Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: Gleetar    25/08/2014    2 recensioni
Sequel di "Le Pagine della nostra vita".
Un'occhiata ai ricordi di Lea e Cory attraverso le date più importanti del loro amore sfogliando le pagine della loro storia. Tanti episodi divertenti e romantici. Vedremo come i due nuovi sposi affrontano la loro vita familiare e come imparano ad essere genitori. Ogni capitolo avrà una data, i capitoli NON sono ordinati in maniera cronologica ma si alterneranno da un anno all'altro. Leggete in tanti :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
25 Settembre 2028

Iris rientrò in casa con i suoi fratelli al seguito dopo una lunga giornata di scuola. Si recò subito in cucina, ma se ne pentì non appena vide i suoi genitori intenti a coccolarsi davanti ai fornelli. 
Una smorfia di disgusto attraversò il suo viso. Ma quei due non se la smettevano mai di essere sempre così appiccicosi?! Insomma, dopo sedici anni di matrimonio si comportavano ancora come degli adolescenti ormonali. Tanto che almeno due volte alla settimana portavano lei e i suoi fratelli a pregare di essere sordi quando in piena notte decidevano di “fare ginnastica”. Iris ripensò alla scusa assurda che suo padre trovò quando solo cinque anni prima, lei era entrata nella loro camera e li vide fare sesso. Ancora oggi si pentiva di aver aperto quella porta. Poteva sentire i suoi occhi bruciare solo al pensiero di quello spiacevole ricordo.
Fortunatamente le urla di Chris e Dylan li riportarono sulla terra ferma e smisero di succhiarsi il volto a vicenda. A quanto pare i suoi stupidi fratelli stavano litigando per ottenere la supremazia sull’x-box. Ormai Iris era abituata a sentire i suoi fratelli bisticciare e la maggior parte delle volte era felice in quanto le loro urla impegnavano l’attenzione dei genitori su di loro, questo voleva dire maggiore libertà per lei.
Ormai era un’adolescente, aveva bisogno dei suoi spazi e stava sicuramente affrontando quella fase in cui i genitori rappresentano dei nemici. Amava sua madre e suo padre, ma a volte erano estremamente protettivi e la trattavano ancora come una bambina. Questa situazione doveva cambiare.

Iris fece per recarsi nella sua stanza e chiudersi nel suo santuario almeno fino all’ora di cena, ma sua madre la fermò.
“Ehi signorina, vieni un po’ qui! È da tanto che non parliamo. Come è andata la scuola?” chiese Lea consapevole del fatto che sua figlia fosse arrabbiata con lei e Cory.
“Tutto bene! Adesso posso andare?” Iris stette davanti a sua madre indossando un’espressione scocciata.
“Non ancora. Io e tuo padre dobbiamo dirti una cosa!”annunciò Lea gioiosa.
“Oh vi prego, non ditemi che aspettate ancora un altro bambino. L’ultima volta sono stata fortunata ed ho avuto una sorella, ma non so per quanto ancora possa durare questa fortuna” disse Iris evidentemente preoccupata dall’idea di avere un altro fratello.
Cory e Lea si guardarono e condivisero una risata. Suo padre subito la rassicurò “No, Iris, tua madre non è incinta. Volevamo solo dirti che abbiamo molto pensato a quello che ci hai detto e abbiamo preso una decisione”
La ragazzina guardò i suoi genitori in silenzio.
 Solo pochi giorni prima, i tre avevano avuto un’accesa discussione. Lea e Cory dovevano uscire per un evento e proprio non riuscivano a trovare una babysitter disposta a controllare i ragazzi con poco preavviso. Subito Iris si era offerta di badare a i suoi fratelli, ma i suoi genitori erano scettici nei confronti di questa idea. Tale argomentazione aveva portato in seguito ad un dibattito in cui Iris affermava di essere abbastanza matura nonostante Cory e Lea la vedessero ancora come una bambina. La discussione terminò ben presto con Iris che arrabbiata sbattè la porta in faccia a i suoi genitori e un successivo castigo per quel suo gesto tanto scortese. 
“Io e tua madre abbiamo capito di aver sbagliato a non averti dato fiducia. Ormai hai quindici anni e stai crescendo e sei in grado di controllare i tuoi fratelli. Per questo ti vogliamo mettere alla prova. Questa sera dobbiamo uscire con zia Jessica e zio Shaun. Kyle, Jade e Chanel verranno qui e tu e Kyle potrete badare ai più piccoli.” Disse Cory sorridendole pur non essendo molto entusiasta all’idea. Sperava di ritrovare la casa ancora in piedi quando sarebbe tornato dalla sua serata fra adulti.
Iris ascoltò attentamente le parole di suo padre e le ci vollero circa trenta secondi prima di riuscire a registrare completamente la notizia che le era appena stata riferita. 
Non solo i suoi genitori le stavano dando fiducia, ma in più aveva l’opportunità di trascorrere un’intera serata con Kyle in una casa senza la presenza di adulti. Le cose si facevano sempre più interessanti.
“Oh grazie mille” gridò improvvisamente abbracciando contemporaneamente entrambi i suoi genitori. “Non ve ne pentirete! Ve lo prometto”.
“Lo spero” dissero in silenzio Cory e Lea.

