo da te e vivrò felice con la mia famiglia»
«so chi sei, io leggo dentro di te, so cosa farai prima che tu lo pensi. Nessuno ti conosce meglio di me»
«perché? Chi sei? cosa ti da tutta questa sicurezza? » è la domanda decisiva, quella che da una svolta a tutto; non sono necessarie altre parole, dopo anni passati a nascondersi, l’Oscuro si svela abbassando il cappuccio del suo mantello e mostrando il suo volto alla sua acerrima nemica che si pietrifica alla sola vista di quell’uomo.
 
A casa è giunto il momento della verità e la domanda che più assilla i ragazzi è una sola, Jack si prende il privilegio di porla al ragazzino seduto di fronte a lui sul divano «chi è l’Oscuro? »
La domanda è tanto semplice quanto la risposta, ma Ichiru si prende un lungo momento prima di rispondere, è difficile spiegare cosa sia celato sotto quelle pesanti vesti nere e in quell’anima tanto tormentata.
«lui era un Predestinato» trova il coraggio di dire alla fine scatenando lo stupore e lo spavento di tutti «appartiene alla prima generazione di Predestinati e lui fu il 6’, lui portava la testa del Drago» spiega alzando lo sguardo verso lo zio, era consapevole di dargli un’orribile notizia, lui e il loro nemico condividono lo stesso segno e chissà cos’altro. «lui era il miglior spadaccino tra la sua gente, era forte e valoroso»
«ma se lui era il 6’, al suo arrivo è scoppiata la guerra» intuisce Luna
«non subito, per quanto ne so fu lui a dare inizio alla guerra» spiega il ragazzino senza riuscire a togliere gli occhi di dosso a Yusei, fermo e gelido come pietra.
«perché combattere i suoi compagni? »gli chiede Akiza, sveglia e scesa a cercare i suoi amici, ha ascoltato tutto e la sua domanda è ovvia
«per amore, lui era innamorato della Principessa» le risponde Ichiru.
 
Jessica è ancora sotto shock, il viso ovale, gli zigomi pronunciati e il mento a punta una linea rossa che gli solca la guancia sinistra, gli occhi neri come la pece e i capelli scuri  e folti contrastati da 4 ciocche bionde alzate verso l’alto assieme ad altre ciocche scure, l’occhio destro solcato da una cicatrice. Spaventata, Jessica indietreggia scuotendo la testa «non è possibile… Yusei…» mormora, la voglia di fuggire è forte, come le aveva detto lui, presto avrebbe avuto voglia di fuggire al solo sguardo ed è così, ma non completamente, sa che c’è sicuramente una spiegazione a tutto quello e deve solo aspettare di riceverla
«il mio nome è Hélia» si presenta inchinandosi « 6’ Predestinato, portavo la testa del Drago impressa sul mio braccio»
«tu non puoi essere un Predestinato, tu sei il male! Sei malvagio» si ribella a quell’idea Jessica cercando un’altra verità
«in realtà dal mio punto di vista, siete voi i cattivi e io la vittima» ci scherza sopra lui per un momento.
«se tu fossi davvero un Predestinato come noi, allora non ci combatteresti e di certo non saresti imprigionato qui»
«io sono qui perché ho scatenato la prima guerra tra luce e ombre 5000 anni fa» le confessa l’uomo mostrandole anche il suo braccio destro su cui un tempo era posto il segno del drago, ora la sua pelle è pietrificata. «la Principessa uccise mio figlio e io mi sono vendicato! »
«perché avrebbe dovuto farlo? »
«per salvarsi la vita, perché era avida di potere e quel bambino glielo stava portando via, lo sacrificò al Drago perché le restituisse la sua purezza» le racconta con la voce rotta dal dolore
«perché tuo figlio era una minaccia per lei? » non riesce a capire Jessica
«un’anima pura è simbolo di potere, per questo il Drago sceglieva i suoi portavoce tra le vergini del villaggio. Ma lei aveva perso quella purezza che tanto la rendeva forte proprio come è successo a te e per non perdere il suo potere, sacrificò al drago il bambino che portava in grembo» le rivela rendendo, finalmente, tutto molto più chiaro. La donna che tanto odia era la madre di suo figlio, ricorda ancora la gioia che provò il giorno in cui la sua principessa gli diede la notizia, sarebbe diventato padre e avrebbero formato una famiglia« ma gli altri sacerdoti fecero di tutto per separarli da lei e lo allontanarono dal villaggio.
« Non ebbi nemmeno la possibilità di fermarla, mio figlio morì senza che abbia potuto vederlo… non l’ho mai conosciuto» la sua voce trema e stringe i pugni talmente forte da ferirsi i palmi con le unghie.
