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Autore: HeavenHell    25/08/2014    2 recensioni
Ne "I pilastri della Terra" l'ex sceriffo William Hamleigh viene giustiziato con un'impiccagione al patibolo di Shiring, il feudo che ha ingiustamente strappato dalle braccia dei figli del defunto traditore Bartholomew. E se la sua morte non fosse avvenuta? E se ci fosse stata una svolta del destino a cambiargli totalmente la vita?
Premetto che non sono un granchè nello scrivere e non ho mai aspirato ad essere un'autrice, ma mi piacerebbe molto sfogare la mia fantasia e condividerla con tutti voi lettori.
Mi piace molto leggere e amo lo stile di Ken Follett. Un nome, una garanzia.
E come potete dedurre dall'apertura di questa breve premessa la mia fan fiction ruoterà intorno alle vicende del tanto odiato William Hamleigh e l'oggetto della sua lunga e insoddisfabile ossessione: Aliena.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Aliena, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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I own you

Era ormai sera inoltrata quando la folla accorsa ad assistere all'impiccagione del tanto odiato William Hamleigh si disperse, delusa, dirigendosi verso le proprie case o le proprie botteghe a riprendere le monotone attività.

L'intera Kingsbridge si aspettava ansiosamente di vedere spezzarsi ,come un fragile ramoscello in piena bufera, il collo dell'artefice di tanta paura e dolore che avevano portato il villaggio e il priorato in una grave rovina. Ma quel farabrutto di Hamleigh era riuscito a scamparsela dalla morte mettendo ancora una volta in pericolo la vita di Aliena e di Sally. Tutti adoravano la figlia della mercantessa di lana che ognidì si recava nella cattedrale sprizzando solarità ed energia da tutti i pori. Tutti pertanto temevano, anche se non al livello della sua famiglia, per la vita di una povera e innocente fanciulla finita tra gli artigli di un demone che portava il nome degli Hamleigh.

Aliena uscì da casa e a passo pesante prese una stretta e serpeggiante via che l'avrebbe condotta all'uscita del priorato, ove l'aspettava un malefico uomo vicino alla sessantina appoggiato al carro trainato da un vecchio bue.

Arrivata a destinazione Aliena si fermò, a debita distanza da William, il quale si scostò dal carro dove vi erano appoggiati alcuni bauli ripieni di abiti costosi  e tutto ciò che ne rimaneva della ricchezza che possedeva ai tempi di quando era conte di Shiring.

William, scorgendo la figura della donna che aveva sempre bramato, si rizzò leggermente in piedi e abbozzò un sorriso malizioso. Allungò una mano ricoperta dai guanti di pelle nel tentativo di invitarla a salire a bordo del carro. Non poteva permettersi di comprare altri stalloni da guerra o degli umili corsieri per viaggiare; i soldi li avrebbe spesi per altre necessità tra cui alloggio e cibo. Avendo perso la carica da sceriffo, William doveva arrangiarsi immedesimandosi nella parte di un contadino, il quale cercava di non buttare i suoi quattrini per futili motivi. Ormai aveva perso il suo nobile ruolo e doveva ancora abituarsi a quel pensiero.

Aliena lo fissò col volto visibilmente intimorito.

Non sapeva come, ma aveva convinto Jack a non seguirla e non aggredire William. Il marito l'aveva più volte supplicata di non partire con quell'uomo pericoloso, ma Aliena di risposta se ne stava silenziosa sul letto a preparare la sua borsa da viaggio. Jack ad un certo punto aveva perso il lume della ragione e aveva estratto dei pericolosi attrezzi dalla cassa ereditata da Tom il costruttore e nei suoi occhi ribolliva una rabbia che lei non aveva mai visto. Jack era uscito da casa con l'intenzione di fracassare il cranio di William, ma Aliena era riuscita a fermarlo prima che l'amore della sua vita potesse peggiorare la situazione.