“Mamma ha scritto tutti i numeri per le emergenze su un foglietto attaccato al frigo. Se ci sono problemi chiamateci subito. Potete ordinare una pizza, i soldi sono in cucina. Mi raccomando, comportatevi bene” 
Iris spinse i suoi genitori verso la porta d’ingresso. “Volete stare tranquilli?! Ho tutto sotto controllo e sono convinta che loro faranno i bravi” disse Iris indicando i suoi fratelli accanto a sé.
“Oh saremo degli angioletti” disse Chris con un finto sorrisetto angelico, anche Dylan e Connor avevano la stessa espressione mentre Sophie sembrò realmente tranquilla. 
L’espressione dei suoi figli non sfuggì all’attenzione di Lea che si chinò leggermente per guardare tutti i suoi bambini negli occhi “Conosco quelle facce e se Iris ci dice che l’avete fatta disperare potrete dire addio alla vostra amata x-box per almeno un mese. Sono stata chiara?” chiese Lea dolcemente.
“Si mamma” gridarono i tre bimbi in coro. Solo una persona era in grado di poterli calmare e quella persona era Lea. Nonostante il fatto che tutti e tre i maschietti adorassero la loro mamma, la temevano anche tanto. Non era bello trovarsi nella stessa stanza con Lea quando lei era arrabbiata. Ancora peggio se lei era arrabbiata con te.
Quando Kyle, Jade e Chanel entrarono in casa Monteith, finalmente Lea e Cory lasciarono i figli alla loro serata.
Chanel e Sophie subito presero a giocare tranquillamente con la loro casa delle bambole mentre Jade si buttò stancamente sul divano e cominciò a fare zapping fra i canali tv.
Chris, Dylan e Connor si ritirarono nella stanza di Chris. I tre sembravano abbastanza tranquilli. Troppo tranquilli. Ma Iris non se ne curò, lei e Kyle si chiusero in cucina.
Non appena la porta si chiuse alle loro spalle, Kyle attaccò le labbra a quelle di Iris.
“Mi sei mancata così tanto” disse il giovane quando si staccò dal loro bacio appassionato.
“Anche tu. Sai che questo è estremamente pericoloso, vero? Se qualcuno dei miei o dei tuoi fratelli dovesse vederci mentre ci baciamo saremmo fritti dato che lo direbbero sicuramente ai nostri genitori.” Disse Iris riprendendo fiato.
“Ne sono consapevole. Eppure questo rende le cose soltanto più eccitanti” disse Kyle riprendendo a baciare la sua ragazza.
Entrambi erano ancora increduli a quello che stava succedendo tra di loro. Erano stati migliori amici per dodici anni, quindi gran parte della loro vita. Per loro era strano scoprire di provare sentimenti così forti nei confronti dell’altro. La cosa più difficile sarebbe stata annunciare la notizia alle loro famiglie. Insomma, potevano essere considerati cugini anche se in effetti non avevano alcun legame di sangue. Nessuno dei due sapeva quale sarebbe stata la reazione dei genitori se questi fossero venuti a conoscenza del loro rapporto. Per ora non destavano sospetti. Fin dalla tenera età erano stati inseparabili, adesso lo erano ancora ma solo in un'altra maniera.