 
«io non ci credo» dice Luna al termine di quel racconto «la principessa è una persona buona e se davvero aveva un’anima pura, non avrebbe mai ucciso un bambino, non è così che si fa! »
«purtroppo una volta le cose funzionavano diversamente, i sacrifici alle divinità erano all’ordine del giorno, non hai idea di quanti bambino sono morti per questo» sospira Jack che non stenta a credere ad una cosa del genere
«lui era lontano dal villaggio quando accadde, una creatura dell’altra dimensione corse da lui e gli comunicò la triste notizia» racconta ancora Ichiru «è così che ha avuto inizio la guerra, la morte del bambino lo spinse a evocare il suo lato oscuro, così evocò il suo esercito d’ombra dalla pianura di Nazca portando in vita tutte le creature sigillate nelle linee»
«è la guerra di cui ci aveva parlato Goodwin, quella in cui gli immortali terrestri e i nostri draghi si affrontarono» ricorda Yusei
« l’Oscuro e la Principessa si incontrarono ancora una volta, alla fine della guerra, il giorno in cui lei sigillò la sua anima nel mondo delle tenebre assieme a quella del Predestinato» conclude Ichiru.
 
Anche Hèlia ha terminato di raccontare la sua storia , la rabbia e il dolore sono dipinte sul suo volto e lo fanno tremare.
Jessica si è irrigidita di colpo e ha iniziato a piangere, i suoi occhi si sono gonfiati di lacrime che le hanno bagnato il viso e poi sono diventati di uno strano grigio fumo.
«non è vero» mormora con la voce rotta dai singhiozzi « te lo giuro, non avrei mai potuto farlo»
«lei non mi mentirebbe mai! Non lo farebbe mai! » esclama, furioso, l’uomo la cui sorpresa per la comparsa della sua principessa svanisce in pochissimi istanti facendo subentrare la rabbia e l’odio «tu invece lo faresti, l’hai sempre fatto, sei sempre stata falsa! Tu volevi solo divertirti, ti piaceva infrangere le regole e quando hai superato il limite, hai cercato la strada più facile per salvarti. Non ti è importato nulla della vita di nostro figlio, a te interessava solo il potere! »
«se solo noi…» singhiozza Jessica il cui corpo è ancora pietrificato, ma il  suo viso è distrutto dal dolore
«noi cosa? Cosa sarebbe cambiato? Io ti amavo Crimson, eri l’unica donna che avrei mai amato in vita mia e avrei amato nostro figlio nello stesso modo, ma tu hai rovinato tutto! »
«Hèlia basta ti prego! non scatenare un’altra guerra ti supplico! »
«noi siamo già in guerra! »sbotta contro di lei «e la colpa è solo tua! Sei un’egoista, non ti è mai importato niente degli altri, a te interessava solo di te stessa. Ebbene? Ti è piaciuto il potere? È stato belle vedere la tua casa bruciare? Ti piaciuto vedere Quetzalcóatl morire? Dimmi cos’hai provato quando hai visto il tuo adorato  fratello visto morire sotto ai tuoi occhi? » la principessa Crimson non vuole rispondergli, ricordare per lei è troppo doloroso, ma Hèlia la costringe urlando e ordinandoglielo
«male, mi ha fatto male! Ma tu lo sai, sai come mi sono sentita, come ti sei sentito tu… »
 
È difficile dire chi dei Predestinati sia il più sconvolto e per Ichiru  è difficile spiegare come stanno le cose in un clima tanto teso come quello
«come ha fatto a sapere che il bambino era morto? Non si sono più incontrati…» si sforza di chiedergli Akiza tenendo, però, lo sguardo fisso su Yusei; non può nemmeno provare a immaginare cosa sta provando in quel momento, sembra spaventato a morte, il suo sguardo è perso nel vuoto e le parole di Ichiru gli rimbombano nelle orecchie.
«aveva una sorella, una sorella maggiore, si chiamava Hoshiko e morì quando lui era solo un ragazzo, si trasformò nel suo angelo custode e lo protesse da allora, secondo lui fu lei a informarlo della nascita e del sacrificio di suo figlio»
«è una storia orribile» mormora Luna che ora è molto confusa, non riesce più a distinguere bene e male, non sa più se stanno facendo la cosa giusta o se il loro nemico non sia in realtà la vittima.
«ora abbiamo un altro problema» sospira Jack guardando il piccolo Ichiru con aria preoccupata come se con quella rivelazione, fosse apparsa una nuova minaccia per il ragazzino.
