L
i f e
i s l i k e
a d r e a m
Tenma,
quella mattina, s’era alzato di buon ora con
l’intento di andare a fare visita al capitano della Arakumo
Gakuen: Taiyou Amemiya.
Nonostante fossero arrivate le vacanze di Natale, Matsukaze non
riceveva né messaggi né lettere da parte
dell’amico, per non parlare delle volte in cui aveva chiesto
a Tsurugi di andare a fargli visita al posto suo e lui aveva rifiutato
categoricamente.
Insomma, erano passate settimane dall’ultima volta che
ricevette notizie di Taiyou e questo lo faceva seriamente preoccupare:
che gli fosse capitato qualcosa di grave? No. Non di certo. Aveva
promesso al nuovo capitano della Raimon che sarebbe guarito, che
avrebbe di nuovo giocato a calcio, un giorno.
I pensieri di Tenma vennero interrotti dal leggero ticchettio che le
gocce d’acqua producevano ogni qual volta toccavano terra.
-Ma come? Sta piovendo? Che strano, questa
mattina il cielo era limpido e non erano previste precipitazioni.
-Visto che
siamo in inverno, un po’ dovevo aspettarmelo.-
continuò, allacciandosi il cappotto.
Uscì
di casa senza ombrello credendo che il tempo sarebbe migliorato,
però si sbagliò.
Tenma era ormai senza forze, aveva il fiatone e si
reggeva appena sulle proprie gambe: anche la sua preoccupazione nei
confronti di Taiyou cresceva, temeva che potesse capitargli qualcosa
proprio ora, mentre lui si riprendeva dalla lunga corsa fatta.
Quando stava per perdere le speranze si
ritrovò davanti un ampio edificio bianco latte, circondato
da un piccolo giardino nel cui centro era posta una fontana nascosta da
alberi di pioppo.
Tenma camminava timidamente lungo il sentiero che
conduceva all’entrata dell’ospedale, nella sua
testa si facevano largo mille domande del tipo
‘’Starà bene? Avrà
già fatto l’intervento? E se lo disturbo? Si
ricorderà ancora di me?’’.
-Tenma!-
esclamò
l’infermiera dai capelli lilla, Fuyuka - Sei venuto per
Taiyou, vero? E’ da tanto che non gli fai visita e temeva che
ti fosse capitato qualcosa.
Rimase in silenzio finchè non si
trovò dinanzi alla camera numero 238, dove si trovava il suo
amico.
-Grazie
mille Fuyuka san- disse il ragazzo, facendo un piccolo inchino.
L’infermiera
gli sorrise e riscese al piano inferiore.
C’era solo lui in quel corridoio, lui e quella
maledetta porta che lo separava dal suo caro Taiyou.
-Hey Tenma! E’ passato tanto
dall’ultima volta che ci siamo visti, non è vero?
Pensavo mi avessi dimenticato ma a quanto pare non è
così!- esclamò tutto d’un fiato
l’arancione, mentre osservava il compagno dall’alto
con i suoi occhi vispi e curiosi.
-Vedo che non sei cambiato molto, le tue abitudini da
spericolato sono rimaste eccome!- sussurrò il ragazzo dagli
occhi grigi, fissando un punto a caso sotto di lui. Intanto Amemiya si
era seduto dinanzi a lui e lo fissava felice: se avesse avuto la coda
avrebbe scodinzolato volentieri!
Tenma alzando
la testa si ritrovò puntate contro le iridi azzurre
dell’arancione, avevano lo stesso colore del cielo al mattino
o del mare dopo una tempesta, era in imbarazzo ma allo stesso tempo
felice di poter ammirare quelle due pozze celesti dopo tanto tempo.
Alla fine Taiyou si alzò da terra, porgendo una
mano all’amico ancora seduto sul freddo pavimento.
-Mi piacerebbe poter
tornare a giocare, ma non posso… o almeno non ancora.
Se giocassi un’altra partita
impegnativa questa volta in ospedale non ci tornerei vivo.- aveva
sussurrato debolmente il capitano della Arakumo Gakuen, dando le spalle
all’altro.
A
questo punto una domanda bizzarra quanto spaventosa balenò
nella mente di Tenma.
-Taiyou…-
lo chiamò il ragazzo dagli occhi grigi.
-Si, cosa c’è?-
domandò, spostando appena il capo in direzione
dell’altro, non staccando gli occhi dalla finestra.
-Tu
non hai paura della morte?- chiese timidamente.
-M-ma certo che no!- rispose con una nota di
esitazione Amemiya, tornando ad osservare il cielo scuro, nella
speranza che il sole possa scacciare via quelle nuvole.
-Sai, secondo me la vita è solo un
sogno,
Intanto Tenma lo
osservava leggermente preoccupato, non avrebbe dovuto fargli quella
domanda.
In quel momento un silenzio tombale calò nella
camera 238; nessuno fiatò per molti minuti, nessuno
ebbe il coraggio di riallacciare
il discorso.
-Ma
come ben sai, anche i sogni più belli, prima o poi, sono
destinati a finire quando meno ce l’aspettiamo…-
Buongiorno
lettori e recensori! Come potete vedere ho scritto una one shot su
Taiyou e Tenma,
visto che come coppia li adoro (anche se Tenma lo shippo con
Hayato eheh).
Chiedo perdono
se ultimamente sono scomparsa da questo sito, ma ho avuto e ho
tutt’ora dei problemi alla vista, quindi se non pubblico
sapete il motivo.
Ho molte idee
per delle nuove one-shot che scriverò appena
starò meglio, intanto vorrei
sapere
se l’idea vi è piaciuta o se ci sono eventuali
errori (che correggerò al più presto).
Adesso
vi lascio, baci diamantosi
-Alex