I due continuarono a pomiciare appoggiati al bancone al centro della cucina per svariati minuti, così presi ognuno dall'altro tanto da non accorgersi che Chris era entrato in cucina per un bicchiere di acqua.
Silenziosamente, Chris estrasse il telefono dalla tasca dei suoi pantaloni e scattò una foto ai due mentre si baciavano.
"Bene, bene, bene" disse il ragazzino schiarendosi la voce per annunciare la sua presenza.
"O MIO DIO" Iris e Kyle gridarono all'unisono. 
"Chris, tu non..." disse la bruna balbettando.
"Vi ho scattato una foto. Penso che mamma e papà saranno davvero molto interessati a vederla" disse Chris con un sorrisetto diabolico.
Iris stava per gettarsi sul fratello ma Kyle la fermò intuendo che questo avrebbe provocato solo maggiori guai. 
"Cosa vuoi in cambio di quella foto?" chiese Kyle tranquillamente.
"Uhm, vediamo..." disse Chris grattandosi il mento in contemplazione.
"Venite con me!" aggiunse subito.
Prima che Iris e Kyle se ne potessero anche accorgere, erano legati ad una sedia nel bel mezzo del salotto. I suoi fratelli stavano praticamente distruggendo la casa. Dopo aver mangiato tutti gli alimenti pieni di zucchero presenti nel loro frigorifero, iniziarono a correre per il salotto lanciandosi in una battaglia di cuscini. Peccato che i cuscini fossero in piuma d'oca quindi si ruppero velocemente disseminando per terra tutte le piume. Ci sarebbe voluto molto tempo per ripulire tutto il disordine che avevano provocato in pochi minuti. Mentre correva, Dylan inciampò accidentalmente nella casa delle bambole di Sophie distruggendola. Non solo, questa provocò la caduta di Connor che correva dietro Dylan. Il bimbo prese una botta in pieno viso e non appena il dolore si diffuse sulla sua fronte, cominciò a piangere.
Le urla isteriche della piccola Sophie si unirono a quelle del fratello, quando vide la sua amata casetta distrutta.
Iris era disperata. Stava per uccidere Chris.
In un impeto di rabbia, Iris riuscì a sciogliere le corde che circondavano i suoi polsi e si liberò.
Subito corse per raggiungere Chris e quando il ragazzino era vicino a lei gli prese il collo per strangolarlo ma Kyle la fermò. Improvvisamente tutte le luci della casa si spensero. C'era stato un blackout.

Cory si aggiustò la cravatta intorno al collo per quella che sembrava la milionesima volta. Lea lo guardò consapevolmente. 
"So che sei nervoso, ma dobbiamo fidarci di lei" disse prendendo la mano del marito fra le sue tentando di calmarlo.
"Io voglio fidarmi di lei, ma non mi fido dei bambini. Sai quanto possono essere disubbidienti e si divertiranno a far impazzire Iris!"
"Beh io ho già detto loro quali saranno le conseguenze se una cosa del genere dovesse accadere" rispose Lea ancora accarezzandogli le nocche.
Improvvisamente Cory si alzò in piedi. "Torno subito. Vado a casa, sbircio dalla finestra e vedo se va tutto bene. Dopodichè possiamo continuare a cenare". Lea cercò di trattenerlo dalla camicia.
"Sei impazzito? Se Iris ti vede penserà che non abbiamo fiducia in lei" disse la brunetta avvertendolo.
"Non mi farò vedere da lei! Torno subito!"
Detto questo il canadese si allontanò dal ristorante.
Arrivato davanti casa sua, Cory rimase stupito dal trovare tutte le luci spente. Cosa stava succedendo? Tentò quindi di sbirciare dalla finestra della veranda. Si alzò su una sedia per avere una visione migliore ma sbadatamente cadde sbattendo la gola sullo spigolo del tavolo. Per qualche secondo gli mancò il respiro e quando provò a parlare la sua voce risultava decisamente roca.

Intanto i ragazzi avevano cessato la loro lotta per trovare delle torce per illuminare la casa. Improvvisamente un rumore proveniente dalla veranda li fece trasalire. Il gruppo si strinse in un abbraccio per la paura. C'erano i ladri?!
Kyle si recò verso il contatore elettrico e riuscì a ripristinare la corrente.

Stanco di giocare, Cory si recò verso la porta d'ingresso e cercò di aprirla ma questa era bloccata con una catenella dall'interno.

I ragazzi furono spaventati nuovamente quando sentirono la porta aprirsi, per fortuna c'era la catenella.
Tutti urlarono terrorizzati quando una voce inquietante giunse dalla porta. "Ragazzi, apritemi"
Sophie saltò fra le braccia di Iris e persino Chris si nascose dietro alla sorella in cerca di protezione.
Iris prese coraggio e corse verso la porta intrappolando tra di essa e la parete la mano che stava cercando di raggiungere la catenella. 
Il ladro gridò per il dolore e finalmente Iris fu in grado di chiudere la porta.

Cory immerse la mano nella piscina cercando di alleviare il dolore che si stava diffondendo su di essa.
Fu stupito quando vide sua moglie arrivargli incontro.
"Cory che diavolo stai facendo? è da più di mezz'ora che sei qui!" disse Lea con tono di rimprovero.
Subito il canadese le raccontò quello che era successo. I ragazzi erano sicuramente spaventati. Avranno pensato che fosse un ladro.

Lea bussò gentilmente alla porta.
"Bambini, apritemi. Sono io, mamma!" Subito la porta si aprì e Lea fu vittima di un attacco di abbracci. Connor, Sophie e Chanel stavano piangendo mentre li altri tremavano dalla paura.
"Ehi calmatevi non è successo niente. Era solo papà" spiegò la bruna cercando di rassicurare i bambini.