 
«voglio che tu mi dica ancora una cosa. Era così importante mantenere il tuo potere? Ne è valsa la pena uccidere nostro figlio per quel potere? » è la sua domanda finale, ma Crimson esita a rispondere, esita a lungo finché uno strano sussulto le fa abbassare la testa e quando la rialza i suoi occhi sono tornati blu, è di nuovo Jessica e non capisce cosa sia successo, ha il viso bagnato dalle lacrime, ma non sa perché e ciò la confonde. Hèlia è costretto a ricomporsi reprimendo di nuovo tutto risentimento
«cos’è stato? » si domanda asciugandosi il viso« ho pianto…» le ci vuole un po’ a riprendersi e quando lo fa ha ben chiaro che c’è ancora una possibilità per salvare il mondo senza far scoppiare una guerra come quella di 5000 anni fa « credo che sia tutto sbagliato, lei era una madre, non avrebbe mai fatto del male a suo figlio! »
«ma l’ha fatto! E tu non sarai diversa da lei, se sei avida come lei cercherai di riprenderti il potere che hai perso e per farlo dovrai uccidere il frutto del tuo grembo» è l’inquietante rivelazione dell’uomo
«ti sbagli, io non ho perso i miei poteri o non sarei qui» rifiuta quelle parole Jessica lottando con la sua mente per scacciare anche la più piccola sillaba di quelle spaventose parole
«quei poteri sono un tuo diritto di nascita, ma ammettilo, da quando sei rimasta incinta non ti sei più trasformata, non hai più attinto ai poteri del drago»
Purtroppo ha ragione, Jessica non l’ha più fatto, ma ancora non gli crede e prova ad evocare il potere, si concentra cercando di evocare le fiamme cremisi, ma queste non appaiono, nulla di tutto ciò che sarebbe avvenuto un tempo avviene, il suo abito non cambia e nessuna aura di fuoco la riveste
«è solo una coincidenza»
«no è ciò che il Drago toglie»
 
«…Jessica non lo farebbe mai! » esclama Crow avvolgendo un braccio attorno alle spalle del figlio «non dopo essere arrivata a questo punto! »
«lo spero anch’io, ma è anche vero che l’Oscuro non si aspettava una cosa del genere dalla sua principessa e invece è successo e se Jessica fosse costretta a riprendersi i poteri? Se in una situazione di pericolo l’assalisse il panico? » sono le spaventose ipotesi di Jack che terrorizzano il ragazzino
«mia madre non lo farebbe… lei non…» mormora spaventato Ichiru cercando conforto nello sguardo della zio che d‘un tratto torna in se difendendo a spada tratta la sorella
«Jessy si è lanciata nella tana del lupo a costo di salvarlo, non farebbe mai del male al suo stesso figlio»
«spero che tu abbia ragione» sospira Jack sprofondando nella poltrona.
 
«non potrai mai sconfiggermi  senza i tuoi poteri» ci tiene a farle sapere Hèlia squadrandola dalla testa ai piedi
«te l’ho detto, non mi fai paura, infondo sei umano, molto più di quanto credessi. Non ci vorrà molto a toglierti di mezzo! » esclama impugnando la pistola e sparando, ma viene subito disarmata e non solo della pistola, ma anche dello stiletto e della spada
«ancora non ti faccio paura, ma solo perché c’è qualcosa di ancora più terrificante che tu temi» ghigna l’uomo sollevando una mano «ti faccio una proposta, affrontami, se avrai il coraggio di accettare la sfida, allora ti lascerò andare, potrai abbracciare tuo figlio e stargli accanto finché potrai. Non devi vincere, solo avere il coraggio di accettare la sfida, ma se non ci riuscirai, resterai intrappolata in questo mondo per sempre» è la sua proposta
«accetterò qualsiasi sfida pur di riabbracciare mio figlio» si fa avanti, determinata, Jessica. Felice di sentirglielo dire, l’Oscuro l’avvolge in un denso fumo nero che trasforma i suoi abiti in una tuta da moto rosso fuoco con un ovale bianco sul petto e righe nere lungo le braccia e le gambe mentre le protezioni sono bianche, al suo fianco si trova una moto scarlatta simile a una Suzuki, ma più lunga e dalla carrozzeria tre volte più resistente, la sella nera, un computer estremamente sofisticato e un dueling disk incorporato
«se non sbaglio questa è tua» sorride Hèlia notando la sorpresa e la paura stampati sul viso di Jessica «tuo fratello l’ha messa a posto per te»
«non puoi farmi questo» mormora indietreggiando e lasciando cadere a terra il casco che stringeva sotto braccio
«vuoi tirarti indietro? »
La paura gliel’ha fatto dimenticare per un momento, ma se vuole rivedere suo figlio deve accettare, almeno provarci, anche se quella moto la riconduce al giorno dell’incidente, quello in cui morì Kyle «perché mi fai questo? »
«perché non potrai avere paura di me finché non supererai la tua più grande paura: i duelli turbo».
È difficile e il terrore si è già impadronito di lei, ma con un grande sforzo, Jessica sale in sella e accende il motore facendolo rombare e rimbombare in quella grotta oscura, guidarla non la spaventa, ma nel momento in cui dovrà pescare, allora sì che dovrà sperare di riuscirci. Sgommando su quella che sembra roccia, Jessica parte a tutta velocità su una strada oscura e infinita
«allora possiamo cominciare? » ridacchia l’uomo che la segue dal suo antro attraverso lo specchio d’acqua «vuoi cominciare tu? »
«no, lascio a te la prima mossa» mormora, spaventata a morte, Jessica. Prendendola ancora un po’ in giro, Hèlia accetta cominciando subito il duello
«inizio evocando Torre d’Ossa Assorbi Anima (atk 400 l.3) posiziono una carta coperta e ti passo la mano»
È durato troppo poco e ancora Jessica non ha la forza di contrattaccare, è un mostro debole e potrebbe sconfiggerlo facilmente provocandogli un notevole danno, dei mostri che ha in mano, il più debole ha 800 punti d’attacco e se dovesse svelare una trappola, avrebbe la carta giusta per fermarla e mandare a segno l’attacco, ma è troppo spaventata e a stento pesca la prima carta dal deck mettendola poi con le altre. Il casco le copre il volto così da nasconder le sue lacrime di paura, vede e rivede gli ultimi momenti con il suo amico e ciò la fa tremare di terrore, non ce la fa.