<< Tornerò! Jack, ascoltami... >> Gli aveva afferrato il braccio sull'uscio della porta per bloccare i suoi passi. E in seguito, dolcemente, aveva iniziato a parlare per tentare di rassicurarlo: << So che è inaccettabile, ma sono costretta. Voglio che nostra figlia torni a casa intatta. Sì, ho paura, ma devo per il suo bene...>> Singhiozzando aveva stretto le mani di suo marito, anch'egli dal viso rigato dalle amare lacrime. <<  Fidati di me, passerà prima che tu te ne accorga e poi tornerò....Scapperò da William o forse lo ucciderò. >> Aveva terminato lei voltandogli le spalle e afferrando la borsa precedentemente preparata. Aveva ficcato dentro qualche indumento sufficiente per un mese o due. Non aveva intenzione di restare a lungo sotto le grinfie di William. Jack si era allungato per stringerla in un forte abbraccio, spaventato per la sua vita, ma Aliena l'aveva deviato uscendo una volta per tutte da casa. Abbracciarsi e scambiarsi ultimi baci non l'avrebbe aiutata.

E ora si trovava davanti ad un William che sogghignava divertito. Non vedeva l'ora di cominciare questo "viaggio" in compagnia della sua "dama".

<< Allora? Dov'è mia figlia? >> Gli ricordò lei, mantenendo un atteggiamento solido e distaccato. Non voleva dimostrarsi fragile davanti a lui...o se ne sarebbe subito approfittato della sua debolezza. William ridacchiò alla sua domanda, per poi portarsi le mani alla bocca per emettere un forte fischio.
Pochi secondi dopo i due videro due figure sbucare fuori da un robusto tronco. Walter, che anni addietro era un uomo robusto sempre pronto a difendere a spada tratta il suo signore, ora avanzava lentamente verso i due trascinandosi dietro una ragazza. Egli aveva la testa calva e il corpo appassito, non aveva più la forza di una volta. I tre avevano ormai i volti segnati dall'età, eccettuata la ragazza dal viso incappucciato e dalle mani legate da una robusta corda. Doveva essere Sally, la prigioniera.

Aliena lasciò cadere la borsa a terra e corse verso di lei con le braccia spalancate. Rincuorata si buttò sull'esile figura della giovane, stringendosela forte. Ma poco dopo se la sentì ridere fragorosamente. Una risata che alle sue orecchie apparve tutt'altro che familiare.

L'altra si staccò dall'abbraccio e si calò il cappuccio sulle spalle, rivelando così il suo viso ad Aliena. Non era sua figlia, bensì una delle conosciute puttane che si posizionavano all'ingresso delle birrerie con lo scopo di far cadere nel peccato dell'adulterio alcuni bravi uomini.

La donna continuò a ridere di gusto nel vedere l'espressione sconvolta negli occhi di Aliena e, forse sotto i comandi di William precedentemente impartiti, si abbassò la parte superiore della tunica per scoprire il suo seno sodo.

<< Ingannata! Ingannata! Ingannata! >> Urlò divertita la puttana cominciando a saltellare ed a indicare Aliena per deriderla.

Accecata dalla paura per sua figlia, Aliena non si era minimamente accorta di aver abbracciato una ragazza vagamente simile a Sally. Indietreggiò, inorridita e al contempo disgustata dai comportamenti della sconosciuta.  Nel frattempo William e Walter non si perdevano un frammento di secondo della scena, entrambi compiaciuti.

Poco dopo William si stancò delle urla della puttana e le lanciò qualche farthing per mandarla via.

Aliena si lanciò su di lui, furibonda. Gli mise le mani sul bordo della tunica e cominciò a strattonarla, urlando disperata dove fosse sua figlia e di smetterla con quei stupidi giochetti.  Ma non ebbe nessuna risposta e immediatamente dopo si sentì  sulla nuca una botta talmente forte da farla cadere a terra stordita.

Poi la sua vista si offuscò e il buio inghiottì tutto, senza scampo.


Spazio Scrittrice 
Come ho già accennato nella premessa non sono davvero un granchè nel raccontare le storie, devo fare ancora pratica con la grammatica...ebbene sì,sono consapevole dell'errata coniugazione dei verbi. Ma i verbi sono sempre stati dei nemici per me .-. Ad ogni modo spero che questo nuovo capitolo vi piaccia e...recensite! Che sia positivo o negativo non importa, basta che mi lasciate un vostro pensiero! ^_^
ps: fan fiction a parte....cosa ne pensate del personaggio di William Hamleigh?
  
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