Cory entrò in casa e subito notò il disordine. "Cosa diavolo avete combinato?" disse con voce roca facendo trasalire ancora una volta i ragazzi.
"Mi dispiace tanto, è colpa mia..." cominciò a dire Iris con le lacrime agli occhi.
Solo allora Lea si rese conto che i cuscini del divano erano completamente distrutti così come la casa delle bambole di Sophie. Piume d'oca erano sparse per tutto il pavimento e Connor aveva un bel bernoccolo sulla fronte.
"Okay, chi mi spiega quello che è successo?" chiese Lea respirando pesantemente cercando di calmarsi.
Iris prese la parola "Andava tutto bene fino a quando Chris ha legato me e Kyle ad una sedia e dopo non ho capito più nulla perchè hanno creato disordine. Ma questo non significa che io non sia una brava babysitter, insomma... io... io..."
"Credo che sia evidente che non sei una brava babysitter, Iris!" disse Cory duramente. "E poi per quale motivo Chris vi avrebbe dovuto legare?" chiese Lea scettica rivolgendo uno sguardo furioso al suo secondogenito.
"Beh io..." disse Chris non sapendo esattamente come rispondere. Fissò per qualche secondo sua sorella negli occhi e lì vide un'espressione di terrore. Non poteva mostrare ai genitori la foto, anche se questo significava che sarebbe stato messo in punizione a vita.
"Io volevo solo dare fastidio ad Iris, volevo rovinarle i piani e farle fare brutta figura con voi. Ma lei in realtà è stata una brava babysitter." disse Chris abbassando la testa per la vergogna. Non riusciva proprio a fissare negli occhi i suoi genitori quando questi avevano in viso uno sguardo deluso.
"Bene, non solo adesso dovrai ripulire tutto questo macello ma puoi anche considerarti in punizione. Più tardi io e tuo padre discuteremo riguardo al tuo castigo. Adesso ti conviene iniziare a ripulire." disse Lea con voce arrabbiata.

Più tardi quella sera, Chris era seduto sul suo letto e ripensava alla giornata appena trascorsa. I suoi pensieri vennero interrotti da un bussare alla porta e dalla successiva presenza di Iris in camera sua.
La ragazza aveva lo sguardo basso e si contorceva le mani per il nervosismo.
"Ehi Chris, volevo solo ringraziarti per non aver mostrato la foto a mamma e papà e per esserti preso tutte le colpe. È stato un gesto maturo da parte tua!" disse Iris sorridendogli mentre si sedeva accanto al fratello.
Chris annuì ricambiando il sorriso della sorella. "Così tu e Kyle..." disse improvvisamente.
"Già" rispose Iris sospirando.
"Lo sai che mamma e papà, soprattutto papà, impazzirebbero se venissero a conoscenza di una cosa del genere, vero?" chiese Chris alzando un sopracciglio.
"Lo so, è per questo che deve rimanere un segreto" annunciò Iris.
"Bene, anche se inizialmente mi sono comportato da immaturo sappi che adesso il tuo segreto è al sicuro con me!"
"Grazie, ti voglio bene fratellino" Iris si sporse verso Chris e gli diede un abbraccio.
"Anche io, ma non lo dire in giro. È un segreto..."
I due fratelli risero e si abbracciarono nuovamente.
Era stata una giornata dura per Iris: i suoi genitori le avevano finalmente dato maggiore fiducia ma alla fine non si era rivelata una decisione così buona. Era sicura che non avrebbe voluto sentir parlare di babysitter per un po' di tempo. 
Anche la sua relazione con Kyle era stata messa a dura prova. Anche se si stavano frequentando da solo un paio di mesi, lei si sentiva sempre più cotta del ragazzo. Forse e solo forse si stava innamorando. 
Prima o poi i suoi genitori avrebbero scoperto la sua relazione con Kyle. Sperava solo che quel giorno loro avessero la mente molto aperta.





 
Angolo autrice: e sono tornata prima con un nuovo aggiornamento questa volta! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto anche se non c'erano tanto i nostri Monchele ma bensì era incentrato su Iris. Ditemi cosa ne pensate :)
questo capitolo è stato vagamente ispirato ad una puntata di Lizzie Mc Guire! Trovavo l'idea della babysitter esilarante! Povera Iris.

Per ora ho postato solo una foto su tumblr ma fra pochi minuti ho intenzione di postarne altre. Sono @noemigleek e mi farebbe tantissimo piacere se poteste fare un salto sul mio profilo! 

Qui vi lascio il link, spero che si apra altrimenti potete semplicemente cercarmi su tumblr.

. https://www.tumblr.com/blog/noemigleek al prossimo capitolo <3
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: Gleetar