«se vuoi arrenderti puoi farlo, ma dovrai dire addio al tuo bambino» ride l’Oscuro sfidandola ancora ad affrontarlo «coraggio principessa, dimostrami di essere diversa dalla tua antenata»
Decisa, Jessica prende dalla sua mano un mostro « evoco dalla mia mano Fata Cremisi (def 1200 l.4) e termino il mio turno» mormora evocando una fragile fatina senza alcun potere speciale in posizione di difesa
«tu sei la duellante turbo Jessica Fudo o un’imitazione? Ragazza gioca seriamente, sostieni un duello contro di me o non rivedrai la luce del sole, né tanto meno tuo figlio! »
Io non ce la faccio… piagnucola tra se Jessica stringendo forte il volante della duel runner
È il turno dell’avversario che decide di passare al contrattacco evocando Zure, Cavaliere del Mondo Oscuro che con 1800 punti d’attacco spazza via in un momento la fatina di Jessica creando un’onda d’urto che la fa sbandare terrorizzandola ancora di più, si piega su se stessa stringendo forte il volante «non ce la faccio, non ce la faccio» si lamenta.
Hèlia vuole un duello, non una farsa come quella e se le minacce non servono a niente, allora passa alle torture, le sguinzaglia contro creature d’ombra che squittiscono come pipistrelli e che la circondano mordendola e ferendola spingendola a urlare e gridare per il dolore mentre lui la incita a reagire, ma è inutile, non ce la fa e finisce per ricominciare a sbandare finché lo sterzo non le scivola di mano e lei cade dalla moto rotolando a terra per diversi metri ferendosi gravemente. Le ombre si ritirano lasciandola sola, stesa a terra priva di sensi con la tuta strappata e la sua moto rovesciata a terra con il motore fumante vicino al suo casco, volato via nella caduta.
 
La situazione in città è sempre più tesa soprattutto per i predestinati e Ichiru che da più di 3 settimane non hanno notizie della loro Jessica, purtroppo non sanno come raggiungerla dal momento che il mondo dell’Oscuro è vasto e Ichiru potrebbe anche essere catturato di nuovo nel tentativo di trovarla, hanno bisogno di indizi e risposte che nessuno sa dare loro almeno finché Mikuro non si presenta sulla loro strada. Jack e Crow sono andati a prendere Carly quando Mikuro appare davanti a loro costringendoli a sterzare
«cosa vuoi?! » esclama Jack ricordando tutte le cose orribili che quella donna ha fatto.
Crow non apre bocca, osserva il demone che l’ha ingannato per settimane e fatto di tutto per trarlo in tentazione.
«chiamate i vostri amici e ditegli di fare presto» dice loro senza alzare nemmeno una volta lo sguardo, lasciando che i capelli rosa le nascondano il viso.
Poco dopo l’intero gruppo è radunato nel parco di Nuova Domino
«cosa vuoi? » le domanda ancora Yusei con un tono acido
«aiutarvi» risponde Mikuro muovendo leggermente il viso per rispondere. Ichiru si allontana dal gruppo avvicinandosi a lei, le scosta i capelli e le solleva il viso
«cos’è successo? » le domanda, preoccupato, i suoi occhi sono arrossati e gonfi di lacrime e il suo viso è sfregiato da graffi e lividi, normalmente la pelle dei demoni si rimargina in fretta, ma quelle di Mikuro sono ferite vecchie di giorni, il taglio al labbro ha il sangue secco.
«lui l’ha capito e mi ha punita» singhiozza lei mentre Ichiru la fa sedere su una panchina scostandole i capelli dietro un orecchio.
«io non so cosa ci sia di sbagliato in me » singhiozza la donna, spaventata a morte «non mi piace quello che fanno, quello che vi hanno fatto… mi dispiace tanto…»
«va bene, ma adesso calmati» cerca di consolarla Crow inginocchiandosi davanti a lei e prendendole le mani, sente che è sincera e, nonostante tutto, sente di potersi fidare.
«non c’è niente di sbagliato in te, sei solo più umana dei suoi simili» le sorride il Predestinato
«quando sei nata il cuore dell’Oscuro era intenerito da Natsumi e forse questo ha influito su di te» prova a spiegarle Ichiru.
«ora lui mi ucciderà, ma io non voglio, io voglio essere libera, avere una vita…» piange la donna coprendosi il viso con le mani.
«ti mi hai salvato, mi hai liberato e ora noi ti proteggeremo, vero papà? » le promette Ichiru cercando anche la complicità del padre che lo appoggia, gli ha restituito suo figlio e le è profondamente grato.
Anche se ancora scossa, Mikuro si alza guardando tutti i ragazzi «lui tiene prigioniera la vostra principessa, l’ha sfidata e lei ha perso, non so dove la tiene ,ma so che sta aspettando che lei ceda per riuscire a rubarle l’anima e liberarsi » spiega loro
«c’era da immaginarselo» sospira Akiza «ma anche stavolta fallirà»
« non ci giurerei, la sua più grande paura la tormenta e le tenebre alimentano il dolore e i rimorsi della sua anima, sta cedendo e voi dovete trovarla prima che sia tardi! » li mette in guardia, ma c’è dell’altro «non tutto, il giorno in cui lui prese il bambino, fece un patto con…» non finisce, non ne ha modo, una lama la passa da arte a parte bloccandole la voce in gola, le forze l’abbandonano e lei cade, Crow la deve prendere tra le braccia adagiandola delicatamente a terra, alle sue spalle, Yagari, ha lanciato la lama che sta uccidendo la donna
«sei un bastardo! » digrigna i denti Yusei correndo davanti a Mikuro assieme agli altri per proteggerla.
«sono malvagio, perfido, sleale, ma non un bastardo, non nel vero senso della parola» sghignazza Yagari avvicinandosi di qualche passo e lasciando dondolare la pistola che tiene in mano «insomma, io non sono mai nato»
«Yusei stai attento, è qui per uccidervi, per impedirvi di trovarla» lo mette in guardia, allo stremo delle forze, Mikuro.
«stai tranquilla ti rimetterai  e potrai condurci tu da lei» cerca di calmarla Crow, ma ormai è inutile, sta già perdendo la sua forma umana. «resisti! » esclama il ragazzo spaventandosi
«è inutile» sbuffa Yagari «è finita, lei ci ha traditi ha tradito il nostro signore e creatore, sarebbe morta comunque, io ho solo accelerato le cose»
«la pagherai! » esclama Jack facendosi avanti, ma Ichiru è il più veloce e usa il suo potere contro il demone, evoca un drago di fuoco avvolto da piume nere che scaglia sul nemico. Yagari è l’inganno, nato per ingannare l’umanità, ma ciò che dimentica è che Ichiru non è totalmente umano, l’Oscuro gli ha donato poteri demoniaci che usa per individuarlo e deviare l’attacco colpendolo in pieno
«maledetto moccioso…» mormora, dolorante, il demone rialzandosi con un buco nella pancia che si richiude pochi istanti dopo. Contrattacca e stavolta è il turno di Akiza di agire, protegge il ragazzino e tutti loro con un potente scudo; è la prima volta che la vedono evocarlo da sola, ma dopo l’attacco di 3 settimane fa, ha capito che sarebbe stato fondamentale essere in grado di attivarlo da sola e poi ha un conto in sospeso con quel demone e la rabbia e il desiderio di vendetta l’hanno aiutata a far scattare il suo potere
«non male strega» sghignazza Yagari
«non osare! » sbotta Yusei  spingendola indietro.
Mikuro è ancora viva anche se per pochi istanti ancora e vuole sfruttarli, si aggrappa a Crow avvicinandosi al suo orecchio
«c’è ancora una speranza per ritrovare la tua famiglia…» mormora «dovete sbrigarvi, non ‘è molto tempo, lei…» non ce la fa più, il suo aspetto umano svanisce e l’ombra che era si dissolve nel nulla.
L’odio è l’unico sentimento nei cuori dei ragazzi, la rabbia, il risentimento li accecano specialmente Yusei che comincia a perdere il controllo di se
«ora basta» mormora «basta! » arriva a gridare lasciando esplodere tutto il suo odio che colora di nero i suoi occhi. Yagari scoppia a ridere cominciando ad apparire e sparire attorno a lui, mentre il sangue ribolle, letteralmente, nelle vene di Yusei.
«vola, vola angioletto scappa da quel diavoletto che t’insegue giorno e notte. Luna chiara. Luna bella. Ogni luce lui s’inghiotte» canticchia il demone prendendosi gioco del ragazzo e aumentando la sua rabbia «guarda, guarda, il mio signore non è solo il tuo passato, è anche il tuo presente, il tuo lato oscuro. Voi siete uguali»
«non è vero! » sbotta Yusei cercando di aggredirlo, ma Yagari svanisce apparendo alle sue spalle
«ragazzo ti sei guardato allo specchio di recente? » ride ancora il demone mentre non solo gli occhi di Yusei, ma anche il suo viso cambia, strani geroglifici neri si stanno imprimendo sulla sua pelle spaventando i suoi amici
«smettila! » gli intima Ichiru, ma viene ignorato.
«non immaginavo che il bambino benedetto possedesse un lato tanto oscuro» si sorprende persino lui osservando quanta malvagità stia emergendo da quel ragazzo tanto pacato. Non riesce nemmeno più a parlare, l’oscurità sta annebbiando il suo cuore e Yagari l’alimenta con l’odio e la rabbia.
«ora basta, smettila! » cerca di respingerlo Akiza. Il demone la scaraventa a terra attirando l’attenzione di Yusei su di lei spingendolo a correre a soccorrerla. Sta bene, ma il gesto di Yagari ha complicato le cose, il lato oscuro del Predestinato sta prendendo il sopravvento e nessuno può fare niente, nessuno meno la principessa, ma ora lei non c’è e una situazione pericolosa rischia di trasformarsi presto in tragedia.
«fermalo» mormora una voce nella testa di Ichiru, è dolce e delicata e non lo spaventa «devi fermarlo»
non so come fare. Pensa il ragazzino, sicuro di essere capito
«tu sei la nuova generazione, sei il figlio di un Predestinato e di una Sacerdotessa. Tu sei il Figlio del Drago. Il potere è dentro di te» cerca di convincerlo quella dolce voce
no, io non sono come mia madre, i miei poteri sono demoniaci. Si scoraggia Ichiru, ma l’entità gli ricorda il suo primo incontro con Jessica, quando la salvò e sentì il potere del Drago bruciargli nel petto.
«accetta ciò che sei e combatti. Io credo in te» sono le ultime parole dell’entità e Ichiru non ha bisogno d’altro, sorride e chiude gli occhi stringendo una mano al petto «grazie mamma» mormora
«puoi farcela» gli strizza l’occhio Leo, lui sa cosa sta per fare e gli offre tutto il suo appoggio in quanto Predestinato.
Yusei è fuori controllo, l’scurità che emana è spaventosa, i suoi occhi sono segnati, i canini affilati come lame, le vene del collo ingrossate, le sue mani sono più forti e armate di taglienti unghie e lo circonda una spaventosa aura nera che trasuda malvagità.
«avanti, coraggio! Yusei affrontami! Inverti luce e ombre! » lo incita Yagari. Purtroppo quella è l’unica voce che Yusei sembra sentire, mentre quelle dei suoi amici fanno solo da sfondo, ma poi una si distingue, forte, ferma e autoritaria
«no! » è la voce di Ichiru che si fa largo tra i predestinati «ora basta! »
«taci moccioso» gli intima Yagari. Ichiru avanza guardandolo negli occhi, lo sta sfidando e anche se Crow lo prega di allontanarsi, lui non lo fa
«zio Yusei torna in te» gli ordina, ma anche se ha attirato la sua attenzione, ancora non ci riesce
«andiamo» lo prende in giro Yagari «Yusei io sono il nemico e tu mi vuoi uccidere, no? » lo stuzzica
«non così! Predestinato, io te lo ordino, scaccia l’oscurità dal tuo cuore! » ordina
«e perché dovrebbe ascoltarti? »è la domanda di Yagari, infastidito dall’insistenza di quel ragazzino.
«perché io sono il figlio di Crow Hogan e Jessica Fudo. Io sono il Figlio del Drago! » urla convinto con tutto il cuore e quella convinzione attiva il potere del suo cuore che comincia a battere all’impazzata facendogli provare una calda e dolce sensazione, il potere Cremisi colora i suoi occhi di rosso e il segno del Drago compare sul suo cuore. Sentito quel potere, Ichiru solleva il braccio indicando Yusei, il suo segno s’illumina e reagisce, i suoi occhi neri diventano scarlatti
«torna in te, scaccia le tenebre dal tuo cuore» gli ordina una seconda volta e funziona, il ragazzo si calma e tutto il male che lo stava possedendo si ritira facendolo tornare in se.
 
Incatenata ad una parete oscura, Jessica si è ormai arresa alla sua prigionia, non ha modo di spezzare quelle catene e nemmeno di fuggire, ma nonostante questo non accetta di consegnare la sua anima
«rilassati mia cara, non ti fa bene agitarti» ride Charlotte pulendole il sangue che le scivola giù dal naso «ti sei già sforzata troppo»
«vai al diavolo Sissi, non lascerò mio figlio e i Predestinati da soli, anche a costo di rimetterci la vita! » si ribella Jessica rifiutando il suo aiuto
«hai aiutato il ragazzo a credere in se e nel suo vero potere, ma non ti permetterò di fare altro! » esclama la donna lanciando su di lei un qualche maleficio che non solo la fa soffrire terribilmente, ma blocca anche ogni suo contatto con i legami di sangue, gli unici con cui può avere un contatto psichico.
«non la passerai liscia! Quando mi troveranno io te la farò pagare! » esclama Jessica. Quel suo movimento stringe le catene la imprigionano facendole provare un dolore ancora più forte, specialmente al torace dove un anello di metallo le sta comprimendo le costole
«lo vedremo» ghigna la donna dandole le spalle «ombre» chiama, un attimo dopo migliaia di piccoli pipistrelli d’ombra appaiono dal nulla assalendo la ragazza mordendola e ferendola mentre lei urla di dolore e terrore e la sua voce si propaga per l’intera caverna.
 
Dopo quel momento di terrore, i Predestinati riprendono il controllo della situazione e il duello tra il demone dell’Inganno e Yusei può avere inizio, la superstrada è sgombra e pronta al duello
«voglio affrontarlo io! »obbietta Ichiru stretto al padre che guida la duel runner stando dietro a Yusei assieme a tutti gli altri
«scordatelo, tua madre mi ucciderebbe» lo ferma subito il ragazzo che crede in Yusei e sa che può batterlo e poi hanno bisogno di avere informazioni, sapere cosa stanno nascondendo e Yusei è l’unico in grado di farsi svelare i loro piani.
«combattiamo! » gridano gli sfidanti pronti ad aggiudicarsi la prima mossa, è un duro scontro, ma Yusei è ancora scosso e non riesce ad avere la meglio su Yagari che lo sorpassa aggiudicandosi la prima mossa
«mando al cimitero Goblin Frammento per evocare Golem Frammento (atk 2300 l.5) ! » esclama chiamando in campo una bestia metallica che ricorda più un frigorifero che una macchina mortale, arrugginito e sporco, ma estremamente potente «e grazie al suo potere speciale chiamo dal cimitero il tuner Goblin Frammento di livello 3! » annuncia evocando anche un robottino composto da pezzi di scarto, malfunzionante «ora sai cosa succede» ridacchia il demone dando il via all’evocazione synchro «unisco Golem Frammento di livello 5 al tuner Goblin Frammento di livello 3! Nati dai bassifondi ed evoluti per conquistare il mondo! (5+3=8) Evocazione Synchro! Evolvi Drago Frammento (atk 2800 l.8) » al suo fianco appare una creatura metallica con le fattezze di un drago dagli occhi rossi, estremamente spaventoso
«è solo il primo turno e ha già chiamato in campo un mostro synchro tanto potente…» mormora Luna, spaventata e stretta alla moto di Jack, sul suo skateboard assieme a suo fratello.
Terminato il suo turno, è la volta di Yusei, è agitato, non si era mai sentito così prima d’ora e non ne capisce il motivo, ancora non sa che questo duello lo porterà a rivelazioni sconcertanti e ad uno spaventoso ritorno.
«è il mio turno! » pesca dal deck facendo salire gli speed counter a 1 « mando un mostro al cimitero e chiedo l’intervento di Pistolero Synchron( atk 700 l.5) e con il suo potere speciale evoco dal cimitero Guerriero Scudo (def 1600 l.3) »
«wow, parte già con una evocazione synchro? » intuisce Ichiru osservando, affascinato, il duello tra lo zio e il demone
«andiamo! » esclama Yusei «unisco Guerriero Scudo di livello 3 al tuner Pistolero Synchron di livello 5! I desideri uniti divengono una stella che risplende di nuova luce che illuminerà la tua strada! »esclama mentre Pistolero Synchron sostituisce Rottame Synchron, richiesto per l’evocazione e da inizio alla sincronizzazione «evocazione synchro! Vieni a me Distruttore Rottame( atk 2600 l.8)! »
«vai così Yusei »sorride Akiza vendendolo di nuovo combattivo
«l’effetto di Distruttore Rottame mi consente di distruggere un numero di mostri sul terreno del mio avversario pari al numero di mostri materiale synchro non-tuner, me ne basta uno» sogghigna Yusei mentre l’effetto del suo mostro distrugge il drago di Yagari «Distruttore Rottame attacca! » esclama sicuro di fare centro, infondo l’avversario non ha mostri a difenderlo e nemmeno carte coperte che potrebbero bloccare l’attacco, Yusei è sicuro di causargli 2600 punti di danno, ma quando gli effetti dell’attacco svaniscono, in difesa di  Yagari si trova Golem Frammento, distrutto un attimo dopo essere stato visto
«ho dimenticato di dirti che Drago Frammento ha un potere speciale, quando viene distrutto in battaglia o per un effetto, posso evocare un mostro non-tuner dal cimitero»
Visto il tentativo fallito, Yusei ripiega posizionando due carte coperte e passando di nuovo la mano a Yagari  che pesca aumentando a 2 gli speed counter.
«sai devo farti i complimenti, sei degno dei tuoi genitori» si complimenta il demone
«cosa sai dei miei genitori? »prende subito la palla al balzo Yusei «e poi cosa volevi dire con’ bambino benedetto?’ »
«la tua famiglia ha una lunghissima tradizione, il primogenito è sempre stata una bambina. È stato detto che Meika, la salvatrice dell’Universo sarebbe stata primogenita di una potente famiglia» spiega il demone, ma non è chiaro visto che la famiglia in questione è quella di Yusei e lui è primogenito.
«tua madre era incinta quando alcuni cacciatori di Meika l’attaccarono, né Vega né tuo padre riuscirono a proteggerla e lei perse il bambino»
«per cui Meika è andata persa di nuovo… quindi nemmeno Jessica la è, o sì… come può esserlo, lei non è primogenita» non ci capisce più niente Leo, nemmeno lui vede tanto lontano e i discorsi confusi di Yagari lo stanno facendo impazzire, lui come tutti gli altri, Yusei per primo
«sì se la cara Nicole fosse stata in attesa di un bambino, ma lei ne aspettava due» rivela infine
«gemelli? » si sorprende Jack che mai avrebbe pensato ad un simile colpo di scena
«Meika morì durante l’attacco e il suo potere rimase in stasi fino all’arrivo di tua sorella, ormai non c’era più tempo, la salvatrice doveva venire e rinacque. Tu sei il fratello gemello di Meika»
Mentre tutti sono particolarmente sorpresi di quella scoperta, Leo osserva il viso di Yagari, il suo potere gli consente di fare collegamenti a eventi e parole e qualcosa non gli torna, le cose sono confuse, ma vuole scoprirle da solo, se Yagari sta mentendo, forse è perché dietro a tutta quella storia è celato un segreto talmente oscuro che persino i loro nemici devono celarlo per il bene di tutti.
«inverti luce e ombra, che significa?! » domanda Carly stretta a Jack, l’aveva sentito dire al demone quando Yusei stava perdendo il controllo e in effetti è una cosa che interessa tutti e su questo Yagari non ha nulla da nascondere anche se ne sa poco
«è legato al potere a cui è destinata Meika, il suo nome è HikariMei, si dice che la prescelta potrà ottenere quel potere solo nel momento in cui tutto convergerà, si dice che ‘Quando le fiamme scivoleranno dagli occhi della principessa….Quando nascerà l’Angelo della Vita e la luce e le ombre s’invertiranno…il Potere Supremo discenderà e il segreto sarà svelato’ » profetizza ricordando ciò che il suo signore gli aveva detto moltissimi decenni prima.
«ricordo che Vega ce ne parlò, ma non capisco» è confuso Yusei
«i segnali sono sempre confusi, potrai capirli solo quando li troverai sulla tua strada, ma bada se dovessero convergere tutti in tua sorella, lei morirà» è l’inquietante rivelazione che da loro Yagari.
«non accadrà» mormora Yusei, freddato da quella notizia «è il tuo turno»
Con uno dei suoi soliti ed irritanti commenti sarcastici, Yagari da inizio al suo turno pescando e aumentando a 3 gli speed counter. Più il duello va avanti più i ragazzi scoprono cose fino a quel momento rimaste segrete e Yusei spera vivamente di capire il segreto di Meika che tutti sembrano voler nascondere.
 
Ancora cosciente, Jessica cerca di mettersi in contatto in ogni modo con i suoi amici, le fa male, specialmente quando pensa a Yusei con cui ha un legame di sangue, ma deve farcela, almeno per capire cosa sta succedendo, ha sentito dei gemelli e ha saputo di Meika, ma anche a lei qualcosa non torna e non appena ci pensa un forte mal di testa la fa strillare di dolore e di nuovo il naso riprende a sanguinarle, stavolta è Hélia a raggiungerla pulendole il viso dalla polvere il sudore e il sangue
«devi stare calma e non affaticarti» le consiglia
«non vedo l’ora di prenderti a calci» borbotta Jessica scostandosi dalle sue cure «non so cosa tu mi abbia fatto in questo due anni, ma giuro che te la farò pagare…» lo minaccia, ma deve zittirsi quando avverte un fortissimo dolore al ventre accompagnato da una fortissima nausea
«te l’ho detto, sono passate solo 3 settimane» la corregge lui insistendo nel curarla «ma qui il tempo scorre molto più velocemente e spesso lo comando io»
«allora fermalo» mormora Jessica, convinta di sentirsi meglio se fosse più lento, ma mentre parla qualcosa le sale su per la gola spingendola a vomitare, ma il suo stomaco è vuoto e l’unica cosa che sputa è saliva
«ok, stai calma» si fa, d’un tratto, più compassionevole e tramuta l’ambiente così che lei si ritrova stesa
«credevo volessi uccidermi» mormora muovendo di scatto la testa a destra e sinistra come a scacciare qualcosa che ha sul volto, ma è solo un tic nervoso dovuto al malessere
«mi servi ancora per un po’» confessa lui.
Sono solo pochi istanti, ma per Jessica sono ore e una volta ripresa torna incatenata alla parete oscura con le catene che la stritolano a ogni suo tentativo di fuga, l’Oscuro è sparito e al suo posto è arrivata la Contessa non certo compassionevole come il suo uomo
«c’è una visita per te» sorride osservando la ragazza debole e sul punto di perdere di nuovo conoscenza
«lasciami in pace» mormora Jessica
«egoista come sempre» risponde al posto di Charlotte, la voce di un ragazzino, di Ichiru
«ha capito da che parte stare ed è tornato alla sua vera casa» ghigna la donna. La differenza temporale e i suoi svenimenti hanno fatto perdere la concezione del tempo a Jessica che potrebbe anche crederci e poi è lì davanti a lei, sembra lui, gli occhi di due colori, la cicatrice.
«mi hai abbandonato, non hai lottato per me, hai ferito mio padre e di sicuro tenterai di uccidermi, sei tale e quale alla tua antenata» le parla con disprezzo il ragazzino «sappi che io ti fermerò»
«Ichiru… ascoltami ti prego…» mormora, non ha la forza di lottare per far valere la verità, non al momento, cerca solo di capire cosa ci sia nel cuore del suo bambino attraverso i suoi occhi
«ancora non posso ucciderti, ma quando potrò lo farò. Addio » la fredda voltandole le spalle.
«Ichiru! » trova la forza di gridare «Ichiru no! » urla dimenandosi e facendosi stritolare poco per volta dalle catene «no!! » strilla con tutta la voce che le resta e urla finché le catene non la stritolano talmente forte da farle perdere i sensi.

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